Capitolo 25 - ANALISI ARGOMENTI FISICA PDF

Title Capitolo 25 - ANALISI ARGOMENTI FISICA
Author Maria Vittoria Varriale
Course Fisica I
Institution Università degli Studi di Napoli Parthenope
Pages 2
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Summary

IL CAMPO MAGNETICO 25 Forza di Lorentz: la forza che le cariche subiscono in movimento, che si muovono ad una certa v ( che generano un campo magnetico) di un campo F x (con che compreso tra i vettori v e la sua direzione perpendicolare al modificare la direzione delle cariche ma non la loro Calcolo...


Description

IL CAMPO MAGNETICO 25 Forza di Lorentz: è la forza che le cariche subiscono in movimento, che si muovono ad una certa velocità v ( che generano un campo magnetico) all’interno di un campo magnetico; F q=qv x Bsenα (con α che è l’angolo compreso tra i vettori v e b); la sua direzione è perpendicolare al piano; può modificare la direzione delle cariche ma non la loro velocità.  Calcolo forza magnetica su una carica in movimento: è la somma vettoriale delle forze magnetiche a cui sono soggetti i singoli elettroni che si muovono al suo interno.  Il selettore di velocità: o discriminatore di velocità è un dispositivo che seleziona la velocità di una carica; è rappresentato da un condensatore piano immerso in un campo magnetico. All’interno del condensatore le linee di campo elettrico sono rivolte verso l’alto, dall’armatura positiva a quella negativa, mentre le linee del campo magnetico sono perpendicolari al piano e uscenti da esso. Il selettore di velocità ha lo scopo di selezionare delle particelle con una particolare velocità.  L’effetto Hall: è l’effetto che si ottiene se una lamina conduttrice è percorsa da corrente in direzione perpendicolare a un campo magnetico, tre i suoi margini, in direzione trasversale sia al campo che alla corrente, si crea una differenza di potenziale, il cui segno dipende dal segno dei portatori di carica in movimento all’interno del materiale. Questo effetto conferma che nei metalli le cariche libere sono elettroni.  La tensione di Hall: è data dalla larghezza d, per il campo magnetico B, per la velocità di deriva v.  In un campo magnetico uniforme, una particella carica con velocità iniziale perpendicolare alle linee di campo compie un moto circolare uniforme.  La carica specifica dell’elettrone: è il rapporto e/m ; quindi tra la carica elementare e, che è il valore assoluto della carica della particella, e la sua massa.  Lo spettrometro di massa: è uno strumento che analizza un fascio in base alle particelle che lo compongono. Conta quanti tipi di particelle sono contenute in un fascio, misura la ma di ciascun tipo di particelle e determina la quantità percentuale di ogni tipo di particella.  Il flusso del campo magnetico attraverso una superficie piana: è uguale al prodotto del vettore campo magnetico B, per il vettore superficie S, e si misura in Weber.  Teorema di Gauss per il campo magnetico: dice che il flusso del campo magnetico attraverso una superficie chiusa è uguale a 0; da ciò deriva che non esistono monopoli magnetici e li linee di campo sono chiuse.  Il campo magnetico non è conservativo (teorema di ampere): perché la circuitazione lungo una linea chiusa del campo magnetico non è uguale a 0 e può assumere qualsiasi valore (correnti concatenate); determina che le cariche elettriche sono sorgenti del campo magnetico e che non ha senso definire un potenziale magnetico.  Conseguenza teorema di Ampere: determina il modulo del campo magnetico generato da correnti elettriche con particolari simmetrie, per esempio della corrente che percorre un filo cilindrico di lunghezza infinita.  Proprietà magnetiche dei materiali: 1. Sostanze ferromagnetiche: hanno momenti magnetici microscopici con intensità grande e si allineano facilmente con il campo magnetico. 2. Sostanze paramagnetiche: hanno momenti magnetici microscopici con intensità debole e si allineano difficilmente con il campo magnetico.



3. Sostanze diamagnetiche: hanno momenti microscopici magnetici nulli e sono debolmente respinte dal campo magnetico.  Ciclo di isteresi: serve per descrivere la magnetizzazione residua ( usata nelle memorie digitali) in un materiale ferromagnetico.  La magnetizzazione permanente: è un fenomeno che accade perché in u materiale ferromagnetico i momenti magnetici microscopici sono abbastanza intensi da risentire dell’interazione reciproca; così, dopo essersi allineati con un campo magnetico esterno restano parzialmente allineati tra loro anche quando il campo esterno non c’è più.  Temperatura di Curie: è una temperatura che se superata un materiale ferromagnetico diventa paramagnetico e perde la sua magnetizzazione residua.  I domini di Weiss: sono zone nelle quali i momenti magnetici microscopici sono allineati l’uno con gli altri.  L’elettromagnete: è l’unione tra un solenoide e un nucleo ferromagnetico e si comporta come una calamita che è messa in funzione a comando, azionando un interruttore....


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