Carmen completa(1)-pagine-1-23 PDF

Title Carmen completa(1)-pagine-1-23
Author hazal akyaz
Course Storia della musica
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Pages 23
File Size 1020.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 85
Total Views 127

Summary

The genesis of the Bizet's famous opera Carmen, life of the composer and analyse of the roles...


Description

INDICE

1)La biografia di Georges Bizet...............................................................................1

2)La trama dell’opera................................................................................................3

3)La genesi dell’opera...............................................................................................5

4)I personaggi..............................................................................................................7

5)Gli elementi esotici e orientali nel periodo e ne la Carmen.............................9

6)La forma della danza Seguidilla e analisi dell’aria.................................................12

7)Lo Spartito................................................................................................................21

8)La Bibliografia e la Sitographia................................................................................31

Biografia Figlio di Adolphe Armand(1880-86), nativo di Rouen, modesto insegnante di canto e composizione e di Aimée Marie Delsarte (sorella del maestro di canto Francois Alexandre Nicolas Cheri pianista, Bizet ricevette la prima educazione musicale in famiglia: già a quattro anni iniziò con il padre lo studio del solfeggio. A nove anni prese lezioni di pianoforte dal celebre A. F. Marmontel e nel 1848, nonostante la giovane età, fu ammesso al conservatorio di Parigi, dove studiò composizione e fuga con P. Zimmermann (un allievo di Cherubini) che spesso per ragioni di salute si faceva sostituire dal genero Charles Gounoud, del quale Bizet divenne subito amico. Nel 1853, alla morte di Zimmermann, Bizet proseguì negli studi di composizione sotto la guida di Halévy, del quale sposerà nel 1869, dopo un lungo fidanzamento, la figlia Geneviéve. Risale al 1855 il primo impegnativo lavoro di Bizet, la sinfonia in do maggiore, forse suggerita dall'analoga composizione di Gounoud; la sinfonia venne alla luce solo nel 1933 per merito di Douglas Charles Parker, e venne eseguita nel 1935. Nel 1856 Bizet concorse al Prix de Rome e al premio istituto da Offenbach per un'operetta: questo gli fu riconosciuto concorrente con Charles Lecocq per Le Docteur Miracle, mentre Prix de Rome gli toccò l'anno successivo per la cantata Clovis et Clothilde. Al momento di recarsi a Roma, Bizet era già favorevolmente noto negli ambienti musicali parigini. Gli envois de Rome, cui i vincitori del premio erano tenuti, furono un Te Deum , l'opera su libretto italiano Don Procopio e l'ode sinfonica Vasco de Gama; altri progetti riguardarono Le tonnelier da Nuremberg , Don Quichotte, Esméralda, L'amour peintre. In seguito a una deroga, Bizet ottenne di trascorrere in Italia il tempo che avrebbe dovuto impiegare per il prescritto viaggio in Germania, e nel settembre 1860 tornò a Parigi, col progetto di una composizione sinfonica intitolato Rome, Venise, Florence et Naples. A Parigi si aprì per Bizet un'intensa attività professionale, fatta di riduzione pianistiche da partiture d'opere liriche (Philémon et Baucis, La reine de Saba di Charles Gounoud) e di arrangiamenti per pianoforte, mentre presentava le ultime composizioni dovute al Prix de Rome: uno scherzo poi inserito nella Sinfonia Roma, una marcia funebre(inedita) e l'ouverture La Chasse d'Ossian (irreperibile). E' noto che Bizet era dotato di straordinarie capacità di pianista virtuoso, riconosciutegli da Liszt in persona. Nel giugno 1862, la governante del padre di Bizet, Marie Reiter, aveva avuto un figlio, Jean(1862-1939), la cui paternità la stessa Reiter, attribuì a Bizet. Fra aprile e agosto 1863, Bizet compose Le pecheurs de perles, tarscurando definitivamente di un progetto di un opera comique La guzla de l'emir (irreperibile) e la partitura quasi compiuta di Ivan IV, che ha avuto numerose esecuzioni nel nostro secolo.

1

Dopo l'eccellente accoglienza riservata a Les pecheurs de perles, Bizet iniziò la serie di 5 quadri trascrizioni operistiche per pianoforte intitolati Le pianiste chanteur e compose ancora per il pianoforte Trois esquisses musicales, Chasse fantastique e Chants du Rhin. Nel 1866-1867 conitinuò l'attività professionale, componendo anche alcune melodiés (Aidieux a Souzon, A une fleur, Le grillon, Adieux de l'hotesse arabe, Guitare) concorrendo al premio dell'Esposizione 1867 (vinto da Saint Saens) e consegnando entro il dicembre 1866 la partitura della Jolie fille de Perth , accolta con favore Théatre Lyrique nel dicembre dell'anno successivo. Nel dicembre 1867 era andata in scena un'operetta, Malbrough s'en va-t-en guerre al Théatre de l'Athénée, il primo atto della quale (irreperibile) è stato attribuito a Bizet. Nei due anni successivi (1868-1869), in cui affiorarono molti progetti teatrali Bizet compose Grandes variations chromatiques e Nocturnes per pianoforte, mentre presentò la sinfonia Souvenirs de Rome. Dopo le nozze con la figlia di Halévy, Bizet completò un'opera del suocero, Noé, mentre attendeva ad altri soggetti, senza esito (Calendal da Mistral; Clarissa Harlove; Rama ; Grisélidis). Alla fine della guerra franco prussiana, durante la quale Bizet si era arruolato nella Guardia Nazionale, risalgono le opere comiche, Djamileh e la prima idea di Carmen , mentre, entro la fine dell'estate 1872, veniva portata a termine la partitura cameristica delle musiche di scena per l'Arléssienne di Daudet, dalla quale lo stesso Bizet trasse una suite, cui si aggiunse la seconda curata da Ernest Guiraud (con un minuetto dalla Jolie fille de Perth ). Nel 1873 apparve la trascrizione orchestrale della suite Jeux d'enfants per pianoforte a quatro mani, mentre Bizet progettava l'orotorio Geneviéve de Paris e componeva tutta la parte vocale di una nuova opera Don Rodrigue. Infine, tra parecchi contrasti alla redazione del libretto, Bizet era giunto al compimento di Carmen, di cui orchestrò nell'estate 1874 le 1200 pagine di partitura. L'accoglienza della critica alla prima rappresentazione nel 3 marzo 1875 fu pessima, mentre quella del pubblico andò gradualmente migliorando durante le repliche protrattesi fino al giugno. Il 23 ottobre 1875 si ebbe la prima all'opera di Vienna, con i recitativi approntati da Guiraud (in luogo dei dialoghi recitati) più i due airs de ballet dall'Arlésienne inseriti nell'atto II. Nel frattempo, in seguito ad un bagno nella Sena e a un'infezione, Bizet era scomparso nelle prime ore del mattino del 3 giugno 1875, a Bougival, dove si era recato con la speranza da rimettersi da un brutto attacco di reumatismo, che gli aveva procurato una paralisi parziale. Sulle effettive cause della morte di Bizet, si discute ancora oggi; Paul de Choudens, infatti, affermò che suo fratello Anthony gli avrebbe confidato, avendo visto il cadavere poche ore dopo il decesso, di aver notato tracce di sangue sul capo del musicista ( testimonianza raccolta dal musicologo H. Malherbe): tuttavia ciò non risulta nell'atto di morte. Si possono dunque formullare due ipotesi: il primo Bizet si suicidiò veramente, e i familiari ottennero dal medico legale che il fatto fosse taciuto, al fine di poter procedere alle esequie religiose; il secondo, il sangue veduto da Anthony de Choudens era fuoruscito dall'orecchio sinistro del compositore in seguito a un ascesso insorto poco dopo il fallimento della Carmen. 2

CARMEN La Trama Atto Primo Una piazza in Siviglia. Un gruppo di soldati, capitanati dal brigadiere Moralès, fuma e osserva la gente che passa. Arriva Micaela, una ragazza giovane che cerca il suo sposo promesso, il brigadiere Don Jose, il quale si trova a Siviglia per inseguire la sua carriera militare. Ella chiede le notizie del suo amato. Le risponde il brigadiere Moralès, dicendo che egli sarebbe arrivato tra poco, anche loro lo stavano aspettando. Dice alla ragazza di aspettare, però Micaela preferisce di andare via e ritornare più tardi. Subito dopo raggiunge Don Jose con l’ufficiale Zuniga per il cambio della guardia. Intanto dall’edificio grande della fabbrica, si sente il suono della sirena che chiama le sigaraie al lavoro. Le sigaraie arrivano lentamente, fumando ed aspettano anche Carmen, che è in ritardo. Carmen arriva cantando una canzone che innegia all’amore volubile e capriccioso, con un tono provocante ed insolente. Tranne Don Jose che è interessato soltanto manutenzione del suo fucile, tutti le si avvicinano. Carmen, vedendo Don Jose insensibile al suo fascino, cerca di provocarlo, lanciandogli un fiore. Poi ridendo, corre al lavoro. Don Jose è scandalizzato dalla sua sfacciataggine, quasi senza rendersi conto, nasconde il fiore sotto la sua giubba. Soppraggiunge nuovamente Micaela, per raccontargli le notizie da sua madre e per dargli la sua lettera, e poi si allonta. Rimasto da solo Don Jose, legge la lettera e dichiara a sè stesso di voler sposare a Micaela, come sua madre gli consiglia. I suoi pensieri sono interrotti dalle urle che vengono dalla fabbrica. Zuniga lo invia a vedere ciò che è successo, cosi scoprono che Carmen aveva litigato con una compagna e l’aveva ferita. Don Jose, avendo preso l’ordine di arrestarla, cerca di condurla in prigione ma ella riesce ad affascinarlo e cosi fugge, dandogli un’appuntamento alla taverna di Lillas Pastia. Atto Secondo Nell’osteria di Lillias Pastia, Carmen e le sue amiche Mercedès e Frasquita danzano sotto gli occhi ammirati degli avventori. Intanto arriva il torero Escamillo, che è innamorato di Carmen ma lei lo rifiuta, dicendogli di attendere Don Jose, del quale è stata innamorata. Escamillo esce arabbiato, perchè non è abituato a rifiutare dalle donne. Finalmente si ode la voce di Don Jose che chiama Carmen, con tutto il suo amore però Carmen, invece di rispondere il suo amore, lo insulta, per averla fatta troppo aspettare. Don Jose ripete di amarla e le mostra il suo fiore che ha conservato. Carmen allora lo mette alla prova e gli dice di lasciare tutto e partire per la montagna insieme. Soppraggiunge improvvisamente Zuniga in cerca di Carmen e tra due comincia una contesa. I contrabbandieri vengono ad aiutare e fermano Zuniga. Cosi Don Jose, parte con loro per la montagna.

3

Atto Terzo Don Jose comincia a vivere in montagna con Carmen però, è turbato per aver tradito la fiducia di sua madre quindi questa vità non gli piace più. Carmen anche è stanca di questo umore e della gelosia di Don José, allora cominciano a litigare spesso. Dopo un litigio, Carmen interroga le carte e le carte mostrano nel suo futuro la morte. Carmen, sa che il suo comportamento malandato con Don Jose potrebbe spingerlo ad ucciderla e si agita però decide di accettare il suo destino. Intanto arriva Escamillo, avendo sentito i litigi di loro, per conquistare il cuore di Carmen. Si batte con Don Jose al coltello ma interviene Carmen ad impedire Escamillo che venga ucciso. Il torero se ne va però non la prende sul serio e la invita a venire a vederlo in Siviglia. Poi, dopo un viaggio lungo e pericoloso, sopraggiunge anche Michaela e cerca di convincere Don Jose a seguirla, avvertendolo che sua madre è in fini di vità. Don Jose parte con Michaela ma senza dimenticare di minacciare Carmen di ritornare. Atto Quatro Nella piazza di Siviglia, di fronte all’arena. La folla attende l’inizio della corrida. Quando la festa è al culmine, si apparve anche Carmen, con Escamillo, di cui ella adesso è innamorata. Frasquita la avvisa che se ne vada in fretta perchè Don Jose la sta cercando tra la gente. Carmen comunque non sembra temerlo. Tutti entrano nell’arena, tranne Carmen che resta sola con Don Jose. Questi la supplica di tornare con lui ma Carmen lo rifiuta, gettandogli in faccia l’annello che lui l’ha donato. Don Jose, accecato dalla disperazione, la pugnala e si getta sul corpo di Carmen, gridando disperato la sua colpa.

4

La Genesi Dell’Opera Nel 1872 venne messa in scena all’Opèra-Comique di Parigi, un’opera nuova che si adattava al gusto di Bizet e del codirettore Camille Du Locle: Djamileh. Nonostante che l’opera non riscontrò con successo, i direttori del teatro commissionarono al compositore l’incarico di scrivere un’opera basata sulla novella di Mérimée. La prima rappresentazione ebbe luogo all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Il testo era l'adattamento della novella Carmen di Mèrimèe, infatti Per questa opera a Bizet vennero offerti tre diversi soggetti però il compositore si impuntò su proprio Carmen, che già aveva ispirato un’altra opéra-comique del 1862: La Fille d’Egypte di Jacques Beer; negli anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento, infatti gli adattamenti di opere narrative moderne erano tipici del Theatre-Lyrique e Opéra-Comique. Una zingara come protagonista anche era una figura diffusa nell’immaginario romantico degli anni Settanta ed Ottanta; come Esmeralda di Louise Bertin (1836) o la gitana di Notre-Dame de Paris di Victor Hugo. Neanche Carmen quindi, era la prima zingara usata da Bizet in un'opera, c’era già stata Mab nella Jolie fille de Perth nel 1867. Nonostante l’idea conosciuta, le modifiche dei librettisti ed il contributo di Bizet, i direttori del teatro erano preoccupati per il gusto del pubblico perchè desideravano un’opera leggera con un lieto fine, come era tradizione. Tra Sette ed Ottocento in Francia al teatro dell’Opèra-Comique si specializzò sulle opera adatte ad un pubblico borghese e il genere Opéra-Comique era stato utilizzato come strumento di satira sociale che prendeva di mira le convenzioni dell’opera d’élite, dando spazio anche ad argomenti d’attualità. In questo genere, sul palcoscenico non si era mai assistito alla morte di un personaggio, nemmeno alla trattazione di temi come il contrabbando o l’omicidio. Un pubblico borghese sarebbe rimasto decisamente scioccato davanti alla morte della protagonista e alla rappresentazione estremamete realistica di personaggi del popolo mossi dalle loro passioni. La proposta prevedeva la collaborazione con due librettisiti, Henry Halèvy, cugino della moglie di Bizet, e Ludovic Meilhac. Anche se i librettisti cercarono di alleggerire i toni della novella di Mérimée, il contenuto del testo risultò comunque troppo crudo rispetto ai canoni dell’Opéra Comique. Bizet era più interessato ad entrare nello spirito del testo e a trasmetterlo nella sua opera che alla tradizione dell’opera francese ed ai gusti del pubblico, perciò fece la caratterizzazione dei personaggi in un modo che non snaturasse la novella di Mérimée. C’erano dei cambiamenti notevoli: lo spartito ed il testo erano modificati in modo da dare al lavoro lo stile comique, con dialoghi recitati alternati alle parti musicali. C’erano poi i personaggi secondari come Micaela, contraltare ‘buono’ di Carmen. Avevano dato lo spazio più ampio concesso ad Escamillo: nella novella solo accennato, mentre nell’opera è l’oggetto drammaturgicamente necessario alla gelosia di Don Josè. Avevano addolcito anche la caduta morale di Don José, omicida si, però solo per un estremo gesto di autodistruzione, il compositore non cedette mai alle pressioni che lo spingevano a cambiare il finale dell’opera.

5

Le idee di Bizet riguardo alla messa in scena lo portarono a scontrarsi non solo con i collaboratori, ma anche con gli interpreti. Zulma Bouffar e Marie Roze non acconsentirono ad interpretare il personaggio di Carmen perchè l’avevano trovato troppo scabroso e anche non volevano essere accoltellate sulla scena. Célestine Galli-Mariè, non sapendo inizialmente la novella di Mérimée, accettò il ruolo. Un altro problema venne dal coro. L’usanza era porre il coro di fronte al direttore d’orchestra, ma Bizet chiese una cosa mai fatta e considerata impossibile: cantare e muoversi contemporaneamente, soprattutto nei due cori del primo atto, all’entrata delle sigaraie ed allo scoppio della rissa dopo l’arresto di Carmen. Anche gli orchestrali si lamentarono, sostenendo che le partiture fossero inseguibili. Ci vollero cinque mesi di prove straordinarie per poter finire tutto lo spettacolo. Carmen fu l'ultimo lavoro di Bizet, il quale lottò per tutta la sua breve vita e alla fine perse la sua salute. La prima rappresentazione dell’opera ebbe luogo all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875 ebbe tante critiche a causa delle tematiche forti affrontate con realismo. Il pubblico giudicò Carmen un'opera dissoluta ed immorale perchè violò gli orizzonti d’attesa del benpensate pubblico parigino: sigaraie, contrabbandieri, donne di malaffare, traviamento, sensualità e personaggi equivoci non si confacevano alle preferenze sceniche della borghesia. Siccome aveva sottolineato il cinismo e la sfrontatezza del personaggio, anche Galli-Marié fu accusata di aver dipinto un ritratto di prostituta troppo cruda e realistica. L’accoglienza generale quindi si rivelò apertamente ostile . Tutte queste critiche però forse ne fecero l’opera anche più conosciuta: tra 1875 e 1876 le rappresentazioni europee furono ben novantatre e conseguì un’enorme popolarità. Dalla prima rappresentazione a Vienna, Carmen divenne un titolo di riferimento all’estero per i compositori come Tchaikovsky, Brahms, Saint-Saens, Wagner. Riuscì a ritornare a Parigi però, nel 1883, nell’adattamento del compositore Ernest Guiraud che adotta il recitativo musicato per le parti dialogiche; che erano nella versione originale solo recitate. Bizet, quindi non ebbe modo di assistere al grande successo di Carmen, che raggiunse le mille rappresentazioni all’Opèra-Comique già nel dicembre 1904 e diventa oggi una delle opere più rappresentate al mondo, terzo dopo La Traviata e Die Zauberflote.

6

Personaggi dell'Opera Diversamente dalle convenzioni della opéra-comique e della tragédie lyrique, in Carmen il personaggio esotico-pittoresco (Carmen) diventa l'elemento centrale, mentre quello liricosentimentale(Micaela) costituisce un'interpolazione secondaria. Con Carmen Bizet crea un nuovo archetipo di eroina femminile, che abbandona lo streotipo del soprano angelicato in auge fino a quel periodo. Carmen Un personaggio degli emozioni ed impulsi contrastanti: dalla spigliata spensieratezza al cupo fatalismo, dagli accenni momentani di tenerezza ad un desiderio infinito per la libertà. Una donna contemporanea e indomita nel suo anelito alla vita, però, non è solamente una seduttrice o giocattrice, una donna anche fragile: quando si innamora, si innamora veramente; sapendo però sempre, il rischio di rimanere ferita se la passione dell'amante non è totale ed infallibile. Mette Don José sempre alla prova: José, mi seguirai fino alla fine? La risposta è deludente: lui la seguirà, certo, fino ad un punto, ma non fino alla fine. Il dubbio che spinge Carmen andare da un altro uomo, quindi, è la vigliaccheria di Josè, perchè ha un carattere dominante e mette la libertà davanti a tutto. Escamillo le offre la sua protezione ed il suo personaggio di maschio. Allora, lei sceglie la sua libertà, cioè, poter scegliere ed lasciare il suo amato quando e come vuole. Bizet celebra il simbolo della libertà in tutti i suoi aspetti: l'ucello inafferrabile dell'amore, la seduzione della Seguidilla che costringe l'ingenuo a delinquere. Nel terzo atto fino alla scena finale con l'aria della carte, Carmen si mostra libera anche di fronte alla morte: libera nell'affrontarla senza esitazioni. Per descrivere il suo carattere fascinatore e selvaggio, Bizet si affida al timbro cupo del mezzo soprano, chiedendo però, anche la zona acuta dei soprani eroici. Don José Una figura che ha la complessità pisicologica ed interpretativa simile a quella di Carmen. Non è un figlio modello ma un cattivo ragazzo nella fase di riscatto. E' entrato nell'esercito perchè ha dovuto abbandonare il suo paese dopo una lite. E' stato condannato anche dalla propria madre, che ora è pronta a perdonarlo. Il desiderio verso Carmen per lui non costituisce soltanto la tentazione verso qualcosa di estraneo, di sconosciuto, quanto piuttosto la ricaduta in un modo di marginalità, un'esistenza da fuorilegge. In questo senso si legge l'esitazione di Josè nell'accompagnare Carmen dai contrabbandieri. Nel primo atto egli infatti, si presenta come un ingenuo paesano con un duetto dal carattere lirico e contemplativo. Nel secondo atto invece, subendo il fascino di Carmen, si trasforma ad un amante spavaldo e passionale. Infatti, alla fine perde ogni barlume di coscienza...


Similar Free PDFs