Cassirer PDF

Title Cassirer
Course Ernst Cassirer
Institution Sapienza - Università di Roma
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Ernst Cassirer pensiero filosofico...


Description

Le forme simboliche di Ernst Cassirer Come scrive esplicitamente l’autore stesso, la Filosofia delle forme simboliche non si limita più a indagare le condizioni di possibilità della sola conoscenza scientifica, ma si propone di “delimitare l’una rispetto all’altra le diverse forme fondamentali della comprensione del mondo” cogliendo ciascuna di esse “quanto più nettamente possibile nella sua peculiare tendenza e nella sua peculiare forma spirituale”. Cassirer include, tra le forme fondamentali della comprensione del mondo, tutte quelle sfere della cultura (linguaggio, mito, religione, arte ecc) cui Nartop aveva riconosciuto una piena autonomia rispetto alla sfera della conoscenza. Qui vi è però una profonda novità rispetto a quest’ultimo; mentre egli ammetteva che in ciascuna di tali sfere tutti i fenomeni fossero riducibili a leggi (come accade nella sfera conoscitivo-scientifica), Cassirer vi scorge invece delle forme eterogenee. Diversamente dal concetto di legge, quello di forma simbolica risulta “un medio onnicomprensivo, nel quale si incontrano tutte le formazioni spirituali, pur così diverse” in altre parole, la considerazione delle varie sfere anzidette come “forme simboliche” non ne pregiudica in alcun modo la struttura. (e non costituisce per tanto alcuna concessione al logicismo) ma si limita a riconoscerle come autonome manifestazioni della medesima attività dello spirito. La filosofia dovrà studiarle dal punto di vista trascendentale, determinando per ciascuna le condizioni di possibilità nonché il sistema di invarianti che la caratterizza rispetto alle altre e che la configura come un tutto unitario. Nel linguaggio, nel mito, nella religione, nell’arte si manifesta, non meno che nella conoscenza scientifica, “l’autoesplicazione dello spirito, che è l’unico modo onde possa sussistere una realtà, cioè l’unico modo onde il reale possa venir reso “oggetto di contemplazione spirituale” (= “reso visibile come tale”). Poiché le forme anzidette non sono altro che i domini della cultura umana, la filosofia si presenterà dunque, dal nuovo punto di vista, come critica generale della cultura anziché come mera critica della conoscenza.  Se già le scienza si erano rivelate, a un attento esame delle loro condizioni di possibilità, quali attività che istituiscono i propri oggetti, è chiaro che qualcosa di simile può a maggior ragione venir ripetuto ora per la cultura. Il nostro autore ne conclude che questa si rivela come un processo di autorivelazione dello spirito, cioè come un processo attraverso cui l’uomo si libera dal caos delle impressioni per crearsi un suo mondo ideale, un “cosmo”. Per caratterizzare questo processo ricorre al concetto di funzione contrapposto a quello di sostanza. Le varie forme costituenti la cultura non hanno mai preteso di “rispecchiare” una realtà per sé stante, e non avrebbe quindi senso muovere l’accusa di non riuscire a cogliere alcuna sostanza indipendente da noi. Esse hanno un altro compito, essenzialmente funzionale o relazionale: quello cioè di sviluppare e arricchire certe “formazioni” spirituali, ognuna delle quali è significativa in base alla propria struttura. Cassirer le chiama FORME SIMBOLICHE per l’appunto con lo scopo di sottolineare il carattere funzionale. Esse sono simboliche in quanto estrinsecano mediante segni simbolici il contenuto dello spirito e in tal modo riescono a “rappresentare alla coscienza un valore universale”....


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