Cellule Germinali E Somatiche PDF

Title Cellule Germinali E Somatiche
Author Dora Marra
Course Biologia dello sviluppo e filogenesi animale e laboratorio
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Summary

informazioni generali con dettagli di laboratorio su cellule germinali e somatiche....


Description

CELLULE GERMINALI E SOMATICHE Una delle caratteristiche fondamentali di quasi tutti gli esseri viventi è di possedere una struttura composta da organi che svolgono diverse funzioni. Ogni organo, a sua volta, è composto di tessuti, composti a loro volta da una piccola unità indipendente: la cellula. Essa possiede piccolissime dimensioni e può avere ogni tipo di forma. Per la maggior parte le cellule sono composte d'acqua, a cui sono sempre associati questi tre componenti: La membrana Il citoplasma Il nucleo Non tutte le cellule però possiedono quest'ultimo elemento. Le cellula priva di nucleo si chiama procariota ed è una piccolissima forma di vita molto antica e semplice. La cellula con il nucleo invece, più evoluta, si chiama eucariota. Le nostre cellule (come quelle degli animali e dei vegetali), sono eucariote. In particolare, i vertebrati sono costituiti da due tipi di cellule, specializzate e tra loro coordinate: quelle somatiche e quelle germinali. Le cellule somatiche si distinguono dalla linea germinale sin dalle primissime fasi dello sviluppo embrionale e, differenziandosi per morfologia e funzione, daranno vita a tutti gli altri tessuti dell’organismo. Le cellule somatiche si moltiplicano esclusivamente per mitosi e hanno costantemente un complemento cromosomico diploide in quanto il corpo degli animali si forma nella fase diploide del loro ciclo vitale. Il concetto di cellula somatica nasce con la teoria di Weismann o della ‘continuità del plasma germinale’. Secondo questa teoria negli organismi pluricellulari sono presenti due linee cellulari distinte per compiti e destino biologico: la linea delle cellule germinali, che compongono il ‘germe’, e alla quale è assegnato il compito di perpetuare la specie, e la linea delle cellule somatiche, che compongono il corpo o ‘soma’ degli organismi. Le prime sono immortali, mentre le cellule somatiche sono destinate a invecchiare e quindi a perire. Questa teoria mantiene pienamente la sua validità per gli animali pluricellulari superiori. Le cellule

somatiche, oltre ad acquisire la mortalità, si differenziano e si integrano strutturalmente e funzionalmente fra loro, nonché per durata di vita, coerentemente con le necessità derivate dalla costituzione del corpo pluricellulare. Senza queste caratteristiche il corpo del pluricellulare non potrebbe formarsi (www.treccani.it). Esse non hanno tutte la stessa forma: alcune sono definite pavimentose per la forma appiattita, altre cubiche e altre ancora cilindriche. Possono disporsi in uno due o più strati, formando veri e propri tessuti, come quello epiteliale, quello ghiandolare, quello osseo, quello cartilagineo, quello muscolare e nervoso. Poiché le cellule somatiche non hanno la capacità di trasferire informazioni genetiche, le mutazioni che si verificano in questo tipo di cellule non saranno trasmesse alla generazione successiva. Tuttavia, può causare altre lesioni come i tumori. La cellula somatica però, ha la capacità di convertirsi in molti tipi di cellule nel corpo. (bccrwp.org) e, una volta conclusosi il suo ciclo di vita, va incontro, come tutte le altre cellule di un organismo, all’apoptosi, ovvero ad una morte cellulare programmata. Anche le cellule germinali vanno incontro a processi di apoptosi; queste ultime, anzi, sono sottoposte a maggiori controlli, selezioni, per il loro importante ruolo. Le cellule germinali, infatti, sono particolari cellule mature, coinvolte nella riproduzione sessuale. Rappresentano la progenie delle c. somatiche. Le germinali, rappresentano l’unico tipo cellulare avente un corredo cromosomico aploide in organismi a corredo cromosomico diploide. Esse sono responsabili della produzione dei GAMETI , che si generano con meiosi e sono uova (per organismi pluricellulari femminili) e spermatozoi ( per quelli maschili) , costituendo i protagonisti della riproduzione sessuale. Questa è un processo molto importante, di ”apertura”, in grado di trasmettere varie caratteristiche parentali ai discendenti che non nasceranno identici ai genitori; dunque il vantaggio della sensualità è la variabilità genetica. Negli individui unicellulari, invece, sono gli individui stessi che si trasformano in cellule gametiche a seguito di processi meiotici. Le cellule germinali, che si citodifferenziano in maschili e femminili, sono contenute nelle “gonadi”. Quelle femminili che contengono uova sono le ovaie o gonadi femminili. Quelle maschili sono definite testicoli, l’organo riproduttore maschile. In molti invertebrati ed alcuni vertebrati si riscontrano individui MONOICI o ermafroditi, capaci di produrre sia uova che spermatozoi. In alcuni di questi casi,

struttura ovarica e testicolare sono contemporanee o successive; ma la maggior parte dei vertebrati ed alcuni invertebrati resta unisessuale. In questi ultimi, sono gli spermatozoi ad essere introdotti all’interno delle vie genitali femminili grazie ad un organo copulatore che può essere pari ( fecondazione interna come negli ovipari con uovo circondato da guscio) o impari ( come negli uccelli e nei mammiferi). Spesso, per alcune specie, risulta difficile capire, dall’esterno, il sesso dell’organismo o, scoperto questo, il grado di maturità della specie. Per questo motivo, nei laboratori sono usate delle apposite tecniche e degli appositi procedimenti successivamente alla dissezione della specie in considerazione. Uno degli organismi usato maggiormente in questi casi è il pesce. Successivamente alla dissezione e alla vista delle gonadi di questo, si passa al calcolo dell’indice gonadosomico, ovvero si trova il grado di maturità della specie dividento il peso delle gonadi per quello del corpo e successivamente moltiplicandolo per 100. E’ molto importante questo calcolo, che deriva a seguito dell’annotazione delle variazioni per trovare il periodo di stasi e quello dell’aumento delle dimensioni del pesce. Oltre al GIS e a come varia durante il ciclo, altri elementi caratteristici della specie in esame che servono per conoscerne la sessualità sono: il rigonfiamento dell’addome, il colore e le dimensioni. Un’altra tecnica, infine, fondamentale per conoscere le principali caratteristiche del tessuto, per capire di quale si tratti ( della gonade maschile o femminile) e lo stadio di sviluppo gonatico, è l’uso di due coloranti: l’ematossilina, colorante basico che colora in blu/viola le componenti basofile del nucleo e l’eosina . un colorante acido che colora in rosso le componenti acidofile del citoplasma, come le proteine....


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