Epistola I - Seneca PDF

Title Epistola I - Seneca
Author Cristina Marcelli
Course Letteratura latina
Institution Università degli Studi di Firenze
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Summary

Seneca ...


Description

SENECA LUCILIO SUO SALUTEM

SENECA SALUTA IL SUO LUCILIO

Ita fac, mi Lucili:

Fai così, mio Lucilio:

vindica te tibi,

rivendicati a te stesso,

et tempus quod adhuc aut auferebatur aut

e il tempo che finora o veniva portato via o

subripiebatur aut excidebat collige et serva.

veniva sottratto o andava perduto raccogli(lo) e conserva(lo).

Persuade

Convinciti

tibi hoc sic

che le cose stanno così

esse

come scrivo: alcuni momenti ci vengono

ut scribo: quaedam tempora eripiuntur nobis,

portati via, alcuni vengono sottratti, alcuni

quaedam subducuntur, quaedam effluunt1.

scorrono via. Tuttavia il danno più sconveniente è quello

Turpissima tamen est iactura quae per 2

che si verifica per negligenza.

neglegentiam fit .

E se vorrai

Et si volueris

badarci, una grande parte della vita sfugge (a

attendere, magna pars vitae elabitur male

noi) mentre ci comportiamo (agentibus)

agentibus, maxima3 nihil agentibus, tota4 vita

male, la massima parte mentre non facciamo

aliud agentibus.

nulla, tutta la vita mentre facciamo altro. Chi mi potrai indicare

Quem mihi dabis

che assegni qualche prezzo al

qui aliquod pretium tempori

tempo, che valuti la giornata,

ponat, qui diem aestimet,

che si renda conto di morire ogni giorno?

qui intellegat se cotidie mori?5

In questo infatti ci sbagliamo,

In hoc enim fallimur,

1

N.B.: Seneca fa largo uso dei composti, per dare a ogni parola un significato unico e pregnante.

2

Fio, is, factus sum, fieri = ha 3 significati principali, ovvero 1. Accadere 2. Divenire 3. Essere fatto; viene usato

largamente nella filosofia (es. quando un processo è “in fieri”, ovvero in divenire). 3

Sottinteso pars

4

Totus, a, um = tutt* nella sua interezza (aggettivo pronominale: segue la declinazione dei pronomi)

Omnis,e = totalità come insieme di parti che la compongono (aggettivo di seconda classe) Cunctus, a, um = totalità come unione delle sue parti (aggettivo di prima classe) Universus, a , um = totalità considerata in opposizione alle singole parti (aggettivo di prima classe) 5

Climax ascendente (per gravità di situazione: si passa dal valutare degli aspetti quotidiani al rendersi conto di essere

mortali e fragili)

quod mortem prospicimus6:

per il fatto che (quod) intravediamo (da lontano) la morte:

magna pars eius iam praeterit;

gran parte di essa (eius: genitivo di is, ea, id) è già passata;

quidquid aetatis retro est mors

tutta l'esistenza (lett. qualsiasi aspetto del tempo) che sta alle spalle (lett. dietro) la tiene la morte.

tenet.

Fai dunque, mio Lucilio, quello che scrivi di fare, Fac ergo, mi Lucili,

comprendi tutti i

quod facere te

momenti;

scribis, omnes horas

così accadrà

complectere7;

che tu dipenda meno dal domani, se porrai mano all'oggi.

sic fiet ut minus ex crastino pendeas, si hodierno manum

Mentre si rinvia la vita scorre via.

inieceris.

Tutte le cose, Lucilio, sono estranee, il tempo soltanto è nostro;

Dum differtur8 vita

la natura ci ha collocati nel possesso di

transcurrit.

quest'unica cosa fuggevole e labile,

Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tantum

dalla quale ci caccia chiunque vuole.

nostrum est;

E così grande è la stoltezza dei mortali che le

in huius

rei unius fugacis ac

cose che sono meno importanti e più basse,

lubricae possessionem natura nos misit,

certamente recuperabili, accettano (patiantur)

ex qua expellit quicumque vult.

che siano loro messe in conto quando le

Et tanta stultitia mortalium est ut quae

hanno ottenute (cum impetravere = forma

minima et vilissima sunt, certe reparabilia,

arcaica di impetraverunt),

imputari sibi cum impetravere patiantur,

6

Prospicio, is, prospexi, prospectum, ere (coniug. In –io) indica letteralmente il guardare da lontano (pro): da qui il

nostro “prospetto”, che indica un qualcosa di realizzabile futuro. 7

Complectere = v.v. complector, complecteris, complexus sum, complecti (deponente di 3 coniugazione), imperativo

presente, 2 persona singolare.  indica l’abbracciare e accogliere (nota il preverbio “cum” che tende a unire) ogni singola ora in quanto unità di tempo oggettiva ma anche soggettiva

8

Differo, differs, distuli, dilatum, differre: composto da dis + fero = portare in maniera diversa. In questo caso indica il

tralasciare, il rimandare che consegue alla procrastinazione

nemo se iudicet quicquam debere qui tempus

nessuno che abbia ricevuto del tempo ritiene

accepit,

di

cum interim hoc unum est

essere debitore di alcunché,

quod

ne gratus reddere.

quidem

potest

Interrogabis fortasse quid ego faciam qui tibi ista praecipio.

Fatebor ingenue: quod apud luxuriosum sed diligentem evenit, ratio mihi constat impensae.

mentre in realtà esso è l'unica cosa che neppure una persona grata può restituire.

Mi chiederai forse che cosa faccia io che ti impartisco questi suggerimenti.

Ti confesserò francamente: quello che accade presso una persona dispendiosa ma attenta, mi torna il conto della spesa.

Non possum dicere nihil perdere, sed quid

Non posso dire di non perdere nulla, ma

perdam et quare et quemadmodum dicam;

potrei dire (dicam) che cosa perdo e perché (quare) e come;

causas paupertatis meae reddam.

potrei fornire i motivi della mia povertà.

Sed evenit mihi

Ma capita a me

quod plerisque non suo vitio ad inopiam

ciò che (capita) alla maggior parte di coloro

redactis:

che (plerisque) sono stati ridotti (redactis) all'indigenza (inopiam) non per propria colpa (suo vitio):

omnes ignoscunt, nemo succurrit.

tutti perdonano, nessuno aiuta.

Cosa c’è dunque? (ovvero, qual è il risvolto di Quid ergo est?

tutto ciò?) non ritengo povero

non puto pauperem cui quantulumcumque superest sat est;

colui

per

il

quale

quel

poco

(quantulumcumque) che resta (superest) è abbastanza (sat est = satis est); tu tuttavia preferisco (malo) che risparmi i

tu tamen malo serves

tuoi beni,

e incomincerai a tempo utile. tua, et bono tempore

Infatti, come sembrò ai nostri antenati, 'è tardiva la parsimonia

incipies. Nam ut visum est maioribus nostris, 'sera parsimonia in fundo

infatti al fondo rimane non solo il meno, ma il peggio. Stammi bene.

est'; non enim tantum minimum in imo sed pessimum remanet. Vale.

alla fine';...


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