Letteratura latina - Appunti - Epistola 7 PDF

Title Letteratura latina - Appunti - Epistola 7
Course Letteratura latina
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EPISTOLA VII -

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Tema = del vivere nascosto -> tema che sarebbe tipico dell’Epicureismo che Seneca riadatta Vivere da individui e curarsi del proprio animo -> Seneca ricorre a un exemplum = spettacoli, giochi o La folla è un argumentum pessimus  Argumentum = prova -> termine giuridico  Se la folla fa qualcosa, quello è la scelta peggiore che si possa fare o Comportamento della folla agli spettacoli = dimostrazione di inhumanitas Conclusione = dedicati alla filosofia Bisogna evitare la folla -> Seneca lo dimostra con l’esempio della folla -> paragrafi 1-5 Paragrafi 6-9 -> colpisce uno dei modi più comuni di fare letteratura nell’età imperiale = letteratura dei circoli o Cfr. Marziale dice che spesso le sue poesie venivano recitate durante le cene con gli amici e scrive epigrammi per essere utilizzati proprio come donativi eccezionali -> letteratura occasionale o Colpisce il modo attuale del fare letteratura Paragrafi 10 -12 -> 3 citazioni sul modello della vita ritirata Occasione della lettera = violenza introdotta nei giochi che prima si alternavano tra i giochi più violenti della mattina e quelli del pomeriggio o Anche nella pausa viene introdotto un gioco violento o Critica alla politica neroniana sui giochi nel circo

TRADUZIONE -> slide Tu mi chiedi che cosa tu dovresti pensare che in primo luogo si debba evitare? Non ancora ti affiderai ad essa con sicurezza. Io certamente dimostrerò la mia debolezza, non porta a casa mai i sentimenti che ho portato fuori, qualcosa della serenità che ho raggiunto, qualcosa di quei mali che ho messo in fuga ritornano. Ciò che accade ai malati, i quali una lunga debolezza ha ridotto a tal punto che non se ne vanno in nessun lungo senza un danno, questo stesso accade a noi i cui animi si riprendono da una lunga malattia. La frequentazione della folla è dannosa, non c’ nessuno che non ci consigli, o attacchi, o faccia aderire un qualche vizio senza che noi ce ne accorgiamo.

ANALISI -

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Enunciazione in forma interrogativa o Epistola VIII -> si apre con “tu me inquis vitare turbam iubes se cedere …” -> si apre con aperte virgolette e frase di Lucilio = “tu mi ordini di evitare la folla, di ritirarmi e di accontentarmi della mia coscienza, dove sono andati quei vostri precetti stoici (vestra praecepta -> in Seneca intende sempre quelli stoici) che ordinano di morire in azione?”  Riassunto dell’epistola 7 -> NB! Fa capire costruzione dell’epistolario -> l’epistola 8 ipotizza che Lucilio abbia ricevuto l’epistola 7 ed abbia reagito un po’ male accusandolo di incoerenza (gli dice di comportarsi da epicureo e non da stoico)  NB! È un elemento di cornice -> legame di tipo biografico che ci consente di ricostruire il rapporto maestro-allievo tra Seneca e Lucilio Existimes o Congiuntivo dovuto all’interrogativa indiretta MA anche congiuntivo dubitativo Costruzione del gerundivo che indica la necessità -> vitandum La folla -> vari modi per indicarlo o Turba -> parola più spregevole per connotare la folla -> folla sfrenata e senza legge

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o Il volgo = connotazione generica Ego opposto a tibi -> dimostra ciò che ha detto Confitebor -> autodenuncia Imbecillitatem = debolezza o In + bacillus -> bacillus = bastone o Immagine della persona che è priva del bastone su cui si deve appoggiare -> è debole perché manca di un appoggio Mores -> indica i sentimenti, l’animo Extulit e refero o Composti del verbo fero o Antitesi dei preverbi -> ex (portare fuori) si oppone a re (riportare dentro) o Antitesi temporale o NB! Poliptoto con opposizione dei preverbi e dei tempi o Parallelismo MA antitesi o Concetto comune nella filosofia stoica -> Epipteto -> atteggiamento uguale in casa e fuori di casa Parallelismo o Anafora -> aliquid ex eo, aliquid ex eo  Anafora aliquid seguito da ex (poi variatio) e dalla relativa e poi dal verbo principale o Struttura analoga -> perfetto parallelismo che ribadisce il concetto Componere o = mettere insieme, dare un equilibrio o Compositus animus -> immagine che Seneca usa nell’epistola II del I libro -> mettere insieme i pezzi e raggiungere un equilibrio o VS turbare  Richiama l’immagine della turba Ritornano i vizi -> verbo fugo o Verbo causativo = mettere in fuga Parallelo tra malattia del corpo e malattia dell’animo o Aegri e morbus o Elemento che si trova molto in Orazio Espressione “ex longo morbo” -> certi pensano ci sia un elemento autobiografico o Riferimento -> ultima fase della vita di Seneca -> si sta riprendendo da una lunga malattia dell’animo -> forse debolezza del suo animo -> accusato di incongruenza e di aver abbandonato la politica Conversatio o Cum + versuor = girare -> frequentazione o Valore secondario di conversazione MA primo valore = girare assieme agli altri = frequentare glia altri Multi o Tradizione che risale ai sofisti ed attraversa tutta la filosofia greca -> i molti vengono contrapposti al saggio o Molti -> si fidano dell’apparenza e non della conoscenza o I molti sono gli schiocchi Nemo non o Dobbia negazione = tutti Conseguenza frequentazione = o La folla ci consiglia i vizi -> così si apre il De otio di Seneca

Il de otio si apre con una lacuna e dopo verbo commendare -> ci commendano dei vizi -> manca il soggetto (saranno sempre i “molti”)  Commedare o Inpremit  In + premo  Il vizio per contatto e per forza ci viene impresso o Adlino = incollare -> i vizi ci restano appiccicati o -> la triplice variazione indica -> 1. Volutamente, 2. Con la forza, 3. Senza accorgersene -> Cfr. idea del tempo (portato via con la forza, con l’inganno, senza accorgersene) Da nozione di turba a populus -> termine civile, neutro Populus pericoli plus -> allitterazione -> sottolinea una relazione tra l’idea di populus e l’idea di pericolum Vero -> valore consecutivo Tema degli spectacula o Desideo -> termine con cui si indica l’inattività (anche termine otium -> termine che ha un valore positivo -> termine che non si dedica ai negotiam -> tempo che uno ha per sé) -> desideo = termine negativo -> stare seduto dagli altri mentre gli altri sono impegnati nella milizia  Desideo ha un valore come “perdere del tempo” -> perdere tempo a guardare un qualche spettacolo Richiamo al tema epicureo -> il piacere è la causa dei vizi Subrepunt o Sub -> qualcosa che accade subdolamente, senza accorgersene o Repo = strisciare -> è un insinuarsi strisciando di nascosto o È come se i vizi fossero personificati -> strisciano Lambitio o Dal verbo ambire -> pratica degli uomini politici che inseguono il loro elettorato o L’ambizione nasce dall’attività del politico che ricerca i voti o Da valore comune (camminare qua e là) dopo valore politico, dopo di nuovo valore ampio Humanitas -> unione di educazione e di civiltà (già in Terenzio) o VS Inhumanitas “Non sono inumano perché sono stato tra gli uomini” -> forma paradossale o Inizio con “immo vero” -> Seneca non arriva subito a dire che è “inumano” -> ci arriva per gradi -> immo vero = correttiva Spettacolo di mezzogiorno -> tradizione spettacoli gladiatori la mattina, dopo pausa con spettacoli meno cruenti, dopo al pomeriggio ancora giochi violenti o Seneca vuole sottolineare la differenza tra prima e adesso -> spettacolo di mezzogiorno = era una pausa dalla violenza Speculum -> riprende lo spectaculo di prima Seneca racconta la sua esperienza -> effetto di cornice -> Seneca racconta un fatto della sua biografia Lusus = giochi non molto impegnativi Sales -> sal = scherzi -> giochi di non grande impegno Poliptoto hominum oculi, humano cruore -> ripetizione dell’idea di homo (vs Inhumanitas) Costrutto tipicamente Senecano -> quidquid ante est o Epistola 1 -> tutto ciò che è stato prima appartiene alla morte Qui altra forma di paradosso -> i giochi gladiatori sono una forma di misericordia o Tecnica retorica -> sostituisce i termine attesi 

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Nugae -> giochi di scarso valore Nunc -> dopo la riforma dei giochi, in questo spettacolo di mezzogiorno, non c’è più la pausa -> laxamentum è stato messo da parte e sostituito da mera omicidia o Riforma di Nerone sulla struttura dei giochi Costrutto ad sensum -> soggetto di nihil habent sono quei combattenti che vengono inviati durante i giochi di mezzogiorno o MA non si il soggetto -> è un soggetto logico che noi dobbiamo estrarre dal contesto Plerique = gli altri, gli stupidi Postulare = richiedere o Coppie richieste -> solite coppie in cui uno era contro l’altro o Rimanda all’abitudine di richiedere un determinato tipo di incontro Quidni praeferant? o Domanda reale o retorica? -> retorica -> sicuramente preferiscono questo tipo di incontri o Quidni non introduce una domanda come il “cur non” -> introduce un congiuntivo dubitativo di protesta ed equivale ad un’esclamazione affermativa Anafora non-non che introduce la parola ferrum -> ferrum è la spada ma anche il colpo subito Spettacolo il cui unico scopo è vedere la morte, sono puri omicidi Mortis morae -> due parole bisillabiche ed allitteranti -> Seneca gioca quasi sulla paronomasia -> parole simile tra di loro -> insiste sul fatto che è un concetto unico La mattina ci sono giochi gladiatori con leoni ed orsi -> sono armati, hanno armi di difesa -> i leoni e gli orsi sono più umani degli spettatori 2 kola che iniziano con 2 avverbi di tempo -> mane, meridie -> dopo c’è il dativo e dopo il verbo conclusivo in comune tra i due kola In aliam -> in con valore di scopo Interfectores interfecturis -> poliptoto e paronomasia o Possono essere i leoni o uomini che si uccidono tra di loro o Non si parla più di combattenti e di persona MA di persone che uccidono “Distruggere col ferro e col fuoco” = frase che è diventata proverbiale o Fa parte del giuramento dei gladiatori o Cfr. Petronio lo riporta -> “si è pronti a essere bruciati, legati, bastonati e anche ad essere uccisi col ferro” o Epistola 37 Seneca -> “essere bruciati, essere legati, essere uccisi con il ferro” o Seneca gioca su questa espressione che è lo strumento con il quale sono uccisi ma è anche il giuramento che fanno Vacare o Verbo che significa “avere del tempo libero” -> la vacatio è la pensione o Vacare = essere libero da Harena o Metafora del gioco gladiatorio o Questo accade mentre non si tengono i giochi gladiatori -> mentre c’è una pausa del gioco gladiatorio Figura retorica della sermocinatio -> immagina un racconto dialogico Latrocinium -> azione violenta (non come intendiamo noi un furto) “Dal momento che ha ucciso merita questo” -> sembra accettare questa idea MA dopo la trasforma in un paradosso -> lo spettacolo diventa a sua volta una pena per gli spettatori La folla fa sua le parti del giuramento dei gladiatori -> la folla li istiga a colpirsi tra di loro Seneca trasforma via via le varie interrogative in una forma sarcastica e paradossale -> da semplici incitamenti al paradosso “perché muore volentieri”

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Struttura anaforica -> forme del pubblico riscritte in forma senecana (non prende le frasi dal pubblico e le trascrive uguali) o Anafora quare o Tam timide = paurum audacter o Seconda e terza frase anafora di paurum o Tre frasi collegate Libenter moritur -> è lo stoico -> Socrate -> saggio stoico che si colloca al di sopra di tutto o Ironia -> capacità di liberarsi dal timore della morte è un obiettivo della filosofica MA non è questo il modo tramite il quale si ottiene o Paradosso -> si utilizza un concetto stoico ma lo si rovescia completamente Obviiis = andando incontro -> andando incontro con il petto nudo -> = petto nudo e rivolto verso Tradizione manoscritta o Manoscritto Q (prima mano) agatur  Deve essere uno spettatore che dà un’esortazione o Quasi tutti i manoscritti agitur -> plagis agitur  Prima persona che pone una domanda e la frase successiva dice “con i colpi è sospinto verso essere ferito”  Se si mette l’indicativo si passa dalle frasi degli spettatori alla narrazione -> Seneca descrive la situazione  Dopo reazione degli spettatori tra virgolette  E’ preferibile! Age -> formula di richiamo tipica del lessico del parlato = “suvvia” Ne quidem -> quidem rafforza negazione ne o Di solito separato da una parola, al massimo due -> 3 se c’è una preposizione Redundare -> riprende l’immagine dell’onda Eum -> chi è questo che non può apprendere a diventare crudele? -> è Nerone o Nerone assiste ai giochi gladiatori -> Seneca dice che meno male che l’imperatore non può apprendere da voi la crudeltà  È già crudele da parte sua OPPURE è il perfetto principe e quindi ha il dominio delle passioni? o Frase ambigua o Seneca introduce un riferimento all’attualità ironico -> infatti si deve a Nerone questa legge che ha cambiato la modalità dei giochi Tener -> indica la debolezza Immagine del transire -> legata al modo con cui si fanno le votazioni popolari -> la curia viene divisa in due e le persone si muovono verso la parte alla quale sono favorevoli o Metafora che nasce da un modo partico di votare = discessio (passaggio da una parte per votare) Dissimulis moltitudo -> folla diversa per animo da loro Catone, Socrate e Lelio -> è tipico di Seneca prendere esempi dalla tradizione filosofica (Socrate = maestro in assoluto di Seneca -> anche dello stile = stile dialogico è lo stile socratico) o Catone -> periodo in cui Seneca riflette sul suicidio (anche Socrate) o Lelio -> rappresenta la tradizione dello stoicismo medio -> è grazie a Lelio che viene introdotta a Roma la filosofia di Panezio tramite il circolo degli Scipioni  Cara anche a Cicerone -> Lelio = protagonista del dialogo sull’amicizia di Cicerone o Anche se uno è un saggio come Socrate, di fronte alla folla non c’è nulla da fare Potiusset -> congiuntivo irreale o Apodosi di un periodo ipotetico dell’irrealtà (senza la protasi -> protasi irreale implicita)

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Idea che Seneca e Lucilio non sono ancora sapienti -> al modo più alto possibile loro concinnamus ingenium o Concinnatus = equilibrio (concinnitas = equilibrio del discorso) o Si sforzano di raggiungere un equilibrio dell’animo Unum multum -> “un solo esempio fa molto male” Convictor -> VS conviva o Conviva = commensale che può capitare anche una volta sola VS convictor = colui che abitualmente vive e pranza insieme a qualcuno  Cicerone sottolinea spesso che per i banchetti viene usata l’immagine del vivere (con –viva) Delicatus = effemminati Si ricorda di un passo di Seneca padre in cui parla del declino dell’oratoria o Massimo dell’oratoria = Cicerone -> ora ci sono i rammolliti (molliti) e quelli senza ossa (enervi) o Riprende numerose espressioni che si trovano nella raccolta paterna Verbo frico = fare delle frizioni o sfregare con o Verbo tipico del lessico medico Candido = sincero Quamvis introduce una concessiva implicita nominale (senza verbo) Publice o Es. Socrate -> il veleno era stato procurato “a spese dello stato” (publice) o Seneca qui vuole dire da parte di una grande folla NO a spese dello stato Struttura -> anafora neue o Nei confronti dei malvagi -> o li si imita o li si odia -> opposizione aut aut o Similis mali -> imitaris o Inimicus multi -> oderis  Sono molti perché sono la folla o In realtà bisogna evitare entrambe le cose  Non ci si può fare nemici nella folla MA non li si può imitare -> unica soluzione = ritiro Recede in te ispe VS recede in te ipsum o Rientra in te stesso O tu, te stesso rientra in te o Se scrivo ipse do valore alla volontà di chi rientra in se stesso -> si pone l’accento sulla volontà dell’azione Verbi imperativi che ritmano questa frase -> tricolon con 3 ordini o Primo colon indica il movimento verso l’interno -> recede  Re = indietro; cede = verbo di moto  È tipico di Seneca utilizzare verbi di moto per le azioni dell’animo o Chiasmo complesso -> mediorem facturi facere meliores  Verbi al centro, idea di rendere migliore con la filosofia agli estremi  Chiamo antimetabole  Non solo Lucilio può ricevere dagli altri MA può anche insegnare agli altri  Passaggio di tu da oggetto a soggetto Passaggio da allievo a maestro Verbo doceo -> ha la gradazione o e un significato causativo Verbo disco -> verbo che ha il raddoppiamento del presente o Di + radici dic + suffisso sco 2 verbi che indica mutualità grazie alla funzione causativa del verbo doceo

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Forma di ingiunzione a Lucilio introdotta da una formula tipica della lingua d’uso = non est quod = non è il caso che -> forma di imperativo Publicare = mettere in mostra 2 forme della comunicazione pubblica o Recitatio -> formula usata nella seconda sofistica  Cfr. Apuleio -> utilizza lezioni pubbliche per intrattenere e al tempo stesso insegnare  Recitatio -> genere simile alla declamazione e a questi filosofi che sono dei referenzieri o Disputatio -> tipologia socratica  È il dialogo Quod = nesso relativo Periodo ipotetico -> vellem, haberes -> irreale del presente Metafora -> l’argomento filosofico è paragonato ad una merce o Tema epicureo -> Filodemo ci dice che il logos del saggio non è adeguato per la folla e per il demos o Seneca giustifica il fatto di ammettere il ritiro perché ritiene che questa attività ha una funzione universale -> CFR. il saggio giova alla città universale mentre il politico giova alla città in cui vive Nemo est qui -> tipica costruzione della consecutiva relativa Piccola correzione -> se non ci fosse proprio nessuno Lucilio non potrebbe frequentare nessuno Si passa da un generico aliquis a un numero ristretto -> discussione sul numero serve ad introdurre le citazioni dei paragrafi successivi Coppia dei gerundivi Seneca ipotizza una domanda -> forma della sermocinatio -> obiezioni di Lucilio -> “per chi hi appresso la filosofia” o L’apprendimento della filosofia per lo stoico ha uno scopo sia personale che sociale  Verbo stoico prosum = essere utili -> il saggio deve essere utile o La domanda di Lucilio pone rilievo su questo tema  Cui = a vantaggio di chi -> deve essere utile a qualcuno Anafora -> non est quod Seneca risponde -> deve apprendere per sé -> è già molto aver raggiunto il primo obiettivo individuale Poliptoto -> didici, didicisti Rapporto tra Lucilio e Seneca o Maestro ad allievo Seneca conclude quasi sempre con una citazione -> sentenza esemplare di qualcuno o Mettere una sentenza in fonda alla lettera significa assolvere a un debito o Metterne 3 = paga in anticipo due citazioni rispetto alle lettere successive -> metafora finanziaria L’individuo è ciò che conta -> basta anche uno solo Frase attribuita a Democrito o Chiamo e antimetabole -> unus e populus o Cosa aveva scritto Democrito? Citazioni greche nell’opera di Seneca -> c’è un libro (citazioni cospicue) o Democrito -> filosofo presocratico  Frammento “l’amicizia di uno intelligente è meglio di quella di molti non intelligenti”

Sentenza giocata su una opposizione “uno-tutti” e su una apposizione “intelligentiinintelligenti” (poliptoto) + chiasmo o Seneca gioca sul chiasmo complesso = antimetabole o Frammento di Eraclito che probabilmente ha influenzato il modo in cui Seneca ha tradotto Democrito -> frammento 22b49 (22 = Eraclito; b = frammento; 49 = numero frammento) -> “uno solo vale 10 mila se è il migliore” o Seneca dice di fare una citazione e di riportare un testo MA lo riscrive combinando dei testi diversi -> lo fa volutamente o si è sbagliato?  Probabilmente lo ha fatto volutamente  Molto spesso Seneca semplifica e rende più retoriche le citazioni Seconda citazione = anomale o Forse Eraclito Bene sottinteso dixit = ha detto bene Ripetizione dell’avverbio satis Climax concettuale -> Seneca vuole dire che il filosofo basta a se stesso, non ha bisogno di altri o Riduzione del gruppo dei potenziali ascoltatori (pauci, unus, nullus) Terza citazione di Epicuro presa da una lettere inviata da Epicuro o Epicuro scrive delle lettere che sono dei trattati filosofici (es. epistola ...


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