Follia - Lecture notes 1 PDF

Title Follia - Lecture notes 1
Author Alice Spadoni
Course Letteratura Italiana
Institution Liceo Scientifico Marie Curie
Pages 2
File Size 64.6 KB
File Type PDF
Total Downloads 85
Total Views 120

Summary

la follia, letteratura italiana...


Description

LA FOLLIA Nel mondo antico (greci e romani) e nel medioevo, la follia è una manifestazione del sacro. Il pazzo è pazzo per volere del divino. Oggi il pazzo è una persona malata, e viene curato come se avesse una malattia. Nulla a che vedere con il comportamento della persona, non è una punizione divina. Nel mondo antico è legato alla sfera del sacro, vista anche come una punizione, non necessariamente alla persona stessa. Il pazzo è considerato colui che conosce qualcosa che gli altri non sanno, per l’intervento divino. LE BACCANTI DI EURIPIDE Sono le sacerdotesse di Dioniso, Dio della dismisura, eccesso. Penteo non vuole riconoscerlo come divinità, allora Dioniso lo vuole punire e fa impazzire le donne di Tebe, che diventano le sue baccanti (punizione non per loro) le fa diventare pazze, urlano si spogliano, bevono, hanno un comportamento folle. Penteo vuole vedere di persona quello che sta succedendo e loro lo scambiano per un leone e lo fanno a pezzi. Il colpo che lo uccide è dato dalla madre che gli stacca la testa; pensa di aver ucciso un leone, poi rinsavisce e si rende conto di ciò che ha fatto. Le baccanti impazziscono perché Dioniso le fa impazzire, la pazzia viene dalla divinità. Dopo che Penteo muore la pazzia finisce. AIACE DI SOFOCLE Aiace è uno dei combattenti della guerra di troia, quando muore Achille, bisogna scegliere chi prenderà le sue armi (andranno all’eroe più valoroso greco) e la scelta era tra Aiace e Ulisse, alla fine viene scelto Ulisse, Aiace protesta e Atena (protettrice di Ulisse) lo fa impazzire; gli fa compiere un gesto da folle: pensa di aver di fronte un esercito di nemici tra cui Agamennone e Menelao (che non gli volevano dare l’armatura di Achille), ma in realtà ha di fronte un gregge di pecore, e le uccide tutte pensando che fossero i nemici. Quando si rende conto di essersi comportato come un pazzo, per la vergogna si uccide. Il gesto pazzo è stato determinato da Atena che lo ha reso folle, si vuole vendicare di lui perché protegge Ulisse. NEL MEDIOEVO, la pazzia deriva dagli Dei e il pazzo è un indemoniato, posseduto dal demonio. Il folle può anche essere scelto da dio (San Francesco, che compie gesti interpretati come foli). In parte è considerato folle anche lui (non dipende dall’uomo). Esempio di questa follia era la convinzione che il diavolo avesse messo la pietra della follia nella testa dei folli, per farlo tornare normale facevano degli interventi in cui aprivano la testa (morti). Estratta la pietra la persona perdeva la pazzia. UMANESIMO RINASCIMENTO Cambiamento, c'è un nuovo sguardo: pazzo considerato quello che non è razionale, l’altra faccia della ragione, può accadere e accade come una colpa o saggezza. COLPA: mi sono comportato male e divento folle. Mito della nave dei folli: compare in un testo letterario 1476? sebastian brant nord europa) STULTI FERAS NAVE viaggio fatto per mare e fiumi compiuto da 111 folli lungo i fiumi del nord europa, pazzi si una nave che viene fatta partire su un fiume. mito molto diffuso, forse, era una pratica reale, i pazzi venivano mandati via FORSE. SICURAMENTE ci dimostra che il folle deve essere allontanato, mandato in balia del proprio destino, è ai margini, è percepito come un elemento disturbante, da allontanare. Non come una malattia, non è contagioso ma va allontanato comunque. Idea poco brutale perché a volte venivano torturati o bruciati come le streghe. Idea che rimane nella nostra società Segregazione: manicomi Seconda metà del 900 (tempi recenti). Segregazione inizia nell'età moderna iniziano i primi ospedali nel 1600 e lo fanno per controllarli e far si che non tornino. (Tasso viene chiuso in un manicomio di sant'anna). Tema ripreso molto nell’arte.

Follia legata a una condotta morale sbagliata. Bosch nave va verso un paese della cuccagna ma in realtà vanno verso la morte (teschio rappresentato=morte). SAGGEZZA: testo del 1511 elogio della follia di erasmo da rotterdam, dice che bisogna essere un po follo, la saggezza vera deve prevedere un po di follia, per capire meglio la realtà ES. una persona prudente pensa che la prudenza sia un valore, con la follia diventa imprudente e si rende conto di cosa porta l'imprudenza e la follia che lo ha reso imprudente lo fa diventare più saggio. DUE OSTACOLI: che bloccano la conoscenza, vergogna e la timidezza, se sei timido esageri i pericoli e se ti vergogni , per liberarsi di entrambe bisogna possedere un po di follia (superare limiti che l’uomo non supera per timi e verg e diventa più saggio) DUE SPECIE DI FOLLIA: 1 deriva da un tormento interiore per aver fatto qualcosa di negativo; e esagerata e non va bene 2 follia che ha origine dalla pazzia stessa. e controllata dalla ragione, e gestibile e misurata, sè il briciolo di follia che ci fa andare avanti, permette alla ragione di tacere per un momento; è saggezza, se si rimane legati solo alla razionalità non si conosce fino in fondo la realtà. Ci vuole equilibrio ARIOSTO: la follia di orlando è dettata all’amore (perdita del controllo) che porta alla bestialtà, alla violenza, ma si può rimediare, porre un freno. indica l’eccesso, quello che è insito nell’uomo. per a la follia è in tutti gli uomini. quando ast va sulla luna è piena di senno, è qualcosa di comune a tutti la follia. Non c’è una visione tragica , ma bisogna riconoscere i limiti. Anche a si sente pazzo per alessandra in parte TASSO: con la controriforma la follia diventa tragica e angosciosa, non c’è un rimedio, è una prigionia dell’esistenza , non si torna indietro. T scrive una lettera in cui descrive la sua pazzia, e non capisce cosa gli succede. Si sente malato e non capisce quale sia la malattia, pensa di essere stato stregato, mal di pancia, perdita di sangue, orecchie che fischiano e immaginazione di cose inesistenti tutte spiacevoli. Non c’erano delle cure. NEL 600 secolo difficile, instabilità degli individui, non è il centro dell’universo. La follia diventa una metafora del disordine del mondo: SHAKESPEARE:(non è follr lui ma c’è nella sua opera) Amleto e , per lui è tragico e non si torna indietro (dalla follia). SERVANTES: don chisciotte è folle: ha letto molti libri cavallereschi e vuole essere un cavaliere errante e tutti lo prendono per pazzo, volontarismo della pazzia, autoinganno. Lui vive bene in quel mondo e vuole essere così. è l'unico modo per dare un senso alla sua vita perché non riesce a dare un senso al mondo in cui vive realmente. Nel finale ritorna sano e in quel momento muore. Perché la follia gli è indispensabile per vivere. Vengono costruiti i primi ospedali in cui venivano tenuti anche i pazzi....


Similar Free PDFs