Gozzi Memorie Inutili PDF

Title Gozzi Memorie Inutili
Author Vero Nica
Course Lingue, culture, letterature, traduzioni
Institution Sapienza - Università di Roma
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Motivo  Lui afferma di pubblicare le sue memorie per umiltà, uno dei motivi è però anche in risposta alle accuse del Gratarol e della sua Narrazione Apologetica. Afferma che il suo libro è una “candida verità”. Dedica ai lettori le sue memorie in modo da farsi giudici sopra la Narrazione del Gratarol a lui relativa e viceversa.

Carlo Gozzi  Nasce nel 1720 a Venezia, città che lascia solamente una volta per andare in Dalmazia dove inizia a recitare per i piccoli teatri, soprattutto nel ruolo della “servetta”. Nel 1744 torna stabilmente a Venezia, oppresso dalle difficoltà economiche della famiglia 1747 – Fonda insieme al fratello Gasparo l’Accademia dei Granelleschi. Una delle istituzioni più conservatrici della cultura veneziana a difesa della cultura classica e rinascimentale. Scuoteva la gioventù dal letargo, delle imperfezioni, dall’ignoranza della lingua. Per dare assalto a Goldoni e Chiari aveva scelto la compagnia comica del Sacchi, la più onesta di tutte le altre, sostenitrice della commedia antica dell’arte italiana. (anche le donne erano più pure). Poco dopo il Chiari terminò di scrivere per i teatri e Goldoni si trasferì a Parigi, questa fu una grande fortuna per Gozzi. Tra il 1761 e il 1765 compone le sue Fiabe Teatrali 1789 – fine Memorie, mancanza della libertà per la dominazione francese in Italia (e dei giacobini) o per l’entrata degli austriaci. Secondo Gozzi “C’è filosofia ma non c’è filosofo” perché “debolezza dell’uomo è grande troppo” cit. Augellino belvedere, nona fiaba.

Gratarol – Ricci – Gozzi - Sacchi  Pietro Gratarol, segretario del Senato di Venezia, amante in carica di Teodora Ricci come Carlo Gozzi e come Antonio Sacchi. Gozzi scriveva per lei, la consolava, la elogiava, la difendeva dalle altre attrici invidiose. Infatti all’inizio la Ricci non piaceva, Gozzi si impegnò ad adattare un dramma per lei e infine con “Gustavo Wasa” venne applaudita. Successivamente cominciò a parlare male della Ricci dopo che scoprì che si approfittava dell’amore del Sacchi per lei. Gozzi si ammalò e rimase per qualche giorno a casa, al suo ritorno vide che Gratarol aveva preso il suo posto (grazie alla Ricci). Alla fine la Ricci si lasciò trasportare dalle lusinghe di Gratarol e questo segnò la “rottura” con Gozzi. Fu comunque il comportamento del Sacchi a rompere la compagnia, divenuta un inferno. Pietro Gratarol viene esiliato (anche per motivi politici) e scrive la sua “Narrazione apologetica” gettando ombra sui comportamenti di Gozzi e Sacchi. (falso filosofo, ipocrita, malvagio). Morì poi in Madagascar per mano di selvaggi. L’anno dopo il conte inizia a scrivere le sue Memorie (1780) anche come occasione di chiarimento allo scandalo, denigrandolo e scagionando sé stesso. Gozzi non dichiarerà mai il suo amore per la comica Teodora Ricci.

Inizialmente gli viene sconsigliato di pubblicare le memorie per non far luce nuovamente sulla Narrazione apologetica ma Gozzi rispose che li avrebbe comunque pubblicati. Le MEMORIE INUTILI è anche un documento straordinario per la conoscenza dell’autore e della situazione Veneziana in quegli anni. Scrive con le memorie anche le Droghe D’Amore per porre a confronto la verità. All’inizio del secondo volume difende Gratarol ma successivamente elenca i lati negativi.

Le droghe d’Amore  Rappresentata al teatro San Salvatore, Gozzi si prese gioco del Gratarol attraverso il personaggio di Don Adone (fu proprio la Ricci a volerlo nel dramma ma tramite un inganno con Vitalba, simile al Gratarol, Gozzi riuscì ad ingannare gli spettatori) per vendicarsi del suo rapporto con la Ricci. La prima rappresentazione costrinse il Gratarol a fuggire da Venezia, complice il fatto di essere diventato l’amante di Caterina Dolfin, moglie del procuratore di San Marco. Tentò di impedirne altre rappresentazioni ma senza successo.

Illuministi  li disprezza, ripieni di false immaginazioni, frasario redicolo.

Pensiero poesia italiana  Fondata ‘200 – rinforzata ‘300 – indebolita ‘400 – consolidata ‘500 – guasta ‘600 – corrotta ‘700

Goldoni  promotore della riforma teatrale alla quale egli è ostile e contro il mediocre commediografo Pietro Chiari. “Ammassi di imperfezioni” “Geni dell’incoltura”. Dice di Goldoni che poteva fare ottime commedie ma non aveva abbastanza cultura, la fretta per lo stipendio o per comporre ogni anno un’infinità di opere non giovava al suo ingegno. Lo applaudivano senza intenderlo, popolazione cieca. Scrisse “Atti Granelleschi” in difesa ai comici improvvisatori ma soprattutto contro i sonetti del Chiari contro l’omonima accademia. I suoi amori  - In Dalmazia: una ragazza che abitava di fronte a lui, stuprata da un Colonnello (a cui ispirò la sua favola La Zobeide) ma si imbarcò per 40 giorni e al suo ritorno il suo amore venne rubato da un generale. - Andò, sempre in Dalmazia, a vivere nella casa di un bottegaio. Questi aveva adottato una bambina di tredici anni che si prese gioco di Gozzi fingendosi invaghita di lui ma Carlo scoprì che questa ragazzina accettava molti altri ragazzi nel suo letto. - Venezia: una signora che abitava vicino a lui. Inizialmente venne a sua volta ingannata da una coppia che aveva in casa. Quando morì il marito chiese a Gozzi di tenere per lei i suoi oggetti di valore e il denaro che altrimenti avrebbe speso tutto suo padre. Venne un amico di Gozzi a Venezia, negò con questo suo amico l’amore per la donna. Una sera, dopo il teatro, il suo amico provò a conquistare la donna e ci riuscì, Gozzi così chiuse con lei ogni rapporto.

1° volume = vita e situazione familiare 2° volume = fatti tra lui, la Ricci e Gratarol 3° volume = le Droghe D’amore...


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