Il Satyricon di Petronio. Trama, struttura, significato e stile PDF

Title Il Satyricon di Petronio. Trama, struttura, significato e stile
Course Letteratura Latina
Institution Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
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Summary

Il Satyricon di Petronio. Trama, struttura, significato, stile, linguaggio mimetico. Il realismo, l'opera frammentaria e i problemi che pone e come si può ricostruire....


Description

Sotto il nome di Petronio possiamo leggere uno dei capolavori della narrativa mondiale, questo romanzo è il SATYRICON. Del Satyricon non si sa nulla: né l’identità dell,autore, né la natura e l’estensione del testo, né il titolo. Sappiamo solo che il romanzo fu talmente importante tanto da influenzare la narrativa moderno di Flaubert e Joyce. Durante l’Umanesimo era considerato poco interessante e non piaceva; dal 600 viene considerato la grande fortuna dopo il decadentismo. (ci sono opere legate al Satyricon: c’è il film di Federico Fellini e Fratelli d’Italia). Il Satyricon è un frammento anonimo (con titoli e frammenti fantasiosi) di 24 LIBRI di cui noi abbiamo solo: - Fine XIV libro - XV libro : viene narrato la Cena di Trimalchione che era preceduto da un lungo antefatto e seguito da una parte che non possiamo leggere - INIZIO XVI libro È attribuito a PETRONIUS ARBITER = Petronio Arbitro, un cortigiano di Nerone che viene ritratto da Tacito nel XV libro degli Annales; il suo compito è quello di arbiter elegantiarum, colui che decide cosa è di moda e cosa no. Tacito non parla mai del Satyricon di Petronio non ci sono altre opere, alcune sono attribuite a lui solo per ragioni stilistiche. DATAZIONE: è scritto alla fine del II secolo d.C., in età Neroniana e in concomitanza con la Pharsalia; a proposito di questo c’è un lungo inserto poetico del Bellum Civile che contiene dei riferimenti ben precisi al poema di Lucano. Esistono però dei problemi cronologici perché Lucano morì un anno prima del Petronio di cui parla Tacito però è comunque probabile che parte del poema lucaneo fosse già in circolo. Anche dalla lingua si può avere qualche dettaglio sulla datazione perché il linguaggio parlato da alcune figure militari è molto diverso dal latino letterario che ci è familiare. TITOLO: è molto ambiguo: SATYRICON =è un genitivo plurale che indica sia i SATIRI che la SATIRA (è detto sia libro dei satiri che libro delle satire). GENERE: è una SATIRA MENIPPEA = un’opera composta da prosa e versi, un prosimetro. Quest’opera è talmente complessa che per definirla è necessario utilizzare un nome anacronistico: ROMANZO, è infatti un testo che ha delle caratteristiche molto simili al romanzo moderno; c’è una forte complessità e un notevole REALISMO soprattutto di luoghi e personaggi. REALISMO = creare storie credibili con personaggi credibili tratti anche dalla concreta esperienza: - REALISMO MIMETICO = produce in maniera fedele la realtà senza alcuna mediazione - REALISMO DEL DISTACCO = crea distanza tra sé e la materia narrata PERSONAGGI: il protagonista principale è ENCOLPIO (è anche la voce narrante perché il romanzo è narrato in prima persona. Gli altri personaggi sono GITONE: è bello e volubile ed è al centro dei desideri di Encolpio. L’antagonista è ASCILTO e poi EUMOLPO. AMBIENTAZIONE: è fondamentale nel romanzo che si svolge in una GRAECA URBS (una città caotica e grande): si tratta di NAPOLI, POZZUOLI o BAIA. Altri luoghi fondamentali sono: la scuola di retorica, la pinacoteca, il banchetto, la piazza del mercato e il tempio. TRAMA: Encolpio desidera Gitone ma il ragazzo è insidiato da Ascilto. La parte di testo che possiamo leggere inizia in una SCUOLA DI RETORICA in cui Encolpio e i suoi amici incontrano AGAMENNONE (ha un fratello che si chiama Menelao, c’è parodia con l’Odissea). Agamennone avvia una discussione sulla decadenza dell’oratoria (DE CORRUPTA ELOQUENTIA). Ascilto si porta via Gitone e Encolpio li insegue. La scena successiva si svolge al MERCATO, dove i personaggi si recano per derubare ma vengono fermati da una donna che li porta a casa sua. Uscendo incontrano Agamennone che li porta a cena a CASA di TRIMALCHIONE, un liberto che era solito tenere questi simposi in casa (CENA TRIMALCHIONIS che occupa tutto il XV libro). Nel XVI libro, Ascilto non compare più e viene sostituito da un altro vecchio antagonista, Eumolpo, un poeta che incontrano in una pinacoteca. I tre amici si imbarcano su una nave e scoprono che ci sono anche LICA e

TRIFENA con cui avevano un conto in sospeso. Nasce così un tumulto e Eumolpo decide di raccontare la storia (narrazione nella narrazione) della “Matrona di Efeso”. La nave fa naufragio e si ritrovano a CROTONE, dove Eumolpo improvvisa un poema intitolato Bellum Civile (la parodia di Lucano). Crotone è una città molto povera e diventano dei cacciatori di eredità. Encolpio diventa POLIENO (è il nome con cui le sirene chiamano Odisseo); a un certo punto incontra una donna, CIRCE, di cui si innamora. Encolpio però capisce di aver perso la virilità e così è perseguitato da PRIAPO. L’ultima scena riguarda Eumolpo che sta per morire e scrive il suo testamento: chi vuole ereditare le sue ricchezze dovrà mangiare la sua carne. CONTENUTO: Eunolpo è sia la voce narrante che l’autore --> è uno SCHOLASTICUS = giovane intellettuale che ha ricevuto un’educazione letteraria e retorica e tutto è filtrato attraverso la letteratura, - C’è una forte CRITICA ALLA CULTURA/LETTERATURA del tempo ed è molto sarcastico sull’identità culturale romana - CENA DI TRIMALCHIONE: contiene una critica sociale MONDO DEI LIBERTI --> parlano la loro lingua, il dialetto, ed è per questo che c’è un forte realismo mimetico. 2 TEMI fondamentali dell’opera che vengono descritti in modo simbolico: 1. CORPO --> il cibo diventa metafora della carnalità ed è un argomento comico. In questo simposio nessun cibo è mai quello che è veramente (è il simbolo di come Petronio intende la vita = non è mai come appare 2. MORTE --> Trimalchione mette in scena il proprio funerale che prende la forma della parodia del simposio filosofico. È la parodia del simposio di Platone. Il tema del cibo e della morte sono collegati tra loro perché sono entrambi un invito a godere la vita (carpe diem). MODELLI: - SATIRA MENIPPEA: -

FABULA MILESIA: è un genere letterario greco di grande fortuna a Roma, un genere popolare con una narrativa incentrata sull’avventura e i contenuti erotici. Contiene 5 FABULAE MILESIA e tra queste la “Novella della Matrona di Efeso” è l’unica che possiamo leggere.

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ROMANZO D’AMORE ELLENISTICO: ha quello che definisce lo SCHEMA DI BASE: ci sono peripezie tra innamorati, è raccontato un amore eterosessuale e c’è un lieto fine. C’è però anche un rapporto parodico perché ci sono tre innamorati e sono narrati tradimenti e infedeltà

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ODISSEA DI OMERO...


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