Jan Vermeer PDF

Title Jan Vermeer
Author Myriam De Salvo
Course storia dell'arte moderna
Institution Nuova Accademia di Belle Arti
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JAN VERMEER (1632-1675) Vermeer è un pittore olandese della metà del ‘600, vive e lavora in Olanda. Appartiene al genere della natura morta, quindi esclude la figura umana. Vermeer si specializza all’introspezione psicologica, tutto ciò che comprende finestre, specchi e altri elementi, senza mai dare un senso di claustrofobia. Nella maggior parte delle sue opere sono presenti le cartine geografiche, quindi c’è un forte rimando al viaggio. Il padre di Vermeer possedeva una locanda dove venivano esposte opere di artisti vari e la pittura di Vermeer viene influenzata dai quadri che venivano esposti nella locanda. Vermeer utilizzava la camera oscura per raffreddare l’immagine e in tutte le sue opere c’è il gioco del quadro nel quadro, ci sono molte finestre e il soggetto preferito è sempre la donna. Nel 2003 è stato girato un film che testimonia la pittura di Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla”, tratto dal romanzo di Tracy Chevalier. Per il famoso quadro “La ragazza con l’orecchino di perla”, Vermeer ha utilizzato lapislazzuli artati e il giallo dall’India.

Contesto storico L’Olanda è attraversata da guerre politiche e religiose e il paese è spaccato a metà: al Nord ci sono le provincie protestanti che si raccolgono nella Repubblica d’Olanda e al Sud ci sono le Fiandre. La Repubblica d’Olanda è caratterizzata da una borghesia laica che chiede quadri piacevoli e rifiuta le opere d’arte religiose, mentre le Fiandre sono caratterizzate dalla pittura fiamminga. La Repubblica d’Olanda chiede nature morte, dove vengono escluse le figure umane. In questo periodo si fa spazio anche l’arte della porcellana che vede il maggio esordio con le porcellane azzurre e bianche di Delft. Inoltre, esiste un documento che attesta che Vermeer sia stato il presidente della compagnia di Delft dal 1963 al 1970.

Informazioni certe di Vermeer • • • •

Esistono 35 opere certe di Vermeer perché nei primi anni non firmava le opere Vermeer aveva 15 figli Alla morte dell’artista erano vivi solo 11 dei 13 figli e c’erano solo 19 quadri A seguito della sua morte, Vermeer cade nell’oblio per secoli, fino a quando la sua figura non viene rivista dagli Impressionisti nel corso dell’Ottocento.

Vermeer e Marcel Proust Marcel Proust inventa un personaggio nel suo romanzo “La Prigioniera” per parlare di Vermeer: “Bergotte”. Bergotte in punto di morte pronuncia la frase “Vorrei vedere per l’ultima volta la veduta di Delft”. Proust introduce una riflessione: la parola entra in contrasto con l’immagine.

Pittura di Vermeer Vermeer utilizza pennellate di colore e gocce di colore per raffigurare la riflessione della luce, possiede una sensibilità tattile e visiva. Il colore sollecita effetti psicologici, accosta colori freddi e caldi. In “Signora alla spinetta” e nella “Lattaia” utilizza il giallo e il blu contrapposti. Nella “Lattaia” c’è una prospettiva rigorosa e sofisticata, gli studiosi sono convinti che Vermeer sia in grado di manipolare i punti di fuga. Ciò avviene attraverso espedienti diversi: il pavimento a scacchi, la luce proveniente da sinistra in tutti i suoi quadri e la finestra sempre presente, anche se non è visibile nel quadro riusciamo a intuirne la presenza grazie alla luce. La finestra aperta ha un simbolo: si riferisce a qualcosa che è in divenire, Vermeer la raffigura sempre in presenza di due persone, come se stesse per nascere l’amore tra le due. I soggetti e le situazioni nei suoi quadri non trasmettono claustrofobia, trasmettono un senso di espansione. Vermeer utilizza il gioco del “quadro nel quadro” in “Concerto a tre”, inserisce un quadro nella spinetta (un vecchio strumento musicale). Vermeer utilizza anche le cartine geografiche, rimandando all’idea del viaggio, esse sono carte reali realizzate dalle cartografie olandesi.

Qualche decennio prima di Vermeer, Willem Buytewech realizza quadri relativi all’Allegra Compagnia. Nelle allegre compagni i personaggi si divertono e alle loro spalle venivano collocate diverse cartine geografiche. Tra il 1615 e il 1620, in “Allegra compagnia con una signora”, Buytewech raffigura i personaggi come se fossero addirittura in posa.

Dipinti di Vermeer (Vermeer non attribuiva un titolo alle sue opere, i titoli seguenti sono stati dati dagli studiosi) Concerto a tre 1666-1667 La luce in questo quadro proviene da sinistra e il pavimento bicolore allude alla prospettiva tipica di Vermeer. A sinistra è presente una natura morta con strumenti musicali e c’è il concetto del “quadro nel quadro”. L’altezza dello sguardo dell’uomo corrisponde all’altezza della linea d’orizzonte del personaggio stesso.

Suonatrice di liuto 1664 La ragazza guarda fuori dalla finestra, sono presenti una carta geografica e una sedia vuota. L’atmosfera è vuota, la gamma di colori è limitata e la donna ha uno sguardo speranzoso.

Soldato con fanciulla 1655-1660 La ragazza è raffigurata sorridente e radiosa. La finestra è aperta, significa quindi che un amore sta nascendo.

Il bicchiere di vino 1662 L’uomo ha appena versato un bicchiere di vino e sembra quasi che voglia vedere l’effetto del vino sulla fanciulla. La stanza presenta un tipico interno olandese, c’è una finestra aperta. I colori sono complementari.

L’astronomo 1668 La luce entra dalla finestra e arriva sul tavolo dell’astronomo. Vermeer firma il dipinto sull’armadio.

La lattaia 1660 La donna è vestita con un abito povero, la posa è umile e semplice, Vermeer le dà una grand eleganza. Vermeer dipinge una cucina, sul pavimento è posizionata una scatola che è una trappola per topi.

La signora alla spinetta 1670 Qui è particolare la lucentezza del raso, il riflesso della luce sul velluto. La spinetta è in legno e ha dei motivi marmorei.

La lettera d’amore 1699 La donna raffigurata è una domestica in una situazione intima, Vermeer la raffigura vista da un’anticamera, sembra quasi che voglia farci spiare la scena. Vermeer ci dice che è mattina: la luce è forte e si stanno facendo le pulizie. La. Signora suona lo sitar e la domestica è impegnata nelle pulizie. Ad un certo punto bussano alla porta e consegnano una lettera: la lettera d’amore. Nel quadro ci sono degli elementi spezzati: il quadro è spezzato dalla tenda. I colori utilizzati sono il verde e il blu che ricordano il caldo e il freddo.

Il geografo 1668 La data e la firma dell’autore sono in alto a destra, lo sguardo del geografo è perso, è lo sguardo tipico di chi pensa ad un viaggio.

Signora che scrive una lettera in presenza della domestica 1670 La domestica è in piedi e tiene d’occhio colui che aspetta fuori. La signora impegnata scrivere ha già accartocciato dei fogli. La sedia è vuota, la signora è concentrata ma sorridente.

La ragazza con l’orecchino di perla 1665 Vermeer ritrae una fanciulla, è un ritratto ravvicinato di lei, non c’è nessun riferimento spaziale. C’è un forte interesse per la fisionomia e per l’espressione di lei. Lo sguardo è dolce e languido. L’orecchino attira l’attenzione e crea un rimando con la lucentezza dello sguardo della ragazza. Tutto ciò era considerato scandaloso per l’epoca perché il soggetto nel quadro guarda lo spettatore.

(Ragazza con vestito giallo 1665 / Donna in azzurro che legge una lettera 1663 solo citazione) La lezione di musica 1664 Il tavolo è coperto da un tappeto con una brocca bianca ed è il punto luce principale del quadro. C’è una triangolazione di sguardi, la ragazza sembra quasi che cerchi lo sguardo del maestro di musica tramite lo specchio.

La veduta di Delft 1660-1661 Marcel Proust inventa un personaggio nel suo romanzo “La Prigioniera” per parlare di Vermeer: “Bergotte”. Bergotte in punto di morte pronuncia la frase “Vorrei vedere per l’ultima volta la veduta di Delft”. Proust introduce una riflessione: la parola entra in contrasto con l’immagine.

La stradina 1657-1658 Vermeer dipinge figure femminili, inserisce la sua firma sotto ad una finestra, esso si colloca come un quadro d’esterni.

Ragazza che legge una lettera 1657 In questo quadro c’è un piano orizzontale con natura morta, Vermeer ha usato i colori complementari con le tende, il corpetto di lei e il tappeto. E’ presente la sedia vuota come simbolo di mancanza e c’è un forte impianto prospettico.

Allegoria della pittura 1670 Vermeer raffigura l’artista a cavalletto. L’artista dipinge una ragazza che porta degli oggetti: una tromba, un libro e una coroncina. La ragazza viene raffigurata come “Clio” una musa. Il messaggio che vuole dare l’autore è “io mi rendo interprete della storia”....


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