La canzone del Quarnaro PDF

Title La canzone del Quarnaro
Course Storia Moderna
Institution Università degli Studi di Firenze
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La canzone del Quarnaro Parafrasi:

Siamo trenta uomini con un'unica sorte E trentuno contando anche la morte

EIA, l'ultima! Alalà!( grido di guerra dell'antica Grecia)

Siamo trenta su tre barche Su tre tavole di ponte Fegato secco, cuore duro, Pelle dura, fronte dura Sono pronte mani, macchine e armi La morte di fianco

EIA, carne del Quarnaro ! Alalà!

Con un'ostia tricolore(colori della bandiera italiana) Ognuno ha compiuto l’Eucarestia Come una ferita aperta Coce il rosso nel costato, Ed il verde disperato Rinforza la bile amara

EIA, sale del Quarnaro ! Alalà!

O tornano tutti, o nessuno. Se non torna uno dei trenta Torna il trentunesimo (la morte)

Che non ci spaventa, Con in pugno il seme Da gettare nella terra bramosa

EIA, fondo del Quarnaro! Alalà!

La morte torna con in pugno Il buon seme della stirpe La fedele seminatrice, Dove la sconfitta è merce Dove Zanche (citazione del Canto XXII dell'Inferno di Dante) la scambia In cambio di denaro

EIA, pianto del Quarnaro! Alalà!

Il profumo dell'Italia Si odora fra Unie e Promontore Da Lussino, da Valle d'Aquisto L'odore di Roma giunge al cuore. D'improvviso nasce un fiore Dal bronzo e dall’acciaio

EIA, patria del Quarnaro! Alalà!

Ecco le isole di sasso Che l’ulivo rende argentate Ecco la montagna ritta e pungente, le ossa Della schiena, sottovento. Ogni albero che cresce senza rigoglio è dolce

Ogni sasso arido è caro

EIA, patria del Quarnaro! Alalà!

Il lentisco, il lauro, il mirto Accendono la Levrera Sale su per valli La foschia di lrimavera Che copre tutta la costa Senza luci.

EIA, patria del Quarnaro! Alalà!

Dentro i covi degli Uscocchi (popolazione balcanica cattolica) Si trova il vento di Nord-Est (Bora) e ci dà riposo Abbiamo Cherso (isola) come amante Abbiamo Veglia (isola) come sposa La parentela è stretta

EIA, mirto del Quarnaro! Alalà!

Festa grande. Albona (città) ruggisce In piedi sulla collina. Il ruggito della belva smuove tutta la Faresina Contro la sfida del leone Si sente il raglio di un somaro

EIA, guardie del Quarnaro! Alalà!

Fiume accende le luminarie Nuziali. Durante tutta la Notte si vedono fuochi e stelle. Sullo scoglio è posto San Marco. E il vento ostro che soffia da Sud segna il passaggio Alla prua che la vede chiaramente

EIA, sbarre del Quarnaro! Alalà!

Dove sono gli impiccatori degli eroi? Dormono tra le lenzuola? Dove sono i portuali che decantano da Pola? Sono a cercare la beatificazione cinquantenne entro il riparo?

EIA, chiocce del Quarnaro! Alalà!

Dove sono gli ammiragli Dell'arsenale? Su la ciambella? Santabarbara (luogo dove si tenevano gli armamenti) è sapone, Ogni corda è una corda usata per impiccare Nella navicella offerta in dono alle divinità (ex voto) Dedicata a San Nazaro (vescovo di capo d'Istria)

EIA, schiuma del Quarnaro! Alalà!

Da Lussino alla Mera (isola) Da Calluda ad Abbazia (città croata),

per il largo e per il lungo Siamo signori con potere Come disse Dante, con la scia dei motoscafi Rendiamo “tutto il luogo diseguale” ( Canto IX Inferno)

EIA, mastro del Quarnaro! Alalà!

Siamo trenta su tre barche Su tre tavole di ponte Fegato secco, cuore duro, Pelle dura, fronte dura Sono pronte mani, macchine e armi La morte di fianco EIA, carne del Quarnaro! Alalà!

Commento: La canzone del Quarnaro, celebra l’episodio della Beffa di Buccari, a cui ha aderito anche D'Annunzio. L’incursione ebbe luogo nella Baia di Buccari (a pochi km da Fiune) e fu compiuta per mezzo di tre motoscafi della MAS (da D'Annunzio trodotto in Memento Audere Semper) nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1918. Alle forze armate italiane serviva una spinta di entusiasmo e incoraggiamento dopo la Disfatta di Caporetto, e questo fu l’evento che risollevò il morale. I motoscafi raggiunsero la costa dell’Istria, dove le navi austriache erano attraccate. Gli assalitori italiani superarono le difese, umiliandole per la loro inefficacia e D’Annunzio lasciò un messaggio all’interno di tre bottiglie marchiate con il tricolore.

La canzone presenta un ritmo popolare e incalzante, enfatizzato dal ritornello che si ripete solo con piccole modifiche. Il grido “EIA, Alalà" è ripreso da un grido greco del tempo della guerra del Peloponneso. Sono diverse le citazioni fatte della Divina Commedia dantesca, come per esempio l’espressione “tutto il loco varo”. Vi è un elogio alla morte e alla lotta molto frequente, e viene anche costruito un quadro paesaggistico che ci permette di riconoscere i luoghi dello scontro....


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