La letteratura indiana in inglese (bertinetti) PDF

Title La letteratura indiana in inglese (bertinetti)
Author Cecilia surya
Course Letteratura inglese 1(sd 12 cfu)
Institution Università degli Studi di Firenze
Pages 6
File Size 227.3 KB
File Type PDF
Total Downloads 22
Total Views 126

Summary

riassunto della parte riguardante le letterature dell'India...


Description

La letteratura indiana in inglese La prima parte di autori va fino al 1930 . L’autore M.K.Naik della History of Indian English Literature vuole dimostrare che la letteratura indiana in inglese ha una tradizione gi à secolare ed è una delle letterature dell’India. Dagli anni ’30 si ha la fioritura coi romanzi di  Mulk raj Anand 1905-2004 noto per la sua rappresentazione della vita delle caste più povere nella società indiana tradizionale, di cui sottolinea l’ingiustizia facendo proprio il pensiero di Gandhi. Uno dei pionieri della narrativa angloindiana, è stato uno dei primi scrittori indiani in lingua inglese ad ottenere un pubblico internazionale. Spazia dalla narrativa alla saggistica sull'arte figurativa, la filosofia e la cultura indiane, alla critica letteraria. Anand è ammirato per i suoi romanzi e racconti, che hanno acquisito lo status di classici della moderna letteratura indiana inglese; sono noti per la loro percezione della vita degli oppressi e per la loro analisi di impoverimento, sfruttamento e disgrazia. È anche noto per essere stato tra i primi scrittori a incorporare idiomi punjabi e hindustani in inglese Romanzi -Untouchable 1935 -Coolie 1936 Entrambi i romanzi sono narrativa d’impegno in cui vi è la denuncia sociale - The Big Heart (1945) -Seven Summers (1951) - The Old Woman and the Cow (1960) - Morning Face (1970 autobiografia) Raja Rao 1909-2006 scrittore e filosofo indiano. È autore del primo romanzo indiano (forma letteraria estranea alla cultura dell’India), Kanthapura (1938): testimonianza politica sulle predicazioni gandhiane. scritto in un inglese contaminato dall’espressività della lingua autoctona sia dell’alta tradizione sanscrita sia della bassa parlata popolare, fortemente influenzato dal pensiero di Gandhi, rende accessibile l’universo indiano ai lettori europei, stabilendo i termini di una relazione non sempre facile tra Oriente e Occidente che percorre tutta l’opera successiva di R. e si estrinseca al meglio nel romanzo d’ispirazione autobiografica The serpent and the rope, 1960, romanzo fitto di simboli con stilemi e strutture rimandanti ai grandi modelli indiani delle Upanisad per il dialogo filosofico e ai Purana per la mescolanza di religione,storia,mito. The cat and Shakespeare 1965 raccolta di saggi The Meaning of India, 1996. R. ha pubblicato anche racconti On the Ganga Ghat, 1989 e una biografia di Gandhi The great indian way, 1998. 



R.K. Narayan 1907-2001 Fu varie volte candidato al premio Nobel per la letteratura e vinse il massimo riconoscimento letterario indiano, ovvero il National Prize della Sahitya Akademi, con The Guide (1958). Autore di quattordici romanzi e svariate raccolte di racconti e altri scritti, tutti in inglese, fu scoperto da Graham Greene che, entusiasta del suo primo romanzo Swami and friends (1935), s'adoperò per trovargli un editore in Occidente. Greene gli rimase amico per una vita e ne decretò il successo nel mondo anglosassone, ove Narayan fu per lungo tempo, prima del caso Salman Rushdie, forse il più noto narratore di origini indiane.

Paragonato a Faulkner, ma anche definito un " Čechov indiano,Narayan privilegia uno stile assai semplice e una scrittura realistica e molto scorrevole, che risulta di grande godibilità anche in traduzione. Notevole è la sua capacità di evidenziare l'umorismo delle situazioni, in una società provinciale in cui si agitano bottegai e avvocaticchi, ex mendicanti e affaristi, una piccola avida borghesia che vive frenetica accanto al vecchio statico mondo dei contadini e dei santoni.

I suoi romanzi sono ambientati nella cittadina immaginaria di Malgudi, soprattutto nelle strade e negli ambienti popolari, un microcosmo dell'India Meridionale che riflette ancora i valori e le usanze del mondo rurale e arcaico indiano, ma insieme anche l'incontro/scontro con la modernizzazione che avanza inesorabile. Sennonché la cifra narrativa di Narayan è quella dell'ironia, della distaccata ma acuta osservazione dei mutamenti in atto, piuttosto che quella della denuncia sociale o politica. Fa emergere la realtà sociale tramite accenni e le vicissitudini dei personaggi. Notevole è anche il continuo riferimento dei suoi personaggi e ambienti al patrimonio letterario e religioso dell'India (i libri sacri, le tradizioni e i riti indù), particolarmente amato e studiato dall'Autore, il che fa di Narayan il cantore di un mondo che, pur non chiudendosi al Moderno, resta sempre profondamente orgoglioso della propria identità e del proprio patrimonio culturale . -Waiting for the Mahatma 1955 -The grandmother’s tale 1993 Dopo l’indipendenza 1947 la seconda generazione per comparsa sulla scena letteraria cioè il dopoguerra, sceglie l’inglese come lingua letteraria.  Khushwant Singh 1915 –2014 Train to pakistan 1956 illustra la formazione dei due stati india e pakistan a seguito della Partition

Govindas Vishnoodas Desani (1909–2000) - All About H. Hatterr (1948), una farsa comica sulla cultura anglo e indiana e le tradizioni spirituali.



Fino agli anni ’50 non esisteva una letteratura indiana in inglese ma una schiera di autori che si rivolgevano principalmente al pubblico britannico. Negli anni ’60- ’70 con l’affermarsi degli studi sulle letterature in inglese gli autori indiani si pensano come un corpo unitario, una parte (indiana) della letteratura internazionale in inglese. Dagli anni ’80 si afferma la lett.indiana in inglese come una letteratura nazionale; gli autori si pensano come scrittori dell’india che scrivono nella loro seconda lingua Negli anni ’60 delle letterature del commonwealth troviamo:  Arun Joshi 1939-1993 ha affrontato da raffinato sperimentatore, muovendosi tra realismo e sottile affabulazione, il tema dell'alienazione dell'indiano posto di fronte a una scelta inquietante tra i modelli culturali occidentali e le grandi categorie del pensiero e della religione tradizionali. -the foreigner 1968 - The Strange Case of Billy Biswas, 1971 -The Apprentice, 1974 -The Last Labyrinth, 1981 

Anita Desai 1937 Desai tratta la figura femminile nelle varie fasi dell’esistenza e nelle sue opere offre una visione originale e sconosciuta dell’India. tratta temi quali l’oppressione delle donne, la loro ricerca di un’identità personale, le relazioni familiari, la perdita dei valori tradizionali e l’antisemitismo. I suoi personaggi, spesso commoventi oltre che divertenti, lottano per realizzare il proprio sogno in un mondo complicato e spietato, in continua trasformazione; non sono personaggi eroici, ma sembrano invece soccombere agli eventi, grandi e piccoli, della storia. - Cry, the Peacock 1963 descrizione della follia in cui precipita una giovane donna bramina che uccide il marito. - Voices in the City, 1965 in cui tre hindu di casta elevata vengono coinvolti nei contrasti sociali a Calcutta, capitale di un mondo di degrado e miseria. -Bye Bye Blackbird 1971 -where shall we go this summer 1975

-Fire on the Mountain, 1977 sulla condizione della donna indiana raccontata tramite il rapporto nonna-nipotina e l’amica della nonna ce si oppone ai matrimoni infantili -Clear light of the day 1980 Nel 1981 la pubblicazione di Midnight’s children di Salaman Rushdie segna una svolta: un’autorizzazione a ripensare il romanzo in inglese. I 2 romanzi successivi hanno un uomo protagonista e la lingua ha ruolo importante: - In Custody (1984), illustra il mondo dei poeti urdu e il lento declino di questa lingua, ormai quasi artificiale, perché non viene più studiata nelle scuole e all’università. L’urdu rappresenta la voce dell’India islamica, minacciata dall’imperialismo linguistico dell’hindi - Baumgartner’s Bombay (1988) narra la vita dell’ebreo tedesco Hugo Baumgartner, rifugiato in India per sfuggire alla persecuzione nazista. Descritto come un barbone per le strade di Bombay, in India da cinquant’anni ma pur sempre straniero, trascina la sua vita come la borsa vuota che porta sempre con sé, e somiglia ai suoi gatti, ai quali rivolge parole di tenerezza nella lingua madre. La scelta di questo personaggio deriva da una necessità biografica e dall’esigenza di affrontare le radici tedesche. Qui si pone il problema della lingua minoritaria come metafora del rapporto col potere e il rapporto tra presente e passato che va preservato. Negli ultimi anni Anita Desai si interessa alla poesia come modello per la scrittura e intende attingere a questo genere letterario per la lingua delle sue opere. In esse si percepiscono le tracce dei diversi idiomi conosciuti (inglese, tedesco, hindi, urdu). Tra gli scrittori dell’ultima generazione (dopo l’indipendenza e midnight’s children) ricordiamo:  Amitav Ghosh 1956 - The Circle of Reason, 1986 Userà un linguaggio autonomo e sovrappone la fiction alla ricerca storica, cronaca e autobiografia. -The shadow lines 1988 Il giovane protagonista del romanzo ha imparato sin da bambino ad assorbire incantato i racconti del cugino Tridib. Davanti ai suoi occhi assorti e malinconici prendono corpo le immagini di una Inghilterra lontana, mitica, tanto diversa dall'India ma proprio per questo amorevolmente vagheggiata. Quelle proiezioni si intrecciano al filo della storia familiare, a sua volta legata al destino dell'India negli anni cruciali che vedono la separazione del Pakistan, gli scontri militari tra le due nazioni, la fondazione del Bangladesh. Ogni luogo e ogni personaggio, reale o fantastico che sia, diventa esemp lare e simbolico, come i bellissimi personaggi femminili che affollano di presenze e di voci il racconto -In an antique land 1992 -Cambodia 1993 reportage -The Calcutta Chromosome, 1996 Ambientato a Calcutta in un futuro indeterminato, è un thriller con personaggi apparentemente estranei che una misteriosa successione di eventi porta ad incontrarsi. Antar, egiziano, naviga in rete alla ricerca di notizie su un certo Murugan, eccentrico studioso indiano. Scopre che nel 1995, a Calcutta, Murugan svolgeva a sua volta ricerche sul Premio Nobel 1902 per la medicina, Ronald Ross, medico entomologo, scopritore delle modalità di trasmissione del virus malarico  Shashi Taroor 1956 - The Great Indian Novel 1989 L'autore si rifà ad una leggenda di duecento anni orsono ambientandola nel ventesimo secolo. Ed ecco che vediamo scorrere i maggiori avvenimenti dell'India mitologica e contemporanea, fusi in un esilarante patchwark dove trovano posto il Maharaja di Manimir, la guerra d'indipendenza, la nascita della democrazia e tutta l'India, con i suoi inconfondibili aromi e colori.  Vikram Seth 1952 -The golden gate 1986 romanzo in versi sullo stile di vita americano, composto da 594 sonetti

-A suitable boy 1993 bestseller internazionale. Ambientato negli anni Cinquanta, nelle sue 1.349 pagine racconta la nascita dell’India indipendente e descrive al lettore la religione, la politica e le condizioni socio culturali del paese. -an equal music 1999  Upamanyu Chatterjee 1959 -English,August 1989 Salutato come il definitivo romanzo indiano di formazione urbana -The last burden 1993 ricrea la vita in una famiglia indiana alla fine del ventesimo secolo  Vikram Chandra 1961 - Red Earth and Pouring Rain, 1995, il primo romanzo è ispirato all'autobiografia di James Skinner, un leggendario soldato anglo-inglese del diciannovesimo secolo.  Rukun Advani 1955 -Beethoven among the cows 1994 Vi è anche forte presenza femminile  Kamala Markandaya 1924  Attia Hosain 1913- 1924  Ruth Prawer Jhabvala 1927  Nayantara Sahgal 1927  Sashi Deshpande 1943 -the dark holds no terror 1978 -that long silence 1988  Gita Hariharan 1954 -The thousand faces of night 1992  Arundhati Roy 1961 scrittrice e attivista impegnata nel campo dei diritti umani, dell'ambiente e dei movimenti anti-globalizzazione. -The God of Small Things 1997 vincitore del booker prize. Dedicato alla madre, è un libro in parte autobiografico. La maggior parte dei capitoli descrive l'infanzia di Arundhati nel villaggio di Ayemenem, in Kerala. Un’India tenacemente legata al passato dal quale, allo stesso tempo vuole affrancarsi. E’ questo il ritratto, a tratti impietoso ma sempre visto come attraverso una sorta di fi ltro, che fa della sua terra Roy. Qui l’India, oltre a fare da sfondo alla storia di Ammu e dei figli Estha e Rahel, sembra essere uno dei protagonisti con le sue leggi scritte e non e con i suoi forti contrasti, il più forte di tutti la spinta verso il futuro sempre bloccata da un passato pesante, sia economico che sociale e culturale

Il romanzo è stato il genere per eccellenza in cui si è espressa la lett.indiana inglese soprattutto quando le voci degli story tellers sono diventate quelle dei romanzieri. Il teatro vede troppa distanza tra la tradizione e il teatro europeo. Anche la poesia è legata solo alle carismatiche figure di Rabindranath Tagore 1861-1941 e Sri Aurobindo 1872- 1950 -Savitri -A Legend and a Symbol 1954 composto in blank verse, narra la leggenda del Mahabharata sul principe satyavan strappato alla morte da Savitri, usata per riflettere sul valore spirituale dell’esistente. 

Kamala Das 1934- 2009

-Summer in Calcutta 1965 denuncia il ruolo subalterno delle donne ed è un inno alla sensualità per questo ricevette critiche in India. Il suo pregio sta nella capacità di dar voce al sentimento di rivolta femminile contro una realtà umiliante. 2.La diaspora indiana Sono gli autori che provengono (o le famiglie) dall’india. La diaspora nasce dalle migrazioni nell’800 verso altre regioni dell’impero. Temi centrali sono le versioni occidentali dell’india e l’immigrazione vissuta come allontanamento e confronto col paese ospite e inserimento rifiuto conciliazione tra la cultura indiana e quella nuova. Bharati Mukerjee 1940 differenzia il distacco dell’espatriato e l’esuberanza dell’immigrato. Lei infatti è diventata americana. -The tiger’s daughter 1971 -Wife 1975 -jasmine 1989 Tra gli indiani canadesi: Rohinton Mistry 1952 -tales from Firozsha baag 1985 -such a long journey 1991 è ambientato a Bombay sullo sfondo della guerra nel subcontinente indiano e la nascita del Bangladesh, raccontando la storia del modo particolare in cui il conflitto interferisce con la vita di Gustad Noble, un uomo comune, e la sua famiglia. È stato il primo brillante romanzo di uno dei più notevoli scrittori ad essere emerso dalla tradizione letteraria indiana in molti anni. È stato selezionato per il Booker Prize 1991 e ha vinto il Commonwealth Writers Prize 1992 -a fine balance 1996 realismo compassionevole e ampiezza narrativa. 1975, una città senza nome sul mare. Il governo ha appena dichiarato lo stato di emergenza, nei cui sconvolgimenti si uniranno quattro sconosciuti, una vedova spiritosa, un giovane studente sradicato dalla sua idilliaca stazione di collina, e due sarti che sono fuggiti dalla violenza delle caste del loro villaggio natale, costretto a condividere un appartamento angusto e un futuro incerto. Mentre i personaggi passano dalla diffidenza all'amicizia e dall'amicizia all'amore, A Fine Balance crea un panorama duraturo dello spirito umano in uno stato disumano.

Salman Rushdie 1947 Bombay-vive in Inghilterra. scrittore, saggista e attore indiano naturalizzato britannico. Il suo stile narrativo, che amalgama il mito e la fantasia con la vita reale, è stato descritto come collegato al realismo magico. il retroterra indiano gli fornisce il materiale e la forma narrativa. Nei suoi scritti la verità nasce dall’elaborazione fantastica del reale. Tuttavia Rushdie è profondamente radicato nella storia e trasmette il senso della realtà politica e sociale dell’india. -Midnight’s children 1981 premiato con il premio "Booker of Bookers" nel 1993; il narratore ha costante intervento nella narrazione. Rushdie pone sullo stesso piano realtà e sogno, narrazione realistica e invenzione mitica. Copre il periodo dell’impero fino all’indipendenza. I "figli della mezzanotte" sono i bambini nati il 15 agosto 1947, allo scoccare della mezzanotte: il momento, cioè, in cui l'India proclamò la propria indipendenza. Possiedono tutti doti straordinarie: forza erculea, capacità di diventare invisibili e di viaggiare nel tempo, bellezza soprannaturale. Ma nessuno è capace di penetrare nel cuore e nella mente degli uomini come Saleem Sinai, il protagonista di questo romanzo che, ormai in punto di morte, racconta la propria tragicomica storia; una vicenda surreale attorno a cui si dipana una saga familiare, un canto corale sullo sfondo della storia dell'India del Ventesimo secolo. Rushdie attinge a una vasta gamma di tradizioni, lingue e generi orientali e occidentali: fantasia, mitologia, religione e tradizione orale.

Questa opera narrativa realistica e, allo stesso tempo, fantastica, dove fatti soprannaturali, si fondono e si combinano con precisi riferimenti storici e culturali, può essere collocata nella tendenza nota come "realismo magico". Significa la combinazione del realismo con il fantastico, dei fatti storici con il sogno e l'inspiegabile. La sua tecnica narrativa è composita; i suoi romanzi sono scritti in sequenze di stili diversi, utilizzando un metodo flessibile descritto come bricolage. La sua prosa ha un tono decisamente ironico che a volte diventa satirico. -Shame 1983 in cui delinea i tumulti politici in Pakistan basando i suoi personaggi su Zulfikar Ali Bhutto ed il Generale Muhammad Zia-ul -Haq. Entrambi questi 2 lavori sono caratterizzati da, oltre allo stil e del realismo magico, l'occhio dell'immigrante del quale Rushdie è così conscio. E dai temi di India e Pakistan. - The satanic verses 1988 è chiaramente influenzato dal classico romanzo russo Il maestro e Margherita di Michail Afanas'evič Bulgakov. si alternano il racconto delle vicende di Gibreel e Saladin, e la rivisitazione romanzesca di alcuni aspetti della cultura islamica, riconducibili al nucleo tematico dei legami e conflitti tra mondo laico e religiosità. Dal 1989 vive in clandestinità, dopo la condanna a morte decretata da Khomeini e dal regime degli ayatollah seguita alla pubblicazione del libro ritenuto blasfemo. È un romanzo allegorico, che copre diversi campi, da quello sociale a quello politico, da quello filosofico a quello religioso. La vio lenza si verificò nelle città dove il libro fu venduto e Rushdie dovette nascondersi. Il suo diviene un caso internazionale, emblematico dell'intolleranza religiosa della fine del millennio. il tema della tolleranza sarà fondamentale nella produzione letteraria dell’india. I temi preferiti di Rushdie sono l'esilio, la metamorfosi e l'assenza di radici, presentati in forma allegorica - The Moor's Last Sigh, 1995 le vicende degli antenati del narratore vengono fatte coincidere con i grandi avvenimenti della storia dell’india moderna - The Ground Beneath Her Feet, 1999 rivisita in chiave moderna, attraverso Bombay, Inghilterra, Usa, il mito di Orfeo ed Euridice nelle due popstar Vina e Ormus. Tema principale del libro è quindi lo stretto rapporto di interdipendenza che esiste tra amore, morte e musica.

Hanif Kureishi 1954Si considera il protagonista di The Buddha of Suburbia 1990 tratta delle relazioni sociali nell’Inghilterra tatcheriana, di Karim e del padre Haroun che diventa insegnante di yoga e ‘guru’ . Karim diventa amico di un immigrato indiano The black album 1995 la storia di un pakistano a Londra sulla scena dei rave parties. Intimacy 1998 crisi di identità di uomo e la sua famiglia...


Similar Free PDFs