L\'età di traiano e adriano PDF

Title L\'età di traiano e adriano
Author Alice Traini
Course Storia Romana
Institution Università degli Studi di Parma
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Summary

Descrizione e contestualizzazione dell'età di Traiano e Adriano...


Description

L’ETA’ DI TRAIANO E DI ADRIANO (96-138) Quando Domiziano morì fu eletto imperatore Nerva, discendente di una famiglia senatoria di antica nobiltà, durante il suo governo la situazione era tesa e difficile poiché era scarsa la fedeltà delle legioni delle province e dei pretoriani. Allora Nerva cercò di assicurarsi: • l’appoggio del popolo con una donazione in denaro e distribuzioni di terre • l’appoggio del Senato impegnandosi a liberare prigionieri politici di Domiziano, e a non condannare senatori • l’appoggio delle legioni adottando Traiano, un comandante militare di origine spagnola, governatore della Germania Superiore. Con quest’adozione nasceva il principato adottivo, che salvaguardava il principio dinastico, e della meritocrazia. Traiano governò per vent’anni, era il primo imperatore di origine provinciale, adatto a conciliare Senato ed esercito, era molto ben voluto da tutti, come afferma Plinio il Giovane nel Panegirico. Realizzò un programma di riforme economiche, e prese provvedimenti per i più bisognosi, oltre che preoccuparsi delle opere pubbliche. Per quanto riguarda la sua politica espansionistica, egli riuscì a conquistare la Dacia, il cui re Decèbalo fu costretto a togliersi la vita. Le fasi della guerra sono incise lungo il fusto della Colonna Traiana. L’oro dei Daci consentì la creazione di grandi lavori pubblici, foro, mercati, terme, grazie anche all’architetto Apollodoro di Damasco, e l’attuazione di provvedimenti economici come l’istituzione degli alimenta che prevedeva prestiti di denaro agli agricoltori. Traiano tentò anche di sottomettere l’impero dei Parti approfittando della crisi che attraversava, così occupò con i suoi eserciti l’Armenia, Assiria e Mesopotamia, conquistò la capitale Ctesifonte ma dovettero arrestarsi per altre guerre nell’Impero. Venne occupata anche l’Arabia settentrionale, importante poiché attraversata dalle principali vie carovaniere che collegavano Mar Rosso e golfo Persico. Raggiunta la massima espansione l’impero godeva di benessere economico, per cui Traiano fu considerato un optimus princeps. Alla morte di Traiano al trono salì Adriano, la cui adozione fu in extremis nel senso che era legato da parentela a Traiano, e quest’ultimo non voleva scegliere un erede della famiglia per cui fu un’adozione lenta. Anche l’aristocrazia senatoria sfociò in un complotto contro Adriano ma fu soppresso. Egli si differenzia da Traiano in quanto rinuncia alle guerre di espansione ma comunque fece realizzare opere di fortificazione in muratura lungo i confini del Reno e del Danubio, celebre è il vallum Hadriani, una muraglia fortificata eretta a difesa della Britannia romana contro i Caledoni. Diede particolare importanza alle provincie dopodiché i soldati non vennero più dislocati nelle carie zone ma nelle regioni in cui erano stati arruolati così essi prestavano maggior impegno ma il rischio era che il malcontento dei provinciali si diffondesse tra i soldati. Per quanto riguarda l’attività legislativa istituì un consiglio del principe, un collegio di giuristi. L’impero di Adriano fu relativamente pacifico tranne la seconda guerra giudaica, dove Gerusalemme fu distrutta e rifondata con il nome Aelia Capitolina. Alla sua morte aveva adottato Antonino a condizione che a sua volte adottasse Marco Aurelio, e Lucio Vero. In questo periodo vi fu uno sviluppo della scuola e della cultura, maggiore diffusione dell’istruzione e nuove biblioteche. Traiano scrisse il De bello Dacico sulla guerra della Dacia mentre Adriano pubblicò discorsi ed epistole. Un esponente del tempo fu Plinio il Giovane soprattutto per quanto riguarda l’oratoria e l’epistolografia, oppure Tacito per la storiografia, Giovenale con la satira, e Svetonio con la biografia. Contesto Storico e Culturale dell'Età degl Optimi Principes 97-138 D.C. Principato di adozione: dopo la morte di Domiziano, al principato dinastico subentra quello di adozione, chiamato “età degli optimi principi”, quali Nerva, Traiano (98-117 d.C.) e Adriano (117138 d.C.). Il governo di Traiano è quello più lodato. È un periodo di svolta: mentre il principato dinastico è un meccanismo che dà il trono ai parenti senza valutare le qualità del destinatario (come

Nerone e Domiziano), il principato di adozione introdotta da Nerva invece sceglie il successore attraverso la valutazione delle qualità. Nerva scelse Traiano, perché lo ritenne uomo di grandi qualità militari e amministrative, infatti Traiano fu in quel momento già governatore della Germania. Con Traiano Roma conobbe un periodo florido che continuò con Adriano: l'Impero raggiunse la sua massima espansione con Traiano le cui campagne contro la Dacia ricca di miniere d'oro provocarono una fioritura di economia: inoltre Traiano fece edificare il foro e la colonna traiana rivelando un'intensa politica edilizia che offrì posti di lavoro, ampliò il porto di Ostia e diede una nuova impronta alla via Appia e all'acquedotto; si preoccupò anche dei ceti sociali bassi con l'istituzione degli alimenta (o institutiones alimentariae): concessione di prestiti di denaro pubblico agli agricoltori italici a interesse fortemente agevolato e degli aiuti economici a chi ha un grande numero di figli e agli orfani. Le monete emesse dal senato del periodo raccontano le imprese dell'imperatore (in una moneta Traiano tende la mano ai bambini); condono dei debiti ai cittadini. Viene chiamato “optimus princeps”: Traiano visto come l'imperatore che opera per il bene del popolo e del governo, che non pretende presentarsi come imperatore divinizzato (come Domiziano). Con Adriano il fiorente periodo proseguì, soprattutto in ambito economico: difese e consolidò i confini dell'Impero con il vallo di Adriano che segnò il confine fra la Scozia e l'Inghilterra. Amato dai provinciali, in quanto attraverso continui viaggi prese contatti diretti con i popoli delle diverse parti dell'Impero. Amante della cultura ellenistica. La sua villa a Friuli ha una serie di miniature di ciò che vorrebbe vedere nel proprio impero....


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