Ricerca SU Traiano di storia, fatto in prima superiore PDF

Title Ricerca SU Traiano di storia, fatto in prima superiore
Author Nicole Cole
Course storia
Institution Liceo Scientifico Marie Curie
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RICERCA SU TRAIANO ORIGINE Traiano nacque in provincia, provenendo da una colonia di Italici denominata Italica nella hispania baetica dove la Gens Ulpia di cui faceva parte si era trasferita dall'Umbria, in particolare da Todi. Valente militare e popolare comandante, venne adottato da Nerva nel 97, succedendogli due anni dopo, col fine di evitare lotte per la successione e tumulti. Egli era divenuto un importante generale durante il regno dell'imperatore Domiziano, i cui ultimi anni furono segnati da continue persecuzioni ed esecuzioni di senatori romani. Nel settembre del 96, dopo l'assassinio di Domiziano, un vecchio senatore senza figli, Nerva, salì al trono, ma si dimostrò subito impopolare con l'esercito. Dopo un anno breve e tumultuoso al potere, l'opposizione della guardia pretoriana ne aveva ormai indebolito il potere, tanto da costringerlo a difendere il suo ruolo di princeps adottando il più popolare tra i generali del momento, Traiano, e nominandolo suo erede e successore. Nerva morì poco dopo, alla fine di gennaio del 98, lasciando a Traiano l'impero, senza tumulti e opposizioni.

Con il senato Traiano fu un ottimo amministratore, uno dei migliori imperatori di Roma. L’uomo riuscì ad instaurare ottimi rapporti col senato, amministrò saggiamente l’impero evitando sprechi e pretendendo da tutti il rispetto delle leggi. Nelle sue prime lettere al Senato dalla Germania, Traiano promise che nessun senatore sarebbe stato giustiziato senza un processo adeguato davanti alla Curia. Una delle sue prime misure fu quello di annunciare, attraverso monete coniate fin dall'inizio del suo regno, che aveva ricevuto il suo potere dal Senato. Permise a numerosi senatori e cavalieri, che erano stati mandati in esilio da Domiziano, di fare ritorno, restituendo loro i beni confiscati, un processo iniziato già sotto Nerva. Traiano enfatizzò la propria ideologia che lo vedeva al centro del principato e rinforzò la propria posizione di primus inter pares.

Lo stesso senato, ad appena due anni dalla assunzione a imperatore nel 100 d.C., per la prima volta nella storia romana, gli conferì l'appellativo di "Optimus", un titolo che Roma riservava a personaggi eccelsi come al nume tutelare dello Stato romano: Giove Ottimo Massimo, ma che il princeps non volle, per diversi anni, che fosse inserito fra i suoi titoli ufficiali. Alla sua morte, Traiano (117) venne deificato dal Senato e non fu sepolto, secondo la legge, all’esterno del Pomerium, il limite sacro della città, ma le sue ceneri furono deposte in un’urna d’oro entro la base della Colonna Traiana, nel cuore di Roma.

Nuove terre Sotto Traiano l'Impero romano raggiunse la sua massima estensione territoriale (5,0 milioni di chilometri quadrati), grazie alle conquiste di Armenia, Assiria e Mesopotamia, ma anche dei territori della Dacia e del regno di Nabatea (Arabia Petrea). La conquista della Dacia (l'attuale Romania) portò notevoli ricchezze all'Impero, in quanto ricca di preziosi giacimenti di metalli preziosi come oro e argento. La conquista dei territori dei Parti rimase invece incompleta e fragile a causa di una nuova rivolta in Giudea. Egli lasciò alla sua morte una situazione fiorente dell'economia globale, in particolare della parte orientale dell'Impero romano.

Campagna contro i parti Agli inizi dell’anno 116 l’imperatore Traiano discende il fiume Eufrate su uno dei vascelli della flotta romana che trasporta un importante contingente militare. L’obiettivo della spedizione è quello di strappare la Mesopotamia all’impero rivale dei Parti e assumere il pieno controllo delle vie commerciali che collegano il Mediterraneo a India e Cina. Mai, sino a quel momento, un esercito romano si era avventurato così lontano. Ciò nonostante, questo fatto non preoccupa più di tanto le truppe, poiché ogni condizione appare favorevole alla vittoria. In effetti Roma poteva contare sull’appoggio di diverse comunità alleate, dai principati del Mar Nero ai beduini del deserto. Le casse imperiali erano floride, in quanto la recente conquista della Dacia aveva consentito il controllo sulle miniere d’oro e d’argento dei Carpazi, mentre la dinastia parte degli Arsacidi risultava in preda a una profonda crisi politica: due rivali si stavano disputando il potere assoluto. L’inizio della campagna orientale conforta le speranze di Traiano: fra il 114 e il 115, le legioni

romane occupano l’Armenia e la Mesopotamia del nord, inglobandole nel sistema provinciale romano. Questi territori erano stati, a lungo, oggetto di disputa fra Roma e i Parti, ma fino a quel momento, allorché i secondi avevano avuto il sopravvento, i primi avevano preferito il controllo indiretto della regione per mezzo di re o potentati più o meno “amici”. Questa politica, introdotta sotto la repubblica, era stata seguita sino all’epoca dell’imperatore Nerone, ma, in seguito, a partire dai suoi successori della dinastia dei Flavi. si afferma una nuova tendenza: Roma cerca di imporre i propri governatori in tutti i territori conquistati.

Il suo successore Alla sua morte Traiano venne deificato dal Senato e le sue ceneri furono poste ai piedi della colonna traiana. gli succedette suo figlio adottivo e pronipote, Adriano, nonostante non fosse chiaro a tutti quando e se fosse stato effettivamente designato come suo erede.

Edifici in suo onore  La Colonna Traiana è un monumento innalzato a Roma per celebrare la conquista della Dacia (attuale Romania) da parte dell'imperatore Traiano: rievoca infatti tutti i momenti salienti di quella espansione territoriale. Si tratta della prima colonna coclide mai innalzata. Era collocata nel Foro di Traiano, in un ristretto cortile alle spalle della Basilica Ulpia fra due (presunte) biblioteche, dove un doppio loggiato ai lati ne facilitava la lettura.  L'arco di Traiano o arco Traianeo di Benevento è un arco celebrativo dedicato all'imperatore Traiano in occasione dell'apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi. Il monumento, giuntoci sostanzialmente integro, compresi i numerosi rilievi scultorei che ne decorano le superfici, risulta essere l'arco trionfale romano con rilievi meglio conservato  I Mercati di Traiano costituiscono un esteso complesso di edifici di epoca romana nella città di Roma, sulle pendici del colle Quirinale. Dal 2007 ospitano il "Museo dei Fori Imperiali". Il complesso, che in origine si estendeva anche oltre i limiti dell'attuale area archeologica, in zone oggi occupate da palazzi moderni, era destinato principalmente a sede delle attività amministrative collegate ai Fori



Imperiali, e solo in misura limitata a attività commerciali, che forse si svolgevano negli ambienti aperti ai lati delle vie interne. Il Foro di Traiano, ricordato anche come Forum Ulpium in alcune fonti, è il più esteso e monumentale dei Fori Imperiali di Roma, l'ultimo in ordine cronologico. Costruito dall'imperatore Traiano con il bottino di guerra ricavato dalla conquista della Dacia, il foro si disponeva parallelamente al Foro di Cesare e perpendicolarmente a quello di Augusto. Il progetto della struttura è attribuito all'architetto Apollodoro di Damasco. Il complesso comprendeva la piazza forense, la Basilica Ulpia, un cortile porticato con la Colonna Traiana e due biblioteche....


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