Make or Buy - Che cos\'è il MAKE or BUY. PDF

Title Make or Buy - Che cos\'è il MAKE or BUY.
Course Analisi e contabilità dei costi
Institution Università degli Studi di Brescia
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Che cos'è il MAKE or BUY....


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Che cos’è il make or buy? È l’insieme di valutazioni, fatte da un imprenditore, che portano a decidere chi deve produrre i singoli componenti di un prodotto aziendale (o anche il prodotto nella sua interezza). Per essere più precisi, le valutazioni si riferiscono principalmente a due possibili opzioni:  

creare per intero il prodotto all’interno delle mura aziendali; comprare i componenti del prodotto all’esterno, per poi assemblarli internamente e rivendere il prodotto finito.

Prendiamo in esempio una PMI che produce impastatrici per il settore alimentare. Sarà facile che si trovi alle prese con alcuni dubbi sulla strada da seguire. Meglio se:   

Produco internamente i vari componenti del macchinario? Compro tutti i pezzi da un fornitore e mi focalizzo solo sull’assemblaggio, sulla vendita e sull’assistenza? Mi focalizzo solamente su alcune fasi produttive, su cui si ho una competenza importante, e acquistare il resto dei componenti da fornitori esterni?

Dalla decisione dipenderà il piano di spese e di investimenti che l’impresa adotterà. Si tratta dunque di fare scelte imprenditoriali di assoluta rilevanza. Di conseguenza, è opportuno agire con metodo e cognizione. La scelta inerente il Fare o il Comprare non riguarda solo la cosiddetta “filosofia aziendale”, cioè la scelta tra l’essere produttori al 100% o l’essere assemblatori di prodotti di fornitori. La decisione tra “Make or Buy” è soprattutto una questione di opportunità economica e imprenditoriale. A livello istintivo, a tutti piace l’idea avere il pieno controllo di ogni fase della lavorazione. Se però la vediamo a livello razionale, la scelta è dettata soprattutto da alcuni dati contabili fondamentali, come:   

i costi i margini la variazione di magazzino

La scelta tra Make or Buy non può quindi prescindere da una profonda conoscenza dei numeri aziendali, cioè dal Controllo di Gestione. L’analisi dei dati contabili esistenti e di quelli previsionali permette infatti all’imprenditore di misurare la convenienza economica di un’opzione rispetto all’altra.

Make or buy: quale dei due è meglio? Risposta vaga ma inevitabile: dipende! Dipende da una serie di fattori, che devono tutti essere presi in esame dall’imprenditore e dai suoi collaboratori. Qualche decennio fa, era prevalente la tendenza a “internalizzare” ogni processo. Si desiderava cioè controllare ogni step della famosa Catena del Valore (Value Chain). Oggi accade in prevalenza il contrario: si preferisce esternalizzare il più possibile a fornitori specializzati. La specializzazione ricade di fatto nella dimensione del Buy, ed è attualmente la scelta ampiamente più diffusa, perché dà alcuni vantaggi:   

la qualità del prodotto tende a essere migliore e più affidabile; i costi sono inferiori e più controllabili; si focalizzano le risorse interne sulle fasi più importanti della Catena del Valore.

Ciò comunque non significa che la via del Buy (cioè dell’Outsourcing) sia per forza quella più giusta. Essa infatti presenta anche dei rischi, che devono essere valutati attentamente:   

la perdita progressiva di know-how che concerne le fasi di lavorazioni esternalizzate; l’aumento dei costi di trasporto; la dilatazione dei tempi del ciclo produttivo, che è determinata dai tempi di trasferimento dei prodotti.

Come capire se, per la nostra azienda, va meglio il make o il buy? La riflessione inerente a che cosa sia più idoneo per la nostra situazione aziendale ha una natura duplice, perché sono sostanzialmente due i fattori in gioco:

FATTORI QUANTITATIVI I dati e il loro confronto stanno alla base delle nostre riflessioni. In pratica: prima di tutto, occorre valutare la nostra situazione attuale e confrontare i valori odierni con un’ipotetica situazione futura. Più precisamente, tra le due situazioni ecco che cosa bisogna andare a confrontare:   

i costi: quale delle due situazioni presenta costi inferiori? i ricavi: il cambiamento sarà tanto importante da motivare un aumento di prezzo del mio prodotto? i margini: guadagnerò di più dalla vendita del singolo pezzo?

FATTORI QUALITATIVI Si tratta di riflessioni nel complesso meno tangibili rispetto al precedente gruppo, come:

  

la qualità: esternalizzare significa lasciare tale aspetto ad altri. Mi posso fidare? i tempi di produzione: i tempi di trasferimento sono accettabili e affidabili? le competenze: posso permettermi di perdere la capacità di fare internamente certe attività?...


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