Title | Costi 3 differenziali e scelte di make or buy |
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Author | Filippo Embrinati |
Course | Marketing e organizzazione di impresa |
Institution | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia |
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16/10/2019
La classificazione dei costi (III)
MOI
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Classificazione dei costi per il processo decisionale e il controllo di gestione Costi rilevanti : non sono presenti o mutano di entità in talune scelte rispetto ad altre. Costi irrilevanti : costi che non possono essere modificati da alcuna decisione. Non sono costi differenziali e dovrebbero essere ignorati nel processo decisionale Costi differenziali: costi che differiscono fra alternative Costi - opportunità: beneficio potenziale a cui si rinuncia quando si sceglie un'alternativa rispetto a un’altra
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I costi e i ricavi differenziali o rilevanti • La domanda di fondo nella scelta fra alternative di breve termine è: – Quali costi e quali ricavi si modificheranno e in che misura a seconda dell’alternativa scelta? • Questi costi e questi ricavi sono gli elementi in base ai quali scegliere:
sono gli elementi differenziali o
rilevanti della scelta
MOI
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La domanda centrale da porsi nella scelta tra alternative di breve termine è: – Quali costi e quali ricavi si modificheranno e in che misura a
seconda dell’alternativa scelta? Questi costi e questi ricavi sono gli elementi in base ai quali scegliere, sono gli elementi differenziali o rilevanti della scelta
Se un costo rimane lo stesso qualunque sia la scelta, allora esso non influenza la decisione, non è un costo differenziale: è un costo irrilevante (inevitabile) e dunque può essere ignorato
• Il concetto di rilevante o differenziale si applica anche ai ricavi.
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Costi rilevanti
• I costi rilevanti sono quei costi che presenti in un’alternativa ma non nell’altra. • Sono la componente di costi su cui basare il processo decisionale. • Per questo sono anche definiti anche come “ELIMINABILI”: nella scelta tra alternative vanno considerati ed eventualmente eliminate. Esempio: Utilizzo auto o treno per recarsi al lavoro. Costi quali benzina, pedaggio autostradale, usura, parcheggio, biglietto treno sono i valori da considerare nella decisione sul mezzo da prendere.
MOI
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Costi irrilevanti
• I costi irrilevanti o sommersi non possono essere modificati da alcuna decisione. • Non sono costi differenziali e dovrebbero essere ignorati nel processo decisionale. • Per questo sono definiti anche come “NON ELIMINABILI” o “NON RECUPERABILI” Esempio: Costi del tipo del bollo auto e assicurazione non sono rilevanti nella decisione in quanto occorre sostenerli tanto nell’una quanto nell’altra.
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Costi per il processo decisionale I costi differenziali si considerano nei casi in cui si effettui una scelta tra alternative differenti: la scelta di un corso di azione rispetto ad un altro ha conseguenze in termini di costi da sostenere. I costi differenziali rappresentano costi futuri che differiscono tra corsi di azione alternativi poiché si collegano all’impatto delle diverse decisioni possibili. Il costo opportunità è una misura del valore al quale si rinuncia quando la scelta di un determinato corso d’azione implica la rinuncia a un corso d’azione alternativo. Il costo opportunità è un costo figurativo in quanto non determina una uscita monetaria.
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Costi per il processo decisionale
I costi non recuperabili sono costi già sostenuti e che pertanto non possono essere in alcun modo modificati da decisioni successive. Tutti i costi storici sono costi non recuperabili. Poiché i costi non recuperabili esistono in conseguenza a decisioni assunte in passato, essi non possono essere considerati costi differenziali.
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Costi, ricavi, risultati differenziali Ricavo differenziale: entità del ricavo che deriva dal confronto tra il livello di ricavo associato a due alternative
Esempio: Si ha un impiego retribuito € 1.500 al mese nella propria città. Si riceve un’offerta di lavoro in una città vicina, retribuito € 2.000 al mese. Il ricavo differenziale è di 500€. Costo differenziale: entità del costo che deriva dal confronto tra il livello di costi associato a due alternative
Esempio: L’uso dell’auto ha un costo di 50€, il costo dell’opzione treno è di 16€. Il costo differenziale è di 34€. Risultato differenziale: risultato che deriva dal confronto ricavi e costi associati a due alternative
Esempio: Si ha un impiego retribuito € 1.500 al mese nella propria città. Si riceve un’offerta di lavoro in una città vicina, retribuito € 2.000 al mese. Il costo di trasferta per la città è di € 300 al mese. Il risultato differenziale è di 200€ MOI
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Costi opportunità Il beneficio potenziale a cui si rinuncia quando si sceglie un'alternativa rispetto ad un’altra. Esempio: Se non si frequentasse l’università, si potrebbero guadagnare € 12.000 l’anno. Il costo opportunità per frequentare un anno di università è di € 12.000.
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Le analisi di convenienza economica
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La convenienza economica
La convenienza economica è il criterio che deve ispirare il manager nella presa di decisioni Decisioni strategiche
• Decisioni di investimento • Decisioni che impattano sulla struttura
Decisioni operative MOI
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• Decisioni relative all’utilizzo della struttura 231
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Analisi differenziale: scopo
SCOPO: Analizzare gli effetti che si producono, in termini di costo e di ricavo, in conseguenza all’applicazione di alternative di azione per scegliere quella che consentirebbe il raggiungimento degli obiettivi stabiliti; OGGETTO: costi e ricavi futuri. ITER: Ogni corso di azione è valutato in termini di costo e ricavo
incrementale. La scelta cadrà sull’alternativa la cui applicazione comporta un miglior risultato incrementale rispetto alla situazione di partenza . L’analisi tra risultati incrementali relativi agli alternativi corsi di azione prevede un calcolo in termini di risultato differenziale MOI
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Analisi differenziale: le fasi Esempio: decisione se continuare o meno a produrre un prodotto. Attenzione su costi che si potrebbero “evitare” in caso di eliminazione della linea di produzione (costi rilevanti). Rilevanti: i costi di materie, MOD, i costi speciali di produzione; Irrilevanti: (presenti in entrambe le alternative): i costi di ammortamento di impianti non specifici. NB: Quando i costi irrilevanti sono già sostenuti (ad esempio, le quote di ammortamento) allora si parla anche dicosti sommersi (o sunk cost). In generale, sono costi rilevanti (ovvero, eliminabili): – i costi variabili – i costi fissi quando possano essere evitati con il passaggio da un’alternativa all’altra (costi fissi specifici)
MOI
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Analisi differenziale: tipologie
1) Analisi sulla convenienza ad eliminare una linea di produzione 2) Analisi di make or buy Qual è la quantità al disotto della quale l’alternativa « Buy» è da preferirsi a quella «Make»? Costo Buy = Costo Make Q* Px = (Q* C var. eliminabile unitario) + CF elimin. Q* = CF el. / (Px – C var unitario)
Q (x)
X (BEP) MOI
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Eliminazione di una linea di produzione: La società Delta Spa, produttrice di tre motoveicoli di cilindrata rispettivamente 50, 125 e 150 cc, incarica il responsabile della contabilità analitica di esprimere un giudizio di convenienza sulla base delle seguenti informazioni (valori espressi in migliaia di €):
Si valuti la possibilità di eliminare la linea in perdita: 1. nell’ipotesi in cui i costi fissi speciali siano eliminabili; 2. nell’ipotesi in cui i costi fissi speciali siano non eliminabili; 3. nell’ipotesi che con l’eliminazione della linea in perdita i fattori produttivi relativi ai costi fissi possano essere impiegati per la produzione di un quarto motoveicolo che consenta di ottenere 10 unità vendibili a 5.000 € con costo variabile unitario pari a 3.000 €. MOI
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Soluzione Individuazione linea in perdita
MOI
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Soluzione: 1) nell’ipotesi in cui i costi fissi speciali siano eliminabili
Benefici: Riduzione costi variabili Riduzione costi fissi speciali (eliminabili) Totale
60.000 40.000
100.000
Svantaggi (Costi): Decremento ricavi Totale
120.000
120.000
Variazione: (100.000-120.000) = – 20.000
Non conviene
MOI
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Soluzione:
2.) nell’ipotesi in cui i costi fissi speciali siano non eliminabili
Benefici: Riduzione costi variabili Totale
60.000
60.000
Svantaggi (Costi) Decremento ricavi Totale
120.000
120.000
Variazione (60.000-120.000) = – 60.000
Non conviene
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Soluzione: Alternativamente …..
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RISULTATO OPERATIVO INFERIORE AL PRECEDENTE (140.000) MOI
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16/10/2019
NB ATTENZIONE AL MARGINE DI CONTRIBUZIONE!!!
Se il margine di contribuzione di secondo livello è positivo NON CONVIENE eliminare la linea di produzione. Se il margine di primo livello è positivo e sono eliminabili i soli costi variabili NON CONVIENE eliminare la linea di produzione
MOI
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Soluzione
3.
nell’ipotesi che con l’eliminazione della linea in perdita i fattori produttivi relativi ai costi fissi possano essere impiegati per la produzione di un quarto motoveicolo che consenta di ottenere 10 unità vendibili a 5.000 € con costo variabile unitario pari a 3.000 €.
Benefici
Riduzione costi variabili Maggiori ricavi nuova linea (10 × 5.000)
Totale
Svantaggi (Costi)
Decremento ricavi Maggiori costi variabili nuova linea (10 × 3.000)
Totale
60.000 50.000
110.000 120.000 30.000
150.000
Variazione: (110.000-150.000)= – 40.000
Non conviene
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Soluzione
Alternativamente:
100.000 < 140.000 NON CONVIENE!!!
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Esempio Make or Buy La DELTA produce e vende 3 modelli di sedie per giardino. La produzione è effettuata in un unico reparto. Si utilizza un impianto in locazione con un costo annuo di 6.000€. Il prezzo delle materie è di 12 € al kg e il coeff. unitario di impiego per i 3 prodotti è di 8 kg per la sdraio, 6 kg per la poltrona 7 kg per il dondolo. Si stima che la produzione e la vendita per l’anno in corso sia di 300 unità per la sdraio, 350 per la poltrona e 270 per il dondolo. Sono impiegati 2 operai il cui stipendio è di 15.000 €, 1 capo reparto il cui costo è pari a 20.000 € annui La società potrebbe acquistare da un fornitore esterno la mescola pronta per lo stampaggio al prezzo di 16 € al kg più una spesa aggiuntiva relativa al trasporto pari al 6% del prezzo. In questo caso, l’impianto locato potrebbe essere restituito senza il sostenimento di alcuna penale, un operaio potrebbe essere impiegato in altre lavorazioni , l’altro operaio ed il capo reparto non potrebbero essere licenziati e neppure impiegati in altre attività. Dovrebbero, inoltre, essere sostenuti costi di logistica pari a 8.000 €. 1) Si verifichi la convenienza ad esternalizzare la fase di mescola 2) Si determini il prezzo di acquisto della mescola che renderebbe le due alternative indifferenti.
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Soluzione
Produzione interna ( make ).
Materie prime impiegate nella produzione Sdraio: 300 unità × 8 kg = 2.400 kg Poltrona: 350 unità × 6 kg = 2.100 kg Dondolo: 270 unità × 7 kg = 1.890 kg Totale = 2.400 + 2.100 + 1.890 = 6.390 kg Il costo totale di materie prime: 12 € × 6.390 kg = 76.680 €
Mano d’opera diretta E’ rilevante soltanto il costo relativo allo stipendio del primo operaio 15.000 €.
Impianto Il costo di locazione dell’impianto 6.000 € è un costo rilevante TOTALE COSTI RILEVANTI: 76.680+15.000+6.000 = 97.680 €
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Soluzione Acquisto esterno (buy). Costo acquisto mescolanza:
16 € × 6.390 kg = 102.240 €
Trasporto:
102.240 € × 0,06= 6.134,40 €
Logistica:
8.000 €
Totale costi rilevanti: 102.240+6134,40+8000=116374,40€ Comparando le due alternative, è possibile notare che l’ipotesi make risulta più favorevole rispetto all’ipotesi buy : 97.680 - 116.374,40 € € = - 18.694,40 €
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Soluzione:
2)
Si determini il prezzo di acquisto della mescola che renderebbe le due
alternative indifferenti. CTMake = CTBuy
CTMake = 97.680 € Incognita è il Prezzo:
CTBuy = (Px * 6.390 kg) + [(Px * 6.390 kg) * 0,06] + 8.000 € 97.680 € = Px * 6.390+ [(Px * 6.390) * 0,06] + 8.000 € 97.680 € – 8.000 € = Px * (6.390 + 6.390 * 0,06) 89.680 € = Px * 6.773,40 €
Px = 13,24 € MOI
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Le risorse vincolanti Problema: presenza di risorse vincolanti (disponibilità < fabbisogno) Implicazione: necessità di utilizzare al meglio la risorsa vincolante (massimizzazione risultato). Prodotto BETA
ALFA Prezzo unitario di vendita
€
60,00
€
costi variabili unitari
€
36,00
€
35,00
€
24,00
€
15,00
Margine di contribuzione unitario
Disponibilità massima macchinario 2.400 minuti la settimana
Volume produzione (settimana) Indice del margine di contribuzione Tempo macchina unitario (minuti)
50,00
2.000
40%
1,00
2.200
30%
0,50
FABBISOGNO: (2.000*1)+(2.200*0,5) = 3.100 !!! MOI
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Risorse vincolanti
Quale prodotto conviene produrre in presenza di risorsa vincolante?
BETA, il prodotto con maggior margine di contribuzione unitario della risorsa vincolante!!!
ALFA, il prodotto con maggior margine di contribuzione!!!
MOI
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Il margine di contribuzione unitario della risorsa vincolante BETA
ALFA
M argine di contribuzione unitario
€
Tempo macchina unitario (minuti)
24,00
€
1,00
Margine contribuzione unitario risorsa vincolante
€
24,00
15,00
0,50
€
30,00
E’ conveniente privilegiare la produzione di BETA poiché offre un uso più prezioso della risorsa vincolo, il macchinario, assicurando un margine di contribuzione di €30 al minuto a fronte di €24 di ALFA .
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La classificazione dei costi (iv)
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I costi nelle decisioni e nel controllo di gestione
Costi preventivi: si riferiscono a valutazioni probabilistiche che mirano a stimare il costo che si sosterebbe svolgendo una certa produzione nella configurazione attuale dell’impresa. Costi consuntivi: si riferiscono a rilevazioni ex post successive allo svolgimento dei processi. Costi standard: appartengono alla categoria dei costi preventivi ma sono riferiti a condizioni ipotetiche.
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I valori standard
Benchmarks (parametri di riferimento) per misurare la performance;
Fissano livelli di efficienza e/o efficacia;
Si riferiscono a valori espressi in termini quantitativi e/o monetari:
Standard di quantità;
Standard di costo/prezzo.
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