Mall dadi - Malarmè testo e analisi PDF

Title Mall dadi - Malarmè testo e analisi
Author Tiziano Errico
Course Italiano
Institution Liceo (Italia)
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Summary

Malarmè testo e analisi...


Description

T

Stéphane Mallarmé

Un colpo di dadi non abolirà mai il caso da Un colpo di dadi Riproduciamo la parte conclusiva dell’opera anticipando la presentazione che, dell’intero componimento, ha fornito Valeria Ramacciotti: «Costruito attorno ad un’unica frase essenziale, che ne forma la struttura portante (“Un colpo di dadi non abolirà mai il caso”), il poema si svolge attraverso frasi secondarie, dipendenti, incisi, apposizioni. In esse si sviluppano i simboli e le metafore che illustrano, analogicamente e con attento rigore concettuale, il presupposto filosofico di una casualità che presiede ai destini dell’uomo, indipendentemente dall’azione, che resta comunque indifferente. Il discorso metafisico del Coup de dés, la scelta che si offre all’eroe del poema (“le Maître”) tra l’azione e la morte, si articola attorno a simboli che si alternano e si intrecciano: il naufragio, il pugno levato del navigante sommerso che stringe i dadi della sorte, la piuma che volteggia sull’abisso, il profilo di Amleto appena accennato, la sirena che subito si immerge e, in ultimo, la rivelazione nel vuoto cielo lontano delle sette stelle dell’Orsa. In un condensato di rara forza intellettuale e suggestione poetica, riconosciamo i temi ricorrenti dell’immaginario mallarmeano, articolati attorno ad un pensiero che si rivela alla fine del poema: anche se l’Eroe avesse gettato i dadi prima di scomparire nel mare, e anche se il Numero fosse apparso, il Caso non sarebbe stato eliminato. Il minimo atto, il minimo pensiero mettono in gioco il caso e lasciano planare l’incertezza: tutto è indifferente, nulla sarà avvenuto, ma resta l’apparizione magica nel cielo notturno di una costellazione, che riproduce il numero del colpo di dadi in dimensioni cosmiche». La disposizione del testo su due pagine, alla quale Mallarmé attribuiva una particolare importanza, è stata resa da noi dividendo il foglio con una linea verticale.

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Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria - Paravia © Pearson Italia S.p.A.

IL CASO

NULLA

della memorabile crisi se non si fosse l’evento

Cade la piuma ritmica attesa del disastro a inabissarsi nelle spume originarie donde già s’innalzò il suo delirio sino a una vetta colpita dalla neutralità identica dell’abisso

compiuto in vista di ogni risultato nullo umano

AVRÀ AVUTO LUOGO un’elevazione normale rivela l’assenza

SE NON IL LUOGO in basso uno sciabordio come per disperdere l’atto vano che se no bruscamente con la sua menzogna avrebbe fondato la perdizione

in quei paraggi del vago in cui ogni realtà si dissolve

Un coup de dés jamais n’abolira le hasard LE HASARD // Choit // la plume // il rythmique suspens du sinistre // s’ensevelir // aux écumes originelles // naguères d’où sursauta son délire jusqu’à une cime // flétrie // par la neutralité identique du gouffre // RIEN // de la mémorable crise // ou se fût // l’événement // accompli en vue de tout résultat nul // humain // N’AURA EU LIEU // une élévation ordinaire verse l’absence // QUE LE LIEU // inférieur clapotis quelconque comme pour disperser l’acte vide // abruptement qui sinon // par son mensonge // eût fondé // la perdition // dans ces parages // du vague // en quoi toute réalité se dissout //

Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria - Paravia © Pearson Italia S.p.A.

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ECCETTO nell’altitudine FORSE così lontano che un punto

si fonde con l’al di là lungi dall’interesse a lui proprio in generale secondo una data obliquità per una data pendenza delle luci verso forse il Settentrione o anche Nord

UNA COSTELLAZIONE

fredda d’oblio e di desuetudine non tanto

che essa non enumeri su una superficie vuota e superiore il colpo in successione sideralmente di un conto totale che si forma che vigila dubita rotola brilla e medita prima di arrestarsi in ultimo punto che lo consacri Ogni Pensiero emette un Colpo di Dadi S. Mallarmé, Poesie e prose, trad. it. di V. Ramaciotti, Garzanti, Milano 1992

EXCEPTÉ // à l’altitude // PEUT-ÊTRE // aussi loin qu’un endroit fusionne avec au delà // hors l’intérêt // quant à lui signalé // en général // selon telle obliquité par telle déclivité // de feux // vers // ce doit être // le Septentrion aussi Nord // UNE CONSTELLATION // froide d’oubli et de désuétude // pas tant // qu’elle n’énumère // sur quelque surface vacante et supérieure // le heurt successif // sidéralement // d’un compte total en formation // veillant // doutant // roulant // brillant et méditant // avant de s’arrêter // à quelque point dernier qui le sacre // Toute Pensée émet un Coup de Dés //

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Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria - Paravia © Pearson Italia S.p.A.

Analisi del testo Le influenze sulla poesia novecentesca

Il motivo del viaggio

Discontinuità e fluidità dell’esistenza L’aspetto visivo

La poesia come tensione verso l’assoluto

La sete di assoluto e il caso. Un colpo di dadi porta alle estreme conseguenze la ricerca poetica del Simbolismo decadente, riducendola alla massima essenzialità, con esiti che verranno ripresi dalla poesia novecentesca: il Futurismo di Marinetti vi si collegherà per quanto riguarda l’uso di diversi caratteri tipografici e la teoria delle “parole in libertà”; Ungaretti deriverà il concetto della parola isolata nel silenzio e intesa come valore assoluto. Ricollegandosi al motivo del viaggio e del mare, diff uso da Baudelaire a Rimbaud, Mallarmé ne fa l’emblema supremo della poesia, tesa fra la sete di assoluto e l’impossibilità di raggiungerlo, per l’ineliminabile persistenza del «caso», che vanifica ogni aspirazione a soluzioni e certezze definitive. L’abbandono della versificazione tradizionale. Da questa profonda convinzione, che riguarda il significato ultimo della poesia, il suo rapporto con l’essere, deriva l’abbandono dell’ordine della versificazione tradizionale, cui non corrisponde più un ordine di valori superiori; la disposizione “a gradini” delle parole, voluta da Mallarmé, allude alla discontinuità dell’esistenza, mentre lo scorrimento dei versi da una pagina all’altra ne indica la contingente fluidità, che il lettore deve cercare di abbracciare con un solo sguardo. L’aspetto visivo diventa così fondamentale, proprio per quanto riguarda la stessa possibilità di comunicazione, sempre più ardua e difficile, cifrata e oscura, del messaggio poetico; le parole e i versi non vivono senza i grandi spazi bianchi in cui sono immersi, simbolo del silenzio e del mistero indefinibile, in cui la poesia cerca disperatamente di appropriarsi della verità. La parola potrebbe essere vista, allora, come un relitto, che vaga nell’oceano infinito (anche questo motivo si può far risalire a Baudelaire): elemento inferiore nei confronti dell’essere, ma anche valore puro e supremo di una conoscenza quasi religiosa, ultimo segno della contraddizione cui poteva giungere la poetica del Decadentismo.

ATTIVITÀ SUL TESTO COMPRENSIONE 1. Perché l’immagine della piuma evoca un senso di casualità? 2. Spiega il significato dell’ultimo verso: «Ogni Pensiero emette un Colpo di Dadi». ANALISI 3. Riconosci alcune parole chiave del componimento e precisa a quale tema si riferiscono. 4. In quali punti del testo compare un’allusione alla totale inutilità delle azioni umane? 5. Quali termini ed espressioni evocano un senso di vastità e di estensione infinita? Quale funzione svolgono rispetto al tema centrale del poemetto (la casualità che presiede ai destini dell’uomo)? INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI 6. Svolgi un commento sulla poesia indicando le caratteristiche tematiche e formali che possono essere ricondotte alla mentalità e al clima culturale del Decadentismo.

Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria - Paravia © Pearson Italia S.p.A.

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