Olimpiadi Anversa 1920 PDF

Title Olimpiadi Anversa 1920
Course Programma Corso integrato di Discipline motorie e sportive 1° 
Institution Università degli Studi di Udine
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Breve presentazioni sui giochi olimpici di Anversa nel 1920....


Description

GIOCHI OLIMPICI ANVERSA 1920

INTRO I Giochi della VII si svolsero ad Anversa, in Belgio, dal 14 agosto al 12 settembre 1920. Si scelse di affidare a una delle nazioni più colpite dalla Grande Guerra, il Belgio, l'organizzazione dei Giochi del 1920. Durante i Giochi venne organizzata ad aprile una settimana dedicata agli sport invernali: fu dunque la prima volta ai Giochi olimpici per il pattinaggio e per l' hockey su ghiaccio e soprattutto la prima volta del canottagio. Quella di Anversa fu una edizione austera alla quale il CIO impedì la partecipazione agli atleti di Germania, Austria, Bulgaria e Ungheria: la guerra voleva i suoi strascichi. In questa edizione per la prima volta sventolò la bandiera olimpica che de Coubertin aveva disegnato nel 1914. E per la prima volta venne adottato il giuramento degli atleti: il primo a pronunciarlo, a nome di tutti i partecipanti, fu lo schermidore Victor Boin. CONTESTO ED EVENTI STORICI la Prima Guerra mondiale è finita ormai da pochi anni Negli Stati Uniti d' America si assiste alla ceazione del primo spazzolino da denti 15 novembre – Svizzera : viene tenuta a Ginevra la prima seduta dell'assemblea plenaria della Società delle Nazioni viene inaugurata la prima stazione radio in Svizzera viene bocciata con un referendum l'estensione del diritto di voto alle donne MEDAGLIERE Anche l’Italia, per la prima volta con la divisa azzurra, fece un’ottima Olimpiade, chiudendo il viaggio in Belgio con 23 medaglie (13 ori, 5 argenti e 5 bronzi). Il trascinatore fu il livornese Nedo Nadi, già oro individuale nel fioretto a Stoccolma. Ad Anversa l’Italia vinse cinque dei sei eventi in programma, sempre con il grande Nadi sugli scudi: fioretto e sciabola individuali (diede forfait all’ultimo minuto nella spada a causa di problemi intestinali) e tutte e tre le specialità nella gara a squadre. Altre grandi soddisfazioni giunsero dall’equitazione (oro a Tommaso Lequio di Assaba e argento ad Alessandro Valerio), dal canottaggio (oro nel “due con” e argento nel “due di coppia”) e dal ciclismo (dove il team azzurro fu il più rapido di tutti nell’inseguimento a squadre). fu ancora una volta nella scherma che gli azzurri si affermarono come dominatori assoluti. CANOTTAGGIO Il canottaggio è uno sport di velocità e resistenza che utilizza delle barche dalla forma estremamente affusolata, nella quale gli atleti siedono su seggiolini mobili (chiamati "carrelli"), scorrevoli o fissi orientati verso poppa, e usano dei remi per far muovere

l'imbarcazione. Questo sport può essere praticato su fiumi, laghi o sul mare. Le principali differenze nelle imbarcazioni usate per il canottaggio sono date dal numero di componenti dell'equipaggio, dal numero di remi azionati da ogni vogatore Le imbarcazioni da canottaggio olimpico sono lunghe e strette, allo scopo di ridurre la resistenza offerta dall'acqua. Questa forma le rende instabili e soggette a rovesciamenti improvvisi, ma con l'esperienza e la pratica si impara a non rovesciarsi più. Essere in grado di tenere in equilibrio la barca, ponendo al tempo stesso il massimo dello sforzo nei remi, è una dote essenziale per il canottaggio. UGO FRIGERIO Ugo Frigerio diciottenne di Milano si iscrive all'ultimo momento alla gara dei 10 km di marcia per fare pratica e vince a sorpresa la medaglia d'oro, Egli ripete poi il successo nei 3 km.Nel 1920 e nel 1924 Ugo Frigerio conquistò tutti gli ori olimpici in palio per la marcia. Alle Olimpiadi del 1920 si aggiudicò la vittoria in entrambe le gare di marcia in programma, i 3.000 m e i 10 km. Quattro anni dopo i 3.000 furono eliminati, ma Frigerio si confermò campione olimpico sui 10 km, l'unica gara di marcia a quei Giochi. CURIOSITA' Non mancarono gli episodi curiosi. La squadra di pallanuoto italiana, all'esordio, rinunciò a terminare la partita poiché la temperatura dell'acqua della piscina era troppo fredda. Inoltre, durante un'interminabile gara di tennis (14-12, 6-8, 5-7, 6-4, 6-4; la regola del tiebreak non era stata ancora concepita) tra lo statunitense Lowe e il greco Zerlentis si assistette all'ammutinamento dei raccattapalle, troppo affamati per continuare. Durante la premiazione del marciatore milanese Ugo Frigerio, alla presenza di re Alberto del Belgio, la banda che doveva eseguire l'inno italiano pare avesse perso lo spartito della "Marcia Reale". Per cavarsi d'impaccio, il direttore passò voce ai bandisti di suonare 'O Sole mio, da tutti conosciuta a memoria, e immediatamente l'esecuzione venne seguita a gran voce dagli spettatori dello stadio. La VII Olimpiade dell’era moderna si chiuse il 12 settembre 1920. Per una volta, però, i bilanci da fare erano diversi. Solo pochi anni prima la guerra aveva cancellato tutto, lasciando il mondo intero sospeso, in attesa di trovare nuova linfa. Serviva una scossa e da Anversa arrivò un segnale più chiaro che mai. I valori dello sport, contro tutto e tutti, avevano trionfato ancora. Anche sulla morte e sulla devastazione. Lo spettacolo poteva continuare....


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