Orazioni - Demostene PDF

Title Orazioni - Demostene
Course Storia Greca
Institution Università della Calabria
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Introduzione: Demostene viene spesso indicato come “il più grande oratore di tutti i tempi”, eppure balbettava e aveva una pronuncia sibilante. Per tutta la sua vita difese l’indipendenza ateniese, la democrazia e la libertà; per 14 anni spinse i suoi concittadini a resistere all’espansione di Filippo di Macedonia. A Cheronea (338), in seguito alla sconfitta, Atene dovette entrare in una confederazione guidata da Filippo. Nel 323, con la guerra lamiaca, Atene provò a riguadagnare la sua indipendenza ma fu nuovamente sconfitta e perse la sua democrazia. Demostene infine si suicidò per sottrarsi agli agenti macedoni. La storiografia vede in lui l’uomo che si batté contro il senso della storia: in questo caso contro l’insediamento del dominio macedone per mantenere una forma “superata” di organizzazione politica, ovvero la divisione in piccole entità statali costituite da città indipendenti. Vita: Demostene nacque nel 384 in una buona famiglia (il padre fu artigiano e possedeva un ricco patrimonio). Secondo Eschine Demostene era un “bastardo” perché nato da un greco e una straniera. Suo padre morì quando aveva sette anni, e una volta raggiunta la maggiore età gli fu consegnato dai suoi tutori solo un decimo del suo ricco patrimonio. Proprio per contrastare l’operato illegale dei tutori, Demostene si presentò da tale Iseo, maestro di retorica, per apprenderne le tecniche. Dopo alcuni anni Demostene scrisse un’orazione che convinse i giudici a fargli restituire dal tutore il patrimonio di 10 talenti che gli spettava: Demostene guadagnò così una buona fama di oratore giudiziario. Demostene iniziò poi l’attività di logografo, scrivendo cioè arringhe a pagamento. I suoi primi interventi in assemblea non ebbero successo: mancava di sicurezza e il popolo non lo ascoltava. Quindi si allenò sulla spiaggia di Falero a sovrastare con la voce il rumore delle onde. Demostene prese la parola per la prima volta nel 356, in un’assemblea che decretava l’illegalità della legge di tale Leptine, il quale aveva proposto la fine dell’esenzione dalle liturgie per alcuni cittadini benestanti (adducendo come motivazione le recenti difficoltà economiche a causa della guerra sociale). Demostene intervenne come sinegoro (persona che interviene gratuitamente in tribunale) e disse che in molti sarebbero stati lesi da questo provvedimento, e che in una democrazia bisogna accordare dei privilegi. In questo modo si presentò come “amico dei ricchi”. Filippo: Filippo era in guerra con Atene dal 357; tuttavia la prima accusa pubblica di Demostene (“un pericolo per Atene e per la Grecia”) risale al 351. Differenza Isocrate/Demostene: Isocrate si rivolgeva al pubblico panellenico, Demostene ai soli ateniesi; Isocrate cercava di suscitare una guerra contro il Gran Re, Demostene di convincere i greci a difendersi contro Filippo; Isocrate voleva piacere presentando argomenti graditi al suo pubblico, Demostene denunciava l’indifferenza dei suoi uditori. Come lavorava Demostene: preparava accuratamente i discorsi prima di pronunciarli in assemblea; l’esordio era fondamentale e non amava improvvisare. Non teneva al virtuosismo di ritmi e figure quanto alla potenza dell’argomentazione. Prima e Terza filippica: progetto di decreto; Seconda Filippica: quando gli ateniesi discutevano la risposta da dare a una lettera di Filippo; Quarta filippica: suggerimenti diplomatici, giudiziari e finanziari; Prima olintica: sostiene una richiesta di alleanza da parte di Olinto; Seconda e terza olintica: intensificazione di uno sforzo militare da parte di Atene....


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