Sistema muscolare PDF

Title Sistema muscolare
Course Biologia Cellulare Avanzata
Institution Università degli Studi di Pavia
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Summary

Riassunto del sistema muscolare (MARTINI)...


Description

Sistema muscolare L’APPARATO MUSCOLARE, come l’apparato scheletrico, viene suddiviso in una porzione assile e una porzione appendicolare. I muscoli assili hanno origine e inserzione sullo scheletro assile, e ciò permette il movimento e il mantenimento della posizione della testa e della colonna vertebrale; inoltre concorrono al processo respiratorio attraverso il movimento della gabbia toracica. I muscoli appendicolari hanno il compito di muovere e stabilizzare i componenti dello scheletro appendicolare. I QUATTRO GRUPPI DI MUSCOLI ASSILI SONO: 1. il primo gruppo include i muscoli della testa e del collo. Tali muscoli permettono i movimenti di faccia, lingua, faringe, laringe e occhi; sono pertanto fondamentali nella comunicazione verbale e non verbale, quali ridere, parlare, accigliarsi, sorridere e fischiettare. 2. il secondo gruppo, ossia i muscoli della colonna vertebrale (o rachide), include numerosi muscoli flessori ed estensori dello scheletro assile; 3. il terzo gruppo comprende i muscoli obliqui e retti che formano la parete muscolare delle cavità toracica e addominopelvica, tra la prima vertebra toracica e la pelvi. Questi muscoli muovono la parete toracica durante la respirazione (inspirazione ed espirazione), comprimono la cavità addominale e ruotano la colonna vertebrale. 4. il quarto gruppo, ovvero i muscoli del perineo e del diaframma pelvico, si estende dall’osso sacro al cingolo pelvico e chiude inferiormente la cavità pelvica. Questi muscoli sostengono gli organi della cavità pelvica, flettono le articolazioni del sacro e del coccige e controllano il passaggio dei materiali attraverso l’uretra e l’ano.

MUSCOLI DEL CINGOLO SCAPOLARE E DELL’ARTO SUPERIORE La funzione principale dei muscoli del cingolo scapolare e dell’arto superiore è quella di portare le mani nella posizione necessaria per eseguire i compiti desiderati. I muscoli del cingolo scapolare e dell’arto superiore sono suddivisi in quattro gruppi: 1) 2) 3) 4)

muscoli che stabilizzano la posizione del cingolo scapolare; muscoli che muovono il braccio; muscoli che muovono l’avambraccio e la mano; muscoli che muovono la mano e le dita.

MUSCOLI CHE STABILIZZANO LA POSIZIONE DEL CINGOLO SCAPOLARE I muscoli che stabilizzano la posizione del cingolo scapolare sono: Il trapezio è un muscolo largo che riveste il dorso e parte del collo (si estende infatti fino alla base del cranio); origina lungo la linea mediana del collo e del dorso su ossa e tessuto connettivo, e si inserisce sulla clavicola e sulla spina della scapola. Il trapezio è innervato da più di un nervo e, siccome le parti di cui è costituito possono contrarsi in maniera indipendente, le sue azioni sono alquanto diversificate. Dissezionando il muscolo trapezio, appaiono i muscoli romboidi e l’elevatore della scapola, che originano, rispettivamente, dai processi spinosi e dai processi trasversi delle vertebre cervicali e toraciche e si inseriscono sul margine vertebrale della scapola, tra gli angoli superiore e inferiore. I romboidi adducono (ossia retraggono) la scapola, avvicinandola alla linea mediana del dorso; inoltre, essi ruotano la scapola verso il basso, azione che fa sì che, mentre la cavità glenoidea si sposta inferiormente, l’angolo inferiore della scapola si sposta medialmente e superiormente. Il muscolo elevatore della scapola innalza la scapola, come quando si scrollano le spalle.

Sulla parete laterale del torace, il muscolo dentato anteriore origina dai margini superiori e anteriori delle prime 8-10 coste. Ha la forma di un ventaglio e si inserisce sulla superficie anteriore del margine vertebrale della scapola. Abduce la scapola e spinge in avanti la cavità glenoidea della scapola. Altri due muscoli profondi del torace originano dalla superficie ventrale delle coste. Il muscolo succlavio si inserisce sul margine inferiore della clavicola e con la sua contrazione abbassa e ne porta in avanti l’estremità scapolare. Legamenti connettono questa estremità all’articolazione della spalla e alla scapola, determinando pertanto anche il movimento di queste strutture. Il muscolo piccolo pettorale origina dalle coste 3-5 (o 2-4, a seconda degli individui) e si inserisce sul processo coracoideo della scapola, la sua azione è complementare a quella del muscolo succlavio.

MUSCOLI CHE MUOVONO LA GAMBA I muscoli della gamba sono i muscoli con sede totale o parziale nel compartimento scheletrico compreso tra la coscia e il piede e che include le ossa tibia e perone. Gli anatomisti individuano nella gamba 13 muscoli: 6 muscoli flessori, 2 muscoli estensori, 2 muscoli adduttori e 3 muscoli abduttori. I muscoli della gamba contribuiscono a movimenti fondamentali per la locomozione. I muscoli del corpo umano presentano due estremità: una chiamata iniziale o prossimale e una denominata terminale o distale.

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In corrispondenza di ciascuna estremità, c'è un tendine. I tendini sono formazioni di tessuto connettivo fibroso che uniscono tra loro due ossa distinte o due parti differenti dello stesso osso. Quindi, i muscoli trovano inserzione sullo scheletro, per mezzo dei tendini. I testi e gli esperti di anatomia hanno la tendenza a identificare l'estremità iniziale e l'estremità terminale di un muscolo con il tendine presente su ciascuna di queste estremità.

LA CONTRAZIONE MUSCOLARE Le fibre muscolari dei muscoli scheletrici sono costituite da minuscole strutture chiamate MIOFIBRILLE; ciascuna di esse, a sua volta, è formata da filamenti proteici ancora più piccoli. Questi si distinguono in filamenti spessi, costituiti da miosina, e filamenti sottili, costituiti da un'altra proteina chiamata actina, La caratteristica striatura delle fibre muscolari è dovuta all'alternanza regolare di questi due tipi di filamenti. I filamenti sono distribuiti lungo la fibra muscolare in unità chiamate sarcomeri, separate l'una dall'altra da regioni dette linee Z. Un muscolo si contrae quando nella fibra muscolare i filamenti sottili scorrono sopra i filamenti spessi. Affinché il muscolo si contragga, l'estremità di un filamento di miosina deve agganciarsi a un filamento sottile di actina creando un solido legame definito ponte trasversale. Utilizzando l'energia liberata dalla scissione di una molecola di ATP, il ponte trasversale cambia forma e trascina il filamento di actina verso il centro del sarcomero; quando il ponte trasversale si rompe, il filamento di miosina si lega a un altro sito sul filamento di actina e il ciclo si ripete. L'INTERAZIONE TRA MUSCOLI E OSSA Per generare forza e produrre un movimento del corpo, i muscoli scheletrici devono interagire con le ossa, tutti sono collegati da robuste strutture formate da tessuto connettivo chiamate tendini. Quando si contrae, il muscolo esercita una trazione sull'osso a cui è attaccato. Poiché i muscoli possono solo tirare (contrarsi), e mai spingere (allungarsi), per riportare l'osso nella sua posizione originaria occorre un movimento contrario. Per questo motivo, la maggior parte dei muscoli scheletrici lavora in coppie di muscoli antagonisti, cioè coppie di muscoli che compiono movimenti opposti: quando uno dei due si contrae, l'altro si rilascia. Un esempio di muscoli antagonisti è rappresentato dal bicipite e dal tricipite del braccio: quando il bicipite si contrae il braccio si flette, mentre la contrazione del tricipite fa stendere il braccio....


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