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Course Psicologia generale e laboratorio
Institution Università degli Studi di Bergamo
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Psicologia Generale e Laboratorio...


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LA PSICOLOGIA RUSSA RIFLESSOLOGIA Gli esponenti di questa scuola di pensiero furono  Secenov (1829-1905) fisiologo  Bechterev (1857-1936) fisiologo e psichiatra  Pavlov (1849-1936) fisiologo Questa scuola nasce nel 1863 con la pubblicazione del libro “I riflessi del cervello” di Secenov. Secondo gli psicologi di questa scuola di pensiero tutti gli atti della vita conscia e inconscia rappresentano dei riflessi. (La psicologia diventa con questi autori una psicologia oggettiva, l’oggetto sono la risposta a stimoli interni o esterni.) Studiano i riflessi su cui si fonda l’attività psichica, i riflessi possono essere semplici o complessi. I rilessi semplici vengono regolati e dipendono dalle parti più basse del sistema celebro spinale (midollo spinale) vengono quindi definiti riflessi “spinali” e i riflessi complessi che vengono regolati e dipendono dal cervello vengono definiti riflessi “cerebrali”. La psicologia ha il ruolo di studiare l'analisi dei contenuti dell'attività psichica. I contenuti secondo questa scuola di pensiero vengono acquisiti durante lo sviluppo ontogenetico (è l’insieme dei processi mediante i quali si compie lo sviluppo biologico di un organismo vivente da cellula ovarica fecondata (zigote) all’embrione fino all’individuo completo) e quindi sono legati all'ambiente in cui l'individuo cresce. E’ una scienza empirica usa un metodo oggettivo e vuole dare risposte misurabili dei suoi risultati. Utilizzano un modello di descrizione del comportamento umano basato sulla distinzione di tre elementi, lo stimolo ovvero ciò che accade nell’ambiente e che attiva la risposta dell’animale, un apparato dell’organismo che riceve lo stimolo ovvero un centro nervoso (che può essere il midollo spinale o il cervello), e infine la risposta fornita dall’organismo. Nel 1917 con la rivoluzione russa si ha l’affermazione del regime bolschevico che si ispira alla concezione marxista della natura umana e della politica. Con questa rivoluzione vengono influenzate anche le discipline umanistiche portano alla nascita di un'altra scuola di pensiero la scuola storico-culturale. LA SCUOLA STORICO-CULTURALE I tre grandi esponenti sono: -Lev Vygotskij (1896-1934) -Aleksandr Lurja (1902-1977) -Aleksej Leontjev (1903-1977) Questa scuola comincia con la pubblicazione del libro “Pensiero e linguaggio” di Vygotskij Questa prospettiva assume come principio di partenza che la psiche non sia un'entità ideale, ma un prodotto dell'evoluzione animale, divenuto funzionalmente sempre più complesso sotto l'influenza dei fattori storici, sociali e culturali. Si tratta quindi in primo luogo di una prospettiva che privilegia la dimensione storico-culturale nello studio della psiche umana. Il soggetto psicologico è interamente definito dal contesto in cui esso passa la sua vita. Esistono dei rapporti di tipo strutturale come i fenomeni economici e i rapporti sovrastrutturali come i fenomeni di tipo politico e storico. Oggetto di indagine = studio delle determinanti sociali storiche e culturali dei processi psichici. Il metodo = (ricerche transculturale), indagini comparative dove vengono messe a confronto processi psicologici che derivano da soggetti appartenenti a contesti i e classi sociali differenti. Conducono inoltre delle ricerche sullo sviluppo ontogenetico.

Critica dell’impostazione della psicologia e dello sviluppo. Vygotskij I processi psicologici si creano in un contesto storico e sociale e noi ne dobbiamo tener conto per studiare le funzioni psichiche complesse. Le critiche riguardano sia la psicologia oggettiva sia quella soggettiva. Quindi critica anche la scuola Riflessologica. Le altre scuole hanno analizzato solo i processi mentali elementari, perché non hanno preso in considerazioni le determinanti sociali e politiche che influenzano i processi psichici. Allarga il campo d’indagine della psicologia. Leggi dello sviluppo storico e sociale. Secondo lui le funzioni appaiono prima nelle loro dimensioni sociali e in un secondo momento nelle loro dimensioni psicologiche. Ad esempio se un bambino riesce a svolgere mentalmente un’operazione aritmetica è perché questa era stata acquistata in precedenza dall’ambiente esterno socioculturale come la scuola. Questo processo per cui le funzioni psichiche sviluppatesi nelle relazioni sociali (funzioni Inter-psichiche) divengono successivamente interne all’individuo (funzioni Intra-psichiche). Per Piajet prima vi è la comparsa della funzione psicologica e poi di quella sociale. Vygotskij fece studi anche su popolazioni dove i bambini avevano dei disturbi come lo sviluppo cognitivo del bambino. Quest’interesse per i deficit cognitivi gli procurò le avversioni delle persecuzioni del regime di Stalin che le vide come una minaccia. Questi studi prendono il nome di Difettologia.

LA STORIA DELLA PSICOLOGIA ITALIANA Il primo laboratorio di psicologia fu istituito a Firenze dallo psichiatra Francesco De Sarlo (18641937) A Torino fu fondato un altro laboratorio da Federico Kiesow, alievo di Wundt (1858-1940) A Milano fu fondata una scuola di psicologia da Agostino Gemelli A Roma Sante De Sanctis A Pavia troviamo il polo più prestigioso con i tre psicologi più importanti del polo che sono: Vittorio Benussi, Cesare Musatti (tradusse le opere di Freud), Fabio Metelli. A Trieste Gaetano Kanizsa Due date importanti per la psicologia: -1971 Furono istituiti a Roma e Padova i primi due corsi di laurea in Psicologia -1989 Riconoscimento della professione di psicologo

CONTESTI E METODI DI RICERCA: -Ricerca in laboratorio (metodologie di tipo sperimentale) -Ricerca sul campo (metodi d’indagine inchiesta sondaggi e osservazioni etc) -Ricerca in campo clinico -Ricerca nell’ambito della scienza cognitiva (si avvale del metodo simulativo) ELEMENTI CHE DEFINISCONO UNA RICERCA CONDOTTA CON METODO SPERIMENTALE Possiamo differenziare i veri esperimenti dai quasi esperimenti. Esperimenti=lo sperimentatore ha un controllo totale su tutti gli aspetti coinvolti nello studio, il ricercatore seleziona i partecipanti (“CHI”), controlla cosa avviene durante la ricerca quindi le attività svolte (“COSA”), ha il controllo sul quando ovvero sul momento nel quale avviene l’esperimento stabilendo l’inizio e la fine di un’osservazione sperimentale (“QUANDO”), il luogo ovvero il contesto fisico ambientale dove avviene la sperimentazione (“DOVE”), nella maggior parte dei casi il dove è il laboratorio. (Laboratori=stanze buie che hanno in dotazione diverse apparecchiature in base all’esperimento che viene svolto) anche le procedure su come svolgere l’esperimento viene scelto dallo sperimentatore (“COME”). Grazie a questo controllo sperimentale abbiamo la certezza che se evidenziamo delle relazioni tra le cause e l’effetto, esse siano vere. QUASI ESPERIMENTO=lo sperimentatore non ha il controllo su alcuni aspetti fondamentali dell’esperimento come il CHI. LE VARIABILI IN GIOCO IN UN ESPERIMENTO SONO: -Variabili indipendenti=che sono le condizioni dell’esperimento manipolate dallo sperimentatore, sono condizioni sui quali i soggetti non possono intervenire e sono le condizioni che dovrebbero causare il fenomeno che voglio studiare. Nella ricerca quasi sperimentale la mia variabile indipendente è il fattore che mi arrendo posso giocare un ruolo causale del fenomeno che sto studiando. Sono le cause -Variabile dipendente= è il fenomeno che sto esaminando. Varia al variare della variabile indipendente. Il concetto di controllo=si riferisce ai mezzi che sono a disposizione del ricercatore per eliminare o ridurre le minacce alla validità. Devo avere il controllo su tutti gli aspetti che riguardano l’esperimento. Per eliminare minacce alla validità è consigliato introdurre un gruppo di controllo, che viene messo a confronto con il gruppo sperimentale. Esempio: voglio verificare l’efficacia di un farmaco, lo somministro al gruppo sperimentale, per capire se effettivamente il mio farmaco ha efficacia a intervenire sui sintomi, devo mettere a confronto il mio gruppo sperimentale con il gruppo di controllo (soggetti che hanno il raffreddore ma a cui non somministro il farmaco ovvero soggetti in cui il trattamento è inesistente) I risultati possono essere diversi: il gruppo sperimentale può guarire prima di quello di controllo così il mio farmaco fa effetto, se al terzo giorno il gruppo sperimentale avrà più sintomi rispetto al gruppo di controllo allora il mio farmaco non avrà avuto effetto. Per verificare la validità del farmaco devo confrontare i due gruppi. Esempio: devo intervenire su dei soggetti che hanno dei sintomi riconducibili al quadro della depressione, ipotizziamo di voler verificare se lo yoga può avere dei benefici su questi sintomi. Selezioniamo un gruppo di pazienti che hanno sintomi depressivi e somministriamo loro il trattamento registreremo i livelli di depressione del gruppo prima di partecipare al corso di yoga e alla fine. Facendo l’indagine solo sul gruppo sperimentale potremmo verificare che i livelli di depressione sono diminuiti ma è stato lo yoga o altre variabili hanno diminuito la sintomatologia

depressiva? Per accertarci che sia lo yoga prendiamo un secondo gruppo di pazienti che soffrono di depressione e che hanno caratteristiche simili al primo gruppo, non gli somministriamo alcun trattamento ma verifichiamo il loro livello di depressione prima e dopo il tempo trascorso dal corso (senza fargli fare il corso) se i sintomi sono diminuiti anche in questo gruppo, capirò che il trattamento non ha provocato la riduzione nella sintomatologia depressiva. Variabile indipendente=somministrazione della terapia. SCELTA DEI PARTECIPANTI ALL’ESPERIMENTO=scelta casuale dei soggetti partecipanti all’esperimento (è il caso a governare l’estrazione dei partecipanti da un certo universo). Oppure scelta basata su criteri di convenienza, i soggetti sono campioni di convenienza o di comodo, scelgo le persone che riesco a raggiungere in modo più facile. Perché ricorrere a questa procedura, è molto più facile e conveniente (tempi - risorse) lavorare su campioni di convenienza. Oppure esperimenti su singoli soggetti. I DISEGNI SPERIMENTALI FATTORIALI -Ad un solo fattore (l’unica cosa che può cambiare è il numero di gruppi che partecipano all’esperimento) -A più fattori (Esistono anche disegni dove le variabili, i fattori possono essere più di uno.) I disegni con un solo fattore possono essere: -Tra i soggetti -Entro i soggetti Esempio tra i soggetti: -Variabile indipendente colore dello stimolo (4 livelli) -Variabile dipendente tempo di reazione Al gruppo uno vengono presentati solo stimoli rossi, al gruppo due azzurri, al gruppo tre verdi e al gruppo quattro viola. Assegniamo causalmente (estrarre casualmente i partecipanti, è lo sperimentatore che comunque controlla i partecipanti anche se è il caso che decide in che gruppi i soggetti finiscono) 30 soggetti a ognuno di questi stimoli. Il fenomeno che voglio spiegare è il tempo di reazione, posso spiegarlo si, attraverso un software particolare o un cronometro, registro così il tempo medio impiegato dai soggetti per rispondere allo stimolo loro presentato. Ipotizziamo nel nostro esempio i tempi. Gli stimoli verdi sono associati a tempi di reazione più lunghi rispetto agli altri colori. Gli stimoli azzurri sono associati a tempi di reazione più elevati risetto agli stimoli rossi e viola. Non ci sono differenze sui tempi di reazione agli stimoli viola e rossa. Lo sperimentatore può condurre la stessa ricerca in un altro modo, l’obbiettivo è lo stesso capire se ci sono stimoli di colori che richiedono un maggior numero di tempo per dare una risposta. La nostra variabile indipendente è sempre a 4 livelli perché sto confrontando 4 colori, la mia variabile dipendente non cambia ma cambia il numero di gruppi che partecipano all’esperimento. Il gruppo ora è uno, e allo stesso gruppo somministro tutti e 4 gli stimoli. I tempi di reazione sono gli stessi. Il vantaggio di questa metodologia è che servono meno soggetti, la possibilità però di minaccia dei risultati sul quale lo sperimentatore deve agire è che i soggetti dovranno svolgere delle prove in sequenza, ma non siamo sicuri che il fatto di agire su il primo stimolo possa condizionare gli stimoli seguenti quindi si può generare un effetto sulla sequenza. SI può agire variando l’ordine della sequenza degli stimoli. Se ho 30 soggetti a uno presenterò prima lo stimolo

rosso poi quello viola, all’altro prima quello viola poi quello rosso e così via. (Devo variare ordine e sequenza) Così la validità della mia ricerca è assicurata. INCHIESTA E SONDAGGIO (ricerche sul campo) Rientrano all’interno di ciò tutte le ricerche che prevedono l’uso del questionario, per raccogliere dati e informazioni su: -Opinioni -Atteggiamenti -Abitudini -Comportamenti -Reazioni emotive (ad un evento per esempio) -Ricordi Il campionamento – campione=sotto insieme di individui che appartengono all’universo che io voglio studiare. Come scelgo e individuo il campione=prima di tutto valuto la consistenza numerica del campione che mi serve per svolgere la ricerca (legata a fattori anche economici e di risorse umane). Le procedure utilizzate per scegliere i partecipanti: -Procedure di campionamento casuale o probabilistico in base alla quale tutte le unità del campione hanno le stesse probabilità di essere estratte. Mi garantisce la rappresentabilità dell’universo che voglio studiare. -Campionamento non probabilistico o non casuale, scelgo attraverso di criteri di convenienza, questo campionamento non mi garantisce la rappresentabilità dell’universo che voglio studiare. -Stabilire alcune quote nel mio campione LA PREPARAZIONE DEL QUESTIONARIO -Operazionalizzazione delle variabili indagate -Scelta del contenuto e del formato delle domande sulla base di alcuni criteri quali:  Conoscenza del tema d’indagine  Modalità di somministrazione del questionario  Caratteristiche dei rispondenti  Risorse di cui dispone il ricercatore per analizzare i dati IL FORMATO DELLE DOMANDE/ITEM (termine utilizzato per indicare le domande di un questionario) Le domande possono essere: - aperte e il soggetto può strutturare autonomamente il contenuto della risposta - chiuse, che contengono diverse alternative di risposte definite dal ricercatore, (studio pilota=indagine fatta dal ricercatore su un piccolo gruppo di individui le domande sono aperte e attraverso le risposte dei soggetti il ricercatore creerà le differenti risposte possibili che sono utilizzate nelle domande chiuse). Le domande chiuse possono essere: -a scelta singola –a scelta multipla -con scala di valutazione (es. scala Likert non ci sono numeri ma etichette=per nulla attento, poco attento, abbastanza attento etc.. , scala numerica) - domande filtro, mi permette di escludere dalla ricerca i soggetti che non sono coinvolti TIPOLOGIE DI QUESTIONARI - non strutturati, formati interamente da domande a risposta aperta, viene utilizzato in indagini di tipo qualitativo - semi strutturati, il ricercatore affianca all’uso di domande aperte l’uso di domande chiuse - strutturati, comprendono esclusivamente domande chiuse a scelta singola o multipla

LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO - Faccia a faccia, le domande vengono sottoposte direttamente da un intervistatore che può registrare le risposte date dal soggetto. E’ un metodo prezioso in quanto è possibile verificare le sue caratteristiche di base (sociali). Lo svantaggio è che alcuni temi trattati potrebbero far scaturire nel soggetto dei meccanismi di difesa tali per cui il soggetto mente su specifici aspetti. - Per iscritto, aumenta la distanza fisica e psicologica tra il ricercatore e il soggetto. Può avvenire in gruppo, per invio postale, consegna e ritiro da parte di una persona incaricata. (queste ultime due modalità possono avere dei vantaggi, perché il soggetto sarà più sincero anche su i suoi aspetti più privati, lo svantaggio però riguarda il tasso di risposta che oscilla tra il 10 e il 30% se utilizziamo il mezzo postale, nel caso di consegna e ritiro questa percentuale sale ma non è così alta come quella che si può ottenere in una somministrazione per gruppo) - Via telefono, è la somministrazione più invasiva -CATI (computer assisted teleohonic interview) il tasso di risposta non è alto come la somministrazione face to face o in gruppo, ma nemmeno bassa come gli altri due metodi. I questionari telefonici devono richiedere poco tempo di somministrazione, bisogna evitare che il soggetto chiuda la conversazione. - Via computer, ciò può avvenire in laboratorio o attraverso una web survey (indagine online) i limiti legati a quest’ultima: non abbiamo la certezza che i dati ottenuti da questa indagine siano veri, però ciò ha consentito di raggiungere dei campioni con una consistenza numerica molto elevata, i tempi di raccolta dati inoltre sono brevissimi e i dati sono già inseriti nel calcolatore e pronti per essere esaminati. Le indagini più recenti vengono fatte anche attraverso le App survey. METODO DELL’OSSERVAZIONE - Osservazione “naturalistica” di comportamenti messi in atto da singoli individui o gruppi nel contesto in cui essi hanno luogo. Il ricercatore non entra in nessun modo in gioco sulla scena della ricerca, sono osservazioni non intrusive  il ricercatore non interviene e non modifica gli elementi dell’osservazione. Gli strumenti utilizzati dal ricercatore sono: videocamera, registratore audio, appunti scritti. In tutti e tre i casi l’osservazione deve avvalersi di una griglia, ciò il ricercatore deve decidere a priori quali sono le unità che intende osservare. Questa griglia può essere più o meno complessa in base agli obbiettivi che si vogliono raggiungere attraverso la ricerca. LE DIMENSIONE TEMPORALE DELL’OSSERVAZIONE - Osservazione continua (osservazione con una telecamera in modo continuo, le difficoltà sono trovare soggetti disponibili a questo tipo di osservazione) ---- Osservazione campionaria (non è un’osservazione continua) - Osservazione longitudinale (ripeto le mie osservazioni sullo stesso gruppo, sugli stessi soggetti. Questo tipo di approccio può essere molto faticoso per i soggetti che aderiscono a una ricerca di questo tipo “disegno di ricerca entro i soggetti”) --- Osservazione trasversale (i gruppi, i soggetti esaminati e osservati sono diversi a analizzerò il confronto dei comportamenti registrati all’interno dei differenti gruppi “disegno di ricerca tra i soggetti”) RICERCHE CLINICHE Le caratteristiche dei soggetti su cui vengono svolte queste indagini caratterizzano questo tipo di ricerche. Sono ricerche condotte su popolazioni e gruppi di soggetti affetti da disturbi psicologici di qualche genere.

Ricerche di psicologia generale VS ricerche di psicologia clinica: -Tecniche di indagine molteplici  sperimentali, osservative sia in laboratorio sia al di fuori, inchiesta o sondaggio RIFERIMENTI TEORICI PER LA DIAGNOSI - DSM-V: Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders a cura dell’American Psychiatric Association - ICD-10: International Classification of Diseases a cura dell’organizzazione mondiale della sanità. STRUMENTI PER LA DIAGNOSI -Colloquio clinico -Osservazione accurata del comportamento -Interviste strutturate -Test, di vario tipo, autovalutativi  è il soggetto che compila un test somministrato dal ricercatore. Eterosomministrazione  lo psicologo completa il test Proiettivi  il soggetto deve descrivere degli stimoli, attraverso la descrizione il soggetto proietta delle caratteristiche della personalità o tratti inconsci attraverso l’interpretazione. Test di intelligenza. -Valutazione neuropsicologica

L’USO DEL METODO SIMULATIVO NELL’AMBITO DELLA SCIENZA COGNITIVA La caratteristica è quella di basarsi sull’imitazione del calcolatore delle prestazioni cognitive umane. Il loro strumento è il calcolatore che viene considerato come un luogo dove è possibile riprodurre la mente e il comportamento umano. LA VERIFICA DEI MODELLI SIMULATIVI NELL’AMBITO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE “MORBIDA” -Il confronto tra prestazioni artificiali e umane deve basarsi su due criteri:  Identità dei risultati/output finali  Equivalenza delle procedure: - tempi di risposta VANTAGGI DEL METODO SIMULATIVO -Introduzione di un metodo rigoroso per lo studio della mente basato su specifici criteri di scientificità. -Applicazione in ambiti rilevanti dal punto di vista economico e sociale LIMITI DEL METODO SIMULATIVO Quest...


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