Storia del tennis PDF

Title Storia del tennis
Course Tennis
Institution Università degli Studi di Perugia
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LA STORIA DEL TENNIS ORIGINI Il gioco del tennis ha radici molto lontane. Le prime testimonianze di giochi simili risalgono addirittura al Medioevo. Forme di tennis rudimentale possono essere considerati due giochi dell’antichità classica: lo “sferistichè” della Grecia e il “ludus pilae cum palma” della Gallia romana. Si trattava, sostanzialmente, in entrambi i casi, di far rimbalzare una piccola palla colpendola con le mani, in un campo diviso a metà. Dall’antico gioco romano derivarono poi in Francia il Jeu de Paume, e in Italia la Pallacorda, l’antenato del gioco del tennis, molto diffuso nelle corti di mezza Europa. Tra il 1100 e il 1700 si diffuse nella nobiltà inglese, francese, spagnola, italiana e dell’impero astro-ungarico. Inizialmente si rispondeva al lancio della palla a mani nude, poi con un guantone, poi si preferì schiaffeggiare la palla con una paletta di legno, e infine, solo verso la fine del Settecento si iniziò ad utilizzare una racchetta. Una continua evoluzione che ha portato al gioco che conosciamo oggi. La pallacorda fu il primo sport “professionistico”, infatti si hanno testimonianze che i nobili ingaggiassero giocatori che si esibivano in tornei. Nel 1571 gli scritti parlano di una corporazione di giocatori di pallacorda, una vera e propria associazione professionistica, stabilita da Re Carlo IX. Egli organizzò inoltre il primo torneo con racchette, diviso in tre categorie: apprendisti, amatori, professionisti.

Il primo codice che stabiliva il regolamento ufficiale fu pubblicato nel 1599 da un professionista di nome Forbet. Nel 1874 il maggiore inglese Walter Clopton Wingfield brevettò alla Camera dei Mestieri di Londra l'invenzione di un nuovo gioco, consistente in un campo a forma di clessidra, diviso al centro da una rete sospesa. Il gioco era addirittura confezionato in una scatola contenente alcune palle, quattro racchette, la rete e le indicazioni per segnare il campo. Il gioco era fondato sulle regole del vecchio real tennis e, su suggerimento di Arthur Balfour, venne chiamato lawn-tennis. Il tennis è stato uno degli otto sport presenti alla prima edizione delle Olimpiadi moderne del 1896 e ne rimase in programma sino ai giochi di Parigi del 1924. La sua uscita in occasione dei Giochi di Amsterdam del 1928 viene da alcuni spiegata con un banale dissidio di natura commerciale sulla scelta della marca di palle da usare; ma certo fu determinante l’atteggiamento degli inglesi, che volevano proteggere il prestigio di Wimbledon evitando una manifestazione che, sia pure a scadenza quadriennale, potesse essere considerata più importante. Dopo questa data, venne escluso, per poi rientrarvi ufficialmente nel 1988 con i Giochi di Seoul. Attualmente il tennis è gestito da due entità ben distinte: la FIT (Fédération Internationale de Tennis) che rappresenta il tennis all’interno del CIO (Comitato Internazionale olimpico) e la ATP, l’Associazione dei tennisti professionisti, fondata nel 1973, che rappresenta i giocatori e di fatto coordina un circuito di tornei a livello internazionale.

ETIMOLOGIA Curiosissima è l’origine del nome “tennis”. Bisogna sapere, infatti, che i praticanti della “paume” gridavano “tenez!”, cioè “prendete”, per avvertire gli avversari che si era pronti a giocare la palla. Ebbene, nel 1374, in un giorno come tanti, in un campo, magari sperduto nelle campagne inglesi, un ricco lord dal portamento suntuoso gridò “tenez!” tentando di pronunciarlo alla francese ma gli uscì male ed ecco nascere, in un istante, il termine “tennis”.

I PRIMI TORNEI Nazionali La "data di nascita" ufficiale del tennis risulterebbe dunque il 23 febbraio 1874. Da questo momento quindi, il tennis iniziò a diffondersi a macchia d’olio, la voglia di giocare competitivamente si faceva sempre più forte ed è piacevole immaginare, con la nascita dei primi Club, che ci fosse una gara tra i paesi nell’organizzare per primi il più grande torneo di tutti i tempi. La gara andò ad aggiudicarsela l’Inghilterra che per prima indisse il Torneo di Wimbledon, dando l’avvio al Grande Slam nel 1877. Il primo vincitore, Gore Spencer, fu anche l’inventore della volée: si piazzò alla rete e cercò di rispondere a più palle possibili; inizialmente questo metodo venne contestato ma ben presto, già durante la partita, fu ammesso. Il torneo di Wimbledon, essendo stato il primo, è considerato il più importante e il più tradizionalista, restando immutato nei secoli.

Anche negli Stati Uniti la popolarità del tennis crebbe sempre di più tanto che nel 1881 a Newport (Rhode Island) dopo che venne istituita la federazione, fu organizzato un torneo prettamente maschile, disputato sull’erba, e riservato solamente ai professionisti. Nacque così l'United States National Men's Singles Championship, oggi chiamato US Open. L'equivalente femminile si tenne per la prima volta nel 1887. Il 21 maggio 1881 l'associazione statunitense del tennis si riunì per decretare il regolamento ufficiale. La Francia e l’Australia non stettero a guardare, decisero di farsi un proprio torneo. La Francia istituì nel 1891 il primo Championat de France, uno dei tornei più prestigiosi di tutti i tempi: l'Open di Francia, altrimenti noto come Roland Garros. Si è sempre giocato su terra battuta, eccetto per qualche anno nella fase iniziale, in cui si è disputato su un misto di sabbia e ciottoli. Invece in Australia primi Australian Championships si tennero nel 1905 con il nome di Australian Open. Soprattutto a causa della sua posizione geografica, il torneo inizialmente non ottenne attenzioni da parte dei grandi campioni. Fino agli anni ottanta il torneo continuò a essere considerato "di serie B". Nel 1988, però, la sede si ritrasferì a Melbourne e da allora l'Australian Open venne finalmente considerato allo stesso livelli degli altri tre. I primi tornei si giocavano sull'erba. Il termine “Open”, comune in questi ultimi tre tornei, stava ad indicare che il torneo era aperto a tutti, eliminando la distinzione tra i tornei per professionisti e quelli per amatori. L'Australian Open, l'Open di Francia, il Torneo di Wimbledon e l'US Open (che si svolgono rispettivamente a Melbourne, Parigi, Londra e New York) restano tutt'oggi i quattro tornei più ambiti e

più prestigiosi, e il conseguimento di una vittoria in ogni torneo nello stesso anno è chiamato Grande Slam.

Australian Open

Us Open

Wimbledon

Roland Garros

Internazionali I campionati nazionali erano stati creati, non rimase che istituire anche quelli tra nazioni, così nel 1898 venne ideato un torneo da quattro membri della squadra di tennis dell'Università di Harvard che pensarono di sfidare i britannici in una competizione di tennis. Una volta che l'idea ebbe ricevuto il via libera dalle rispettive associazioni, uno dei quattro giocatori di Harvard, Dwight F. Davis, progettò la formula del torneo e spese di tasca sua per acquistare un appropriato trofeo d'argento. Il primo incontro tra Stati Uniti e Gran Bretagna si giocò al Longwood Cricket Club di Boston in Massachusetts nell'International Lawn Tennis Challenge nel 1900. La squadra statunitense, della quale Davis faceva parte, sorprese i britannici vincendo i primi tre incontri. L'anno seguente le due nazioni non gareggiarono, ma gli USA vinsero la sfida seguente del 1902. Nel 1905 il torneo si allargò per comprendere Belgio, Austria, Francia, e Australasia, una squadra combinata di Australia e Nuova Zelanda, che gareggiarono assieme fino al 1913. Inizialmente il torneo era conosciuto come International Lawn Tennis Challenge. Nel 1946 fu ribattezzato Coppa Davis (in inglese Davis Cup) in onore del fondatore morto nel 1945. Questa competizione si è diffusa a livello mondiale inserendo nei propri tabelloni un numero sempre crescente di rappresentative nazionali di tennis maschile. L'idea di organizzare un torneo simile alla Coppa Davis a livello di tennis femminile venne concepita per prima nel 1919 da Hazel Hotchkiss Wightman. Nel 1923 Hazel donò un trofeo, che sarebbe

stato ribattezzato Wightman Cup, messo in palio in un torneo disputato annualmente tra le due più forti nazionali femminili di tennis dell'epoca: quella statunitense e quella britannica. Nel 1962 l'idea di Hazel Hotchkiss Wightman venne ripresa da Nell Hopman, la quale voleva organizzare un torneo a squadre femminili. Questa convinse l'ITF a organizzare il torneo così nel 1963 nacque la Federation Cup (oggi conosciuta come Fed Cup) in occasione del 50º anniversario della fondazione della ITF. In questa prima edizione parteciparono 16 nazionali in una competizione che si svolgeva nell'arco di una settimana. Negli anni novanta oltre 70 nazionali partecipano alla Fed Cup e così nel 1992 vennero introdotti i gironi di qualificazione regionali. Nel 1995 la struttura della Fed Cup si uniformò a quella della Coppa Davis diventando un torneo che si disputa nell'arco di un anno con incontri tra nazionali che si giocano in alcuni weekend particolari della stagione.

Coppa Davis

Fed Cup

LE FEDERAZIONI Dalle radici della Coppa Davis e dal bisogno di fondare una federazione internazionale del tennis, nel 1913 dodici federazioni nazionali si accordarono per formare l'International Tennis Federation, abbreviata in ITF. La federazione stabilì le regole definitive del tennis nel 1924, e da allora quelle regole sono state cambiate pochissime volte. Uno dei cambiamenti maggiori fu l'introduzione del tie-break nel 1970. Nel 1954 fu fondata anche una Tennis Hall of Fame, un museo non-profit a Newport (Rhode Island). Tuttavia la storia del tennis non è stata tutta rosa e fiori. Nel 1967 vennero creati i primi due circuiti di tennis maschile: il World Championship Tennis (WCT) e la National Tennis League (NTL). Ben presto i due iniziarono a controllare tutto il gioco tanto da imporre ai giocatori, che erano sotto loro contratto, a quale torneo partecipare. Per paura dell’egemonia, l’ITF (al tempo denominata International Lawn Tennis Federation – ILTF), nel 1969 approvò la nascita del Gran Prix di cui facevano parte i tre grandi Slam ad esclusione di quello australiano. I contrasti tra i circuiti erano talmente forti che uno vietò di partecipare ai tornei dell’altro e viceversa. I giocatori, probabilmente stufi di essere manovrati come marionette, fondarono un proprio sindacato: nel 1972 nacque l’Association of Tennis Professionals (ATP) che sanciva i diritti dei tennisti, proteggendoli dalla ILTF e dal WCT. Nel 1973 venne fondata anche la Women’s Tennis Association (WTA) la principale associazione del tennis femminile.

In Italia il tennis è rappresentato dalla FIT (Federazione Italiana Tennis) e le manifestazioni più importanti che si svolgono ogni anno sono i tornei internazionali di Roma e di Milano.

CURIOSITA’ - Il gioco era molto amato dagli artisti. Secondo molte testimonianze il grande Michelangelo lo praticava con costanza. Ma la pallacorda, antenato del tennis, è anche menzionata per un fatto di cronaca. Il pittore Caravaggio la sera del 28 maggio 1606 a causa di una discussione causata da un fallo nel gioco ferì mortalmente il rivale, tal Ranuccio Tommasoni da Terni, con il quale aveva avuto già in precedenza discussioni spesso sfociate in risse. Questo gli causò la condanna a morte, che lo costrinse ad abbandonare Roma. - Ben due re francesi morirono in incidenti legati al gioco: Luigi X per ripetuti attacchi dopo una partita e Carlo VIII dopo essere stato colpito dalla palla. - Gawain Gwalltafwyn, uno dei cavalieri della Tavola Rotonda, giocava a tennis con un gruppo di giganti nel racconto The Turke and Gowin. - Una teoria suggerisce che il gioco fosse inizialmente giocato dai monaci di clausura, viste le dimensioni e la forma dei primi campi.

- Si ritiene che Anna Bolena stesse assistendo a un incontro di real tennis quando venne fatta arrestare e che Enrico stava giocando quando gli giunse la notizia della sua esecuzione. - William Shakespeare menziona le palle da real tennis (chiamandole tennis balles) nella sua opera Enrico V quando un cestino pieno di palle viene consegnato a Re Enrico come simbolo della sua giovinezza e spensieratezza. - Il 1976 è l'anno che corona gli sforzi del tennis italiano: Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti, Antonio Zugarelli e Adriano Panatta, capitanati da Pierangeli, regalano all'Italia la prima e unica Coppa Davis. - Inizialmente si praticava al coperto su superfici in parquet in modo che la palla, riempita con lana o peli di cavallo e ricoperta di tessuto di canapa, potesse rimbalzare. - Il nome racchetta potrebbe derivare dall’arabo ràhat (palmo della mano), ma anche dal latino “reticulum”. L’ideatore della prima racchetta sembra essere un italiano, Antonio Scaino da Salò , che ne costruì una nel 1555....


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