Testo argomentativo consumismo PDF

Title Testo argomentativo consumismo
Course Filosofia politica
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
Pages 7
File Size 150.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 2
Total Views 137

Summary

testo ...


Description

il consumismo è un fenomeno che ormai da tempo caratterizza i Paesi più sviluppati e industrializzati, si può affermare che esso sia la conseguenza diretta dello sviluppo e dell’industrializzazione di massa. Infatti, questo tipo di produzione ha reso accessibile a tutti i prodotti e i consumatori hanno iniziato una corsa sfrenata all’acquisto di sempre nuovi beni per soddisfare dei bisogni che poi sono gli stessi che le imprese creano, quindi dei falsi bisogni. Il consumismo è un fenomeno da controllare e limitare perché fa male all’uomo e al pianeta. Fa male all’uomo perché rincorre continuamente le mode, i prodotti, le tecnologie, dimenticando le cose più autentiche: come l’amore, la solidarietà, la persona, l’amicizia, insomma i valori che sono più importanti degli oggetti. Fa male al pianeta perché questa corsa sfrenata a produrre sempre di più e sempre cose nuove per avere costanti guadagni, sta distruggendo la terra e le sue risorse. Se vogliamo che il nostro pianeta si salvi dalla distruzione dobbiamo necessariamente evitare tutti gli sprechi e tra questi il consumo di cose inutili. C’è chi sostiene che il consumismo sia segno di progresso e di benessere. Non è possibile accogliere questa opinione poiché nel comportamento dei giovani e delle famiglie si osserva qualcosa di strano: si rischia di sopravvivere di cibo pur di avere un telefonino alla moda, o un vestito firmato, o un’auto ultimo modello. Magari si va ad un discount ad acquistare cibi di scarsa qualità. Alla fine il bilancio familiare deve quadrare!. Si tratta di comportamenti errati che non fanno altro che danneggiare la situazione. I giovani, purtroppo, sono i primi a cadere nel tranello e avvertire bisogni che le aziende hanno appositamento creato per loro. Tutti oggi hanno tanti telefoni, tante auto, la lavatrice, l’asciugatrice, il robot, ecc. ecc. Sicuramente, alcuni di questi beni hanno reso più facile la nostra vita e meno faticosa. Tuttavia, ne abusiamo perché non è normale che questi beni vengano continuamente cambiati non perché non funzionino ma perché sono fuori moda. Sono le aziende, che furbe, hanno creato un nuovo prodotto (che poi è sempre lo stesso) e lo hanno fatto per vendere ancora. Dobbiamo essere molto attenti e non farci manovrare. Non sembra forse ma i consumatori, i giovani in particolare, hanno bisogno di essere educati al consumo, facendo capire tutti i danni che si avranno a lungo andare.

Testo argomentativo ciò che fa star bene. Ogni persona ha il proprio modo di cercare di recuperare la serenità e la gioia dopo aver vissuto un momento di difficoltà. Inizialmente, reagisco legandomi alle cose più semplici e che prima, del momento di difficoltà, consideravo date per scontate. Ad esempio, se pensiamo a quello che sta succedendo oggi, a causa della pandemia, che sta causando tanti problemi seri, una volta ritornata la normalità, (si spera quanto prima), la serenità per me sarà data da semplici gesti quotidiani: come abbracciare le persone, stare insieme senza preoccupazioni, dare un bacio ai nonni. In generale, il primo modo di riacquistare la serenità è facendo delle cose semplici che, in periodo di difficoltà, si era impossibilitati a fare. In secondo luogo, se ho un momento di rabbia e un problema da affrontare che mi mette in difficoltà, spesso cerco di utilizzare l’autocontrollo, ossia non arrabbiarmi, magari uscire, fare una passeggiata, pensarci su e poi, osservo, che riesco a prendere delle decisioni più ponderate. Un modo per recuperare la serenità è anche parlare con qualcuno della mia difficoltà. Infatti, sono convinto che tenersi dentro i problemi è un errore, perché molto spesso da soli non riusciamo ad uscirne fuori, mentre il consiglio di qualcuno o, semplicemente, il dialogo con qualcuno, ci consente di riflettere su noi stessi e riacquistare la serenità. Ho imparato anche che non si può recuperare la serenità senza essere disposti a perdonare, a capire gli altri, le loro ragioni. Spesso, infatti, i problemi nascono dalle incomprensioni tra le persone, e quindi si litiga per delle ragioni. In questi casi, non sto affatto bene, perché sono una persona che non ama entrare in conflitto con le persone. Quando questo succede mi rattristo e l’unico modo per riacquistare la serenità è di parlare con la persona interessata e chiarire. Tra le difficoltà vi sono anche quelle scolastiche. Se qualche volta mi è capitato di andare male ad una verifica, sono riuscito a recuperare la mia serenità solo dopo aver dimostrato che era solo un episodio occasionale, di dimostrarlo a me stesso, ovviamente. Sicuramente, i problemi più gravi sono quelli di salute o i lutti familiari. Ho avuto qualche lutto familiare e, devo ammettere di aver sofferto molto perché persone molto care. In questo caso, è il ricordo di queste persone, un ricordo positivo, che mi ha aiutato a ritrovare la gioia di andare avanti

.Pertanto,le modalità con le quali cerco di superare le difficoltà e rivivere la vita con gioia sono diverse a seconda delle difficoltà e dei problemi vissuti, non esiste una ricetta unica, perché tutto è strettamente legato alla persona.

Riassunto Emma Bovary Emma, la protagonista di questo brano, si reca ad una festa da ballo. Viene descritta la scena della sala: le dame erano tutte sedute in fila, con dei ventagli eleganti e dei vestiti pieni di pizzo. Emma era stata invitata a ballare ed era molto emozionata, ma quando le danze iniziarono l’emozione sparì e si immerse nella musica del violino e degli altri strumenti. L’autore descrive anche un gruppo di uomini dai 25 ai 40 anni, ben vestiti, curati in ogni aspetto, tanto che anche quelli di età maggiore sembravano molto giovani. Continuarono a ballare fino alle 3 del mattino, poi cominciò il cotillon,cioè la danza al termine della quale venivano fatti piccoli doni. Uno dei ballerini, che veniva chiamato visconte, invitò per la seconda volta Emma a ballare e lei si immerse nel ballo totalmente. Tutti li guardavano e ballarono per ore. Poi Emma tornò a casa e continuò a pensare a tutto quel lusso che aveva visto. Arrivata a casa, Natastasie, la domestica non aveva preparato la cena e Emma la licenziò. L’indomani, Emma passeggiò nel giardino e pensava a quella serata, le sembrava ormai lontana. Passarono i giorni e man mano il ricordo svaniva ma non la abbandonava mai.

Riassunto 5 maggio Questa ode è stata scritta da Manzoni alla notizia della morte di Napoleone. Infatti, lui inizia “Ei fu”, cioè egli fu, ma non c’è più perché è morto. La terra è rimasta stupita alla notizia della sua morte, e non sa se ci sarà mai un’altra persona così grande come Napoleone. Manzoni dice che lui non ha mai scritto nulla di Napoleone, né nei momenti di splendore, né nei momenti della sua caduta, ma ora che è morto si sente di dovergli scrivere dei versi. Poi Manzoni ripercorre tutte le imprese di Napoleone: dall’Egitto alla Spagna, dalla Germania alla Russia. Napoleone, dice Manzoni, è stato voluto da Dio, cioè Dio voleva che lui facesse tutto ciò che ha fatto, rientra in un suo progetto. Napoleone dominò a cavallo di due secoli e finì la sua vita in esilio, su un isola dispersa nell’oceano, l’isola di Sant’Elena, dove in punto di morte cercherà conforto in Dio.

Concetto di responsabilità personale La responsabilità personale secondo me è segno di maturità della persona, perché quando ognuno di noi diventa consapevole di ciò che è e di ciò che fa, significa che rispetta sé stesso e gli altri. In questo periodo, in cui tutto sembra andare in un modo diverso dal solito, anche la scuola ne paga le conseguenze. La Dad è un rimedio che è stato trovato per poter proseguire con l’istruzione e non abbandonare. Io sono d’accordo su questa decisione, anche se è davvero molto complicato: i rapporti faccia a faccia sono insostituibili. Tuttavia, proprio in questa occasione, è stata messo alla prova il nostro senso di responsabilità. Infatti, un po’ in tutte le scuole, primaria o secondaria, la Dad non sta funzionando bene per la mancanza di rispetto tra alunni e docenti. Gli alunni credono di fare i furbi, e quindi non si stanno impegnando come dovrebbero, trovando scorciatoie poco gradite

per avere dei buoni voti. I docenti, da parte loro, ce la stanno mettendo tutta. Ma non basta, il nostro senso di responsabilità è il primo che dovrebbe funzionare. Infatti, se ognuno di noi fosse sincero non ricorrerebbe a sotterfugi utili: manca la linea, non apre il registro, oppure leggere durante una interrogazione ecc. Si perde la fiducia degli insegnanti. Magari, io proporrei di andare più lenti ma non mollare. È inutile caricare di compiti se poi si fanno male. Meglio poco ma fatto bene e da ognuno di noi. Se riusciamo ad essere veramente responsabili e a capire che tutte le scorciatoie e le bugie che diciamo si ritorceranno contro di noi, forse la Dad tornerà utile e ce ne renderemo conto solo quando tutto tornerà alla normalità.

Dopo un momento di sconforto o di tristezza o di difficoltà, riesco a riacquistare la serenità in diversi modi. La prima cosa che faccio, cerco di distrarmi e non pensare a quel problema. Però se è un problema che va risolto, lo affronto comunque vada. Ma prima cerco di ragionarci su. Un modo per riacquistare la serenità per me è pensare di aver superato quella difficoltà, perché questo mi dà grande coraggio. Di solito, dopo un momento di dolore o di tristezza, non mi voglio abbattere, cerco di trovare un motivo di ottimismo, così facendo supero il momento critico e riesco a stare più sereno. Se, al contrario, mi incupisco, ho difficoltà a ritornare tranquillo e provare gioia. Comunque, in genere, dopo momenti di difficoltà, è più facile provare la gioia, perché si è passati attraverso la sofferenza, i problemi. La vita, purtroppo, non è tutta rose. Ci sono momenti in cui potremmo sentirci sconfortati e momenti in cui tutto va bene. Allora dobbiamo imparare a pensare a quei momenti belli e anche al fatto che le cose non possono andare sempre in modo problematico. Pensiamo a quello che sta succedendo ora. Lo sconforto è al massimo, ma pensiamo che quando tutto sarà finito guarderemo la vita, i rapporti con le persone, il nostro modo di essere in maniera completamente diversa. Questa esperienza di sofferenza ci sta mettendo a dura prova, però sono sicuro che poi impareremo meglio a come essere sereni nella vita.

1. Se hai letto i testi dovresti saper dire di cosa parlano: scrivi il contenuto essenziale dei sonetti. Il primo sonetto parla della gioia dell’amore e mette in evidenza un contrasto: tra la primavera che apre le porte ai fiori, alle foglie e alla gioia degli amanti e la sua condizione di dolore, causata dal padre che per lei ha imposto un matrimonio contro il suo desiderio. Emerge quindi un profondo pessimismo. Il tema principale, pertanto, è il matrimonio imposto, tipico della società di un tempo. Nel secondo sonetto, ritorna il tema del lamento per la propria condizione di dolore di fronte ad una società che non lascia liberi di decidere. Anche qui emerge che la donna è costretta ad ubbidire alla volontà del padre e preferisce fuggire da quel mondo violento nei confronti della sua volontà e rifugiarsi in Dio, sicuramente attraverso la monacazione. Scrivi le parole chiave dei sonetti e indica il verso a cui corrispondono Primo sonetto A la stagion che ‘l mondo foglia e fiora = la primavera, quindi la gioventù, simbolo anche di spensieratezza, di fertilità (primo verso) Gioia – amanti (v. 2) Gioia dimora (v. 7) Errore (v. 9) Forte doglia (v. 10 Forza segnore (v. 11)

Secondo sonetto Lasciar (v. 1) Dio servire (v. 1) Cortesia morire (v. 5) Disdegnosa (v. 8) Pensosa (v. 10) Distorna (v. 11)

Né Disìo, né voglia, (v. 12) Tormento (v.13) 2. Adesso concentrati sul primo sonetto e rispondi completando: a) Il testo è divisibile in due parti (la prima parte le due quartine e la seconda le due terzine. Vi sono due nuclei tematici. I nuclei tematici sono: l’amore cortese, fonte di gioia e l’amore della poesia siciliana, visto come un lamento e sofferenza in quanto un amore vissuto non per propria volontà ma per volontà del padre. Quindi al primo nucleo tematico potremmo dare il titolo: “La giovinezza e il libero sfogo degli amori”, al secondo invece “L’amore contro volontà”. L’attacco che segna il passaggio dal primo al secondo nucleo è rappresentato dalle seguenti parole: “Ca lo mio padre m’ha messa in errore”. L’ultimo verso si distingue perché emerge il contrasto in quanto afferma che a differenza degli altri, per le la giovinezza non è fonte di allegria. n. 4

rileggendo il secondo sonetto mi viene subito in mente Giacomo da Lentini, della Scuola Siciliana (“Io m’aggio posto in core a Dio servire”). In pratica, ha lo stesso inizio, ma i versi della poetessa richiamano in genere lo stile trovadorico-provenzale e dimostrano la conoscenza della Scuola Siciliana. Nelle sua poesia vediamo presente il tema dell’amore cortese, le tematiche del repertorio popolare dei contrasti e il tema delle donne malmaritate. Lo stile mi ricorda quello di Giacomo da Lentini non solo per quanto riguarda la frase inziale, ma anche per lo schema. infatti, entrambi utilizzano una lingua siciliano toscanizzata e lo schema metrico è il sonetto con rime alternate. In realtà, la poesia di Donzella mi ricorda anche lo stile di Guglielmo d’Aquitania, del XII secolo, che nel suo Canzoniere scrive in Lingua d’Oc. In particolare, la canzone “Per la dolcezza della nuova stagione dove la primavera è anche qui metafora dell’amore, visto come qualcosa di soggettivo. Anche in questa canzone vi è il contrasto tra la natura primaverile che rappresenta l’amore tra le persone e la sofferenza del poeta. n-5 Dato il periodo in cui visse Donzella, ossia il Medioevo, credo che ella sia stata una persona di una particolare personalità. Difficilmente le donne in quel periodo potevano possedere la cultura che Donzella dimostra nei tre sonetti da lei scritti. Vive l’ambiente toscano, ma è profondamente influenzata dalla poesia francese e dalla poesia siciliana, come anche dal Dolce Stil novo. Nei suoi versi avverto l’assenza di ogni finzione, quindi molta sincerità, freschezza di sentimento, un linguaggio semplice e spontaneo. Anche il tema trattato mi sembra che rispecchi quanto questa donna fosse in avanti con i tempi, in un contesto medievale. Ella parla di una donna che è vittima di violenza psicologica da parte del padre, perché decide per lei su un aspetto importante della vita, il sentimento d’amore.

L’art. 1 Cost afferma che l’Italia è una repubblica (quindi non monarchia, non abbiamo un re, ma un presidente). È fondata sul lavoro e la sovranità appartiene al popolo, però nei limiti stabiliti dalla costituzione Art. 2 riconosce i DIRITTI INVIOLABILI dell’uomo, cioè quei diritti che non possono essere violati come il diritto alla vita, alla salute, ecc. questi diritti sono riconosciuti sia come SINGOLO, sia nelle formazioni sociali (cioè nella famiglia,s cuola o lavoro). ART 3 costituzione prevede due commi. Nel primo parla di UGUAGLIANZA FORMALE cioè dice che tutti sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, opinioni politiche, ecc. il SECONDO COMMA parla di UGUAGLIANZA SOSTANZIALE,, cioè

afferma che ècompito dello stato intervenire per eliminare le disuguaglianze. Art. 4 parla DEL DIRITTO AL LAVORO e dice che la Repubblica deve garantire a tutti un lavoro. Il lavoro è anche un dovere, perché ognuno grazie al lavoro concorre allo sviluppo del proprio Paese. Art. 5 DICE che la Repubblica è UNA E INDIVISIBILE tuttavia essa di divide in REGIONI, PROVINCE E COMUNI.quindi riconosce un certo decentramento. ART. 6 – tutela le minoranze linguistiche. Infatti in Italia ci sono persone che parlano francese (ad esempio in Val d’aosta) o che parlano altre lingue. ART. 7 e art. 8 riguardano i rapporti con la religione. L’art. 7 riguarda i

rapporti tra STATO E chiesa cattolica E DICE che i loro rapporti sono regolati dai PATTI LATERANENSI stipulati da Mussolini nel 1929 e rinnovati nel 1984. L’art 8 riguarda i rapporti con le altre religioni e dice che esse sono regolate con delle INTESE....


Similar Free PDFs