18 - ALOIS-RIEGL PDF

Title 18 - ALOIS-RIEGL
Author Aníron Undómiel
Course Teorie e storia del restauro
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Summary

ALOIS-RIEGL...


Description

ALOIS RIEGL E’ un esponente della scuola di Vienna, sarà una delle figure più importanti nell’ambito della storia del restauro per la novità e la qualità del suo contributo teorico. Rivoluzionerà l’approccio al problema della tutela del patrimonio storico-architettonico introducendo un nuovo concetto di monumento connesso alla teoria dello sviluppo dei valori artistici rintracciabili in ogni momento attraverso i quali è possibile comprendere quali finalità l’operazione di tutela si deve porre. Nel 1891 pubblica Altorientalische Teppiche che può essere visto come la base del suo pensiero, mette a punto un proprio sistema di valutazione dell’oggetto artistico ponendo in rapporto i motivi decorativi con i sistemi economici e sociali che li hanno prodotti. In questo suo primo scritto parla dell’evoluzione dei tappeti ma applicherà le stesse teorie per l’architettura, da un’importanza fondamentale al reperto qualsiasi esso sia. Nel 1893 scrive Stilfragen dove ripropone una riformulazione dei criteri di valutazione dell’arte ornamentale. Si relaziona con il pensiero di Semper sull’evoluzione degli stili opponendosi alla teoria del tedesco di una forma artistica pre-determinata da tre fattori (materia – tecnica - fine dell’opera) e inizia a parlare di Kunstwollen tradotto come intenzione dell’arte. Nel 1902 con Spatromische Kunstindustrie riprende l’idea del Kunstwollen applicandola a settori artistici più ampi, sovverte l’idea di Winckelmann che per oltre un secolo era stata alla base del ragionamento artistico e cioè che l’espressione artistica dell’età classica ha un valore assoluto. Dice che il Kunstwollen è una capacità volontaria-involontaria propria di ogni artefice di porre la propria opera in relazione con la dimensione sociale e culturale in cui egli si trova ad agire. Questo concetto esalta il carattere proprio di qualsiasi opera d’arte di espressione dell’intero complesso delle connotazioni culturali in cui essa è prodotta; sarà proprio nel Kunstwollen che lo studioso dovrà indagare. Nel 1903 pubblica Der Moderne Denkmalkultus che può essere definito come il maggior apporto dell’austriaco nel campo di tutela e restauro e costituisce il saggio introduttivo a un progetto di legge. E’ diviso in tre parti: nella prima abbiamo un’analisi dei valori propri dei monumenti e di come sono comparsi, nella seconda e nella terza vengono indagati gli effetti che la comparsa di questi valori ha avuto sui monumenti e i conflitti tra i valori. Affronta come prima cosa il concetto di monumento e dei valori associati ad esso. Per prima cosa tenta di definire il concetto di valore artistico che divide in due posizione una arcaica nella quale si cerca un valore oggettivo e assoluto dell’arte e una moderna sviluppatasi agli inizi del Novecento dove spunta il Kunstwollen e quindi il valore artistico di un monumento è sempre relativo. La vera novità di Riegl è che secondo lui bisogna riconsiderare il patrimonio architettonico da qui deriva la necessità di conservare il monumento semplicemente come documento cioè per il suo valore di testimonianza storica, è sicuramente questo il momento della nascita della moderna teoria di conservazione. Divide in tre tipi di monumenti quelli che sono nati avendo lo scopo di conservare sempre presenti e vivi singoli atti o i destini dell’uomo, questo monumento avrà un VALORE INTENZIONALE in quanto memoria; il secondo sarà il monumento con VALORE STORICO perché importante nel rappresentare una tappa del processo evolutivo; ci sarà infine quel monumento che non avrà nessun importanza storica o intenzionale che avrà VALORE DELL’ANTICO nel quale rientra anche il valore storico ed è legato all’idea del trascorrere del tempo. Monumenti intenzionali (Antichità e Medioevo), storici involontari (Rinascimento), antichi. Ogni classe è parte della successiva. Nella seconda e terza parte dello scritto l’autore esamina le richieste che derivano dal carattere specifico di ciascun valore nei confronti del culto dei monumenti. Relaziona i valori in quanto memoria con specifiche azioni naturali o umane sul monumento: al valore intenzionale corrisponde l’azione di restauro, al valore storico la conservazione, al valore dell’antico il degrado dell’opera dovuto a fattori naturali e umani. Cerca di dare una soluzione al conflitto tra valore antico e storico per evitare che entrino in contrasto sarà sufficiente che gli studiosi compiano le loro ricerche su copie o con descrizioni. Riegl identifica altri valori chiamati contemporanei da contrapporre ai valori in quanto memoria e sono : il valore d’uso, quello artistico, di novità e quello artistico relativo). Il valore d’uso contrasta con quello dell’antico nel momento in cui diviene

impossibile l’utilizzazione del monumento, per evitare questo bisognerebbe fare opere sostitutive ma sia per problemi economici che di influenza del valore antico non si possono fare. Il valore artistico non è altro che il Kunstwollen lui lo separa in valore artistico elementare o di novità con quello relativo. Il valore di novità richiede un carattere concluso di forma e colore perciò qualsiasi monumento antico non può avere valore di novità, può concordare con il valore storico se quest’ultimo si basa sul riconoscimento chiaro dello stato originale. Il valore artistico relativo è il parametro con il quale apprezziamo l’opera antica ed è per lo più una visione soggettiva. L’aspetto più rilevante della sua opera è il voler trovare una soluzione a tutte le richieste che vengono dai vari valori e comprende che i maggiori rischi per l’integrità dei monumenti sono dovuti all’incompatibilità di alcuni valori. La differenza con Boito è che l’italiano comprende il valore di novità e artistico relativo ma non riuscì mai a capire l’inconciliabilità tra di loro. Essendo solo un teorico la filosofia sul restauro di Riegl fu per molti anni messi da parte e riscoperta solo molto dopo....


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