30 capitolo promessi sposi scheda+riassunto PDF

Title 30 capitolo promessi sposi scheda+riassunto
Author Riccardo Mariani Marini
Course Letteratura
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Summary

Breve riassunto del trentesimo capitolo dell'opera "Promessi sposi" di Alessandro Manzoni....


Description

30° capitolo Sequenze (principali fatti che accadono): _Don Abbondio in viaggio con le due donne (vv. 1-93) I tre ospiti alla Malanotte (vv.94-258) _ Ritorno dei tre al paese (vv. 259-281) -Danni alle case di Agnese e Don Abbondio (vv.282-351) _

Uso del tempo (lineare o diacronico, presenza di analessi e/o prolessi): In questo capitolo l’uso del tempo è abbastanza lineare, vi sono alcune analessi, come ai vv. 71-72 –Oh signor curato,! – esclamò Agnese: –a pensare che la mia povera Lucia è passata per questa strada! – frasi pronunciate da Agnese mentre lei, Don Abbondio e Perpetua percorrono la strada per arrivare alla Malanotte. Fino al verso 141 il tempo è lineare, ma nei seguenti versi lo scorrere del tempo è molto più veloce e lo si può notare anche dall’espressione Ventitré o ventiquattro giorni stettero i nostri fuggitivi nel castello al verso 142.

Personaggi (riferimento alle tecniche descrittive utilizzate): In questo capitolo i personaggi principali sono Don Abbondio, Agnese, Perpetua e l’innominato, Manzoni fa riferimento anche un altro personaggio, Mattia Galasso, nominandolo una sola volta e senza darci nessuna descrizione. Le descrizioni che Manzoni ci da di questi personaggi sono esclusivamente psicologiche indirette, lo scrittore presenta Don Abbondio come negli altri capitoli cioè come un codardo che pensa solo alla propria salvezza, lo possiamo dedurre anche dai vv. 209-213 l’unica sua passeggiata era d’uscire sulla spianata, e d’andare, quando da una parte e quando dall’altra del castello, a guardar giù per le balze e per i burroni, per istudiare se ci fosse qualche passo un po’ praticabile, qualche po’ di sentiero, per dove andar cercando un nascondiglio in caso di d’un serra serra. Agnese è presentata come una mamma che si preoccupa per sua figlia e anche come una donna laboriosa e lo possiamo capire dai vv. 71-72 –Oh signor curato,! – esclamò Agnese: –a pensare che la mia povera Lucia è passata per questa strada! – e anche dai vv. 191-197 a chi non voleva farsi le spese, si distribuiva nel castello pane, minestra e vino: oltre alcune tavole che erano servite ogni giorno… Agnese e Perpetua, per non mangiare il pane a ufo, avevan voluto essere impegnate nei servizi che richiedeva una così grande ospitalità; e in questo spendevano buona parte della giornata… . In questo capitolo è messo in evidenza il rapporto un po’ conflittuale tra Don Abbondio e Perpetua, che da Manzoni è descritta si come una donna anche lei molto laboriosa, ma anche come una persona che non lascia perdere come possiamo capire dai vv. 336-337 Perpetua si chetava, ma non subito subito; e prendeva pretesto da tutto riprincipiare, Tanto che il pover’uomo s’era ridotto a non lamentarsi più. frase che Manzoni impiega non solo per dar risalto al conflittuale rapporta tra il curato e Perpetua, ma anche per descrivere il suo carattere da istigatrice. Nell’innominato è palese il cambiamento che l’incontro con Lucia ha portato, questo cambiamento è messo in evidenza dall’espressione che l’innominato usa per salutare Agnese ai vv.255-258

–Quando vedrete quella vostra povera, buona Lucia…– le disse in ultimo –già son certo che prega per me, poiché le ho fatto tanto male: ditele dunque ch’io la ringrazio, e confido in Dio che la sua preghiera tornerà anche in tanta benedizione per lei. –

Gli spazi: le vicende di questo capitolo si svolgono: alla valle, alla Malanotte e nelle case di Agnese e di Don Abbondio.

Riassunto 30° capitolo Agnese, Don Abbondio e Perpetua si rimettono in cammino diretti alla Malanotte unendosi anche ad altri viaggiatori bisognosi di protezione. Giunti nei pressi della destinazione incontrano un posto d’armi sia all’entrata della valle sia all’osteria della Malanotte. Qui l’Innominato, riconosciuto il curato, li accoglie festosamente e chiede loro notizie di Lucia. Nei successivi ventitré o ventiquattro giorni l’uomo provvede, anche personalmente, a difendere la vallata. Nel frattempo Agnese e Perpetua aiutano nelle faccende. L’unico a rimanere immobile, bloccato dalla paura, è Don Abbondio che non lascia mai il castello. Arriva infine la notizia che i reggimenti si stanno dirigendo verso Mantova. L’ultimo a passare è quello di Mattia Galasso. Rassicurate, le persone iniziano a tornare verso le proprie abitazioni. Per volere del parroco, ancora terrorizzato, i tre sono gli ultimi a lasciare i castello. L’Innominato cede loro una carrozza e fa trovare ad Agnese un corredo di biancheria e qualche scudo. Dopo una tappa dal sarto, il gruppetto giunge a destinazione dove una brutta sorpresa attende Perpetua e Don Abbondio: la loro casa è stata imbrattata e tutti i loro beni sono stati portati via. Persino il gruzzolo nascosto nell’orto non c’è più. Il capitolo si conclude con l’ennesima discussione tra i due....


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