Promessi Sposi Capitolo XXVI PDF

Title Promessi Sposi Capitolo XXVI
Author giulia di sano
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Verona
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CAPITOLO XXVI

 RIASSUNTO Il capitolo inizia con il dialogo tra Don Abbondio e il cardinale Federigo, il quale era venuto a conoscenza dell’accaduto, tramite Lucia e Agnese. Federigo sosteneva che Don Abbondio avesse violato i principi ai quali aveva promesso fedeltà diventando curato, aveva trasgredito ed era rimasto in silenzio. Inoltre aveva mentito ai due Promessi Sposi non spiegando la vera ragione per la quale non avrebbe più celebrato il matrimonio. Don Abbondio domandò cosa avrebbe potuto fare e il cardinale rispose che avrebbe dovuto parlarne con il vescovo e che si sarebbe potuto confidare anche con lui; Renzo e Lucia, invece, una volta sposati, avrebbero pensato loro stessi allo scampo. Il curato pensò che erano proprio i consigli che aveva dato Perpetua. Alla fine del loro dialogo Don Abbondio iniziò a sentire il dispiacere di sé, una compassione per gli altri, tenerezza e confusione. ( durante il loro dialogo non parlarono solo di questo, ma Manzoni spiega che l’anonimo ha voluto omettere il resto per non distogliere lo sguardo dalla vicenda). La mattina seguente Prassede andò a prendere Lucia che tra pianti e dispiacere dovette salutare la madre. Agnese sarebbe, però, potuta andare per un addio in una villa poco distante da lì dove Prassede stava portando Lucia. Il curato della parrocchia, dove si trovava anche l’Innominato, fece avere ad Agnese cento scudi d’oro. La mattina seguente, quando andò da Lucia, le raccontò dei soldi e del piano di prendere Renzo e poter finalmente andare via tutti e tre. La poverina , a malincuore, dovette confessare a sua madre del voto, ma si assicurò che comunque Renzo avesse una parte del denaro. Così iniziò la ricerca di Renzo, il quale non si trovava da nessuna parte e che anche Federigo iniziò a cercare. Il fatto è che la polizia di Milano aveva incaricato quella di Venezia di fare ricerche del noto delinquente. Renzo, avvertito, aveva per suggerimento del cugino Bortolo, cambiato residenza e cognome: si faceva chiamare Antonio Rivolta.

 LUOGHI 1. 2. 3. 4.

Canonica di Don Abbondio Casa di Lucia Villa di donna Prassede Paesi del Bergamasco

 TEMPO Da sabato 16 a Lunedì 18 Dicembre 1628  PERSONAGGI 1. Don Abbondio

2. Federigo

3. Agnese

4. Lucia

5. Donna Prassede

6. Renzo (Antonio Rivolta)

7. Bortolo (cugino di Renzo)

 FRASI “… Non voleva che si facesse rumore, voleva il segreto, per maturare a suo bell’agio i suoi disegni d’insidie o di forza; vi comandò la trasgressione e il silenzio : voi avete trasgredito, e non parlavate.” “… Stava zitto come chi ha più cose da pensare che da dire.”

“ Era, se ci lascia pensare questo paragone, come lo stoppino umido e ammaccato d’una candela, che presentato alla fiamma d’una gran torcia, da principio fuma, schizza, scoppietta, non ne vuole saper nulla; ma alla fine s’accende e, bene o male, brucia.” “… Con quel senso di doppia amarezza, che si prova lasciando un luogo che fu unicamente caro, e che non può esserlo più.”...


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