41° lezione PowerPoint PDF

Title 41° lezione PowerPoint
Course Economia Aziendale
Institution Università telematica e-Campus
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Appunti 41° lezione economia aziendale anno 2022...


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Il principio di economicità Il significato del principio di economicità • Coloro che pongono in essere un’attività produttiva lo fanno per un proprio tornaconto, reputando di poter realizzare ricavi superiori ai costi sostenuti per l'acquisizione dei fattori della produzione, dando luogo al conseguimento di un reddito. • Ma per l’impresa è fondamentale anche il carattere della durabilità, ossia capacità di durare nel tempo pur in presenza di un ambiente mutevole ricoprendo per una pluralità di soggetti il ruolo di fonte di benessere e di sostentamento. • A tal fine è indispensabile rispettare il principio di economicità della gestione = capacità di remunerare congruamente tutti i fattori della produzione. • Le condizioni da rispettare nel funzionamento dell’impresa si sostanziano in due aspetti distinti ma interconnessi, ossia : condizioni di equilibrio economico-reddituale, condizioni di equilibrio finanziario. Va accertata l’esistenza di un insieme di “pre-condizioni”, senza le quali non si ha reale e duratura economicità dell’impresa: • I processi produttivi aziendali si devono svolgere secondo condizioni di efficienza giudicate soddisfacenti; • I compensi corrisposti ai lavoratori devono essere ritenuti soddisfacenti in relazione all’impegno ed alle competenze da questi profuse nell’attività aziendale, oltre che in linea con il mercato; • Le remunerazioni dei portatori del capitale, sia di rischio che di credito, devono essere giudicate soddisfacenti rispetto ad opportunità di investimento analoghe presenti sul mercato. Le condizioni di equilibrio economico • L’equilibrio in economia d’azienda non esprime una situazione di “quiete”, di staticità; al contrario, esso deve essere inteso in una accezione spiccatamente dinamica, nel senso che può essere raggiunto a livelli dimensionali progressivi e variabili in relazione alle mutevoli condizioni ambientali. • Le condizioni di equilibrio economico, unitamente a quelle di equilibrio finanziario, costituiscono il fondamento logico della pianificazione della futura gestione, disatteso il quale si possono ingenerare scompensi nel sistema d'impresa. • Basandosi sul concetto di reddito “almeno normale”, come quel livello di reddito che assicurerebbe un’adeguata remunerazione dei portatori di capitale, è possibile esplicitare le possibili condizioni di equilibrio (o di squilibrio) economico in cui si può trovare l’impresa, che saranno approfondite nella sessione successiva Disequilibrio economico assoluto • Ricavi < Costi, si tratta di una condizione sostenibile solo nel b.t. e nella prospettiva di un sollecito e completo recupero di una piena economicità Disequilibrio economico relativo • Ricavi = Costi, non si ha alcun margine di reddito e l’impresa non è in grado di remunerare i fattori che, pur non provocando uscite monetarie per la loro acquisizione, comportano un sacrificio per chi li conferisce (la proprietà che conferisce un capitale di rischio che potrebbe essere investito in maniera alternativa) Equilibrio economico oggettivo • Ricavi = Costi + Oneri figurativi, vero e proprio livello di “indifferenza” per l’imprenditore, nel senso che, essendo i ricavi esattamente pari ai costi (compresi gli oneri figurativi), la gestione remunera tutti i fattori impiegati, ma non oltre. Gli oneri figurativi • Si è detto che non può considerarsi di equilibrio economico quella condizione in cui i ricavi superano i costi, ma il divario tra i primi ed i secondi non è tale da remunerare adeguatamente i portatori del capitale di rischio; • Per quantificare la capacità del reddito di adeguata remunerazione dei portatori di capitale di rischio, si può allora fare proficuamente riferimento al concetto di reddito "almeno normale", il quale si raggiunge quando la differenza positiva tra ricavi e costi è in grado di coprire i seguenti oneri figurativi : l'interesse sul capitale proprio, il compenso per il rischio al quale il conseguimento del reddito stesso è sottoposto, il compenso per l'opera del soggetto aziendale. Equilibrio economico soggettivo • Affinché l’imprenditore sia incentivato all’attività d’impresa, occorre che i ricavi, oltre a coprire ogni genere di costo, lascino anche un margine (vera giustificazione di tale attività), per cui si ha: Ricavi = Costi + Oneri figurativi + Quota di extra-profitto • “Soggettivo” perchè la congruità del profitto dipende dalle aspettative dell’imprenditore. L’orizzonte temporale • Per apprezzare le condizioni di equilibrio economico, l’orizzonte temporale non può e non deve essere limitato alla durata di un periodo amministrativo o, comunque, al b.t Il risultato economico negativo di un breve periodo, pur non potendo essere visto positivamente, va giudicato in connessione alle prospettive di sviluppo future. • Per converso, un risultato di breve periodo ampiamente positivo potrebbe derivare dallo sfruttamento opportunistico di condizioni ambientali favorevoli ma transitorie, da cui deriverebbero prospettive sfavorevoli di l.t. L’esempio può essere quello dell’impresa che, per minimizzare i suoi costi, non adotta programmi di formazione per i dipendenti: nell’immediato non registra aumenti nei costi del personale, ma nel lungo periodo, perde di competitività rispetto alle concorrenti. Orizzonte di m.l termine • Il giudizio sulle condizioni di equilibrio economico va espresso sull’orizzonte temporale del medio-lungo termine, proprio perché questa è condizione irrinunciabile per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’impresa....


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