Appunti mineralogia PDF

Title Appunti mineralogia
Course Mineralogia
Institution Università degli Studi di Pavia
Pages 2
File Size 62 KB
File Type PDF
Total Downloads 44
Total Views 145

Summary

Appunti...


Description

Proprietà dei minerali Proprietà scalari:  Densità: rapporto tra la massa del minerale e la massa di un uguale volume di acqua distillata a 4°, ed è numericamente uguale al peso specifico. Dipende dall’addensamento degli atomi nel reticolo;  Peso specifico: è il rapporto tra il peso e il peso di un uguale volume di acqua a 4°;  Punto di fusione: è caratteristico di ogni minerale. Proprietà vettoriali:  Durezza: è la resistenza che ha un minerale nell’opporsi alla scalfittura;  Sfaldatura: è una proprietà che dipende dalla struttura del reticolo cristallino e rappresenta la tendenza di un minerale a rompersi secondo direzioni parallele ai piani reticolari e quindi a facce reali o possibili del cristallo. Unitamente alla durezza definisce la coesione del minerale ed è anisotropa in tutti i cristalli, anche quelli monometrici;  Frattura: alcuni minerali, quando non si sfaldano, si rompono in frammenti irregolari; la frattura può avvenire in qualsiasi direzione. Proprietà ottiche:  Riflessione: quando un raggio di luce viene riflesso, l’angolo d’incidenza è uguale all’angolo di rifrazione e il raggio riflesso giace nel piano d’incidenza;  Rifrazione: un raggio di luce incidente sulla superficie di un mezzo rifrangente prosegue il suo cammino avvicinandosi alla normale alla superficie, mantenendosi sullo stesso piano. Il rapporto tra il seno trigonometrico dell’angolo di incidenza e il seno trigonometrico dell’angolo di rifrazione è costante e costituisce l’indice di rifrazione. L’indice di rifrazione è indipendente dall’angolo di incidenza. (n = sen i / sen r);  Assorbimento: la capacità di riflettere la luce è accompagnata da assorbimento. I minerali che al variare della direzione di assorbimento danno riflessi diversi si dicono pleocroici. I corpi in rapporto con l’energia luminosa si comportano da monorifrangenti o da birifrangenti. Nei primi la luce si propaga con la stessa velocità in tutte le direzioni, negli altri il raggio di luce si scinde in due che si propagano con velocità diversa;  Polarizzazione della luce: la luce ordinaria è costituita da vibrazioni elettromagnetiche in tutte le direzioni perpendicolari alla direzione di propagazione. I raggi che attraversano i cristalli birifrangenti, invece, vibrano in una sola direzione perpendicolare alla direzione di propagazione, con piano di vibrazione perpendicolare al piano di polarizzazione. I due raggi rifratti, ordinario e straordinario, sono polarizzati in due piano perpendicolari tra loro. Se un raggio di luce polarizzata attraversa un mezzo trasparente il suo piano di vibrazione può subire una rotazione a destra o a sinistra;  Birifrangenza: quando un raggio luminoso attraversa un cristallo del dimetrico o del trimetrico, si scinde in due raggi di luce polarizzata, tra loro perpendicolari, che si propagano con velocità diverse. Raggio ordinario ha un indice di rifrazione uguale in tutte le sue direzioni, il raggio straordinario invece ha un indice di rifrazione diverso nelle varie direzioni. Nel gruppo trimetrico tutti i raggi si comportano come straordinari;  Assi ottici: direzioni in cui non si verifica il fenomeno della birifrangenza. I minerali del dimetrico sono uniassici mentre quelli del trimetrico sono biassici;  Indicatrici ottiche: sono superfici vettoriali che visualizzano le proprietà ottiche dei cristalli. Nel monometrico le sostanze posseggono un indice di rifrazione uguale in tutte le direzioni dello spazio, sono quindi otticamente isotrope. La figura che rappresenta l’insieme dei valori è la sfera e i cristalli sono monorifrangenti. Nel dimetrico le sostanze hanno indice di rifrazione variabile con la direzione tra due valori estremi: raggio straordinario (e) e raggio ordinario (w). Nello spazio c’è una sola direzione straordinaria e infinite direzioni ordinarie perpendicolari alla straordinaria. Gli assi delle indicatrici ottiche hanno lunghezza proporzionale ai valori degli indici di rifrazione e e w e la figura che li rappresenta è un ellissoide di rotazione. La birifrangenza è data dalla differenza di valore tra i due indici di rifrazione e i cristalli sono birifrangenti uniassici. Si dicono otticamente negativi quei cristalli in cui w>e; si dicono otticamente positivi se w...


Similar Free PDFs