Barbero - La battaglia di Lepanto 1571 PDF

Title Barbero - La battaglia di Lepanto 1571
Author Francesco Pollaro
Course Storia
Institution Liceo (Italia)
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combattuta al largo delle Coste greche il 7 ottobre del 1571 è una delle più grandi battaglie navali mai combattuta nel Mediterraneo dal Piana o meglio delle flotte riunite del re di Spagna e della Repubblica di Venezia qualcosa come 200 galere più 6 galeazze Vascelli da carico da trasporto imbottiti di cannoni dall'altra parte dalla parte della flotta dell'impero Ottomano anche lì circa 200 fra galere e galeotte cannoni imbarcati sulla flotta Cristiana molti meno di sicuro su quella ottomana anche se azzardare delle cifre impossibile più di 100. 000 Uomini imbarcati da una parte dall'altra decine di migliaia di morti Ecco raramente si sono combattute nel Mediterraneo battaglie navali che abbiano coinvolto flotte così enormi così tanta gente e abbiamo fatto così tante vittime caduta in modo tutt'altro che in attesa anzi almeno almeno dell'Europa cattolica è un dettaglio che era aspettata da mesi prima di lettura dire da anni era aspettata con ansia è stata una colossale vittoria è stata celebrata immediatamente la notizia attraversato in un lampo l'Europa dappertutto ci sono state celebrazioni e due e dunque questa enorme Vittorio è rimasta impressa nella memoria collettiva serpente. In Italia in Spagna nei paesi dell'Europa cattolica ed è rimasta nel immaginario collettivo è rimasta nel immaginario Coletti dell'islam rappresentata in quel momento appunto dell'impero Ottomano e dall'800 almeno che da noi nell'Europa occidentale cioè questa idea delle battaglie decisive della storia via della storia i nostri occhi sono qui sempre quello in cui sia l'impressione che l'Europa avrebbe potuto essere sconfitta e sottomessa da qualche potenza che veniva da Oriente e invece grazie al valore degli Europei secondo qualcuno anche alla Provvidenza ecco europei in questi casi questa battaglia decisi la resistenza a tutti i costi a l'invasione islamica e che fanno di lei tanto una bandiera da sempre che c'è qualcosa che non torna in questa immagine della battaglia di Lepanto come una delle battaglie decisive della storia non perché non sia stata una grande battaglia non perché le flotte cristiane non abbiano stravinto hanno stravinto quella sera la potenza navale dell'impero Ottomano era annientata e gli spagnoli e i veneziani erano padroni del Mediterraneo gli storici sanno da sempre che quella battaglia non ha avuto nessuna conseguenza militare vera e propria questa battaglia è stata combattuta nel corso di una guerra che era scoppiata perché il sultano selim aveva preteso che Venezia di Celeste l'isola di Cipro Venezia non voleva cedere Cipro ha rischiato la guerra è nata La grande alleanza con gli spagnoli è stata vinta alla grande battaglia L'anno dopo la guerra non era finita il sultano non si era arreso Anzi risultano le va di nuovo in mare una flotta e Venezia che non ne poteva più di questa guerra che costava troppo L'anno dopo la battaglia di Lepanto decide che è meglio intavolare trattative col sultano e vedere cosa chiede per fare la pace il sultano chiede Cipro che è quello che voleva fin dall'inizio e Venezia cede Cipro al sultano paga i danni di guerra e fa la pace insomma la battaglia di Lepanto è stata persa dagli ottomani che L'anno dopo hanno vinto la guerra di continuare conquistare il resto dell'Europa e andare ad abbeverare i loro cavalli delle Fontane di Piazza San Pietro e lei queste sono quelle leggende di cui anche Allora l'opinione pubblica Si nutriva ma basta studiare la campagna che ha condotto la battaglia di Lepanto per capire le cose non stavano così basta verificare che pochi anni prima il sultano solimano il magnifico aveva cercato di prendere l'isola di Malta che non c'era riuscito Basta vedere la fatica che fecero in quella guerra del 1570 71 gli ottomani per sbarcare a Cipro e prenderla basta Questo per capire che l'idea di un impero capace di mangiarsi l'Europa in un solo boccone è un'invenzione una leggenda Ma sono quelle leggende che appunto A qualcuno piace coltivare un po' più da vicino come si è arrivati a questa battaglia che è una delle battaglie più famose della storia e che tuttavia in realtà alla fine non ha deciso niente la battaglia da guerra dura già da quasi 2 anni tata Perché il sultano selim figlio ed erede del grande solimano il magnifico è stato spinto dai suoi consiglieri E dai militari e religiosi della sua corte a fare almeno una piccola guerra per far vedere che l'impero non sia infiacchito significa aveva fatto grandi guerre e grandi conquiste selimi è diverso ti sei un po' l'ombra del padre è un ambasciatore veneziano della risultato Celine riceve gli ambasciatori nella stessa sala in cui diceva soli mano ma non siete dello stesso luogo in cui si debba suo padre perché dice che non è degno e fede risultano dei Re fare grandi investimenti costruire grandi moschee e se libro sta facendo e però non le può pagare con i soldi pagati Dai Bravi musulmani per pagare le sue moschee il sultano deve fare grandi conquiste e bottino E con quello deve pagare i suoi investimenti religiosi e alla fine il sultano selim si adatta bisogna fare una piccola guerra cosa potremmo fare se si potesse fare pacificamente ancora meglio questo per la serie l'impero Ottomano che voleva conquistare il mondo il sultano selim si accontenta di una

piccola conquista per mettere tranquilli i militari e i religiosi Cipro lui e il suo gran Visir mehmed Pasha uno dei grandi politici dell'epoca 20 gran Visir mettono gli occhi su chip e possedimento Veneziano Ma i veneziani che la controllano da un po' di tempo pagano un tributo al Sultano in cambio di questo possedimento dunque la teoria è che in realtà Cipro appartiene al sultano possiamo richiederla indietro le intenzioni l'ambasciatore Veneziano a Costantinopoli ci rimane malissimo tipo è importante per Venezia è un importante base navale avanzata dell'impero Veneziano anche Venezia un impero che ne volete fare di quell'isola tanto lontana da 2000 km da Venezia ed è 70 km delle Coste turche da te la noi che sarà molto meglio decidere cosa fare e molti dicono diamo gliela non possiamo rischiare una guerra Perché le guerre costano abbiamo interessi commerciali enormi in Oriente Meglio meglio fare un passo indietro ma nel governo Veneziano ci sono anche dei giovani bellicosi che hanno voglia di menare le mani e di farsi valere e che non conoscono tanto il mondo è che non hanno tanto paura dell'impero Ottomano e alla fine il partito dei giovani a Venezia prevale si decide la guerra e dunque la guerra scoppia e mentre Venezia mette in mare lentamente la sua flotta i turchi arrivano prima e sbarcano a Cipro l'esercito orde orde andando a vedere da vicino vediamo Vediamo le cifre Vediamo le difficoltà enormi di costruire navi da trasporto di reclutare soldati però la forza che sbarca a Cipro è sufficiente perché le guarnigioni veneziane si chiudano nelle loro fortezze a Nicosia a Famagosta e perché in poco tempo tutto il resto dell'isola cadde in mano ai turchi anche perché la sua popolazione greca cristiana ortodossa odia i padroni veneziani è allo sbarco dei Turchi dire incontro a braccia aperte dopodiché la forza sbarcato al comando di uno dei principali Asha del sultano la la Mustafà lascia considerato da tutti uomo brillanti stimo spiritoso carissimo lo dico perché ne riparleremo fra poco di lui la lavo stata fascia sedia la capitale dell'isola di così alla prende il comandante veneziano dell'isola che rifiutato che nell'ultima di a Venezia qualcuno avrebbe voglia di lasciar perdere e fare la pace in questo Risiko che si sta combattendo nel Mediterraneo Orientale interviene il Papa Pio Quinto Michele Ghislieri è un domenica non è un vecchio inquisitore un persecutore instancabile di ebrei e di eretici e naturalmente è anche un feroce nemico dei musulmani e dell' Impero Ottomano e Papa Pio Quinto intravede nella situazione drammatica in cui si trova Venezia l'occasione per fare qualcosa che sognava da tanto tempo mettere d'accordo le grandi potenze cattoliche la Spagna e Venezia e fare la guerra insieme contro l'impero Ottomano contro il sultano selim non è Guarda queste due grandi potenze Venezia e la Spagna sono rivali e non si amano Anzi si odiano Sei una nave da guerra spagnola fa tanto di entrare nell'Adriatico rischia di essere catturata e con l'equipaggio processato per pirateria e gli ufficiali impiccati sulla costa più vicina ma fra queste due potenze che si odiano la diplomazia pontificia instancabilmente fa la spola e alla fine le convince ad allearsi è nata quella che viene subito battezzata la santa lega e il papà annuncia la grande notizia ai cardinali dichiarando Testualmente che adesso potremmo rompere le corna a quelli indomita bestia che sarebbe poi appunto il sultano selim l'ottimismo è al massimo perché perché effettivamente la flotta veneziana e quella spagnola messe insieme saranno molto più forte della flotta tour è davvero queste due flotte e non è uno scherzo l'anno prima è stata devastata da l'epidemia ha perso parecchio e galere in piccoli combattimenti lotta turca e agguerrita alla sua testa ci sono le squadriglie dei Corsari algerini che sanno fare la guerra in mare quanto è meglio dei veneziani il morale a bordo della flotta veneziana e basso l'ammiraglio che la comandava l'anno prima è stato sbattuto in galera è messo sotto processo parecchi comandanti di galera sono stati accusati per corruzione per inefficienza sono andati in esilio non sono tornati in patria Insomma è una flotta come dire indebolita non soltanto dalla situazione disastrosa e dalla dal tifo ma ma dalle polemiche quella Veneziana che si concentra Comunque nella primavera del 71 a sbarrare l'ingresso dell'Adriatico le galere non navigano d'inverno le galere sono barconi di 40 m * 5 lunghe strettissime stracariche di uomini possono portare in quei 40 m x 5 centinaia di rematori di marinai di soldati sono pesanti bassissime sul pelo dell'acqua alla prima tempesta si ribaltano legale restano in porto per tutto l'inverno è l'inizio della Primavera poi in genere a marzo meglio ancora ad aprile Ecco le flotte possono cominciare a uscire in mare del'71 la flotta veneziana e il mare Dalmazia dei Balcani e si concentra Corfù chiamata all'epoca l'occhio di Venezia Corfù case barra l'ingresso dell'Adriatico ma anche l'Adriatico i veneziani non lo chiamano mica così lo chiama nel Golfo di Venezia e Corfù è il posto da dove si può come dire restare in guardia per vedere se il nemico viene avanti e per vedere se invece i nostri alleati

arrivano a unirsi a noi perché la flotta spagnola è ancora più lenta mettersi in mare spagnole più debole di quella Veneziana non ha un grande Arsenale come quello di Venezia Arsenale i più piccoli inefficienti a Barcellona Cartagena non ha una grande tradizione la flotta spagnola bisognava mettere in mare le galere costruirne di nuove reclutare equipaggi reclutare rematori reclutare soldati ci vogliono mesi l'astro del re Filippo Don Giovanni Don Quant'è Austria figlio illegittimo del grande imperatore Carlo Quinto giovanissimo poco più che ventenne una spina nel fianco per tuo fratello il Rei prudente perché tanto Filippo appunto è famoso per la prudenza e la calma con cui ragione sulle cose e la lentezza con cui fa le cose tanto Ori fratellino illegittimo diciamo la parola bastardo come si diceva lei poca Tanto lui invece ardente ansioso voglioso di Gloria voglioso di far vedere chi è la nominato comandante della flotta il fratello re appunto per dargli modo di sfogarsi Ma anche se da un Quante mpesta Ci vuole un sacco di tempo la Spagna fa le cose lentamente e in mare per la Turca posteggia Creta che è un altro degli avamposti dell' Impero Marittimo Veneziano Anzi è a questo. Perduta Cipro dove solo Famagosta resiste al comando di Marcantonio Bragadin perduta Cipro solo Creta costituisce un vero avamposto dell'impero Marittimo veneziano e la flotta turca sbarca a Creta vanno incontro entusiasti con i loro Pop in testa per ringraziare i turchi che vengono a salvarmi dai padroni Veneziani è la stessa cosa che era successa a Cipro Ma i turchi non sono venuti preoccupare Creta non hanno artiglieria d'assedio sono venute semplicemente a fare una scorreria e poi proseguiranno e attaccano le isole ionie bruciano Villaggi e monasteri a Zante a Cefalonia e la arrivati fin lì arriva arriva a Corfù dove c'è la flotta Veneziana al comando di Sebastiano Venier e lì con una flotta che da sola è troppo debole per affrontare la flotta nemica se fossero arrivati gli spagnoli saremmo più forti e potremmo dare battaglia mai questa situazione La Ruota Veneziana da sola non può dare battaglia e Sebastiano Venier bene prendere la decisione più difficile della sua vita si può bisogna andarsene Ma dove andiamo è una è una di addentrarsi nell'Adriatico e andare a cercare rifugio a Brindisi restare lì all'imboccatura dell'Adriatico con rischio che il nemico venga avanti e che noi si sia costretti a tornare sempre più indietro e rimaniamo imbottigliati nell'Adriatico con davanti una flotta più grossa della nostra L'alternativa è abbandonare l'Adriatico andare a Messina porto del re di Spagna cure per la flotta Ma naturalmente significa la flotta Veneziana rinuncia a difenderla Adriatico decidere cosa fare tutti gli dicono abbiamo a Brindisi non puoi abbandonare Adriatico cosa diranno Venezia alla fine Sebastiano Venier decide andiamo a Messina questa flotta sono preparativi che durano da mesi che comportano un lavoro pazzesco per l'ambasciatore spagnolo a Genova che infatti in quell'estate comincia a dare segni di squilibrio e deve essere sostituito perché sta impazzendo scarica soldati scarica soldati la musica Necchi alle mani come dicono loro risultati del Trentino che sono venuti due piedi fino a Genova La Spezia prima Torrita di Messina che non accettano la moneta veneziana ma Sebastiano Venier tiene duro e aspetta che arrivi da un Qual è intanto la flotta turca al comando di Ali capudan Pascià entrata nell'Adriatico e assedia e prende una dopo l'altra varie piccole città sulla costa albanese dalmata e poi va sotto si addentra sempre di più nell'Adriatico minaccia Zara a un certo. Mi lascia perfino Venezia a vedere se c'è il panico fanno venire truppe dalla terraferma per fortificare il lido quando venire cannoni pescatori da Chioggia perché I Corsari algerini Sono arrivati anche davanti a Chioggia alla fine di agosto del 1571 la flotta di Don quando è arrivata a Messina e lì sono radunate le 200 galere cristiane ci sta combattendo questa guerra nella speranza che questa flotta possa ancora andare a Cipro e riprendere l'isola e salvare Famagosta dove Marcantonio Bragadin sta resistendo è ancora arrivata a Messina la notizia che pochi giorni prima perché Antonio Bragadin a Famagosta si è arreso e ha firmato la capitolazione con Lala Mustafa Pashà e poi è andato in pompa magna al campo del Passat. Per prendere gli ultimi accordi e lì anche se le versioni sono contrastanti Sembra sicuro che Marcantonio Bragadin si è comportato con una arroganza estrema hai insultato Il Pascià e due hanno cominciato a litigare furiosamente e il Pascià perso la testa stracciato d'accordo arrestato i comandanti Veneziani e poi ha fatto giustiziare Marcantonio Bragadin atrocemente facendolo scorticare vivo tutto il mondo a Costantinopoli in particolare si stropicciano gli occhi che si chiedono cosa diavolo è preso alla Lala Mustafa Pashà per fare una cosa del genere mai accaduta prima è mai accaduta dopo in occasioni analoghe ma intanto le cose sono successe però la flotta Cristiana Messina non lo sa ancora e dunque salpano salpano verso Oriente con l'idea Beh se ci riusciamo andiamo a Corfù e se la flotta ottomana è ancora

dentro l'Adriatico l'avremmo imbottigliata e andiamo a distruggerla e sennò andremo a salvare Famagosta salta da Messina il 16 settembre Corfù è arrivati a Corfù Scoprono che la preda gli appena sfuggita perché ha le sue informazioni alle sue spie e sa cosa sta succedendo sono bastati pochi giorni perché I Corsari del capudan Pascià arrivassero con notizie sicure sul fatto che la flotta Cristiana è uscita da Messina e sta arrivando perciò e perciò Ali capudan Pascià non è rimasto a farsi imbottigliare nell'Adriatico se n'è andato ha fatto vela verso casa è al sicuro nella sua grande base di Lepanto all'interno del golfo di Corinto dove lo stretto e sbarrato da forti dirti di cannoni nessuno può raggiungerlo e Li ha li kapudan Pasha comincia a fare i conti ha fatto una campagna vittoriosa per tutta l'estate ha saccheggiato ha conquistato e carico di bottino ma anche perso moltissimi morti ha avuto la feste a bordo le sue galere sono accorto di rematori a corto di soldati E comunque non importa perché tanto la campagna è finita ormai è fine settembre è pronta e tornano in porto questo. La campagna del 71 è finita e Ali capudan Pascià comincia a licenziare i soldati che hanno voglia di tornare a casa che arrivano ordini da Costantinopoli risultano che anche lui ha le sue informazioni le sue spie i suoi rapporti sa anche lui che è una grande Flotta dei Maledetti infedeli si sta avvicinando alle coste dell'impero sa che il suo dovere proteggere il paese che il suo dovere proteggere la popolazione dagli infedeli che sicuramente vengono per attaccare E chissà dove vorranno sbarcare saccheggiare da Costantinopoli partono gli ordini a raffica evacuare le popolazioni delle Coste fortificare i punti di difesa e per la flotta uscire in mare ad affrontare il nemico ordini di capudan Pascià e gli altri comandanti della flotta ottomana discutono lunga dicono che non è il caso di uscire in mare in queste condizioni tra loro c'è il Pascià di Algeri cruciali e poi è un pescatore calabrese catturato in mare tanto tempo prima rinnegato convertito all'islam e che ha fatto una grande carriera al servizio del sultano il calabrese oluce li dice di no non dobbiamo uscire la trota è troppo debole siamo a corto di tutto di rematori di Soldati che gli altri sono più forti tronca la questione gli ordini dell'imperatore sono chiari il sultano ordinato di uscire il nome della Fede per salvare il paese dagli infedeli e dunque dobbiamo uscire davanti è arrivata la notizia del disastro di Famagosta e della morte del Bragadin c'è voglia di vendetta però c'è anche la sensazione che se cifra è persa ormai che ci facciamo il mare siamo ai primi di ottobre è ora di tornare in patria prima che cominciano le tempeste No però possiamo tornare in patria così come se niente fosse andiamo a cercare la flotta nemica curo a Lepanto spingiamo C fino all'imboccatura dello stretto e se il nemico Non osa uscire Torneremo a casa E diremo che abbiamo vinto perché il nemico avuto paura di noi padella verso Lepanto e lì mentre si sta avvicinando all'imbocco dello stretto all'alba del 7 ottobre le vedete scoprono Le Vele della flotta ottomana che sta uscendo dal golfo e si prepara a dare Battaglia battuta vuoi di più grandi battaglie navali dell'estate del Mediterraneo ieri combattuta vieni con me tutta cattiveria che condizioni la battaglia non ha storia i cristiani prendono una galera dopo l'altra si salta a bordo del galeone amica dopo qualche salva di archibugi che spazza il ponte e poi la forza di archibugi e di spada si spingono giù i nemici lì si buttano in mare di sistemi previene presa Iaia di turchi soldati rematori vengono buttati in mare Affogati i rematori cristiani incatenati ai Remedy alcune galere vengono invece Liberati la flotta turca per usare il linguaggio dell'epoca viene tagliata a pezzi esce con onore e il vecchio calabrese u Lucia lì che al comando della squadra di Algeri riesci a manovrare meglio dell'ammiraglio genovese D'Andrea Doria che si trova davanti a lui per cui gli uccelli Trova un varco riesce a infilarsi taglia a pezzi al passaggio qualche galera Cristiana compresa la capitale dei Cavalieri di Malta e riesci a tornare con la sua squadretta algerina intatta a Costantinopoli portandosi dietro il grande Stendardo dei Cavalieri di Malta ma è l'unico il resto della flotta ottomana e annientato il capudan Pascià ali muore nella battaglia la notizia della Vittoria è salutata con entusiasmo immensa notizia arriva in pochi giorni Venier manda la sua galera più veloce che per di più si chiama L'Arcangelo Gabriele quello che porta le buone novelle a Venezia a dare la notizia è in pochi giorni a Venezia stanno già stampando fogli con il racconto della battaglia con la mappa della battaglia del mondo Cristiano c'è la stampa...


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