Prof barbero - La seconda guerra mondiale PDF

Title Prof barbero - La seconda guerra mondiale
Course Chimica analitica
Institution Università degli Studi di Catania
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Summary

Sbobinature fatte con dettatura word dei meravigliosi discorsi e racconti del prof Barbero. Si chiede di scusare eventuali errori di trascrizione dovuti alla funzione del programma, si consiglia di affiancarle ai video che si trovano su youtube....


Description

Sbobinature fatte con dettatura word dei meravigliosi discorsi e racconti del prof Barbero. Si chiede di scusare eventuali errori di trascrizione dovuti alla funzione del programma, si consiglia di affiancarle ai video che si trovano su youtube.

Lo scoppio della Seconda guerra mondiale non è una storia allegra. Le uniche note allegre le mette la partecipazione dell'Italia e che. Qualunque cosa uno possa pensare di Mussolini, Galeazzo Ciano eccetera. L'unica nota di commedia in quelle settimane abbastanza drammatiche l'hanno messa loro. Come vedrete? Dunque, come è scoppiata la Seconda guerra mondiale? Beh, è stato scritto che in realtà la Seconda guerra mondiale è scoppiata nel 1919, quando è stato firmato il trattato di Versailles. Il trattato di Versailles che ha messo fine alla prima guerra mondiale. E ha messo fine alla prima guerra mondiale creando un'infinità di insoddisfazioni e di frustrazioni. Beh, voi vi ricordate che perfino l'Italia, che pure ha avuto Trento Trieste, si è mangiata il sudtirolo, però non era contenta, anzi da noi si diceva, la vittoria mutilata. Perfino l'Italia, vincitrice e sprofondata poi nella quasi nella guerra civile, la dittatura come conseguenza di quella guerra finita male, figuratevi i paesi che hanno perso. La Germania che ha perso, è uscita dalla prima guerra mondiale, dal trattato di Versailles frustrata, con la sensazione di aver subito un'ingiustizia. Quale ingiustizia? Beh, intanto la Germania aveva dovuto cedere dei territori a un nuovo paese. Il trattato di Versailles ha creato tanti nuovi Stati, tra cui la Polonia. E la Germania ha ceduto alla Polonia, ha dovuto cedere alla Polonia un grosso pezzo di territorio abitato da tedeschi. E per di più si son create delle situazioni ingestibili. C'era una città oggi non importa più niente a nessuno e dowski in Polonia e dai tempi di lakeview waves che non ne sentiamo più parlare, ma all'epoca invece se ne discute moltissimo. Danzica, un grande porto, una città tedesca importante, si trova sul confine. Tra la nuova Polonia e la Germania, tutte e due la rivendicano i vincitori di Versailles decidono. Vabbè, facciamo una città libera, indipendente, né tedesca, né polacca. La città di Danzica è tutta abitata da tedeschi che vorrebbero stare con la Germania, ma non gli viene permesso. E in Germania comincia immediatamente un movimento di opinione. Un po paragonabile a quello che succedeva prima della guerra in Italia. Trento Trieste l'Irredentismo i fratelli separati in Germania si batte Danzica, Danzica e tedesca avanti Kiss touch, Danzica e tedesca e non ce l'hanno data. È una vergogna. Bisognerà tornarci su Buongiorno. Ma poi ci sono altri problemi che sono nati dalla fine dell'impero austro ungarico. L'impero austro ungarico e Stato sciolto, sono nati tanti Stati nuovi, l'Austria, l'Ungheria, la Cecoslovacchia. Con tanti problemi, l'Austria è piccola e tutta abitata da tedeschi. La maggioranza di loro avrebbero voluto vabbè, visto che è finita. Come è finita?

Entriamo a far parte della Germania, siamo tedeschi anche noi in Austria, ma i vincitori non hanno voluto. l'Austria deve essere indipendente. E poi la Cecoslovacchia è lo stato dei ciechi, degli slovacchi, ma in quelle regioni al tempo dell'Impero austriaco, abitavano un sacco di tedeschi, cioè di cittadini austriaci di lingua tedesca. Adesso si ritrovano cittadini cecoslovacchi. Ma allora non si sentono cecoslovacchi. Quindi ci sono, questo insieme di problemi creati da Versailles e. E che di per sé sono anche problemi comprensibili. Sono problemi di minoranze all'estero, in gran parte. Io stasera dovrò parlare per un po. Delle cause remote della Seconda guerra mondiale. Io avrei voluto dirvi benissimo, siamo al 10 agosto del 39. Succede questo, lo faremo, ma prima bisogna parlare un po. Di queste cause remote perché sennò non capiamo niente e allora le cause remote sono poi queste che vi ho detto? Una Germania che esce frustrata. Con una serie di rivendicazioni verso la Polonia per Danzica verso l'Austria, perché gli austriaci sono tutti tedeschi e non si capisce perché non devono far parte della Germania. Verso la Cecoslovacchia per i tedeschi che vivono lì e si sentono discriminati. Nel 1933 in Germania vincono le elezioni i nazisti e va al potere Hitler. E Hitler va al potere con un programma che comprende tante belle cose. Ma la cosa che i tedeschi forse sentono di più e. Dobbiamo rivedere il trattato di Versailles e dobbiamo rivedere l'Europa uscita da Versailles EE un'Europa ingiusta e un trattato iniquo, la Germania ha subito e non è giusto, dobbiamo ritornarci su modificare i confini. Ecco la storia di come è scoppiata la Seconda guerra mondiale. E in fondo è la storia di una doppia illusione. Una è l'illusione delle grandi potenze democratiche, l'Inghilterra, la Francia. L'illusione che si potessero anche dare delle soddisfazioni a Hitler, perché in fondo Hitler aveva ragione su certe cose, l'illusione che si potesse dire va bene, negoziamo. Troviamo un accordo da anzi cala, ecco, senza provocare grandi sconvolgimenti. Un'illusione, come vedremo. L'altra illusione e l'illusione di Hitler. Che invece sia possibile riprendersi tutto e anche qualcosa di più e trasformare di nuovo la Germania della grande potenza d'Europa. Senza che nessuno si opponga sul serio. L'illusione delle democrazie, l'illusione delle democrazie occidentali la Francia e l'Inghilterra. C'è un momento in cui il fatto che loro si illudono viene fuori proprio evidente. Ecco la nostra storia di stasera. Alla fine ho deciso di cominciarla in questo giorno. Il 19 novembre 1937 mancano meno di due anni allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Lo sappiamo noi, loro non lo sapevano. Il 19 novembre del 37 il ministro degli Esteri inglese Lord Halifax va a Berlino. Incontra Hitler. E a Berlino, il Ministro inglese Lord Halifax esprime simpatia per le rivendicazioni tedesche. Perché in Inghilterra si ormai è una generazione che dice sì, in fondo a Versailles abbiamo esagerato. alla Germania abbiamo imposto delle cose ingiuste, in fondo si può capire che i tedeschi chiedano delle revisioni, halifax dice Hitler. l'Inghilterra capisce le

vostre rivendicazioni. Verso la Polonia, verso l'Austria, verso la Cecoslovacchia. E col tempo sono anche possibili delle modifiche, dice loro halifax, a Berlino, purché in modo pacifico e senza provocare sconvolgimenti. Hlon Halifax dice anche un'altra cosa a Hitler. La Germania è il baluardo dell'Europa contro il bolscevismo. Perché non dobbiamo dimenticarci per capire come ragionano loro in quegli anni. Che c'è anche quest'altra cosa in Europa all'estero c'è, c'è un convitato di pietra che si fa finta che non esista. Se ne parla il meno possibile, l'Unione sovietica. C'è l'Unione sovietica, dove nel 37 ormai c'e Stalin al potere. Noi sappiamo che Stalin ha messo nel cassetto la rivoluzione mondiale, ma loro non lo sanno. Per loro, l'Unione sovietica, per loro, per i politici occidentali. Per loro l'Unione Sovietica è ancora il paese, neanche dei comunisti, dei bolscevichi. Dei rivoluzionari pericolosissimi è un paese da tenere alla larga, perciò la Germania di Hitler, come dicono i diplomatici inglesi nei loro rapporti, lo chiamano sempre così, era Hitler. La Germania di Hitler e tutto sommato e col suo anticomunismo feroce, con tutti quei campi di concentramento in cui ha sbattuto i comunisti tedeschi. Ecco, tutto sommato è un paese utile. E così in Inghilterra e così in Francia. In Francia, dove diversamente dall'Inghilterra c'è un forte partito comunista, c'è un forte partito socialista, c'è un governo di sinistra. Il fronte popolare oggi ce lo siamo dimenticato, ma all'epoca il fra un po più aveva creato altro che Hollande aveva creato enormi illusioni e enormi paura in Francia e in Francia c'è una classe dirigente industriali. Generali, il clero che di fronte a un governo comunista ecco, ma meglio i nazisti, ma molto meglio, meglio Hitler che Stalin, è lo slogan delle classi dirigenti francesi In quel momento. Dunque? Dunque Hitler percepisce che c'è un clima in cui si possono sperare delle cose, si possono fare delle cose, basta aspettare l'occasione. C'è molto discusso, se Hitler ha programmato tutto fin dall'inizio aveva i piani precisi fino arrivare a invadere la Polonia. Sapete, Woody Allen quando sento Wagner non so perché mi viene subito voglia di invadere la Polonia ecco, ma l'invasione della Polonia e soltanto l'ultimo atto si è molto discusso, Hitler aveva già deciso tutto fin dall'inizio, forse no. Negli anni 60 è uscito un libro famoso di uno storico inglese, Alan Taylor, il quale dice, ma in fondo Hitler criminale com'era? Però in politica estera voleva delle cose normali, tutti volevano che il loro paese fosse grande, potente. Anche Hitler lo voleva e aspettava le occasioni buone, annusando l'aria, l'aria tirava buona aspettare le occasioni. E anche crearle, però le occasioni Taylor non lo sapeva, tanto i documenti venuti fuori dopo lo fanno vedere Hitler, le ha create le occasioni. Comincia con l'Austria, l'Austria è un paese tedesco. E quindi in Austria c'è un partito nazista. Che vorrebbe l'annessione alla Germania e che prende ordini da Hitler. Hitler a un certo punto dà il via libera ai nazisti in Austria, creare agitazione, attentati, terrorismo, disordine. Assassinii politici. Finalmente a un certo momento e il Marzo del 38. Sono passati quattro mesi dalla visita di Lord

Halifax a Berlino, quando ha detto Hitler, beh, in fondo si può capire le vostre ragioni. Passano quattro mesi a Vienna, il partito nazista austriaco fa il colpo di Stato. E invita le truppe tedesche a entrare in Austria per garantire la sicurezza, il 12 Marzo del 38 le truppe tedesche entrano in Austria. Sidi El Anschluss, come è stato chiamato l'annessione? Eh si, si dice che l'esercito tedesco a quella data era così impreparato alla guerra che il 70% dei veicoli militari tedeschi che entrano in Austria si rompono prima di entrare a Vienna. Però all'estero nessuno reagisce. in Austria c'è l'entusiasmo popolare. Si fa un Plebiscito che approva al 99% l'annessione alla Germania nazista. Il Cardinale di Vienna Iniziar dichiara che i cattolici austriaci devono ringraziare il signore e obbedire al nuovo governo. Che ci ha liberati dalla minaccia comunista. E all'estero nessuno batte ciglio. in Inghilterra il Times di Londra scrive. Ma in fondo è un po un po come abbiamo fatto noi due secoli fa, quando la Scozzia sia unita l'Inghilterra. Sono cose abbastanza normali. La gente lo voleva. Killer prende nota, ha nesso l'Austria e nessuno ha reagito. Passano pochi giorni, ma davvero pochi giorni e ancora in quel Marzo del 38, Hitler convoca il capo dei nazisti Cecoslovacchi. Perché anche in Cecoslovacchia c'è un partito nazista nella minoranza tedesca dei Sudeti si chiamano così. Io non mi ricordo mai, perché mai i tedeschi di Cecoslovacche si chiamano i Sudeti. Fra i tedeschi di Cecoslovacchia c'è un partito nazista che prende ordini da Hitler. E nel Marzo del 38 Hitler dà il via, a cominciare con la violenza di piazza, le agitazioni, il terrorismo. Nasce così la macchia comincia a sprofondare nel caos. La stampa tedesca comincia una campagna pesantissima, i tedeschi in Cecoslovacchia sono oppressi, sono una minoranza discriminata, oppressa. La polizia cecoslovacca, criminale al resta violenta, tortura i tedeschi in Cecoslovacchia soffrono, non si può sopportare. Gli ambasciatori inglesi. A Berlino, a Praga. Su istruzioni del loro governo, dicono, Beh, ma in fondo i tedeschi non ha mica tutti i torti? Si può capire? Ripetono che le rivendicazioni tedesche in fondo sono fondate, che il governo cecoslovacco, che deve cercare di venire un po' incontro a quello che chiedono i tedeschi, non vogliamo mica scatenare un'altra guerra, no? E quindi il governo cecoslovacco farebbe meglio a fare delle concessioni. C'è un solo paese. Che in quel momento, quando i nazisti in Cecoslovacchia cominciano lo stesso gioco che aveva un fatto in Austria, c'è un solo paese che in quel momento prende una posizione pubblica e dice, bisognerebbe che tutte le potenze si mettessero d'accordo per garantire la Cecoslovacchia. E l'Unione sovietica? E ovviamente non la sta a sentire nessuno, perché la Cecoslovacchia e il paese, l'Unione Sovietica e il paese bolscevico, comunista e fuori dal gioco. L'ambasciatore inglese a Mosca. In quelle settimane manda un rapporto a Londra in cui conclude, la Russia cito va considerata fuori della politica europea. La Russia. Possiamo far finta che non esista? Notate ancora la fatica di prendere atto di come cambia il mondo? Loro continuano a

parlare della politica europea. Come se a fare la politica fossero ancora sempre l'Inghilterra, la Francia ecco no, gli Stati Uniti non ci sono, il Giappone, l'Unione so niente. E ancora, sempre la politica europea e la Russia non conta, si va avanti per mesi con la Cecoslovacchia nel caos e la stampa tedesca che batte, batte, batte. Sulle sofferenze dei suddetti. E l'Inghilterra e la Francia che premono col governo di Praga dicendo ma fatte delle concessioni. Finalmente si arriva a settembre, la situazione è così pesante che il governo inglese, il governo francese decidono che bisogna costringere i cecoslovacchi a fare delle concessioni a Hitler. Bisogna inventarsi qualcosa. Bisognerebbe inventarsi una conferenza, oggi si direbbe un tavolo di trattative, allora non si erano ancora inventati il tavolo e neanche il Vertice. Bisognerebbe fare una conferenza, dicono loro. Come facciamo a convincere Hitler a accettare 1 1 tavolo di trattative e chiediamo a Mussolini? Intanto sono amici. Gli inglesi, i francesi si rivolgono a Mussolini e gli dicono, in sostanza sintetizzo, Senti un po Hitler. Se è disposto a fare in modo che ci incontriamo tutti e ci mettiamo d'accordo per venire incontro alle richieste tedesche sulla Cecoslovacchia. Hitler è d'accordo? 29 30 settembre del 1938 c'è quella pagina che poi è stata sempre deplorata, come come dire, uno dei momenti bassi della politica europea, anche se almeno due dei quattro protagonisti erano in buona fede. La Conferenza di Monaco. A Monaco di Baviera si incontrano Hitler, Mussolini. Il Primo ministro inglese Chamber Line nevil Chamberlin. E il Primo ministro francese dalla dieta. Almeno Chamber. Lei da Lady e sono in buona fede. Questo è difficile avere dubbi, loro hanno un incubo, come tutta la generazione che ha visto la prima guerra mondiale, come tutta la generazione che ha visto il macello della Prima guerra mondiale, i politici di quegli anni hanno in mente quando c'è una crisi hanno in mente una cosa sola. Tutto, ma non una nuova guerra. Mai più una guerra, nessun costo. O, se preferite, la pace, a qualunque costo. Qual è il qualunque costo? E beh, se la Cecoslovacchia deve cedere un pezzo di territorio alla Germania. Pazienza, meglio. Questo la Conferenza di Monaco sono Inghilterra, Francia, Italia e Germania che si riuniscono per. Decidere quale pezzo di Cecoslovacchia sarà ceduto alla Germania. I cecoslovacchi sono fuori della porta che aspettano di sapere cosa viene deciso. E la Conferenza di Monaco decide tutto....


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