Cap coordinative - appunti PDF

Title Cap coordinative - appunti
Author Giulio Raia
Course Metodi e didattiche delle attività motorie
Institution Università Telematica Pegaso
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“L LE CAPACITÀ COORDINAT IVE” PROF.PIE TR RO MA NGO

Università Telematica Pegaso

Le capacità coordinative

Indice 1

INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3

2

CLASSIFICAZIONE DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE ------------------------------------------------------ 4

3

LE CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI -------------------------------------------------------------------------- 7

4

ACCOPPIAMENTO E COMBINAZIONE DEI MOVIMENTI ----------------------------------------------------- 8

5

EQUILIBRIO ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 10

6

DIFFERENZIAZIONE DINAMICA -------------------------------------------------------------------------------------- 13

7

DIFFERENZIAZIONE SPAZIO-TEMPORALE ---------------------------------------------------------------------- 15

8

RITMIZZAZIONE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 18

9

REAZIONE --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 19

10

ANTICIPAZIONE MOTORIA--------------------------------------------------------------------------------------------- 20

11

FANTASIA MOTORIA ------------------------------------------------------------------------------------------------------ 21

12

LE FASI SENSIBILI ---------------------------------------------------------------------------------------------------------24

13

ABILITÀ COORDINATIVE SPECIALI --------------------------------------------------------------------------------- 27

BIBLIOGRAFIA ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------28

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti d ella legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633)

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Le capacità coordinative

Introduzione

Alle capacità coordinative viene attribuita la denominazione di prerequisiti funzionali in quanto, per essenza e modalità di percezione, elaborazione e realizzazione del movimento, la loro possibilità di espressione è strettamente connessa allo sviluppo e alla funzionalità del sistema nervoso centrale e delle strutture senso-percettive ed al controllo che riesce ad attivare sul movimento da realizzare in rapporto ad un determinato scopo. Pertanto, si può dire che la coordinazione è una manifestazione esterna di funzioni del sistema nervoso centrale che risultano influenzate: -

dalla dotazione genetica individuale;

-

dalle modificazioni indotte dall’ambiente di riferimento. In particolare, risultano richiamate le funzioni percettive (vista, udito, tatto, …), senso-

motorie (equilibrio, percezione spaziale e temporale) ed espressive (comunicazione non verbale e linguaggi del corpo). La coordinazione evidenzia il suo periodo di massimo sviluppo tra i 7 e gli 11 anni.  Le capacità coordinative rappresentano il complesso delle funzioni richiamate nei processi di apprendimento, controllo ed organizzazione (adattamento e trasformazione) di un movimento del corpo nello spazio e nel tempo per raggiungere un obiettivo. Nel corso della realizzazione di un’azione motoria, infatti, il cervello deve risolvere in tempi rapidissimi una notevole serie di problemi. Inoltre, oltre ad essere strettamente connesse con le capacità condizionali, costituiscono il substrato indispensabile per l'apprendimento ed il miglioramento delle abilità tecniche.  Un adeguato sviluppo delle capacità coordinative consentirà l'esecuzione di gesti motori funzionali, rapidi, precisi, economici ed espressivi. Ad esempio, un giocatore di calcio, mentre corre con la palla, deve realizzare un continuo controllo degli impulsi inviati ai muscoli che governano sia la corsa, sia la gestione della palla in velocità. Inoltre, conservando un assetto stabile ed efficace, deve considerare le possibili influenze delle variabili ambientali (compagni di squadra, avversari, terreno di gioco, vento, …). Infine, nella gestione delle informazioni sensoriali in ingresso, deve tener conto anche di probabili variazioni da apportare al programma motorio in atto, senza che ne risenta l’efficacia della sua azione.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti d ella legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633)

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Le capacità coordinative

2 Classificazione delle capacità coordinative Le capacità coordinative si distinguono in generali (o di base) e speciali. Secondo Meinel, le capacità coordinative generali posseggono un elevato grado di universalità e possono considerarsi la base della motricità sportiva. Ancora Meinel, identifica le capacità coordinative con il concetto di destrezza . Le capacità coordinative generali sono un insieme di capacità interdipendenti tra loro e connesse in un rapporto circolare. Le capacità coordinative generali sono: •

La capacità di apprendimento motorio;



La capacità di controllo (o di direzione);



La capacità di adattamento e trasformazione.

Figura 1 – Schema della classificazione delle capacità coordinative

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti d ella legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633)

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Le capacità coordinative

La capacità di apprendimento motorio è la più importante tra le capacità coordinative generali, perché rappresenta il presupposto indispensabile per qualsiasi ulteriore evoluzione delle stesse capacità. Esprime la capacità di apprendere dalle esperienze, informazioni e schemi che costruiscono il substrato di ulteriori apprendimenti, rappresentando la capacità d’imparare, assimilare e gestire movimenti, da quelli più semplici a quelli più complessi. Consente di modificare il proprio comportamento motorio attraverso l’utilizzo di mezzi di lavoro (esercizi, giochi, situazioni), stabilizzandolo attraverso le continue esercitazioni d’allenamento. Per realizzare tale processo, la persona, deve far riferimento alle informazioni provenienti dal sistema sensopercettivo, alla memoria e al personale vissuto motorio. La capacità di apprendimento motorio, fino ai tre anni, si manifesta allo stadio della coordinazione grezza; dai sette ai dieci anni fa registrare un incremento veloce, che continua fino ai tredici quando, a causa dei fattori connessi allo sviluppo, presenta un periodo di stasi. Dopo i quindici anni, l’apprendimento riprende vigore in parallelo all’incremento di forza e rapidità. In assoluto, l’apprendimento motorio risulta elevato nel bambino, progredisce con le stimolazioni d’allenamento ma presenta una regressione nell’età adulta. Se non stimolata, la capacità d’apprendimento, può causare una diminuzione della capacità di controllo e di adattamento dei movimenti. La capacità di controllo permette di organizzare il movimento in modo da realizzare in maniera corretta l’azione programmata, controllando il corpo, nel suo insieme e nelle sue parti, nel corso della realizzazione del movimento, rendendolo aderente agli obiettivi e al programma d’azione previsto. La capacità di controllo inizia a svilupparsi intorno ai cinque anni, raggiunge il suo picco tra i 7 ed i 10, per poi rallentare o involversi con l’avvicinarsi della pubertà, in quanto è il periodo della riorganizzazione delle abilità sviluppate precedentemente. Questa capacità è particolarmente evidente in quegli sport che consistono nel riprodurre con precisione un determinato modello esecutivo, come la ginnastica artistica, il nuoto sincronizzato o i tuffi. La capacità di adattamento consente di modificare il programma motorio, attraverso un adattamento dei precedenti a diverse o improvvise modificazioni delle condizioni esterne, ottimizzandolo nel più breve tempo possibile e senza compromettere il risultato previsto. Ad esempio, quando uno sciatore trova improvvisamente un tratto ghiacciato oppure un giocatore di basket che, pur spinto da un avversario, riesce ugualmente a fare canestro. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti d ella legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633)

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Le capacità coordinative

La capacità di trasformazione consente di mettere insieme le informazioni esterne per costruire una risposta motoria nuova e uno schema che modifica il precedente. Si manifesta pienamente quando si è raggiunto un elevato livello di padronanza della motricità e si manifesta nel saper eseguire le azioni più appropriate, anche in condizioni variabili o sfavorevoli. Nel calcio la variabilità delle situazioni richiama continuamente la capacità di trasformazione durante le fasi di gioco. Tale meccanismo prevede, inoltre, il possesso di una buona capacità di anticipazione motoria, in quanto viene a determinarsi una particolare sinergia con la capacità di trasformazione.

Queste capacità coordinative generali sono collegate in circolo.

Figura 2 – Connessioni tra le capacità coordinative generali

Infatti, si inizia con l’apprendimento di un gesto motorio, poi, ne si affina la padronanza, infine lo si allena in modo da poterlo modificare ed adattare alle diverse situazioni. Le capacità coordinative di base (o generali) si riflettono con incisività sulle capacità coordinative speciali, in quanto c’è un continuo richiamo nel corso della loro realizzazione. Devono essere stimolate nei bambini e nei ragazzi anche perché contribuiscono alla soluzione più efficace dei compiti di movimento specifici di qualsiasi ambito.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti d ella legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633)

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Le capacità coordinative

3 Le capacità coordinative speciali Nel tempo, molti studiosi (Blume, Pohlman, Schnabel, Meinel) si sono occupati del tema delle capacità coordinative speciali, elaborando una serie di classificazioni. La classificazione di Blume è quella più conosciuta e maggiormente condivisa. In quest’occasione, ne presentiamo una versione modificata, che individua: •

La capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti;



La capacità di equilibrio;



La capacità di differenziazione dinamica;



La capacità di differenziazione spazio-temporale;



La capacità di ritmizzazione;



La capacità di reazione;



La capacità di anticipazione;



La fantasia motoria.

Tutte queste, sono strettamente legate alle capacità di coordinazione generale.

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4 Accoppiamento e combinazione dei movimenti Capacità di abbinare armonicamente più movimenti (o più forme parziali di movimento) costruendo, nel contempo, l’ordine esecutivo in un’unica struttura motoria. Questa capacità ti permette di collegare tra loro diverse abilità e di realizzare un movimento in cui è necessario coordinare movimenti di singole parti del corpo (ad esempio, nel nuoto a delfino, l’accoppiamento dell’azione di braccia e gambe) o combinare singole azioni (ad esempio, l’azione di rincorsa, battuta, stacco e schiacciata nella pallavolo). Questa capacità si può realizzare secondo tre modalità: successione, alternanza e contemporaneità. Nel primo caso, le azioni motorie sono eseguite l’una dopo l’altra; nel secondo caso, sono eseguite alternando l’una all’altra in continuità; nel terzo caso, le azioni (due o anche più) sono realizzate nello stesso momento. Si sviluppa con l’esecuzione di esercizi di coordinazione segmentaria fra arti superiori ed inferiori anche in forma simmetrica o asimmetrica. Ad esempio, combinando corsa e salto (anche in andature);corsa, salto e circonduzione delle braccia; conduzione della palla in corsa e tiro.

Figura 3 – Correre, superando una serie di over

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Figura 4 – Salire su un plinto e saltare in basso su un tappetone

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5 Equilibrio L’equilibrio è la capacità di compiere azioni motorie modificando la base di appoggio o per mantenere o ripristinare una posizione stabile del corpo, sia in forma statica che dinamica, anche con l’intervento di forze esterne che ne disturbano l’esecuzione Un corpo si dice in equilibrio quando la verticale passante per il baricentro cade sulla base d’appoggio. Le forme di equilibrio sono: -

Statico, quando si mantiene una posizione per un certo tempo (ad esempio, la postura

eretta); -

Statico-dinamico: quando si conserva l’equilibrio mentre si passa da una posizione statica al

movimento; -

Dinamico, quando si conserva l’equilibrio mentre il corpo (in toto o parti di esso) è in

movimento; -

Dinamico-statico: quando si conserva l’equilibrio mentre si passa da una situazione di

movimento ad una posizione statica (per fermarsi); -

In volo: si realizza quando la persona non conserva nessun appoggio al suolo, su un attrezzo

o su un altro corpo. L’equilibrio interessa tutti gli sport, ma ogni sport richiede un equilibrio particolare o utilizza in modo diverso le forme di equilibrio descritte. Infatti, l’equilibrio richiesto a un canoista è differente da quello richiesto a una ginnasta, uno sciatore o un pilota. La varietà e la complessità delle situazioni che richiamano il controllo dell’equilibrio ne fanno una capacità coordinativa speciale di particolare interesse. Infatti, l’equilibrio è una forma complessa di attività in cui sono richiamate più funzioni (informazioni vestibolari, visive, tattili, cinestesiche, uditive). L’equilibrio è una capacità che va sviluppata dalla nascita e deve essere continuamente stimolata, in quanto tende ad involvere con l’età. Le stimolazioni dell’equilibrio generano reazioni che possono essere considerate sia di tipo riflesso che automatico. Per sviluppare la capacità di equilibrio è utile esercitarsi a compiere attività in situazioni poco agevoli o, addirittura, in condizioni di stress fisico o mentale. A tal proposito, può essere indicato

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lavorare su basi d’appoggio limitate o instabili, eseguire rapidi cambi di direzione ed attività, progressivamente più complesse, che tendono a comprometterlo. Esempi: -

esercizi di pre-acrobatica e acrobatica elementare;

-

esercizi in cui si deve ritrovare l’equilibrio turbato da movimenti anomali precedenti

(rotazioni o capovolte); -

spostamenti o corse con cambi di direzione (decisi, segnalati o imposti);

-

corse con salti e rotazioni della testa.

Figura 5 – Camminare sull’asse di equilibrio

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Figura 6 – Mantenere l’equilibrio su una tavola basculante

Figura 7 – Correndo, effettuare delle rotazioni complete sull’asse longitudianle

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6 Differenziazione dinamica La differenziazione dinamica svolge un ruolo centrale sia nella costruzione di uno schema personale del movimento, sia nella sua regolazione e correzione. Consiste nella capacità di raccogliere le informazioni che arrivano dall’esterno e dall’interno del nostro corpo, distinguendo e selezionando le percezioni (cinestesiche, temporali e spaziali) utili ad ottimizzare il dosaggio e l’adattamento del grado di contrazione muscolare necessario per realizzare l’azione motoria desiderata. E’ una capacità allenabile e il suo sviluppo può portare evidenti vantaggi, particolarmente, agli atleti di buon livello. Sul piano operativo, è necessario eseguire esercizi nei quali aumenta gradualmente: -

il livello di precisione del movimento;

-

l’intensità della spinta;

-

l’autovalutazione dello stato e della posizione dei propri segmenti corporei.

Ad esempio: saltare ostacoli di diversa altezza o lunghezza o tirare da distanze variabili e/o con palloni di peso e dimensioni diverse.

Figura 8 – Correre, saltando nei cerchi posti a distanze diverse

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Le capacità coordinative

Figura 9 – Correre, superando degli over di altezza diversa

Figura 10 – Correre, superando over e asticella di al...


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