Caricaare - Teoria tripolare dell\'intelligenza di Sternberg PDF

Title Caricaare - Teoria tripolare dell\'intelligenza di Sternberg
Author Ludovica de Giovanni
Course Psicologia generale
Institution Sapienza - Università di Roma
Pages 2
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Summary

Teoria tripolare dell'intelligenza di Sternberg ...


Description

1. LA TEORIA TRIPOLARE DELL’INTELLIGENZA: ROBERT J. STERNBERG Sternberg è a tutt’oggi considerato uno degli autori che maggiormente hanno contribuito a definire e comprendere l’intelligenza. Nel 1985 Sternberg propone la teoria tripolare dell’intelligenza, la quale attribuisce grande importanza sia alla comprensione delle componenti e dei fattori, sia allo studio delle loro interazioni, e si articola in tre subteorie. 1.1 SUBTEORIA COMPONENZIALE Il cui compito è quello di individuare e specificare le strutture e i meccanismi che sottendono il comportamento intelligente. In essa viene proposta, quale unità di analisi delle condotte intellettive, la componente, definita come “un processo elementare di informazione che opera su rappresentazioni interne di oggetti o simboli” (Sternberg 1980). Queste rappresentazioni, prodotte attraverso processi cognitivi quali la memoria o la percezione, vengono sottoposte a manipolazioni e trasformazioni mentali di vario genere e, possono essere osservate mentalmente da punti differenti e quindi subire anche rotazioni mentali. Le componenti dell’intelligenza sono le dirette responsabili delle trasformazioni cognitive che le rappresentazioni subiscono. Le differenze individuali nelle abilità intellettive sono spiegabili proprio a partire dalla differente velocità e accuratezza con cui i diversi individui eseguono queste trasformazioni. 6.2 SUBTEORIA CONTESTUALE Secondo Sternberg il comportamento intelligente viene in larga parte definito dal contesto socioculturale in cui ha luogo: “L’intelligenza è un’attività mentale diretta alla realizzazione di un adattamento […] all’ambiente esterno reale, che ha importanza per la vita del soggetto” (Sternberg 1985). Tale sottoteoria si propone dunque di approfondire lo stretto legame esistente tra intelligenza e adattamento, quest’ultimo inteso come la necessità di conseguire un buon livello di adesione tra se stessi e l’ambiente. Ciascuna cultura, per ragioni legate all’evoluzione, tende ad attribuire più peso ad una componente piuttosto che a un’altra. Dal momento che ciò che è adattivo in una specifica cultura non è detto che lo sia anche per un’altra, è impossibile pretendere di misurare l’intelligenza di gruppi culturalmente diversi con le stesse prove. Diventa dunque essenziale identificare e selezionare, all’interno di uno specifico conteso socioculturale, il giusto tipo di compiti da utilizzare per misurare le abilità intellettive. 1.2 SUBTEORIA ESPERIENZIALE L’intelligenza è qui studiata come capacità di fronteggiare situazioni sconosciute ricorrendo a risposte nuove e di convertire queste ultime in processi automatici. La capacità di affrontare situazioni sconosciute richiede che queste ultime, per essere adeguatamente affrontate, debbano risultare in qualche modo riconducibili ad esperienze pregresse. L’esecuzione di una prova dapprima sconosciuta chiama in particolare un modello di elaborazione dell’informazione essenzialmente basato sul fenomeno dell’insight (capacità elastiche). Per risolvere il problema è necessario riorganizzare le sue parti in una nuova struttura; occorre un’attività di ristrutturazione, un modo nuovo di porre in relazione le singole parti. Il secondo processo cognitivo coinvolto nelle attività intellettive è responsabile

della capacità di rendere automatica l’elaborazione dell’informazione; è necessario infatti che i processi deputati all’esecuzione di compiti complessi procedano il più velocemente possibile, e questo si realizza solo se essi si muovono in automatico (capacità rigide). Il modello proposto da Sternberg prevede, in particolare, che la competenza si sviluppi grazie all’assimilazione di un numero sempre maggiore di informazioni elaborate da sistemi locali. Quando più sistemi locali entrano contemporaneamente in funzione, diventa possibile l’elaborazione parallela di più compiti di tipo diverso....


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