Title | Circuiti dinamici - Libro Elettrotecnica |
---|---|
Author | Guido Pastore |
Course | Elettrotecnica |
Institution | Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro |
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Libro Elettrotecnica...
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
ver1-2005
Università degli Studi di Cassino
Esercitazioni di Elettrotecnica: circuiti in evoluzione dinamica
Antonio Maffucci
ver.1 – settembre 2005
2
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
ver1-2005
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
ver1-2005
1. Circuiti dinamici del primo ordine. ES. 1.2 Nel seguente circuito all'istante t = 0 si apre l'interruttore A. Calcolare la tensione sul condensatore per ogni istante.
ES. 1.1 Considerato il seguente circuito, che fino all’istante t = 0 lavora in regime stazionario, calcolare la corrente nell'induttore per ogni istante.
R1
e(t )
R2
⎧10 V e( t ) = ⎨ ⎩− 10 V
L
R1 = 10 Ω R2 = 20 Ω
+
R1
i L (t )
R
t0
E1
+
A +
t=0
v(t )
C
E1 = 8 V, E2 = 2 V R = 10 kΩ, C = 2 mF
L = 2 mH
Ra 1 = 0.2 A t < 0 . Ra + R1 R2 Per t > 0 , applicando le leggi di Kirchhoff si ha: di R1 i x + R1 i y = e, R1 i y = R2 iL + L L , i x = i y + i L , dt da cui, sostituendo in modo da lasciare come unica incognita la corrente Li (t ): i L (t ) = e (t )
di L 1 e + i = dt τ L 2L
dove τ ≡
Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito aperto. Per tale ragione si ha: v(t ) = E2 = 2 V . Per t > 0 , applicando la LKT all'unica maglia e la caratteristica del condensatore si ottiene facilmente l'eq. differenziale di primo ordine nell'incognita v(t ) Ri + v = E1,
i=C
v(0 − ) = v(0 + ) è
pari
a
da cui
v( t) = 8 − 6 e
dove iLP (t ) è una soluzione particolare che si può valutare calcolando la soluzione di regime. Essendo tale regime stazionario, utilizzando quanto ottenuto per t < 0 è facile ottenere i LP ( t) = −0.2 A
−0.05 t
t
⇒
2= K + 8
⇒
K = − 6,
t >0.
R1 e (t )
+
R2
La costante K si ottiene imponendo la continuità della variabile di stato iL (t )
0.2 = K − 0.2
τ = RC .
ES. 1.3 Dato il seguente circuito, valutare la tensione v (t ) per t > 0 .
3
⇒
dove
Resta da determinare la costante K, che si ottiene dalla condizione iniziale, ottenuta imponendo la continuità della variabile di stato v(t )
− ⋅ iL ( t) = Ke 12.5 10 t + i LP ( t) ,
3
dv v E1 + = τ dt τ
dove vP (t ) è una soluzione particolare che si può valutare calcolando la soluzione di regime. Poiché per t → ∞ si tende ad un regime stazionario, il condensatore si comporta come un circuito aperto ai capi del quale ci sarà vP (t ) = E1 = 8 V .
di L i L I cc + = . τ dt τ La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata λ = − 1 / τ = −12.5 ⋅10 3 s −1 , quindi la soluzione generale si esprime nella forma:
⇒
v( t) = Ke− 0.05t + vP (t ) ,
R L , Req = R2 + 1 . Req 2
e quindi ricavare l’equazione differenziale nell’incognita Li (t )
i L (0 − ) = iL (0 + )
dv , dt
La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è pari a λ = − 1 / τ = − 0.05 s − 1, quindi la soluzione generale si esprime nella forma:
Alternativamente si può dapprima valutare l’equivalente di Norton ai capi dell’induttore: e( t ) R , Req = R2 + 1 e I cc ( t ) = R1 + 2R2 2
iL ( t ) = −0.2 + 0.4 e−12.5⋅10
E2
−
Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi l'induttore si comporta come un corto circuito. Per tale ragione, posto Ra = R1 //R2 si ha:
da cui:
+
C
+ v −
e( t) = 50 V
t> 0 v( t = 0) = 10 V , C = 1 mF R1 = 20 Ω, R2 = 24 Ω.
⇒ K = 0.4, Risultato: v (t ) = 27.3 − 17.3e −91 .7t V .
t > 0.
3
4
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
ver1-2005
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
ES. 1.5 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t = 0 , istante in cui si apre l'interruttore A. Calcolare la corrente nell’induttore in ogni istante e tracciarne l’andamento qualitativo.
ES. 1.4 Il seguente circuito è a riposo fino a t = 0 , istante in cui si chiude l'interruttore A. Calcolare: a) la costante di tempo τ del circuito; b) la tensione ai capi del condensatore per t > 0 (tracciarne anche il grafico). t=0
R1
A e(t)
+
e (t ) = 10 cos(ωt )
R2
+ v (t )
C
E
R1
+
R2
ω = 100rad / s R3
−
ver1-2005
R3
iL
R1 = 20 Ω , R2 = 5 Ω R 3 = 10 Ω, C = 1 mF
E = 220V , L = 0.1 H , R1 = 1 kΩ , R2 = R3 = 500 Ω.
L
t =0
Risultato: i L(t ) = 88mA per t < 0; i L (t ) = 147 − 59e − 15000t mA per t > 0.
a) Per calcolare la costante di tempo basta valutare la resistenza dell’equivalente di Thévenin visto ai capi del condensatore: 35 Req = (R1 // R3 ) + R2 = τ = Req C = 11.7 ms Ω ⇒ 3 b) Per t < 0 il circuito è a riposo, quindi vc (0 − ) = v c (0 + ) = 0. Per t > 0 , ricavando la tensione a vuoto dell’equivalente di Thévenin visto ai capi del condensatore si ha:
e(t )R3 . R1 + R 3 Applicando le leggi di Kirchhoff al circuito ottenuto sostituendo ai capi di C il generatore equivalente di Thévenin si ricava l’equazione differenziale nell’incognita v c :
ES. 1.6 Nel seguente circuito è assegnata la corrente nell’induttore all’istante t = 0 . Ricavare la tensione sull’induttore per t > 0 .
E
E = 220 V per t > 0, i L(0) = 0.4 A,
iL
R1 +
L
R2
vL
L = 0.1 H , R1 = 1 k Ω, R 2 = 200 Ω
V0( t) =
dv c v c V 0 + = . τ τ dt La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è pari a λ = − 1 / τ = − 85.5 s − 1, quindi la soluzione generale si esprime nella forma: v c (t ) = A exp(−85.5 t) + v cp ( t) ,
Valutando l’equivalente di Norton ai capi dell’induttore: RR Req = 1 2 = 166 .67 Ω , ICC R1 + R2 E = 0.22 A , I cc = R1 si ricavare facilmente l’equazione differenziale nell’incognita iL (t )
dove vcp (t ) è la soluzione di regime sinusoidale, valutabile attraverso il metodo fasoriale. Posto:
di L iL I cc + = , dove τ dt τ
j Z& 2 = R2 − = 5 − 10 j , Z&3 = R3 = 10, ωC & : e applicando ripetutamente la regola del partitore di tensione si ha, posto Z& x = Z& 2 // Z 3 2.5 Z& x V2 Z& c − j 0.86 [V] 2 . 17 V V2 = E e ⇒ c = = 2 Z& x + Z&1 R2 + Z& c E =10,
Z&1 = R1 = 20,
+
vc (0 ) = 0 = A + 2.17 cos(−0.86) ⇒
⋅ i L(t ) = Ke −1.67 10
1
Quindi in definitiva si ottiene la tensione vc (t ) = − 1.41exp(−85.5t ) + 2.17 cos(100t −0.86) V il cui andamento è tracciato nella figura a lato.
L = 0.60 ms Req
3
t
+ i LP ( t ) ,
iLP (t ) = I CC = 0.22 A La costante K si ottiene imponendo la condizione iniziale:
0 -0.5
iL (0 + ) = 0.4
-1 -1.5
da cui i L (t ) = 0.18e
-2 -2.5 0
vL
dove i LP (t ) rappresenta il termine di regime stazionario:
0.5
A = -1 .41
L
− La radice dell’equazione caratteristica dell’omogenea associata è λ = − 1 /τ = − 1.67 ⋅ 10 3 s 1, quindi la soluzione generale si esprime nella forma:
1.5
da cui: vcp (t) = 2.17 cos(100t − 0 .86) V Dalla condizione iniziale si ha:
τ=
iL
R eq
0.05
0.1
0.15
[s]
−1.67⋅10 3t
⇒
0.4 = K − 0.22
⇒
K = 0.18 ,
+ 0.22 A per t > 0.
0.2
5
6
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
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v(0 + ) = R2 i L (0 + ) = R2 i L (0 − ) = v(0 − ) = 0
ES. 1.7 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t = 0 , istante in cui si chiude l'interruttore A. Calcolare la tensione sul condensatore in ogni istante e tracciarne l’andamento.
da cui
+
R3
−
)
R 1 = R 3 = 1k Ω, R 2 = 500 Ω.
v (T + ) = R 2i L (T + ) = R2 iL (T − ) = v(T − ) 480(1-e−1) = He −1
ES. 1.8 La seguente rete dinamica è a riposo per t < 0 . a) Tracciare l’andamento della tensione ai capi di R 2 per t > 0 . b) Calcolare l’energia dissipata da R 2 nell’intervallo 0 < t < 5 ms .
j (t )
R1
R2
v(t ) -
0
T
t
K = −480 ,
⇒
250
⇒
200
H = 825
150
da cui v(t ) = 825e −1000t V , per t > T . L’andamento della soluzione è tracciato nel grafico a lato.
100 50 0
J
⇒
300
j (t )
+
0 = K + 480
0 T l'equazione differenziale sarà
t=0
+
R1
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0
1
2
3
Per calcolare l’energia dissipata da R2 nell’intervallo [0, t fin ] con t fin = 5 ms , basta integrare la potenza istantanea assorbita:
J = 40 A, T = 1 ms R1 = 30 Ω, R2 = 20 Ω L = 50 mH
4
[ms]
5
T 2 T fin fin v 2 (t ) v (t ) v 2 (t ) 480 2 (1 − e − 1000t ) 2 8252 e −2000t dt = ∫ dt + ∫ dt = ∫ dt + ∫ dt R2 20 20 T 0 T R2 0 R2 W R 2 (0,t fin ) = 25 .48 J t
t
t fin
W R 2 (0,t fin ) = ∫ 0
Per t < 0 il circuito è a riposo, quindi i L (t ) = 0 . Per 0 < t < T , applicando le leggi di Kirchhoff e scrivendo le caratteristiche dei bipoli si ha: di L v j = i1 + i L , iL = + v, , R2 dt da cui si ricava l’equazione differenziale nell’incognita v(t ) R 1i1 = L
R1 R2 dv R1 + R2 j , + v= dt L L
la cui omogenea associata fornisce un’equazione caratteristica avente radice pari a λ = −( R1 + R2 ) / L = −1000 s − 1 . Pertanto si ha:
ES. 1.9 La seguente rete rappresenta un semplice circuito di carica e scarica di un condensatore. La carica avviene tra l'istante t = 0 e l'istante t = T , intervallo in cui l'interruttore A resta chiuso. Per t > T , invece, il condensatore C viene collegato al resto della rete attraverso la chiusura dell'interruttore B. Supponendo la rete a riposo per t < 0 , valutare: a) la tensione sul condensatore v(t ) per 0 < t < T ; b) l'energia massima W max erogabile da C per t > T ;
dove vP (t ) è una soluzione particolare che si può valutare calcolando la soluzione di regime. Per t → ∞ si tende ad un regime stazionario, quindi l'induttore si comporta come un corto circuito: v P (t ) = J
R1
A
v( t) = Ke−1000 t + vP ( t ) ,
t = 0, T e(t ) +
v (t ) −
R 1R 2 = 480 V. R1 + R2
e (t ) = 100sin (20t ) V R1 = 10 Ω
B
+
A
t=T
C
chiuso
R2
0
Resta da determinare la costante K, che si ottiene dalla condizione iniziale (si osservi che la tensione v, pur non essendo una variabile di stato, è continua in quanto proporzionale ad una
Risultato:
C = 10 mF T=2 s
aperto
aperto
T
t
a) v(t ) = 40e −10 t + 44.7 sin(20 t −1.11) V per 0 < t < T ; b) Wmax = 8.64 J ;
variabile di stato): 7
8
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
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A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
ES. 2.2 Con riferimento al seguente circuito, in regime stazionario per t < 0 , calcolare la tensione vC (t ) e la potenza p C (t ) assorbita dal condensatore in ogni istante
2. Circuiti dinamici del secondo ordine. Es. 2.1 Il seguente circuito è in regime stazionario fino a t = 0 , quando il generatore si spegne. Calcolare: a) il valore delle grandezze di stato all'istante t = 0 + b) la corrente i L (t ) per t > 0 R j( t )
R
i L (t )
C L
⎧20 A j( t) = ⎨ ⎩0 A R= 2 Ω L = 10 μH
R
vC (t )
t 0
C L
-
⎧20 V e( t) = ⎨ ⎩ − 20 V
t 0
R =1 Ω L = 5 μH C = 5 μF
a) Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito aperto e l'induttore come un corto circuito. Per tale ragione: i L (t ) = e (t ) / 2R = 10 A , vC (t ) = e (t ) / 2 = 10 V
i L ( t) = j( t) / 2 =10 A , vC ( t) = j( t) R / 2 = 20 V
t < 0.
t < 0.
Per la continuità delle variabili di stato si ha: vc (0 − ) = v c (0 + ) = 10 V e i L (0 − ) = iL (0 + ) = 10 A . Osserviamo che, essendo ic (t ) = 0 , si ha banalmente p c (t ) = vc (t )ic (t ) = 0 . b) Per t > 0 il circuito è forzato dal generatore e(t), a partire dalle condizioni iniziali individuate al punto a). Risolvendo il circuito resistivo associato mostrato in figura:
Per la continuità delle variabili di stato si ha: v c (0 − ) = vc (0 + ) = 20 V e iL (0 − ) = iL (0 + ) = 10 A . b) Per t > 0 il circuito è in evoluzione libera. Applicando le leggi di Kirchhoff e le caratteristiche dei bipoli si ricavano le equazioni di stato del sistema: di dv v iL + C c + c = 0 , vC − RiL − L L = 0 . dt R dt Alle stesse equazioni si perviene risolvendo il circuito resistivo associato: R j( t )
+
e (t )
a) Per t < 0 il circuito è in regime stazionario, quindi il condensatore si comporta come un circuito aperto e l'induttore come un corto circuito. Per tale ragione:
+ _
R
+
C = 5 μF
vC
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iC =
e − vC −iL , R
v L = v C − Ri L
R
+
si ottengono le equazioni di stato: e (t )
dvC e v i = − C − L, dt RC RC C
+
di L v C Ri L = − . dt L L
vC + -
iC R + vL iL
-
Ricavando i L dalla prima e sostituendola nella seconda si ottiene l'equazione differenziale: R
d 2vc
iL
dt 2
2 1 de R ⎞ dv e ⎛ 1 . vc = +⎜ + ⎟ c+ + RC dt LC ⎝ RC L ⎠ dt LC
L'equazione caratteristica dell'omogenea associata fornisce: λ 1, 2 = α ± jβ = 2⋅ 10 5 (− 1± j ), Ricavando v C dalla prima e sostituendola nella seconda si ottiene l'equazione differenziale:
quindi la soluzione si può esprimere nella forma: v C( t) = e αt[ k1 cos( βt) + k 2 sin( βt)] +v CP ( t) ,
2
d i L ⎛ 1 R ⎞ di L 2 + +⎜ + ⎟ iL = 0 , dt 2 ⎝ RC L ⎠ dt LC
dove vCP (t ) è una soluzione particolare che può essere scelta come la soluzione di regime a cui il circuito tende per t → ∞ (regime stazionario):
la cui equazione caratteristica ammette le radici λ 1,2 = α ± jβ = 10 5 (− 1.5 ± 1.3 j ). La soluzione
v CP (t ) = e(t ) / 2 = −10 V .
si può esprimere, quindi, nella forma: iL ( t )= exp(α t)[ k1 cos(β t) + k2 sin(β t)], dove le costanti k1 , k 2 vanno determinate imponendo le condizioni iniziali su iL e su diL / dt : iL (0+ ) = 10 = k1
di L dt
0+
=
[
]
1 v (0+ ) − Ri L (0+ ) = 0 = α k 1+ βk 2 L C
⇒ k 2= −
Le costanti k1 , k 2 vanno determinate imponendo le condizioni iniziali su v C e su dvC / dt : vC (0 + ) = 10 = k 1 −10
α k1 = 11.5 β
La soluzione è, quindi: iL (t ) = exp(−1.5 ⋅10 5 t)[10 cos(1.3 ⋅10 5 t) +11.5 sin(1.3 ⋅10 5 t)]
dvc dt
t >0 .
0
+
⇒
k 1 = 20;
v (0 + ) − e (0+ )⎤ 1⎡ 6 = − ⎢i L (0 + ) + C ⎥ = −8 ⋅10 = αk 1 + βk 2 ⇒ k 2 = 20. C ⎣⎢ R ⎦⎥
La tensione sul condensatore per t > 0 è, quindi: 9
10
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
v C
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5
A. Maffucci: Circuiti in evoluzione dinamica
ES. 2.5 Il seguente circuito è in regime sinusoidale fino t = 0 , istante in cui il generatore si spegne. Calcolare la corrente iL (t ) in ogni istante e tracciarne l’andamento.
5
( t) = 20 e −2⋅10 t[cos(2 ⋅10 5 t) −sin(2 ⋅10 5 t)] −10 =28.3 e −2 ⋅10 t[cos(2 10 ⋅ 5 t +0.79)] −10 V .
La potenza assorbita per t > 0 si può valutare in due modi: possiamo calcolare preliminarmente la corrente che circola nel condensatore: 5 dv (t ) = −40e − 2⋅10 t sin(2 ⋅10 5 t +1.57) A , da cui: i C (t ) = C C dt 5
ver1-2005
R
5
⎧10 cos(100 t) A j( t) = ⎨ ⎩0 A
R
R = 0.5 Ω L = 10 mH
iL (t )
j( t )
pC ( t) = vC ( t) iC ( t) = −565 e −4⋅10 t[sin( 4 ⋅10 5 t + 2.36) +0.71] +400 e−2 ⋅10 t sin(2 10 ⋅ 5 t +1.57) W
L
C
C = 50 mF
Allo stesso risultato si perviene ricordando l’espressione dell’energia di un condensatore: p C (t ) =
5 d C dv C2 ( t) = 2.5 ⋅10 − 6 [28.3 e − 2⋅10 t cos(2 ⋅10 5 t +0.79) −10] 2 . 2 dt dt
Per t < 0 il circuito è in regime sinusoidale, quindi si può ricorrere al metodo fasoriale, ponendo: J = 10, Z& 1 = Z& C + Z& R = 0.5 − 0.2 j, Z& 2 = Z& L + Z& R = 0.5 + j.
ES. 2.3 Nella seguente rete sono assegnati i valori delle grandezze di stato all’istante t = 0 . Calcolare la tensione sul condensatore per t > 0 .
e (t )
+
C
v( t) −
Per il partitore di corrente, nell'induttore si ha: IL = J
Z&1 = 2.07 − 3.66 j = 4.21exp(−1.06 j ) Z& 1 + Z& 2
⇒
i L (t ) = 4.21cos(100t −1.06) A.
Applicando la LKC si ricava: I C = J − I L = 7.93 + 3.66 j , da cui la tensione:
v( 0) = 1 V, i(0) = 0 A E =1 V per t > 0
+
L
R
t 0
VC = Z& C I C = 1.74 exp(−1.14 j)
R = 1Ω , L = 1μ H, C = 1μF
⇒
vC (t ) = 1.74 cos(100 t − 1.14) V.
Per la continuità delle variabili di stato: vc (0 − ) = v c (0 + ) = 0.73 V , i L (0 − ) = iL (0 + ) = 2.07 A . Per t > 0 il circuito è in evoluzione libera. Applicando la LKT all'unica maglia si ottiene:
Risultato:
vC + 2 RiL + L
5
vC ( t) = e −5⋅10 t[cos(8.7 ⋅10 5 t) + 0.57 sin(8.7 ⋅10 5 t)] V per t >0.
diL =0. dt
Derivando tale equazione e sostituendovi la caratteristica di C si ottiene l'equazione differenziale d 2i L dt 2
ES. 2.4 Il seguente circuito rappresenta un semplice sistema trasmettitore-canale-ricevitore. Calcolare la tensione sul ricevitore ( R U ) in ogni istante e tracciarne l’andamento.
+
RS
L
RU C
e S (t )
v( t)
E = 6 V , T = 1 ns R S = RU = 50 ...