Comprensione Psicodinamica PDF

Title Comprensione Psicodinamica
Author Eleonora Marchegiani
Course PSICOLOGIA CLINICA
Institution Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
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Summary

appunti schizofrenia...


Description

SHIZOFRENIA FREUD

SULLIVAN

FRIEDA FROMMREICHMANN

FEDERN

o disinvestimento energetico dagli oggetti, cioè distacco di investimento emotivo o libidico dalle rappresentazioni oggettuali intrapsichiche o ritiro sociale da figure esterne. Definizione: una regressione delle relazioni oggettuali, in risposta ad un’intensa frustrazione e al conflitto con altre persone, ad uno stadio evolutivo autoerotico: avveniva parallelamente a un ritiro di investimento emotivo dalle rappresentazioni oggettuali e dalle figure esterne, spiegando così la comparsa del ritiro autistico nei pazienti schizofrenici. Freud postulò allora che la carica energetica disinvestita fosse reinvestita sul Sé o sull'Io (1914). (modello del decifit) 2)la psicosi è un conflitto tra Io e mondo esterno, che comporta il disconoscimento e il rimodellamento della realtà. 3) Non vi è possibilità di forme di tranfert per ritiro investimento energetico oggettuale. 1)eziologia in precoci difficoltà interpersonali, (soprattutto nel rapporto bambinogenitori) 2) concettualizzò il trattamento come un processo interpersonale a lungo termine, che tentava di individuare quelle problematiche precoci. 3) Inadeguate cure materne determinano nel neonato un Sé carico d'angoscia e impediscono al bambino di ricevere soddisfazione per i suoi bisogni. Questo aspetto dell'esperienza-di sé viene poi dissociato, ma il danno alla stima di sé rimane profondo. 4)L'esordio della malattia schizofrenica consiste in una rinascita del Sé dissociato, che porta a uno stato di panico e quindi alla disorganizzazione psicotica. 5) Riteneva che vi fosse sempre, anche negli schizofrenici più ritirati, una capacità di rapporto interpersonale. (1950) evidenziò come i soggetti schizofrenici non siano felici nel loro stato di ritiro. Sono persone fondamentalmente sole, che non riescono a superare la loro paura e la loro sfiducia verso gli altri a causa delle esperienze avverse vissute precocemente. Psicologi dell'Io osservarono come un difettoso confine dell'Io sia uno dei deficit principali nei pazienti schizofrenici. 1)dissentiva dall'affermazione di Freud secondo cui nella schizofrenia vi è un ritiro dell'investimento oggettuale. 2)sottolineò il ritiro di investimento energetico rispetto ai confini dell'Io:i pazienti schizofrenici sono caratteristicamente privi di barriera tra quello che è dentro e quello che è fuori, perché il confine del loro Io non è psicologicamente investito (come invece è nei pazienti nevrotici).

Tratti comuni a bambini che svilupperanno schizofrenia: 1)un'avversione per le relazioni oggettuali che rende difficile il legame. 2) L'ipersensibilità agli stimoli e le difficoltà di concentrazione e di attenzione sono tratti comuni della personalità preschizofrenica. Diffuse perdite, a livello di determinate aree, del normale filtro sensoriale nel sistema nervoso centrale possono

essere caratteristiche della schizofrenia (Freedman et al., 1996; Judd et al., 1992), cosicché i pazienti trovano difficile schermare gli stimoli irrilevanti e avvertono una sensazione cronica di sovraccarico del sensorio. 3)Forme patologiche di simbiosi con figure genitoriali che non sanno adattarsi alle richieste dei bambini. 4)Compromissione nello sviluppo di capacità neuromotorie, cognitive e di ricezione del linguaggio in età infantile predittiva di un disturbo schizofreniforme. Teoria del controllo genetico della sensibilità verso l’ambiente Kendler : In assenza di fattori genetici predisponenti, anche situazioni famigliari altamente disfunzionali, non produrranno schizofrenia. I geni controllano il grado di sensibilità ad aspetti ambientali predisponenti. Alto rischio familiare reagiscono agli stress con maggiore intensità emozionale. Quindi un’esperienza di crescita positiva può proteggere individui al alto rischio di sviluppo della schizofrenia. Effetto interattivo tra rischio genetico e ambiente infantile. Olin e Mednick (1996) hanno identificato caratteristiche premorbose che sembrano costituire marker di rischio per una futura psicosi. Queste caratteristiche rientrano in due categorie: 1) fattori eziologici precoci, tra cui una storia familiare di schizofrenia, complicazioni perinatali, esposizione della madre a virus influenzale durante la gravidanza, deficit neurocomportamentali, separazione dei genitori nel corso del primo anno di vita, disfunzioni familiari e crescita all'interno di un'istituzione; 2) precursori comportamentali e sociali di malattia mentale, identificati da clinici e insegnanti, e variabili di personalità rivelate da interviste e questionari. Si verifica un'interazione tra vulnerabilità genetica, caratteristiche ambientali e tratti individuali. Una comprensione psicodinamica è importante per la terapia della schizofrenia, a prescindere dalla sua eziologia. Alcuni temi sono comuni a molte delle teorie psicodinamiche che influenzano l'approccio clinico al paziente: A)I sintomi psicotici hanno un significato (Karon, 1992). Le allucinazioni o i deliri di grandezza, ad esempio, compaiono spesso immediatamente dopo un affronto alla stima di sé del paziente schizofrenico. Il contenuto grandioso del pensiero o della percezione rappresenta il tentativo del paziente di compensare la ferita narcisistica. 2)le relazioni interpersonali sono fonte di terrore per questi pazienti. Le intense ansie correlate al contatto con gli altri sono evidenti anche se non è possibile esplicitarne chiaramente le cause. I timori sull'integrità dei confini dell'Io e la paura della fusione con gli altri rappresentano un problema di intensità crescente, che è spesso risolto con l'isolamento. La relazione terapeutica rappresenta per il paziente una sfida a essere capace di credere che dalla sua relazione con gli altri non deriverà una catastrofe. 3) riguarda la convinzione di tutti gli autori di orientamento psicodinamico che relazioni terapeutiche psicodinamiche con clinici sensibili possano fondamentalmente migliorare la qualità della vita dei pazienti schizofrenici. Anche quando non veniva raggiunta una completa remissione, la relazione terapeutica poteva considerarsi di straordinaria rilevanza nell'adattamento globale del paziente alla vita....


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