Cosa sono le elezioni PDF

Title Cosa sono le elezioni
Course Scienza politica
Institution Università degli Studi di Firenze
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Cosa sono le elezioni? Meccanismo x scegliere componenti di organi monocratici (organo amministrativo da 1 persona) o collegiali. Fanno quindi parte dei sistemi di investitura. SE E SOLO SE svolte in ambito democratico  sono anche (specie per i parlamenti) strumenti di rappresentanza e del controllo popolare sui governanti per effetto della reiterazione regolare che permette di premiare o punire i governanti. Sono inoltre strumento di canalizzazione del conflitto politico, con esiti prevedibili e reversibili, attenuandone le asperità. In cosa si differenziano dagli altri metodi di selezione dei governanti? Si sceglie, storicamente, con una pluralità di metodi che si possono raggruppare in 3 categorie: 1) Ruolo dominante sarà di chi ottiene la carica - Acquisto venale - Forza fuori da contesto democratico 2) Decide un agente impersonale - Sorteggio - Morte del reggente - eredità 3) Scelgono soggetti diversi da quelli che verranno scelti - Nomina quando capo dello stato sceglie capo di governo o governo sceglie i titolari di qlcs - Cooptazione da chi fa già parte dell’organismo. - Elezione il parlamento sceglie il capo dello stato o i membri di una corte costituzionale (su nomina del capo dello stato) e quando i cittadini scelgono i parlamentari. (spesso si prevedono + regolamentazioni x l’ampiezza del corpo elettorale e la complessità, specie x le elezioni popolari) - Selezione per merito Elementi comuni: nella maggior parte dei casi c’è una componente di cooptazione, che assume peso se l’elettorato è molto fedele al partito. In cosa differiscono le elezioni democratiche e non democratiche? Nelle democrazie  elezioni principali, oggi momento centrale della vita politica nazionale, sono le elezioni dei parlamenti nazionali (elezioni politiche). Affiancate, nei regimi presidenziali e semi presidenziali, da quelle dei capi dello stato che sono anche capi dell’esecutivo. Caratteri principali delle elezioni democratiche: - Competizione offerta politica di carattere plurale. Genuina concorrenza. - Libertà elettori non minacciati e informati sulle alternative. Tutti i candidati possono svolgere la propria campagna con sufficienti capacità di comunicare con i cittadini. - Rilevanza politica i risultati hanno peso al governo. Nei regimi non democratici  si hanno elezioni, per alcuni organi, solo nell’ultimo secolo, prima no. Sono elezioni senza scelta. Diventano riti, strumento di irreggimentazione, simulazione di sovranità popolare. Caratteri principali: - Libera competizione annullata con meccanismo della lista o candidati unici (fascismo, urss, nazismo) o depotenziata (si sa a priori chi vince, es paesi comunisti).

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Limitano la libertà dell’elettore limitando i contenuti del voto e la scelta se votare o meno. Con intimidazione e non segretezza del voto. poca rilevanza politica. i parlamenti sono istituzioni di facciata

Principali momenti e aspetti del processo elettorale? Tempi e convocazione delle elezioni. In democrazia sono ricorrenti, prevelarmente ogni 2/7 anni. Spesso (vedi governi parlamentari o semi presidenziali) anche prima perché l’organo elettivo può essere sciolto anticipatamente (spesso in ITA, GB, FR). Il prolungamento è invece escluso. Il carattere ricorrente permette agli elettori di: apprendere le procedure, tendenziale continuità nelle scelte, giudizio retrospettivo. Permette ai candidati di: competizione no ultimativa, accettazione dei risultati favorita, dipendenza dall’elettorato => premessa di responsiveness. La scadenza è fissa, la convocazione è un atto formale. Discrezionalità riguardo al giorno. Questione rilevante quando le elezioni sono anticipate in quanto possono avere effetti sulla competizione giocando a vantaggio per alcuni e a svantaggio per altri. C’è quindi grande differenza tra i casi in cui la decisione è di un organo interno alla competizione (governo, caso GB) o esterno (capo dello stato e consultazione tra tutte le classi, caso ITA).

Elettorato attivo: Chi ha diritto di partecipare alle elezioni? Alcuni aspetti ancora in discussione. il processo di estensione del suffragio si è mosso, nelle democrazie occidentali, da processi di esclusione e si colloca tra metà 1800 e primi anni del 1900 (nel 1945 suffragio universale in Italia). Negli anni successivi la 1ww in molti paesi EU il suffragio era ormai una realtà. In certi casi questo si era guadagnato a seguito di rotture rivoluzionarie (Francia 1793 e 1848, spagna 1812). Il processo no sempre è stato lineare. Problema del suffragio femminile: passo compiuto tra il 1893 in nuova Zelanda e il 1971 in svizzera. L’esclusione della popolazione di colore è stata abolita nel 1994. Fattori che spingono all’allargamento del suffragio: - principio di uguaglianza, che dalla sfera civile passa a quella politica - nuova concezione politica nazionale - competizione tra élite politiche - variabili intervenienti, come la struttura sociale elettorato potenziale e reale non coincidono se l’iscrizione agli appositi registri elettorali è complessa o costosa. Gli usa sono esempio dell’impatto negativo delle procedure di registrazione. Regole per la determinazione dell’elettorato attivo: diritto di voto è legato all’appartenenza alla comunità politica. oggi la residenza serve a determinare la circoscrizione elettorale nella quale il cittadino può esprimere il suo voto. Per i residenti all’estero ci possono essere interferenze con l’esercizio di voto. I residenti in un paese di cui non hanno cittadinanza sono generalmente esclusi

dalle elezioni nazionali ma non da quelle locali. (Caso UE: dal 1993, i cittadini europei sono tutti elettori per le elezioni del Parlamento). Elettorato passivo e le candidature: cioè i candidati. Solo per elezioni in elettorati ristretti non ci sono candidati ma gli elettori indicano in nomi. Regole riguardo elettorato passivo: in genere corrisponde a quello attivo, salvo restrizioni particolari legate a caratteristiche personali o posizioni occupate dai potenziali candidati. Le esclusioni possono essere per equità della competizione o requisiti di buon funzionamento delle cariche. Modalità della candidatura? Spesso con processi che coinvolgono persone o organizzazioni distinte dal candidato. Spesso la candidatura deve avere il sostegno di un tot di elettori. Con i partiti sono gli organi di partito locali o nazionale a scegliere e presentare i candidati. La scelta può essere trasmessa agli elettori tramite elezioni primarie (in questo caso la scelta può essere riservata a iscritti al partito oppure a tutti). La campagna elettorale: candidati e partiti fanno informazione e propaganda. A seconda dei contesti può essere: - nazionale - locale - con mezzi di comunicazione di massa - forme più tradizionali di contatto diretto varia anche il grado di professionalizzazione e commercializzazione. I partiti ideologici di massa, rispetto a quelli precedenti dei notabili, avevano accresciuto la dimensione nazionale mantenendo comunque un’ampia articolazione locale. Minore capacità di mobilitazione e tv hanno accresciuto il carattere centralizzato e mediatico, riducendo importanza del contatto locale diretto. Regolamentazione della campagna elettorale: cresciuta negli ultimi anni. Possono riguardare: - tetti di spesa - accesso ai media - forniti spazi pubblicitari - fondi pubblici ai candidati una campagna elettorale informale può cominciare anche prima di quella formale. Attività del governo e del parlamento tendono ad adattarsi ad un ciclo politico-elettorale, collocando le politiche più austere lontano dalla scadenza elettorale. visto la scarsa distanza tra un’elezione e l’altra, in senso lato si può dire che la classe politica è costantemente in campagna.

Le modalità di voto: momento culminante del processo elettorale. cruciale è la salvaguardia della libertà di espressione del voto. È importante la maggiore o minore facilità, per il cittadino, con cui il voto può essere espletato. Tutela della regolarità delle operazioni di voto e poi di scrutinio: assicurata da componenti del seggio, rappresentanti delle forze politiche, uffici giudiziari. Spesso si hanno anche osservatori internazionali, specie nei paesi di nuova democratizzazione, perché la democraticità di un paese è requisito per l’appartenenza a molte organizzazioni internazionali. L’interesse è accresciuto quando

le elezioni in questione proiettano i loro effetti su equilibri internazionali o quando una minoranza la richiede. Tutela della segretezza del voto: oggi essenziale, prima tutt’altro. In Francia dal 1913, GB 1872, Danimarca dopo il 1901, Prussia dopo il 1918, Italia dal 1912. Ci furono obiezioni al voto segreto che avevano ragioni pratiche e risvolti di principio (il voto pubblico poteva prevenire da un atteggiamento individualistico). Nel 1900 i regimi democratici potenziavano queste garanzie, i totalitari le eliminavano. Nella maggior parte dei casi oggi si usa una scheda ufficiale. In passato la scheda poteva essere fornita dai candidati stessi. In alcuni paesi (USA) la scheda ha lasciato il posto a strumenti meccanici e sempre più diffusa sarà l’uso di mezzi informatici. Ci sono requisiti formali riguardanti il voto, anche a garanzia di segretezza (non si possono aggiungere note pena l’annullamento). Obbligatorietà del voto? Generalmente è un diritto ma anche un dovere civico. È essenziale che gli elettori votino perché la democrazia funzioni. In vari paesi l’astensione prevede sanzioni. L’obbligatorietà tende ad alzare le partecipazioni (in Italia infatti i partiti più moderati auspicavano all’obbligatorietà ne 1946). 3. Sistemi elettorali e valutazione di voti gli ingegneri politici si sono sbizzarriti ottenendo vari sistemi elettorali, perché sono in gioco principi e interessi. Sono spesso risultato di compromessi tra una pluralità di soggetti. Aspetti fondamentali dei sistemi elettorali: - ambito territoriale - formula di computo dei voti e allocazione dei seggi - soglie di rappresentanza - carattere categorico o ordinale del voto le circoscrizioni elettorali: rapporto tra elettori eletti e territorio, si svolge in ambito nazionale o entro circoscrizioni territoriali delimitate? A parte Israele e olanda (dove si ha unica circoscrizione nazionale), la maggior parte dei paesi adottano circoscrizioni semi nazionali (differentemente da come si potrebbe pensare visto che dopo la rivoluzione francese nelle costituzioni moderne i parlamentari rappresentano l’intera nazione). La circoscrizione unica nazionale è in genere adottata per le elezioni monocratiche come le presidenziali (eccetto che per USA dove ogni stato elegge i grandi elettori che a loro volta compongono l’electoral college da cui scaturirà il presidente. - Il prevalere di circoscrizioni sub nazionali scaturisce per lo più da motivi storici (Le elezioni parlamentari avevano prima carattere locale) ma anche pratici (consentono vicinanza e quindi conoscenza diretta tra elettori e candidati. Nb: prima dei mas media i contatti erano solo faccia a faccia) - Tra le circoscrizioni elettorali cambiano le circostanze di magnitudine (numero di seggi x ognuna): si va dal collegio uninominale, solitamente associato a formula maggioritaria (un solo eletto) ai collegi plurinominali (eletti da due alla totalità) se si opera in una pluralità di circoscrizioni elettorali si pone il problema dell’uguaglianza del voto. Si deve quindi rispondere a scadenze temporali vicine, ridisegno dei confini (redistricting) o redistribuzione di seggi da attribuire x mantenere costante il rapporto tra numero degli eletti e popolazione del collegio. Se si hanno collegi uninominali o se si vuole mantenere fisso il numero degli eletti per collegio, il redistricting è l’unico metodo. I collegi possono essere ridisegnati con finalità partigiane: Gerrymandering (Gerry+salamander, ritagliava i collegi in modo strano per favorire il proprio partito). Per evitare ciò, si affida il districting ad autorità non partigiane o lo si sottopone a particolari regole.

Ci può essere un Gerrymandering virtuoso.

Tipi fondamentali di sistemi elettorali? Cosa si intende per sistemi maggioritari? Quali le principali varianti dei sistemi maggioritari? Che cosa si intende per sistemi proporzionali? Quali le principali varianti dei sistemi proporzionali?...


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