Le parole sono pietre - letteratura contemporanea PDF

Title Le parole sono pietre - letteratura contemporanea
Course Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione
Institution Università degli Studi di Catania
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letteratura contemporanea...


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Le parole sono pietre Levi scrisse “Le parole sono pietre “ traendo spunto da una madre del giovane sindacalista Salvatore Carnevale, ucciso dalla mafia terriera nella Sicilia del dopoguerra. Una Sicilia eroica che ha il volto della verità e della speranza, del sogno di un miracolo che ci sarà. Un uomo che assume i tratti mediterranei delle donne di Aci Trezza come dei contadini di Bronte, ma che potrebbe avere qualsiasi aspetto. Le parole sono pietre (1956), composto di tre saggi in seguito a tre viaggi compiuti in Sicilia. Si tratta sulla condizione dei contadini e degli operai siciliani, le cui aspirazioni vengono infrante dalla mafia, con la connivenza del potere politico. Anteprima Pittore va a Lercara per dipingere la vita dei minatori, ma il padrone (Ferrara- mafioso) non voleva e lo minaccia di morte. Parte prima 1. Sindaco di New York va a Isnello, terra d’origine. Tutti gli dissero di essere suoi parenti. 67-70 numero di casa. Compleanno 4 gennaio o 4 febbraio. Sindaco va in chiesa con le mosche, poi al comune per permesso di espatriare: certificato (madre lo chiese). Poi parte. 2. L’autore va a Lercara, ma prima in una periferia di Palermo, poi a Misilmeri, poi a S. Rosalia (importante), a Bagheria (artigiani) visita la villa Palagonia dove c’era una fila di statue grottesche che si ispiravano a quelle cinesi. Dopo Bolognetta si fermarono a guardare un paesaggio arido e deserto, poi si addentrarono per valloni e monti sempre più solitari. Al tramonto apparve il paese di lercara e a sinistra una zona brulla e giallognola: erano le miniere. 3. Entrarono in un paese in stato di assedio , era in sciopero da più di un mese perché non vi erano sufficienti misure di sicurezza. Il lavoro si svolge in condizioni penose. Lo sciopero si era scatenato quando era morto un uomo e avevano sottratto dalla busta paga degli altri minatori un ora di paga per il tempo che avevano soccorso il morto. Il padrone delle miniere era il signor N.: un tipo astuto, violento , che non volle essere fotografato. Disse che le miniere non li poteva vedere perché ci voleva l’autorizzazione del commissario e puntarono contro un fucile. Si diressero verso il paese dove i minatori gli raccontarono dei mali, sopportati, i soprusi, gli stenti, ma erano sicuri di vincere. Volevano essera fotografati, avevano trovato il “coraggio di esistere”. Poi ripartì. La sera va nelle catacombe dei Capuccini (palermo) . B. il fotografo poteva entrare a fotografare i morti, sia alzati che distesi: garibaldini, frati. MMo dalla Calabria alla Sicilia: Messina, Taormina, Giardini, Catania (racconto della famiglia ingannata che diede la loro figlia in cambio dell’oro falso): giro dell’Etna. Andò a Misterbianco, Paternò, Centuripe (dove c’era la festa di S. Barbara, sorella di S.Agata) Bronte ( miseria per i contadini per colpa della Ducea di Nelsono che prima dava le terre e poi le voleva il doppio) 1. Acitrezza (un mondo molto diverso da come lo aveva descritto Verga nei Malavoglia, buio) Parte terza L’autore si ritrova all’aeroporto Bocca di Falco dove c’è una gran folla che attende qualcuno .e’ una donna che tornava in patria col marito.la madre della donna l’abbraccio comossq , poi fu il turno dei parenti. La donna mancava dalla Sicilia da 30 anni , aveva messo da parte a poco apoco i sldi per tornare , ma le erano stati rubati non appena uscita dalla banca ; ma l’opinione pubblica le aveva permesso di venire in Sicilia. Intanto lo scrittore entra a Palermo dove la gente è intenta ad ascoltare un cantastorie Continua a visitare Palermo ed è la seconda sera della festa di santa Rosalia .La gente per le strade ha in mano una bandiera , tutte le strade sono un mercato senza fine .Poi vanno tutti verso il mare dove inizia la gara dei fuochi. Sono tre concorrenti che riescono a sbalordire , finchè tutto finisce ela santa torna in chiesa.

Lo scrittore era partito la mattina presto verso Erice , con un autista d’eccezione e si misero a parlare delle condizioni di lavoro e di mafia e giunti a Monreale disse che quella era la capitale della mafia Si spostarono quindi nei luoghi del bandito Giuliano tra Piana degli Albanesi e san Giuseppe Jato. Mafia e banditismo fanno parte della storia creati dal divario tra popolo e stato . Il bandito è l’eroe popolare della rivolta contro lo stato , ma la mafia si serve diloro . Anche il paesaggio è lugubre e ad ogni passo spira all’imboscata. Lungo la strada gli raccontano anche dell’uccisione di Salvatore Carnevale . Salgono a Erice dove si vedono brillare le saline di Trapani. Arrivano vicino Castellamare a Brgo di Dio dove cercano un architetto triestino che si è trasferito li perche aveva progetti per l’irrigazione della zona per combattere la miseria. Egli descrisse le terribili condizioni di trappeto ; l’analfabetismo , la delinquenza la prostituzione , i bambini denutriti . In un altro paese la risposta alla miseria è la follia .La notte partirono verso Palermo..

1. Arrivato all’aeroporto vide una donna che ab 2.Palermo ( festa di S. Rosalia) 3.Mafia a Monreale , banditismo (Giuliano) 4. Dopo si spostò a Sciara. Qui era vissuto Salvatore Carnevale, un vero capo contadino che fondò la Camera del lavoro. I contadini non sapevano neanche di esistere, erano in mano alla mafia. Lui riuscì ad ottenere che il raccolto delle olive fosse affidato agli stessi contadini; lottò affinchè le terre assegnate ai contadini diventassero tali “il 60 e 40”. Per questo fu ucciso, ma pensavano che tutto sarebbe finito nel silenzio, invece sua madre parlò e denunciò la mafia. Giungono nella casa di Carnevale, dove sta seduta la madre che parla, racconta anni di sofferenza, la morte del figlio, la solitudine. Le lacrime sono parole e le parole sono pietre. La madre non ha fiducia nello stato , ma del partito. Il suo discorso è un Vangelo, una testimonianza di verità. La notte prima che uccidessero il figlio aveva fatto un sogno che cantava e il giorno dopo pianse. Lo scrittore tornò più volte nella casa della madre che non smetteva mai di parlare del figlio e gli chiese di scrivere un romanzo sulla morte di suo figlio. La sera prende il traghetto a Palermo e parte per Napoli....


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