Documento di appunti presi a lezione PDF

Title Documento di appunti presi a lezione
Author Anonymous User
Course Istituzioni di Diritto Romano
Institution Università degli Studi dell'Insubria
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Summary

dispensa per studiare. ottima da sola. no bisogno di altri appunti....


Description

Corpus Iuris Civilis a partire dal XVI secolo si intendeva l'insieme delle compilazioni di leges( costituzioni imperiali) e iura (opere della giurisprudenza classica) frutto dell'iniziativa di Giustiniano, ad opera di una commissione da lui nominata. -Giustiniano nasce nel 428 d.C. nel nord Macedonia da una famiglia contadina modesta. Diventerà imperatore grazie allo zio materno Giustino che si recò a Costantinopoli e lì si distinse dal punto di vista militare al punto che nel 518 fu nominato imperatore. Egli però volle con se suo nipote Giustiniano che il 1 aprile 527 nominò "Augustus”. - AUGUSTUS = Porre un augurio; termine attributo per la prima volta nel 27 a.C. ad Ottaviano Augustus che era figlio adottivo di Cesare ( aveva fondato il Principato); termine che indica qualcosa di grandioso, colui che più di ogni altro soggetto ha un’irripetibile autorevolezza, considerato quasi come un mezzo Dio. o Da lì a pochi mesi Giustino muore e Giustiniano diventa unico imperatore del Medio Oriente  1 agosto 527 d.c -Dal 476 d.C. dalla deposizione di Odoacre, l'impero romano era limitato alla parte orientale, dato che il resto era della civiltà Barbara. La capitale dell ‘occidente era Roma (la cancelleria Ravenna), mentre dell'oriente era, dal 630 d.C. Costantinopoli. -528 d.C. inizia a far realizzare le 3 compilazioni------> denominate poi corpus iuris civilis. A queste 3 si aggiungono le novellae di Giustiniano e degli imperatori posteriori (furono una raccolta del meglio della tradizione della scienza giuridica romana). A questa raccolta Dionigi Goffredo, giurista francese, diede la denominazione di corpus iuris civilis. 395d.c divisione impero romano da parte di Teodosio ai suoi due figli: Arcadio (impero orientale), Onorio ( impero occ.) Impero d'occ: Roma Impero d'oriente: dal 330 d.C.--> Costantinopoli Corpus iuris civilis termine usato per la prima volta dal giurista francese Dionigi Gotofredo (nel 1583) che intitolò cosi la sua edizione della compilazione giustinianea ( non dedicate all’imperatore in sé) Il corpus iuris civilis rappresenta una raccolta del diritto civile promosso appunto da Giustiniano. Tale lavoro fu svolto dal 528 al 533 d.C. affidato al giurista Triboniano e ai suoi collaboratori. -Triboniano fu un giurista bizantino che sin dal 529 fu questor sacri palatii (questore del sacro palazzo) e membro di tutte le commissioni legislative. Perse la carica nel gennaio del 532 per effetto della rivolta di Nika (ma nel maggio del 535 lo ritroviamo questor sacri palatii) Insieme essi classificarono, ordinarono e recuperarono l’immensa tradizione giuridica romana. Il diritto romano infatti, si era creato dalla Roma repubblicana a quella imperiale sulla base dei pareri dei giuristi e delle decisioni degli imperatori. Presso i romani non esisteva l'idea di una codificazione delle leggi inteso come raccolta di tutte le norme in vigore in un unico testo da consultare all’occorrenza. Questa concezione di una raccolta unica fu la grande novità del corpus iuris civilis. Scomparvero, grazie al lavoro di Triboniano e dei suoi collaboratori, tutte le contraddizioni e le ripetizioni. Molte leggi furono tralasciate per far posto a quelle considerate più in linea con la mentalità del tempo di Giustiniano. Età giustinianea dal 527 al 565 d.C.

Schema delle compilazioni giustiniane Complesso delle norme vigenti del dicembre 533 riforma l'ordinamento degli studi giuridici Novus iustinianus codex (non giunse a noi poiché sostituito da una 2°ediz. “codex repetitae praelectionis”)

Raccolta di leggi e costituzioni imperiali ( risalenti a prima del III sec.) Raccolti in 12 libri

Haec quae necessario -ciò che è necessarioProvvedimento di giustizia per disporre la compilazione del nuovo codice 13 febbraio 528 (indirizzata al senato di Constantinopoli)

Digesta (pandectae)

Raccolta di iura di scritti di antichi giuristi

Deo auctore Tanta provvidentia Fase compilazione 15 Pubblicata 16 dicembre 530 dicembre 533

Institutiones ( elementa) Manuale istituzionale sulla base di iura ( diritto) ---> indica diritto antico, e di legis Codex repetitae praelectionis 2° edizione del Novus iustinianus codex

Raccolta di leggi costituzionali ed imperiali Ci è pervenuto integralmente e si nota la rimozione della legge della citazione

Non ci sono provvedimenti di compilazione, perché valgono quelli della 1° edizione

Summa reipublicae dispone la pubblicazione del nuovo codice Pubblicato 7 aprile 529

Vigore16 aprile 529

Vigore30 dic 533

Imperatoriam maiestatem Pubblicat a 21 novembre 533

Vigore30 dic 533

Cordi nobis- est dispone la pubblicazione del nuovo codice 16 novembre

Vigore29 dic 534

(le prime 3 scritte in latino, la 4°a metà in latino e metà in greco) -Novus iustinianus codex : dal XVI sec in poi si chiamerà Corpus Iuris Civilis, in poche parole sarebbe l' ampliamento del codex di Teodosio.  Ci conferma tale ipotesi il ritrovamento di un papiro egiziano che riguardava anche Teodosio II (imp. d’oriente) e Valentiniano III (imp. d’occidente). Sino a quando non entra in vigore il Novus Iustinianus Codex, era in vigore il papiro con le costituzioni di Teodosio II. - Si ipotizza che sia costituito da 12 libri ed è una raccolta di leges e di costituziones (provvedimenti normativi dell'imperatore). -Prima di questo, c'erano in vigore delle costituzioni: la costituzione gregoriana, ermogeniano e teodosiana + altre emanate successivamente da Teodosio. Giustiniano parte da questi codici e va a eliminare quelle leggi che non servono; quelle che resteranno verranno inserite nel codice che porta il suo nome (novus iustinianum codex). -Tale codice doveva differire dal teodosiano per il suo carattere più moderno.

-Della confezione del codice fu incaricata una commissione presieduta dall’ex questore sacri palatii Giovanni e composta da altre nuove figure tra cui anche Triboniano. La commissione fu autorizzata a modificare le costituzioni accolte nella compilazione nonché a spartirle o raggrupparle secondo le esigenze dell'ordine sistematico seguito. Constitutio haec quae necessario (13 febb.528): avvio dei lavori di realizzazione del Novus iustinianus codex per volere di Giustiniano ( indirizzata al senato di Costantinopoli) e contiene provvedimenti normativi vigenti) Si eliminano i poemi superflui Si ricava dai 3 codici e dalle costituzioni più recenti leggi chiare, collocandole nei titoli più opportuni, aggiungendo o togliendo parole qualora risultassero inopportune I titoli devono riportare la datazione esatta dell'opera Se non risultasse il periodo (data) nelle costituzioni, nei 3 codici, nelle costituzioni successive verranno inserite ugualmente nel codice La commissione era composta da 10 funzionari imperiali tra cui anche Triboniano.

o

Constitutio summa rei publica (7 apr.529)---> promulgazione Novus iustinianus codex (Emanata 7 aprile a Costantinopoli sotto il consolato del chiarissimo Decio nel 529 d.C.) Scopo opera: Raccogliere in un solo codice sia le costituzioni contenute nei tre codici precedenti: (Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano), sia quelle emanate successivamente dallo stesso Teodosio di venerabile memoria, dai suoi successori. -Giustiniano afferma che: Il codice deve essere esaustivo ed è stato creato per ovviare la lunghezza delle leggi; nel momento in cui questo codice possa evidenziare delle lacune, si potrà fare riferimento agli scritti degli antichi giuristi (solo se ci sono delle lacune). Da quel momento varrà solo il nuovo codex e qualsiasi altra redazione non verrà. Si eliminano: -le prefazioni che nulla aggiungono al testo di legge. -Costituzione che tra die esse si contrastano come le costituzioni simili (eccetto quelle che prevedono dei contenuti di distinzione) ---> codice giustinianeo che avrà vigore in eterno. Gli avvocati non potranno durante un dibattito citare costituzioni tratte dai 3 codici altrimenti si avrà una sanzione, potranno servirsi solo di quelle costituzioni in questo codice con eventuale aggiunta di scritti da parte dei giuristi autorizzati DIGESTA= Raccolta di iura (scritti degli antichi giuristi) costituito da 50 libri, (ciascuno diviso in 2 o più titoli) che raccoglie tutto il diritto. In ogni titolo troviamo una serie di frammenti giurisprudenziali classici, ciascuno munito da un inscriptio contenente il nome dell’autore, il libro e l’opera. Ai digesta fu premesso un index degli autori e delle opere escerpite. -Il digesto è scritto nella grafia tondeggiante che corrisponde alla lettera Fiorentina -A questa opera preparatoria del digesta, Giustiniano attese in 2 tempi: -prima dei lavori di compilazione con una prima serie di costituzioni preparatorie fu emmessa tra agosto e novembre del 530. Forse furono riunite in raccolta sistematica che Giustiniano denominò Quinquagiunta Decisiones. Di questa raccolta non rimangono tracce. (tra febbraio e ottobre 532) -durante i lavori di compilazione con una seconda serie di costituzione che Giustiniano quantifica come “Costituziones ad commodum propositi operis pertinentes”. Fu emessa una volta che i lavori procedevano. Terminati i lavori preparatori, Giustiniano emanò la Costituzione “Deo auctore” con cui diede l’incarico a Triboniano di scegliersi dei collaboratori per procedere alla compilazione di una grande iura secondo l’ordine dei digesta della giurisprudenza classica. La compilazione avrebbe poi ricevuto il nome di Digesta Pandectae.

Il 16 dicembre 530 d.C. da disposizione di creare la costituzione Deo auctore, di cui era scritta una seconda copia, la Costituzio “Tanta provvidenza” il 16 dicembre 533, una in latino e l'altra in greco. La Costituzio Tanta provvidenza (indirizzata al senato e a omnes populos) stabilì che i digesta sarebbero entrati in vigore il 30 dic 533. DEO AUCTORE (con l’aiuto di dio) – Giustiniano 15 dic.530 d.c Constitutio de auctore---> : costituzione con la quale Giustiniano da avvio al lavoro della sua raccolta di scritti romani "digesta"---> redatta da Triboniano ( una sorta di ministro della giustizia) che ha attuato esercizi di esaminazioni e ritocco su 2000 volumi con più di 3 milioni di righe per raccoglierli in un'unica secolare produzione della giurisprudenza , ai quali i Sacri Imperatori concessero il potere di creare e di interpretare il diritto. Dispose che tutti i testi dei giureconsulti antichi (coloro che consultano il diritto) andassero distrutte. L'unica opera prevenutaci integra sono le istituzioni di Gaio. -Per evitare qualsiasi anomalia stabilisce come tutti i giuristi godano della stessa autorità, ossia come tutti i frammenti compresi diversi titoli debbano avere lo stesso valore giuridico: ogni iura presente nel codice, ha valore di costituzione imperiale, ossia di lex, dunque ognuna di esse perde il suo carattere giurisprudenziale e diventa legge vigente rispettando l'obiettivo che si propose Giustiniano. Vanno inoltre inserito nel codice anche le opere dei giuristi non autorevoli perché potrebbero contenere dei contenuti o dei parametri più validi rispetto a quelli dei giuristi autorevoli. Questa costituzione si chiude dicendo che non ci devono essere antinomie all'interno dei 50 libri; ci deve essere una grande armonia e successione logica all'interno del codice. (in realtà ci sono alcune antinomie). Viene fatto riferimento all'opera di carattere manualistico delle istituzioni diretta agli studenti che si appropinquano allo studio del diritto che inizia proprio con le parole di Giustiniano. Le opere inserite nel digesta non possono essere modificate nè commentate perché l'opera è chiara di per sé. Al titolo di Digesta o di Pandette alla nostra raccolta: a nessun giurista sarà concesso di farne commenti e di oscurare con la sua verbosità la chiarezza dell’opera. Affinché in futuro non sorgano dubbi e incertezze a causa della grafia, disponiamo che il testo del medesimo codice venga trascritto senza fare ricorso ai tranelli di sigle e di abbreviazioni misteriose, che generano, di per se stesse e per la loro errata interpretazione, molte antinomie …. Tutti i giuristi godano della stessa autorità. A tutti i giuristi, le cui opere risulteranno inserite in questo codice, sia riconosciuta autorità come se le loro affermazioni promanassero da costituzioni imperiali o fossero state pronunciate dalla nostra divina maestà. Constitutio Tanta (16 dic.533): costituzione imperiale emanata da Giustiniano nel 533 d.C. eletto per la 3° volta console per promulgare il digesto indirizzata al Costantinopoli e a tutti i popoli. Contenuto: -All'inizio egli ribadisce l'originalità dell'opera, il tutto illustrato in circa 150.000 righe che riassumono i 2000 volumi da circa 3.000.000 di righe.

-Nel secondo paragrafo della costituzione si indica una struttura interna di carattere sistematico dei 50 libri i quali possono essere suddivisi in 7 parti a seconda dei contenuti che comprendono, (contiene anche il diritto processuale penale e civile): o o o o o o

1° gruppo racchiudeva 4 libri 2° 7 libri che concernono le cose 4° libro racchiudeva 8 libri ( ipoteche, compravendite, scritture, prove) 5° " de testamentis" che racchiudeva 9 libri 8° digesti 8 libri 7° digesti 6 libri ( stipulazioni, obbligazioni verbali, novazioni, etc..)

-Il 16° titolo del 50° libro raccolgono le definizioni. (ad es: Termine familia---> gruppo di persone determinato i base alla posizione giuridica o in base al diritto loro comune) -Dispone la Reverenza Iuris Antiquatis, ossia il fatto che il digesto debba recare nell’intestazione che precede il frammento il riferimento al libro da cui esso è stato tratto ed il nome del suo autore. -Viene ribadito che tutti i frammenti del digesto siano uguale giuridicamente ed abbiano valenza di costituzioni imperiali. -In questa legge viene sancito il divieto più assoluto di interpretare il Digesto. L'unica cosa ammissibile è tradurre la costituzuione dal latino al greco. -Giustiniano accusa i giuristi di aver rovinato la scienza giuridica rendendola oscura (da chiara e perfetta che era). -Triboniano, Teofilo, Doroteo convocati per ridirigere l'opera. - Qui si fa riferimento anche alla compilazione delle Istitutiones che nel dicembre del 533 erano entrate in vigore. Esse raccoglievano le opere degli antichi giuristi ancora funzionali, quindi degne di essere applicate in 4 libri di carattere manualistico. Esse traevano materiale anche dal Nuovo Codice Giustinianeo dandoci una conoscenza indiretta delle costruzioni che esso conteneva. -Infine, la costituzione dice che il diritto romano era chiuso nei 3 codici di digesto (Istitutiones, Digesta e Nuovo codice giustinianeo) che dovevano essere creati in 10 anni mentre invece sono stati realizzati in 3 anni (se prendiamo in esame le Digesta e le Istituzioni, escludendo il nuovo codice giustinianeo). Molti pensavano che quest'opera fosse un progetto frettoloso e che non avrebbe portato a nulla a tal punto da dedurre che un decennio non sarebbe bastato per redigerlo. - Verrà inserito all'inizio dei digesti da quali libri antichi sono stati tratti i frammenti per la compilazione di quest'opera. -Nessun giurista presente o futuro non può commentare ed interpretare la legge , chi lo fa verrà accusato di falso. -Le leggi riportate nel Digesta, Nuovo codice giustinianeo, Institutiones saranno in vigore dal 30/12 e avranno valore in eterno -Non abbiamo nulla che ci sia pervenuto delle opere originali contenute nel Digesto. Ci sono opere risalenti al 4° e 5° secolo d.C. che raccolgono testi di opere precedenti. Abbiamo però il frammento originale tratto dal primo libro delle Istituzioni di Gaio: “Istituzioni di Gaio” (2°sec d.c)--> testo tratto dal Digesto conservato nel 1° libro È un frammento delle istituzioni di Gaio ( giurista che si mostra più indietro rispetto al diritto del so tempo ) racchiuse in 4 libri. Gaio nelle sue istituzioni diceva che l'adozione poteva avvenire in 2 modi: - Per autorità del popolo adottiamo coloro che sono giuridicamente autonomi, -In forza dell'imperium del magistrato adottiamo coloro che sono in potestà degli ascendenti

Littera Florentina o Pisana, manoscritto, in scrittura onciale ( scrittura maiuscola usata dagli scriba latini e greci) datata al VI secolo, ma ritenuta dagli studiosi posteriore a tale data. (tipo di scrittura continua e tondeggiante adoperata in tutto l’Occidente dal IV all’VIII-IX sec.), del VI sec., riporta le parti più importanti del digesto ( compilazioni delle opere dei principali giuristi romani voluta da Giustiniano). Il manoscritto divenne uno dei beni più preziosi di Firenze. Ci sono voluti più di 3 secoli prima che un' edizione affidabile della 2" Littera fiorentina" fosse finalmente disponibile. È considerata una testimonianza unica dell' originale " justinian digest". La maggior parte dei manoscritti medievali del Digest hanno un contenuto diverso rispetto alla ricomparsa di quest' ultimo alla fine del XI secolo e inizi XII secolo è stata molto dibattuta dagli storici del diritto. ISTITUZIONES (533 d.c)  È un manuale istituzionale formato da 4 libri che parlano della base delle iura (cioè del diritto) e delle leges. -Iura= opere della giurisprudenza classica -Legis= leggi degli imperatori -Prima che fossero pubblicati i Digesta, Giustiniano incaricò una commissione composta da Triboniano e altre due figure a redigere un manuale elementare di diritto il quale potesse surrogare nelle scuole le istituzioni di Gaio. L'opera fu pubblicata con la “Costituzione Imperatoriam maestate” (12 nov. 533), indirizzata alla “cupida legum inventus”. Anche ad essa venne conferita forza di legge ed entrò in vigore il 30 dicembre 533. Le istituziones Iustiniani Augusti furono divise in 4 libri sul modello del manuale di Gaiano e trattano: -1° libro= delle persone -2° libro= dei rapporti assoluti reali e della successione testamentaria -3° libro= della successione intestata e delle obbligazioni da atto illecito -4° libro= delle obbligazioni da atto illecito, delle azioni e dei indicia criminali. I frammenti annessi nelle Istrutiones formano entro ciascuno dei vari tituli in cui ogni liber si ripartisce un discorso unitario. Inoltre, è stato accertato che il discorso risulta estratto da: -dalle istituzioni di Gaio -dalle rese quotidiane del pseudo-Gaio -dalle opere istituzionale di Florentino, Manciao, Paolo e Ulpiano. -da frammenti raccolti nei digesta e con brani di costituzioni imperiali. Quanto al metodo seguito si pensa a Teofilo e Doroteo. Si pensa che essi si divisero il lavoro e la commissione plenaria (presieduta da Triboniano) riesaminò e completò in una stesura unitaria l’opera preparatoria dei due. Costitututio imperatoriam maiestatem (533 d.c)---> avvio dei lavori di promulgazione Institutiones elementa -indirizzata ai giovani desiderosi del diritto, emanata a novembre a Costantinopoli da Giustiniano, console 3°volte nel 533 d.c Ius = giustizia, scienza che definisce il bene e il giusto Ius autem gentium= il diritto delle genti. Si applica a tutti gli uomini e concerne contratti di stipulazione, compravendita ,etc… -Al tempo, i giuristi erano i membri del collegio sacerdotale e più importanti erano i pontifex. Essi operavano essenzialmente in forma orale (la scrittura entra in gioco più tardi). Le loro opinioni tecniche vengono scritte ed inserite negli archivi dei singoli collegi,

non vengono perciò divulgate. Il parere che essi esprimono e il “responsum” ossia il responso, che non va spiegato e non ha bisogno di motivazione in quanto espressione di una verità. È la divinità che ha indirizzato il sacerdote, dunque egli non può sbagliare né creare il diritto: può solo rivelarlo. In età repubblicana questo meccanismo cambia: il sapere tecnico inizia ad uscire dai singoli collegi diventando patrimonio accessibile a tutti. Confronto Testuale Digesta e Istituzioni -È un passo di Ulpiano. Le istituzioni non sono divise in frammenti ma rappresentano un testo continuo. Le parole con cui si apre il lungo titolo delle istituzioni dice che: -Il diritto naturale è quello che la natura ha donato a tutti gli esseri viventi, non solo all’uomo. -Il diritto delle genti è quello applicabile a tutti gli uomini per far fronte alle esigenze pratiche degli umani e dei loro bisogni comuni. Si ...


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