Fenomenologia, fahrenheit 451 PDF

Title Fenomenologia, fahrenheit 451
Course Storia e fenomenologia del cinema
Institution Università degli Studi di Ferrara
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02/04/2019 Fahrenheit 451- Romanzo e entrambi gli adattamenti cinematografici. Fahrenheit 451 è il primo vero romanzo pubblicato da Ray Bradbury, che è prevalentemente uno scrittore di short-story, però anche Fahrenheit 451 è un è po' l’espansione di un racconto più breve; questo racconto da cui è tratto il romanzo del 1953, si chiama “The Fireman” (1951) sulla rivista Galaxy Science Fiction, che all’inizio degli anni ’50 era una delle riviste più importanti e prestigiose dedicate alla fantascienza. Questo racconto è molto lungo rispetto alle short story che ha scritto in altri casi Bradbury, infatti l’edizione in volume occupa circa 90 pagine, e quindi può essere considerato un romanzo breve piuttosto che una short story. Nel 1953, Bradbury firma con la casa editrice Ballantine un contratto per pubblicare la sua storia in volume, però la casa editrice gli chiede di aumentare il numero di pagine, scrivendo delle parti aggiuntive in modo da raggiungere la lunghezza di un romanzo vero e proprio, quindi Bradbury in breve tempo compie questa operazione. In un suo testo Bradbury ha dichiarato che il racconto “The Fireman” era a sua volta ispirato da due racconti brevi pubblicati nello stesso periodo, cioè “Il pedone” e “La splendida fenice”. “Il pedone”, questo racconto è stato ispirato a Bradbury da un episodio realmente accaduto, Bradbury aveva l’abitudine di passeggiare a piedi senza meta durante la notte, e una notte venne fermato da un’auto della polizia, loro scesero e gli chiesero i documenti e lo interrogarono chiedendogli dove stava andando ecc.., allora Bradbury furioso per questa violazione della sua privacy, scrisse questo racconto, ambientato in un futuro distopico nel quale il protagonista, che ama passeggiare da solo durante la notte, ed a un certo punto viene fermato da una macchina della polizia, che dopo averlo controllato, lo arresta perché il fatto di camminare senza meta durante la notte in questa società del futuro, particolarmente oppressiva, è considerato un pericoloso comportamento deviante e trasgressivo, non c’è un grande relazione diretta tra questo racconto e Fahrenheit 451 se non per il senso generale di descrivere un a situazione del futuro dove comportamenti che oggi appaiono a noi totalmente innocui, invece sono considerati un pericoloso reato. “La splendida fenice”, viene pubblicato negli anni ’60, quindi molto dopo l’apparizione di Fahrenheit 451 ma era stato scritto da Bradbury alla fine degli anni ’50; questo racconto ha una relazione molto più stretta con la trama del romanzo e ne anticipa degli elementi importanti, perché contrappone un bibliotecario a un capo censore, che si presenta in questa biblioteca con l’incarico di sequestrare una parte dei volumi e di bruciarli, il protagonista apparentemente non reagisce a questo sopruso, poi alla fine apprendiamo che nel frattempo, in attesa di questo rogo di libri, tutti i frequentatori di quella biblioteca hanno imparato a memoria tutti i libri che sarebbero stati sequestrati. Traduzioni in italiano:  Fino a qualche anno fa l’unica traduzione presente in commercio era quella di Giorgio Monicelli (fondatore della rivista Urania e della omonima collana dedicata alla fantascienza, inoltre è stato un famoso traduttore e colui che ha introdotto la parola fantascienza, tradotta dall’inglese Science Fiction) del 1966, però la sua traduzione di questo romanzo non è fatta bene, questo per il fatto che è scritta con uno stile estremamente ricercato e con linguaggio prezioso e antiquato, in effetti se si compara questa traduzione con il testo originale si trova una certa infedeltà perché invece Bradbury non usa una terminologia letteraria e antiquata anzi usa termini abbastanza colloquiali e moderne.  Nel 2016, negli oscar Mondadori è stata pubblicata una nuova traduzione di Giuseppe Lippi, questa traduzione è più convincente e fedele all’originale e poi utilizza un linguaggio più moderno.  Esiste un terzo volume pubblicato nel 2011, intitolato “Era una gioia appiccare il fuoco”, sempre pubblicato dalla Mondadori, raccoglie tutti i racconti recedenti di Bradbury a cui lo scrittore si è ispirato per scrivere Fahrenheit 451, tra i quali “The Fireman”, “il pedone” e “La splendida fenice”.

Adattamenti audiovisivi: (non cinematografici perché il secondo adattamento è per la televisione)  Fahrenheit 451 del 1966 di Francois Truffaut  Fahrenheit 451 del 2018 di Ramin Bahrani, regista americano di origine iraniana, e non è un adattamento cinematografico ma televisivo. Uno delle innovazioni di questo film è che il protagonista è un attore di colore. Struttura del romanzo, è raccontato alla terza persona da un narratore anonimo ed è suddiviso in tre parti continue e prive di una suddivisione interna: Prima parte – “Il focolare e la salamandra” “The Hearth and the Salamander” Seconda parte – “La sabbia e il setaccio” “The Sieve and the Sand” Terza parte – “Divampante fulgore” “Burning Bright” (che è la citazione di una famosa poesia di William Blake, intitolata “La tigre”) Il romanzo Fahrenheit 451 appartiene alla tradizione della letteratura distopica. Letteratura distopica: il termine distopia viene coniato nella seconda metà dell’800, come contrario del termine utopia che a sua volta venne coniato dal filosofo e pensatore politico inglese Thomas More nella prima metà del XVI secolo, infatti la parola utopia da il nome all’opera più famosa di More, che s’intitola “Utopia” (1516) e dedicato alla descrizione di una società ideale, di un sistema sociale perfetto che lo scrittore colloca in un’isola immaginaria denominata Utopia, termine che deriva dal greco e che significa “nessun luogo”. Il termine distopia è molto più recente e viene coniato nella seconda metà dell’800 da un famoso economista e pensatore politico britannico John Stuart Mill, il termine distopia è la descrizione di una società del futuro caratterizzata da aspetti negativi e indesiderabili, dovuti a fattori quali lo sviluppo tecnologico o l’eccesso del controllo statale; e lo usa per la prima volta nel 1868 in un discorso politico pronunciato in parlamento; molto rapidamente il termine distopia passa dall’ambito della politica a quello della letteratura per designare uno specifico ambito letterario tipicamente novecentesco, che è il romanzo distopico. Elementi distopici sono già presenti in opere letterarie pubblicate nel XIX secolo o anche prima, come alcuni romanzi di George H. Wells pubblicati negli ultimi anni del diciannovesimo secolo sono riconducibili al tema della distopia, “Macchina del Tempo” oppure anche nel diciottesimo secolo con “I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift; al contrario la narrativa distopica è tipicamente novecentesca e i tre romanzi che rappresentano la narrativa distopica nella sua narrativa più classica e canonica appaiono fra gli anni ’20 e ’40 del ‘900, sono: “Noi” (1924) di Evgenij Ivanovic Zamjatin, “Il mondo nuovo” (1932) di Aldous Huxley, 1984 (1949) di George Orwell. Anche le saghe di “Divergent” e “Hunger Games” fanno parte di questo genere. Dal 2000 in avanti ha avuto una sorta di fioritura sia in ambito letterario che cinematografico e televisivo. Fahrenheit 451 riprende molti elementi dal romanzo “1984” di George Orwell. 



In 1984 Winston Smith, funzionario del partito incaricato di falsificare le informazioni, prende coscienza della mostruosità del sistema in cui vive attraverso l’incontro con Julia, con cui inizia una relazione amorosa, e diviene un dissidente, e alla fine tenta di entrare in un presunto movimento di resistenza ma poi cade in una trappola e viene arrestato e torturato. In Fahrenheit 451 Montag, pompiere incaricato di distruggere libri, attraversa un’analoga trasformazione grazie all’incontro con la sedicenne Clarisse e si unisce a un movimento di resistenza clandestino, alla fine Montag riesce a unirsi alla resistenza clandestina.

Esistono due tipi di romanzo o film distopici, da una parte abbiamo dei romanzi o film distopici che possiamo definire generali o complet in quanto offrono al lettore una descrizione complessiva generale e al tempo stesso precisa e dettagliata del sistema politico sociale al centro del racconto e in questo caso l’esempio più tipico è “1984”, invece dall’altra parte abbiamo dei romanzi o film distopici che dobbiamo definire partcolari o parziali perché si concentrano su un aspetto specifico del futuro in cui si svolge l’azione, che sono estremamente vaghi e poco approfonditi per quanto riguarda gli altri aspetti più generali del sistema sociale e politico presente nell’opera e in questo caso l’esempio perfetto per la distopia parziale è “Fahrenheit 451” perché si concentra su un aspetto specifico della società del futuro descritta, che è l’atteggiamento nei confronti dei libri e della lettura, e appunto ci viene descritta in maniera dettagliata e precisa chi sono i pompieri e che compito svolgono e per quale motivo i libri sono ritenuti nocivi e quindi proibiti ma invece Bradbury rumane molto sul vago per quanto riguarda la descrizione del sistema sociale e politico in cui questa abolizione dei libri anche se poi alcune informazioni ci vengono date ma bisogna leggerle tra le righe. Nella distopia parziale, l’autore individua una linea di tendenza, considerata dannosa presente nella società contemporanea e la proietta nel futuro ed estremizzandola, in “Fahrenheit 451” la linea di tendenza che viene individuata e portata a estreme conseguenze è il declino della pratica della lettura e la progressiva sostituzione del libro con i media audiovisivi. Uno dei punti di riferimento più espliciti da parte di Bradbury sono i roghi di libri organizzati in Germania dai nazisti, i quali roghi vennero organizzati nel 1933, subito dopo la vittoria elettorale dei nazisti e l’inizio del cancellierato di Hitler per cancellare le opere ritenute contrarie allo spirito tedesco. Però elemento molto forte e importante che differenzia fortemente questo libro sia dal nazismo che dal sistema totalitario immaginato da Orwell in “1984”, diversamente da quanto accade in “1984” il paese in cui si svolge l’azione (Stati Uniti) non è una dittatura né regime autoritario, al contrario è uno stato democratico governato da un presidente democraticamente eletto, quindi non stupisce che anche in questa società del futuro viga il sistema maggioritario. La proibizione dei libri non è stata imposta dall’alto, come accade in “1984”, ma rispecchia la volontà del popolo. Ragioni addotte da Beatty per giustificare la proibizione dei libri Nel dialogo tra Montag e Beatty, nella soffitta dove c’è la biblioteca, sono contenute le ragioni principali per cui si è deciso di proibire la lettura e bruciare i libri, sono tre: 1. Efficacia mediatica, il libro è un mezzo di comunicazione superato e obsoleto, inadatto ai tempi della vita moderna e che deve essere sostituito dai media audiovisivi che sono maggiormente in sintonia con la contemporaneità (questo episodio non è riportato nel primo adattamento si questo romanzo ma nel libro è presente) 2. Uguaglianza sociale, la conoscenza dei libri conferisce al lettore una superiorità intellettuale sugli illetterati, creando disparità e ineguaglianza e quindi aumentando i conflitti 3. Correttezza politica, chi scrive libri molte volte corre il rischio di offendere la sensibilità delle minoranze politiche, etniche e religiose, creando in questo caso divisioni e conflitti. Caratteristiche della televisione del futuro 



Gli apparecchi televisivi sono stati sostituiti da pareti schermo che possono tappezzare un’intera stanza, appunto il sogno della protagonista è comprare altri pareti-schermo in m odo da rivestire tutto il soggiorno, perché è simbolo di promozione sociale. La fruizione televisiva prevede forme rudimentali e fittizie di interattività, la moglie del protagonista ha l’illusione di interagire con i personaggi dello schermo, pronunciando al momento prestabilito alcune battute come se dialogasse con i personaggi televisivi, cosa non vera perché i personaggi non



sentono queste battute, invece nel secondo film riescono veramente ad interagire con i personaggi televisivi e nel mentre loro possono spiare i telespettatori. I telespettatori chiamano i singoli personaggi televisivi ‘cugini’ e l’insieme dei personaggi e i telespettatori ‘famiglia’, come una sorta di community virtuale.

Adattamenti cinematografici Fahrenheit 451 (1996) di François Truffaut Francois Truffaut nato nel 1932 e morto nel 1984, è stato una delle figure di regista e attore europeo degli anni’60-’70 ed è stato uno dei principali esponenti della Nouvelle Vague, questa è stata una tendenza cinematografica fiorita in Francia alla fine degli anni ’50 e inizio anni ’60, che ha avuto un influenza enorme e importantissima su tutto il cinema contemporaneo, ha influenzato sia le nuove tendenze successive del cinema europeo sia quello americano, Truffaut è stato uno dei registi di primaria importanza, ma ha avuto la sfortuna di morire prematuramente all’età di 52 anni di malattia. Truffaut, come altri registi della Nouvelle Vague, ha iniziato da giovanissimo la propria carriera come critico prima di esordire come regista, come critico è stato uno dei principali animatori di una rivista importante francese fondata nel 1951 e intitolata “cahier du cinema” hanno avuto per la critica cinematografica successiva l’importanza e l’influenza che avuto la Nouvelle Vague sul piano pratico della produzione cinematografica. Truffaut esordisce come regista nel 1959 dirigendo un film, “I quattrocento colpi” che è una delle opere fondamentali riconducibili alla Nouvelle Vague riconducibile a quegli anni e che racconta la storia di un ragazzino difficile, trascurato dalla famiglia, che finisce in riformatorio con un approccio autobiografico che richiama la giovinezza di Truffaut. Quando Truffaut dirige “Fahrenheit 451” era già un regista affermato e famoso nel mondo del cinema d’autore, però aveva già diretto quattro lungometraggi però con “Fahrenheit 451” si trova a dirigere un film con budget superiore rispetto ai precedenti, questo film è un film a produzione medio-alta con alcuni attori molto famosi, in particolare la protagonista femminile, ed è il suo primo film a colori. Fahrenheit 451 è un film internazionale per eccellenza:  tratto da un romanzo di uno scrittore americano;  diretto da regista francese;  interpretato da attore austriaco;  anche se il film, pur essendo prodotto dalla casa di produzione americana Universal è stato girato in Europa, prevalentemente in Gran Bretagna. Gli interni sono stati girati prevalentemente all’interno degli studi di Pinewood Studios a Londra, mentre per gli esterni sono stati utilizzati degli edifici autentici situati nella periferia di Londra che all’epoca risultavano estremamente moderni , la monorotaia che si vede in alcune scene del film esisteva realmente ed era un tratto sperimentale situato in Francia. Sceneggiatura scritta da sceneggiatore francese Jean-Louis Richard, che ha già collaborato con Truffaut ad un precedente film e lavorerà poi con il regista per alcuni film successivi. Produttore del film, Lewis M. Allen, è un produttore statunitense che ha lavorato sia in ambito cinematografico che in ambito teatrale. Direttore della fotografia è Nicolas Roeg, anche lui importante perché poco tempo dopo esordirà nella regia ed è stato un regista importante e molto originale, come ad esempio “Performance” (1969) che è interpretato da Mick Jagger e soprattutto “L’uomo che cade sulla Terra” (1976) film di fantascienza, interpretato da David Bowie. L’autore della colonna sonora, Bernard Herrmann, è un personaggio importante, che è famoso soprattutto per essere uno dei principali collaboratori di Alfred Hitchcock, come ad esempio per “Psycho”, “Intrigo internazionale”, “la donna che visse due volte” … Truffaut era un grande ammiratore di Hitchcock e questo fatto deve aver avuto un’influenza sulla scelta.

Cast:  Montag è interpretato da Oskar Werner, attore austriaco che ha avuto una certa notorietà in questo periodo, aveva già lavorato con Truffaut per uno dei film più famosi di questo regista, cioè “Jules et Jim” (1962)  l’attrice, Julie Christie, che interpreta entrambi i personaggi femminili principali, nella versione con i capelli lunghi interpreta Linda(Mildred) la moglie di Montag invece con i capelli corti interpreta Clarisse cioè la ragazza che Montag incontra nel corso del film; Julie Christie è un’attrice britannica che nel 1965 era all’apice della sua carriera, lo stesso anno aveva vinto l’oscar come migliore attrice protagonista per il film “Darling” e soprattutto aveva diretto un film famosissimo, “Il dottor Zivago”. Inizialmente non era previsto che la stessa attrice dovesse recitare entrambi i ruoli femminili, Julie Christie era stata ingaggiata soltanto per Linda, la moglie di Montag  il capitano (Beatty) (nel film non ha né nome né cognome) è interpretato da Cyril Cusack, che è un attore irlandese

03\04\2019 Principali differenze fra film e romanzo Il film nel complesso è abbastanza fedele al libro ne rispetta le tematiche però introduce alcune differenze, come: 1. riguarda il personaggio di Clarisse, che nel libro è una 16enne, nel film diviene una giovane maestra quindi è una donna più adulta, questa scelta legittima un possibile flirt tra i protagonisti cosa che non sarebbe stato possibile nel caso che Clarisse fosse una sedicenne anche se alla fine di questo flirt se ne parla poco o niente ; inoltre Bradbury la fa morire investita da un’auto in circostanze misteriose che non vengono chiarite, non si capisce se è un incidente o se è stata intenzionalmente eliminata, a un terzo del romanzo e non se ne parla più fino alla fine del romanzo, mentre nell’adattamento è presente fino alla fine, alla fine si reca nel luogo dove si rifugiano i residenti e lì ritrova il protagonista, questa scelta da parte dei produttori è stato l’ingrediente giusto per far arruolare nel cast una star femminile, inoltre la scelta di far morire la protagonista a metà romanzo è stata una scelta sbagliata, anche Bradbury lo ha ammesso anche perché non da una spiegazione, inoltre Bradbury ha apprezzato l’adattamento l’unica cosa che lo ha lasciato perplesso e che ha criticato è la scelta di far interpretare entrambi i due personaggi femminili del film da un'unica attrice ( il conflitto tra le due donne in qualche modo viene indebolito); 2. scompare il personaggio di Faber, un vecchio professore in pensione che mette Montag in contatto con la “resistenza”, anche questa scelta è condividibile perché il personaggio di Faber diventa inutile e ripetitivo dato che c’è Clarisse e nel film è lei il personaggio che mette in contatto Montag con la resistenza; 3. scompare il “segugio meccanico”, un sofisticato robot dall’olfatto eccezionale usato dai pompieri per dare la caccia ai possessori di libri e ai sovversivi, alla fine viene messo sulle tracce di Montag quando diserta, alla fine il protagonista riesce a neutralizzarlo, mentre nel film non c’è perché in quegli anni non era possibile ottenere un segugio meccanico credibile; 4. scompare qualsiasi riferimento alla tematica bellica (il romanzo è stato scritto nel 1953 non molti anni dopo della fine della 2 guerra mondiale e nel momento culminante della guerra fredda), mentre il romanzo si conclude con un bombardamento che distrugge completamente la città; anche questa è una scelta giusta anche perché quando è stato scritto il romanzo il tema bellico era di

moda mentre nel 1965 risulta meno attuale e viene eliminato e il film si incentra sulle distruzioni dei libri. Tre aspetti importanti di questo adattamento: a. Fahrenheit 451 è uno dei primi esempi di connubio fra genere fantascientifico e cinema d’autore, negli anni ’50 fino ad alla metà degli anni ’60 la fantascienza era un genere cinematografico riservato a produzioni a budget medio-basso, in alcuni casi veri e propri b-movies (film di serie b a basso costo) diretti da registi di medio livello e interpretati da attori famosi, es: la guerra dei mondi, nonostante la fioritura della fantascienza negli anni ’50 rimane un genere di serie b, sostanzialmente disprezzato dalla critica quindi lontano dal cinema d’autore in particolare europeo che fiorisce in quegli anni, questa è la prima volta dove un regista accreditato europeo si cimenta ...


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