Figure retoriche PDF

Title Figure retoriche
Author Maria I.
Course Italiano
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Summary

Figure retoriche per analisi del testo...


Description

PER L’ANALISI DEL TESTO IPOTASSI: le frasi sono subordinate tra loro e costituiscono periodi complessi PARATASSI: le frasi sono coordinate tra loro o sono indipendenti, separate da punti fermi. ASINDETO: consiste nella soppressione dei legami di congiunzione fra parole o frasi e sostituiti da segni di interpunzione. Un caso particolare di asindeto si ha con l'abolizione totale della punteggiatura. (es. La pioggia nel pineto – D’Annunzio: Solo una nota /ancor trema, si spegne,/ risorge, trema, si spegne) POLISINDETO: è un uso ripetuto delle congiunzioni fra due o più termini, fra due o più frasi. (es. Congedo – G.Carducci: “ E la fiamma guizza e brilla/ e sfavilla/ e rosseggia balda e audace/ e poi sibila e poi rugge/ e poi sfugge…”). ELLISSI: è la soppressione all'interno della frase di alcuni elementi che sarebbero sintatticamente richiesti. (es. Novembre – G. Pascoli “ Gemmea (è) l'aria, il sole (è) cosi chiaro…”) STILE NOMINALE: consiste nel costruire frasi senza il verbo, con soli sostantivi e aggettivi. (es. I tuoi calmi spettacoli - S. Penna : “I tuoi calmi spettacoli./ La vita./ L’amore che li lega. Sole sul colle./ E più tardi la luna. Aiuto, aiuto!”) ENJAMBEMENT: la fine di un verso separa due parole legate tra loro dal punto di vista logico e grammaticale. FIGURE RETORICHE DI SUONO: ALLITTERAZIONE: ripetizione di un suono o di una serie di suoni identici (vocali, consonanti, sillabe), all’inizio o all’interno di due o più parole vicine. (es. La sera fiesolana – D’Annunzio: “…ti sien come il fruscio che fan le foglie…). ONOMATOPEA: parola o sequenza di parole che imitano o suggeriscono il suono prodotto da un certo oggetto, animale o fenomeno naturale. (es. La fontana malata – Palazzeschi: “…clof,clop,cloch…) ASSONANZA: a partire dalla vocale accentata, due o più parole hanno le vocali uguali. (es. Non so dove i gabbiani abbiano il nido – V.Cardarelli: “ Io son come loro/ in perpetuo volo/ la vita la sfioro”) CONSONANZA: a partire dalla vocale accentata, due o più parole hanno le consonanti uguali. (es. Meriggiare pallido e assorto – E..Montale: “ Com’è tutta la vita e il suo trava glio/ in questo seguire una mura glia/ che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia”) PARONOMASIA: si avvicinano due parole di suono uguale ma di significato diverso. (es. Inferno – Dante: “ ch’i fui per ritornar più volte volto) RIMA: perfetta identità di suono finale di due o più parole, a partire dalla vocale accentata.

FIGURE RETORICHE DI POSIZIONE ANASTROFE: due o più parole sono disposte in modo invertito rispetto all’ordine consueto. (es. Petrarca “Movesi il vecchierel canuto e bianco). IPERBATO: si separano elementi che costituiscono un sintagma, creando un ordine sintattico inconsueto. (es. Dei Sepolcri – U.Foscolo: “ mille di fior al ciel mandano incensi”). ANAFORA: ripetizione di una parola o di un gruppo di parole, all’inizio di versi o enunciati successivi. (es. Inferno – Dante :” per me si va nella città dolente / per me si va nell’etterno dolore / per me si va tra la perduta gente). ANADIPLOSI: consiste nel riprendere, all'inizio di un verso o di una frase, una parola o un gruppo di parole poste alla fine del verso o della frase precedente. (es. La capra - U.Saba : “Questa voce sentiva/ gemere in una capra solitaria / In una capra dal viso semita…”). ITERAZIONE: ripetizione di una o più parole nel testo senza una disposizione precisa (es. A. Palazzeschi: “Aveva cent’anni la vecchia/ viveva nell’orto, viveva di frutti).

PARALLELISMO: disposizione delle parole in modo simmetrico (es. Carducci “Giù al silenzio verrò, ne l’ombra riposerò”). CHIASMO: disposizione incrociata degli elementi costitutivi di due sintagmi o di due frasi fra loro collegati. (es. Amore e morte – G:Leopardi : “ Cose quaggiù si belle / altre il mondo non ha, non han le stelle”). CLIMAX: accumulazione di almeno tre termini disposti in ordine di intensità crescente; se l’ordine è decrescente si tratta di anticlimax. (es. brivido, timore, terrore). FIGURE RETORICHE DI SIGNIFICATO SIMILITUDINE: consiste nel mettere in relazione fatti, persone, idee o immagini, collegandoli con nessi logici. (es. Soldati – G.Ungaretti. “Si sta come/ d’autunno/ sugli alberi/ le foglie) METAFORA: è una similitudine abbreviata, privata del nesso logico. (es. In morte del fratello Giovanni – Foscolo: “parla di me col tuo cenere muto”). ANALOGIA: metafora condensata, in cui due termini sono messi in relazione tra loro senza passaggi logici (es. D’Annunzio: Equinozio, / d’autunno, già sento il tuo miele”). METONIMIA: sostituzione di un termine proprio con un altro con un altro che sta in rapporto con il primo per contiguità logica o materiale: causa per effetto (guadagnare col sudore della fronte); simbolo per cosa simbolizzata (rendere omaggio alla bandiera); concreto per astratto (rispettare i capelli bianchi); contenente per contenuto (bere un bicchiere di vino); materia per oggetto (roteare il ferro); strumento per chi lo adopera (essere una buona forchetta); l’autore per l’opera e viceversa (leggere il Manzoni). SINEDDOCHE: sostituzione di un termine proprio con un altro con un altro che sta in rapporto con il primo per maggiore o minore estensione: la parte per il tutto (avere un tetto sicuro); singolare per plurale o viceversa (l’italiano è sentimentale, l’inglese è compassato), il genere per la specie (il felino assalì la zebra) ANTITESI: si accostano due parole o frasi opposte per ottenere un effetto di contrasto (es. Pavese “Hai silenzio, hai parole”). OSSIMORO: accostamento di parole o espressioni di senso opposto, che sembrano escludersi a vicenda. (es. Il lampo – G.Pascoli: “bianca bianca, nel tacito tumulto”). IPERBOLE: consiste nell'usare parole esagerate per esprimere un concetto o un'idea. (es. Ho sceso dandoti il braccio – E.Montale: “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale) SINESTESIA: associare termini che appartengono a sfere sensoriali diverse (es. D.Campana “melodia blu”). ANTONOMASIA: un nome proprio diventa un nome comune e viceversa (es. Il parroco ha bisogno di una perpetua). IPALLAGE: consiste nell'attribuire a un termine una caratteristica che secondo logica appartiene ad un altro termine vicino nella frase. (es. Il bove – G.Carducci: “il divino del pian silenzio verde) [l’aggettivo verde logicamente dovrebbe riferirsi a pian anziché a silenzio]. FIGURA ETIMOLOGICA: l’accostamento di due o più parole con la stessa radice (es. vivere una vita di stenti)

ALTRE FIGURE LITOTE: affermare un concetto negando il suo opposto (es. Petrarca “ Non era l’andar suo cosa mortale”). APOSTROFE: rivolgersi direttamente ad un interlocutore (es. Petrarca “O cameretta che già fosti un porto”). PRETERIZIONE: affermare di non voler dire una cosa che poi si dice (es. Non ti dico la fatica che ho fatto)....


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