Filosofia - La Rivoluzione scientifica; Nicolò Copernico; Galileo Galilei; Francesco Bacone PDF

Title Filosofia - La Rivoluzione scientifica; Nicolò Copernico; Galileo Galilei; Francesco Bacone
Author Lorenza Farina
Course Filosofia Politica
Institution Università degli Studi di Messina
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La Rivoluzione scientifica; Nicolò Copernico; Galileo Galilei; Francesco Bacone...


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FILOSOFIA LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA: Il fenomeno principale dell’età moderna è la nascita della scienza, che fa da spartiacque tra passato e presente. I grandi capovolgimenti politici, economici ecc. prendono il nome di rivoluzione scientifica. Tra il 500 ed il 600 si verifica quindi, in Europa, quel processo che sconvolgerà la storia precedente. Il dato di partenza può essere fissato nel 1543 con la pubblicazione del “Le rivoluzioni degli astri celesti”, di Nicolò Copernico. Il punto d’arrivo è nel 1687, anno in cui Newton pubblicò “I principi matematici di filosofia naturale”. I caratteri della scienza moderna si fondano su una nuova realtà, in cui muta la visione del dotto. Egli non è più solo un aristocratico chiuso nelle università ma inizia a mettersi a disposizione delle accademie diventando uno scienziato. Gli scienziati condividevano tra di loro l’universalità e la disponibilità a confronto vedendo la scienza come un ente capace di offrire leggi. Inoltre i risultati delle scoperte erano posti sotto esame da un pubblico. Capisaldi della scienza moderna sono l’osservazione dei fenomeni naturali e il principio d’autorità. Ciò significa che gli scienziati attaccavano i principi tramandati dalla tradizione o dalla chiesa. Lo stesso Galilei cercava il sapere accademico chiuso e sottomesso. Il nuovo aspetto scientifico è dato dal calcolo matematico importante per Leonardo e grazie al quale Keplero riuscì a determinare la velocità ed il moto dei pianeti. L’epicentro della rivoluzione scientifica è l’astronomia e Galilei, Keplero, Copernico sono i maggiori esponenti e con loro si passa dalla teoria geocentrica (tolemaica) a quella eliocentrica. La terra era quindi girava intorno al sole. Grazie all’osservazione astronomica gli scienziati capirono che nella teoria tolemaica c’era qualcosa che non andava. Il primo ad avanzare tesi contrarie alla teoria geocentrica fu Niccolò Copernico che, per timore di un’accusa da parte della chiesa, non rese pubblico fin da subito il suo capolavoro “La rivoluzione degli astri celesti”. NICCOLO’ COPERNICO Era un ecclesiastico di origini polacche che si forma in Italia in pieno clima rinascimentale. Tornato in Polonia entra in politica e intraprende gli studi astronomici. Copernico elabora la teoria eliocentrica e definisce due moti della terra: uno giornaliero, intorno al suo asse, e uno annuale, lungo l’orbita.

La sua opera più famosa, “La rivoluzione dei corpi celesti”, sfuggì in un primo momento alla censura ecclesiastica, perché la chiesa aveva compreso la portata rivoluzionaria di questa scoperta, fino a quando altri scienziati iniziarono ad aderirvi. In punti fondamentali della teoria copernicana sono: -La terra non è ne’ immobile ne’ al centro dell’universo; -La fisica aristotelica, che divide la fisica celeste da quella terreste, viene accantonata; -Infinità dei mondi; -Si valorizzano: esperimento, osservazione, impiego di metodi matematici e la critica al principio di autorità. GALILEO GALILEI: Galileo nasce a Pisa nel 1564 e studia a Firenze. Studiò matematica, si laureò detenendo la cattedra di matematica all’università di Pisa. Inseguito si trasferì a Padova, dove scrisse la maggior parte delle sue opere. Nel 1610 pubblicò il “Sidereus Nuncius” con cui accresce la sua formazione, subendo però i primi attacchi della chiesa. Nel 1623 scrive il “Saggiatore”, dedicato allo studio delle comete. La sua opera più importante è il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” (tolemaico e copernicano). Inizia in seguito il processo da parte del sant’uffizio che si conclude con l’(?). Il processo verrà riaperto con Giovanni Paolo II, che si scusa con Galilei per la condanna. Avendo avuto notizia del telescopio Galilei ne costruisce uno proprio con il quale scopre: le fasi di Venere, le macchie solari, la superficie irregolare della luna ecc. Stravolse perciò tutta la scienza precedente ed ebbe quindi bisogno di protezione, offertagli dal Granduca Cosimo II. Addirittura, per prevenire le accuse di eresia, studia a fondo le Sacre Scritture. Nel 1613 sostiene infatti che la Bibbia ha uno scopo etico-religioso e non scientifico ed era quindi vano il conflitto tra verità scientifica e religiosa. Nonostante ciò la teoria eliocentrica veniva riconosciuta come eretica e Galileo si trovò in difficoltà. Quando però venne eletto pontefice il cardinale Barberini, suo amico, lo scienziato poté avere un periodo di tregua. Pubblica infatti la sua opera più importante in volgare ed in forma dialogica per renderla comprensibile a tutti. Alcuni anni dopo però l’opera fu censurata e Galilei venne obbligato a ritirare tutto. Oltre ad essere un grande astronomo, elaborò anche il metodo della scienza nuova, costituito dall’integrazione di sensate esperienze e necessaria ragione.

L’osservazione è un raccolta di dati. La ragione assume un carattere quantitativo. Dopo le sensate esperienze vengono le sensate dimostrazioni, ovvero le ipotesi che devono verificare il lavoro che era stato fatto, infine la verifica. Quando Galileo scrive i dialoghi prima Urbano VIII lo appoggia ma poi gli volta le spalle. In questo libro esprime infatti le sue preferenze per il sistema copernicano. Per presentare questa tesi sceglie Simplicio, rappresentante delle tesi tradizionali. Per difendere le sue teorie sceglie Salvianti, suo amico. Sancredi era il moderatore. Questo dialogo si suddivide in quattro giorni: nel primo critica la teoria aristotelica; nel secondo vengono confutati i dogmi antichi; nel terzo spiega il moto di rotazione della terra e nel quarto esprime le sue teorie. FRANCESCO BACONE: Nasce a Londra nel 1561 da una famiglia nobile. Studia a Cambridge, specializzandosi in diritto e iniziando la carriera politica. Fa numerosi viaggi per poi tornare a Londra alla morte del padre. Egli lo lascia in condizioni difficili e per questo Bacone è costretto ad accettare un seggio del Parlamento. Nonostante ciò, non appena entrò in contrasto con la regina, egli li volterà le spalle e farà parte della giuria per la sua decapitazione. Diventerà poi Lord Cancelliere e prosegue l’ascesa al potere politico diventando barone. Tuttavia, qualche anno dopo, viene accusato di corruzione e lui stesso confesserà. Venne condannato e incarcerato nella Torre di Londra fino a quando avrebbe voluto il re Giacomo I. Negli ultimi anni della sua vita si dedica alla filosofia e all’indagine sperimentale. Muore il 9 Aprile 1626. LE OPERE: “Sulla dignità e il progresso del sapere”, “Nuovo Organo” e “La nuova Atlantide”. IL PENSIERO: Bacone occupa un posto importante all’interno della rivoluzione scientifica in quanto svalutò le tesi copernicane e non promulgò alcuna legge. Egli è ricordato per la sua famosa teoria secondo la quale l’uomo può dare il suo contributo per domare la natura e da ciò ne consegue che sapere equivale a potere. Questo grande filosofo era chiamato anche “profeta della scienza e della tecnica”. Secondo Bacone la rivoluzione industriale è il più importante avvenimento del passato in quanto, alla base, vi è una nuova società promotrice dell’avanzamento della conoscenza. Con Bacone si verifica una forte contrapposizione tra maestro ed inventore, ovvero colui che aggiunge il proprio contributo a quanti lo hanno preceduto, partecipando attivamente al progresso. Il quest’ottica il filofoso invita i

suoi contemporanei a rifiutare l’ipse dixit. Bacone va contro ai maghi e agli astrologi, poiché ritiene che pur di avere successo essi dicono il falso. Nella celebre opera di Bacone “Nuovo Organo” troviamo le risposte ad una delle domande più ricorrenti: perché gli uomini sono propensi a ricadere sempre negli stessi errori e di credere alle superstizioni? Risponderà a questa domanda mediante la dottrina degli idoli, che prendono il nome di pregiudizi. Al primo posto troviamo gli idola tribus o gli idoli della tribù, definiti così perché hanno origine nella natura umana. Al secondo posto abbiamo gli idola speaulos o idoli della caverna, idee che l’individuo riceve per ereditarietà ma che dipendano anche dall’educazione del singolo. Al terzo posto vi sono gli idola fori o idoli del mercato, prendono questo nome perché sono il mezzo con cui gli uomini si scambiano beni. Infine troviamo gli idola theatri, ovvero gli idoli del teatro, ovvero pregiudizi derivati da false credenze. Bacone fa uso di tre tavole dove devono essere classificati i fenomeni; esse sono della: -PRESENZA, raccoglie tutti i casi in cui un fenomeno si verifica (es. calore-sole); -ASSENZA, raccoglie le situazioni in cui un fenomeno non si verifica (es. luna); -COMPARAZIONE, riporta la variazione di gradi in cui un fenomeno si verifica. Grazie a queste tavole il ricercatore viene aiutato ad osservare i fenomeni in modo ordinato e può formulare ipotesi precise. Queste devono essere poi verificate da prove specifiche e da un esperimento cruciale. Infine si può dire che la scienza deve essere tesa al fare. Il metodo di Bacone dev’essere un’interpretazione razionale. Egli paragonava gli euripici alle formiche, perché accumulavano sempre, i razionalisti ai ragni, perché tessevano da loro stessi la tela e il suo metodo alle api, poiché coltivavano il nettare dai fiori e lo trasformavano in miele. LA NUOVA ATLANTE: Carattere utopico. Bacone traccia le linee di una città basata sulla scienza e sulla tecnica. Nell’opera viene descritta una casa, fondata dal re Salomone, in cui tutti si dedicano allo studio, collaborando secondo una razionale divisione del lavoro. In questo modo, l’uomo deve diventare padrone della terra....


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