Henry James, Giro di vite PDF

Title Henry James, Giro di vite
Course Letterature comparate
Institution Università degli Studi di Bergamo
Pages 13
File Size 205.7 KB
File Type PDF
Total Downloads 101
Total Views 143

Summary

appunti di lezione...


Description

JAMES, Giro di vite Henry James → scrittore americano che vive a lungo in Europa, chiede la cittadinanza inglese (la necessita per l’entrata in guerra nel 1915) → viene dal New England→ scrittore di una generazione precedente a quella di Conrad → autore ossessivamente percorso dalla domanda di come sappiamo le cose, come si può dire qualcosa di vero, scambiarsi verità e non menzogna e apparenza → Giro di vite come dissonanza di punti di vista → a seconda del punto di vista la storia è una o l’altra → codificatore della tecnica del punto di vista, predecessore di Conrad Persone che raccontano storie per divertimento → storie di fantasmi → è Natale e per intrattenersi davanti al caminetto si raccontano delle storie → situazione archetipica (anche in Cuore di tenebra) → vicini alla scena originaria del racconto → persone che parlano intorno al fuoco → tradizione che risale alla preistoria → si raccontano storie che risalgono all’origine della comunità Così come Marlow ha risalito il fiume fino alla preistoria anche questi narratori risalgono a una situazione preistorica → ogni racconto riattiva il gesto arcaico e si poggia sulle spalle del parlante → si parla di racconti che mettono in crisi l’essere umano 1. Narratore anonimo, simile all’autore 2. Secondo narratore → Douglas 3. Terzo narratore → istitutrice (ora istitutrice della sorella di Douglas) La vicenda è allontanata come in Heart of Darkness → troppo orribile per essere raccontata → annunciata e gonfiata, resa più interessante La storia originale, il diario, è lontana da Londra e deve essere recuperata dal domestico di Douglas → suspance Douglas guarda il primo narratore come se fosse colpevole (complice) → teoria: il primo narratore è l’autore ed è colpevole (complice) di raccontare una storia indicibile È un racconto vissuto da una donna morta da vent’anni, raccontato da Douglas al primo narratore quando era ancora in vita, al momento della narrazione anche Douglas è morto Istitutrice → donna incantevole, ha dieci anni più di lui, è figlia di un curato, viene da una famiglia povera, ma è istruita e “sarebbe degna di tutti i ruoli sociali” → detto da Douglas e non verificabile Lei fantastica sul master come Mme Bovary → non ha mai vissuto la realtà al di fuori della curia del padre → al contrario di Marlow, lei non ha esperienza → non è preparata all’evento Incontro tra governess e datore di lavoro raccontato da Douglas → non fa parte del racconto della direttrice → fantastica sul ragazzo che siccome abita in una grande casa le sembra un gran signore → le offre un lavoro come se le stesse chiedendo un favore → sembra che ci sia qualcosa di sinistro in questo luogo Lo zio dei due bambini che prende l’istitutrice per la loro educazione non vuole essere disturbato da lei → vuole disinteressarsi totalmente alla loro educazione → la signora Grose non può provvedere all’educazione dei bambini Dice all’istitutrice di non disturbarlo mai per nessuna ragione → lui si deresponsabilizza → all’inizio il romanzo prospetta un circuito di comunicazione omosessuale → la figura maschile in charge si sottrae dalla scena → non vuol essere disturbato Lei accetta, affascinata da lui → lo vedrà solo due volte in tutta la sua vita → nei due colloqui di lavoro→ lei accetta la condizione di non vederlo mai più → siamo a un passo dall’inverosimile → patto di tipo fiabesco → uomo quasi semidio che pone delle condizioni → es. mito di Amore e Psiche → Eros rapisce Psiche, sta con lei solo al buio, di giorno mai, mentre lei è servita da mani invisibile che le faranno avere tutto ciò che 1

vuole (come la governess avrà soldi a profusione) → lei non dovrà mai vederlo → un giorno contravviene al patto e lo vede → idea del dio che si ritira → radicata nella cultura ebraica e protestante → deus absconditus → Dio della Bibbia non si vede mai, non se ne possono disegnare immagini → la divinità crea il mondo ritraendosi, invece di essere una totalità il dio si ritira e lascia che il mondo sia → ma poiché il dio si è ritratto, il mondo è abbandonato a se stesso → non vuol dire che James pensasse a questo, ma il modello è lo stesso Nel romanzo → perturbamento dell’ordine → le giuste proporzioni e confini non vengono rispettate → manca un’autorità garante → lettera di San Paolo, uomo dell’anomia Luogo senza legge → dove l’unico uomo che ha potere di fare la legge non c’è e non dà indicazioni → luogo senza legge derivato dal fatto che il master non c’è La donna ha avuto ottime referenze da Douglas → di ottima educazione e elevata condizione intellettuale, ma povera Quando lei arriva il posto supera le sue aspettative La bambina Flora è incantevole → ha 6 anni ed era la bambina più bella che avesse mai visto → descrizione con superlativi → il meno descrittivo di tutti perché fa riferimento a un’esperienza interna → fin qui la narrazione è perfettamente realistica → la fiaba è dentro la mente della persona che sta raccontando → è tutto perfetto → a un certo punto lei si rende conto che ci sono degli elementi strani, ma li ignora (?) → lei si trova in quel posto per suo desiderio, dietro la fascinazione del master Viene paragonata a un angelo, l’eccitazione le rende impossibile dormire → ma l’angelo dovrebbe essere una figura buona, che concilia il sonno La bambina le farà da cicerone nella scoperta della casa di campagna → l’istitutrice ne è deliziata → è una bambina speciale → ma è un aggettivo neutro → dice che curare la bambina avrebbe reso la sua vita felice, dice anche che è andata lì per essere affascinata → non per lavoro, non per soldi, non perché le piacciono i bambini Dialoghi tra signora Grose e istitutrice → pieni di supposizioni e ambiguità → a un certo punto anche la signora Grose sembra fin troppo contenta, come anche il master era fin troppo contento → in precedenza ci era stato detto che è una storia tremenda e piena di fantasmi → è strano che siano tutti contenti → forse è strano o forse no A un certo punto descrive lei stessa la casa come un luogo fiabesco → condizione del lettore di fiabe: la deresponsabilità → contrario al destino del protagonista della fiaba, persone piccole che senza l’aiuto di persone magiche soccomberebbero a compiti enormi La casa ha parti più antiche e parti più nuove → ma quelle che sembrano più antiche non lo sono necessariamente → le torri medievali sono di costruzione successiva Metafora della nave di dispersi → grande nave alla deriva → non c’è direzione, si va a caso → non si è padroni della nave, non c’è capitano, né mappe, né bussole → punto dove non c’è legge → “cosa strana c’ero io al timone” →lei era in charge, la governess → la più alta autorità in comando in assenza delle altre autorità → si sente il capitano di una nave che deve compiere un’impresa eroica → si autoimpone un compito eroico → modo di accettare il mandato del master → tutta la responsabilità è sua (di lei) Tema pedagogico → presente anche in Cuore di tenebra Ritorno di Miles a casa per le vacanze → annunciato da una lettera → il master scrive una lettera all’istitutrice dicendole di leggere la lettera del direttore del collegio e di tenerlo fuori dalla situazione Per lei è difficile rompere il sigillo → aspetta a leggerla fino a sera → poi passa la notte insonne → prima

2

che ci venga detto il contenuto della lettera, ci viene detto l’effetto che ha sull’istitutrice → tale spingerla a confidarsi con la signora Grose → la lettera dice che il bambino è stato espulso dalla scuola L’istitutrice potrebbe leggere la lettera alla signora Grose, ma non lo fa → se la mette in tasca L’istitutrice non sa niente, neanche la signora Grose → l’istitutrice dice che il fatto che non torni a scuola possa “significare una cosa sola” → ma non dice cosa → Grose non risponde, sa qualcosa su Miles ma non lo dice → dice solo che è paragonabile alla bambina, che è un angelo → allora la prende e la “soffoca di baci” → key words: soffocare, rimorso, innocenti → stringe la bambina possessivamente a sé → i due bambini sono legati, sono un’unità + corruzione di innocenti → pedagogia ottocentesca → una delle ossessioni era il controllo della sessualità dei due sessi → ossessione per la masturbazione → c’era una scienza medica che concepiva il bambino come al tempo stesso qualcuno che dovrebbe essere un angelo, ma anche potenzialmente corrotto → lo sport giovanile era un modo per occupare il tempo e scaricare gli ormoni dei giovani → per cosa è stato mandato via Miles? → cosa può fare un bambino? → cosa c’è scritto nella lettera, perché non ci viene letta? → noi siamo nella situazione del master → la corruzione, il male che il bambino ha commesso (male per la pedagogia del tempo era la sessualità) non ci viene detto L’istitutrice non ci vuole credere, prova rimorso ad aver pensato male di Miles A un certo punto l’istitutrice ha l’impressione che la signora Grose la voglia evitare Paradosso della paziente isterica di Freud → coprire e scoprire → voler sapere e non sapere Parallelismi: Douglas ha dieci anni di differenza con lei → era un giovane master all’epoca Miles ha dieci anni meno di lei → sarà un futuro master Corruzione→ nelle parole → storia di rapporto tra adulti e bambini → la signora Grose chiede all’istitutrice se ha paura che il bambino la corrompa Figura dell’ossimoro → usata anche da Conrad → il bambino è un angelo o qualcosa che corrompe? → lei è lì per governare o per essere sedotta? Anche l’istitutrice precedente era giovane e carina→ signora Grose pone il nesso tra le due istitutrici → “sembra che ci vuole tutte giovani e belle”→ la signora Grose sembra che copra qualcosa perché non si capisce se parla del padrone o da qualcun altro La signora Grose non ha piacere di parlare della presente istitutrice, né della sua morte → somiglianza tra le due istitutrici Serie di equivoci → presenti anche in Cuore di tenebra → ciò che porta Marlow a farsi una certa idea di Kurtz → reticenza, ma strana → ambiguità → la signora Grose lascia intravedere qualcosa sulla vecchia istitutrice → soprattutto alla domanda sulla sua scrupolosità, dice che era scrupolosa su “certe cose sì”, ma non su cosa non lo era Lei dice di essere stata “grandiosa” nel non dire nulla né allo zio né al bambino a proposito della lettera → ma cosa c’è di grandioso? → si stringono la mano con la signora Grose, si baciano pure → ferma risoluzione → si abbracciano come due sorelle indignate contro il male Non parlano mai dell’educazione del bambino → anzi lei non aveva pensato a cosa fare per i suoi studi → irresponsabilità, presunzione → tratti dell’istitutrice che si investe di compiti altissimi → vuole tenere il bambino sempre con lei → di nuovo ambito fiabesco The beast in the jungle → storia di uomo a cui è predetto che non sarebbe mai successo nulla, ma che vive sempre con la sensazione di essere osservato da qualche bestia Lei passeggia per la campagna inglese → in quella che definisce “la sua ora” → luce perfetta, tempo perfetto, natura amichevole → lei ha la fantasia di incontrare qualcuno durante queste passeggiate → il 3

qualcuno diventa “lui” → lei vuole solo che lui la veda e che sia contento di lei → vuole che veda che è tutto come lui desidera A un certo punto nelle sue passeggiate lei vede il master nella torre → ma poi si accorge che quella persona non è lui → è un uomo sconosciuto → negazione e senso di pericolo → il luogo diventa all’improvviso un luogo di desolazione → rottura dell’idillio → rende il luogo un deserto → tutto il paesaggio si ammanta di morte → tutto ciò che poteva essere posto sotto la presenza di Eros → tutto ciò che non può rientrare sotto il dominio di Eros rientra in quello di Thanatos, morte Il paesaggio non è realmente cambiato, è lei che vede con più chiarezza → la figura si vede nella luce chiara del crepuscolo → non è un’apparizione nella nebbia Il tizio non porta il cappello → segno di contravvenzione alle regole sociali dell’epoca Non solo lei guarda lui, ma lui guarda lei → la fissa → la figura la vuole in qualche misura Situazione archetipica → cacciatore nella foresta cerca preda/tracce, a un certo punto si sente osservato → il mondo è un labirinto di sguardi → magari l’uomo vuole qualcosa da lei La scena comincia con lei che vuole essere guardata → lui non le toglie mai gli occhi di dosso → si sposta da una merlatura all’altra → come un predatore → poi si gira, la guarda e se ne va → nel momento in cui appare genera un’atmosfera di morte Quando l’istitutrice incontra di nuovo la signora Grose non le chiede chi sia quell’uomo → rimane inquietata per giorni → desume che fosse qualche visitatore molto maleducato → un visitatore che non dovrebbe essere lì → così come il master Tema della casa stregata, infestata, minacciata → tipico della letteratura inglese → hanno un fortissimo senso della proprietà privata → concetto di privacy → ma non spiega lo sconvolgimento dell’istitutrice → l’apparizione non ha niente di sovrannaturale → non si capisce lo shock, il trauma che ha subito → o ciò che ha visto non è naturale (il paesaggio è contaminato da un senso di morte), o lei è turbata di suo → lei si riferisce a uno stato d’esaltazione iniziale, vorrebbe che lei lo vedesse, desiderio proibito, ma al tempo stesso lei viene vista da un altro Svetan Todorov → effetto del fantastico → esitazione tra spiegazione sovrannaturale e spiegazione delle stranezze scientificamente indagabili Figura dell’apparizione → come viene costruita dall’istitutrice? → non parla con nessuno della vicenda → non vuole approfondire ciò che potrebbe turbare la sua felicità, non indaga neanche sul perché Miles sia stato cacciato da scuola → il mondo mentale dell’istitutrice è senza chiaroscuri → le apparizioni sono tutte alla luce del sole, all’aperto → mondo manicheo, diviso, senza sfumature → o bene o male → James imbevuto di cultura inglese → ma viene dal New England, da una comunità puritana, che crede nella predestinazione protestante → non c’è possibilità di espiazione, è già tutto scritto nel destino → il mondo è diviso in dannati e salvati → i bambini agli occhi dell’istitutrice appaiono come due angeli Seconda apparizione → è domenica, dovrebbero andare in chiesa ma piove → decidono di andarci verso sera → si accorge l’istitutrice di aver dimenticato dei guanti nella sala da pranzo usata la domenica per il tè → dall’altra parte della finestra vede qualcuno che guarda dritto dentro la casa → vede di nuovo l’uomo che la guarda → lo vede sempre dalla vita in su → il volto di lui è molto più vicino al vetro, ma la sua immagine è uguale a quella precedente, non più nitida La figura la guarda ma a un certo punto distoglie lo sguardo → lei formula l’ipotesi che lui non sia venuto per lei, ipotesi definita “agghiacciante” → non è venuto per lei → vuoto nell’enunciato che va riempito con qualcos’altro Lei attraversa la terrazza per andare incontro allo sconosciuto, ma non lo trova → “tutto era vuoto di un immenso vuoto”→ sparita la figura tutto è vuoto → presenza e assenza del visitatori manifestano episodi 4

sinistri → “se non lo vedo non c’è” → sospetto che ciò che vediamo non c’è → condizione di follia → non ha esistenza in sé → dubitazione dell’esistenza del mondo Lei si mette al posto dell’apparizione, incolla il viso al vetro e guarda verso la stanza → la signora Grose entra dall’atrio e lei vede la scena dal punto di vista dell’apparizione → vede anche la reazione della signora Grose → si mette al posto del fantasma → nell’housekeeper vede se stessa → ma non capisce come mai si spaventa, perché si spaventa vedendola al di là del vetro? → deduce che ciò che l’ha spaventata è il suo aspetto sconvolto La signora Grose dice non capire perché l’istitutrice stessa non capisce → l’una non sa niente se non quello che sa l’altra → gli chiede was he a gentleman? → lei risponde di no, dice che non è un signore, ma è un orrore → ma prima di vederlo la prima volta lei stava pensando a un gentleman, al master La signora Grose conclude dicendo di andare in chiesa, l’istitutrice dice di no→ nonostante sia figlia di un prete non chiede mai l’aiuto di un’autorità religiosa Alla signora Grose viene in mente qualcosa → gli chiede della prima apparizione, gli chiede che tipo è→ l’istitutrice risponde che “non assomiglia a nessuno” → censura della parte conscia sull’inconscio, mette le mani avanti dicendo che non assomiglia a nessuno, poi si scoprirà che assomiglia a molte persone → ha i capelli rossi e ricci, baffetti, sopracciglia scure arcuate, occhi mobili → ricorda una figura diabolica → caratteristica tipica dei travestimenti demoniaci Dice che assomiglia a un attore, non perché li abbia mai visti, ma se li immagina così → la cultura puritana chiuse i teatri →i teatri sono demoniaci, perché falsano la realtà → Bibbia: il diavolo è il principe della menzogna → l’attore è colui che cambia sempre personaggio La signora Grose sembra riconoscerlo → sembra sapere chi è non avendolo visto, le chiede se è bello → lo riconosce dalla descrizione che gliene fa L’istitutrice dice che è vestito con abiti non suoi → ancora tema della falsità → sono gli abiti del padrone, assomiglia un po’ al master → si veste come lui, è un attore, un doppio inquietante La signora Grose lo riconosce → Quint (?) → cameriere personale del padrone → intimo con il master → dice che prima era lì insieme al padrone, poi lui se n’è andato, e Quint rimane da solo con la governante e i bambini → a lui viene affidato il ruolo di comando → nella gerarchia vittoriana sarebbe dovuta essere la governante ad essere a capo della gioventù → dopodiché le svela che il signor Quint è morto → ma non vuole stare al posto suo → neanche da vivo lo faceva Il morto si riconosce → di solito nei racconti di fantasmi questi sono degli aristocratici, sono i padroni del luogo → qua ritorna il servo del padrone, che gli assomiglia, indossa i suoi abili, è bello come lui → Quint già da vivo non stava al suo posto, era il doppio del padrone → faceva come lui quando non c’era il padrone → stava anche con i bambini (non avrebbe potuto perché era un cameriere) Le due donne fanno un giuramento → l’istitutrice tende a vedere la vita come un patto L’istitutrice dice che stava cercando Miles → lei sostiene che sia una consapevolezza → lei sa qual è la verità → mentre noi dovremmo avere il dubbio Dice anche che lo sa pure la governante → rapporto di influenza reciproca Poi deduce che il fantasma vuole apparire ai bambini → vuole essere visto da lui → vuole esercitare un’influenza → il problema è capire se i bambini abbiano mai visto il fantasma Lei si definisce come uno schermo → qualcosa che nasconde, ma anche che riflette → racconto di specchi I bambini non mai accennato Quint → la bambina forse è piccola, ma Miles dovrebbe sapere che Quint è morto → in precedenza l’istitutrice ha affermato che Miles non ha mai sofferto → eppure è orfano dei genitori, e ha vissuto anche la morte di Quint Quint si prendeva troppe libertà con tutti → viziava i ragazzi

5

Quint da vivo faceva paura alla governante → non dice nulla al padrone per paura della reazione di Quint → da vivo aveva autorità su tutti nella casa, anche sui bambini → l’istitutrice lo definisce come “infame” → l’infamità è dovuta anche all’infrazione della catena gerarchica → i rapporti di classe sono stati alterati Morte di Quint → torna ubriaco da un pub, cade e si ferisce in testa → morte “naturale”, ma descritta come artificiale e inquietante → come se avesse frequentazioni losche → strategia di evocazione tramite il non dire → James riesce così a evitare il ridicolo L’istitutrice si sente un’eroina chiamata a combattere un mostro → vorrebbe che il master la vedesse mentre svolge un compito in cui le altre ragazze avrebbero fallite → era lì per difendere i bambini → la vede come se fosse una benedizione → opposto dell’Amleto che vede la storia di fantasmi come maledizione Come nella wilderness tutto è possibile e la solitudine è assoluta Terza apparizione → lei è nel giardino con Flora → si siede vicino a un laghetto → la bambina non la mai sentire sola né oppressa → all’improvviso l’istitutrice ha la percezione di avere uno spettatore molto interessato, ma lei ancora non lo vede perché sta cucendo → la percezione viene prima della certezza della visione → l’immagine si presenta prima alla mente e poi alla vista → la luce era calma e tranquilla → non c’è ambiguità nel paesaggio → storia di luce Sente un rumore strano, ma non ...


Similar Free PDFs