Icone e potere . La madre di Dio a Bisanzio - Bissera V. Pentcheva PDF

Title Icone e potere . La madre di Dio a Bisanzio - Bissera V. Pentcheva
Author Laura Puglisi
Course Storia dell’arte medievale
Institution Università degli Studi di Milano
Pages 18
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Summary

Riassunto del libro Icone e Potere, sull'iconografia mariana, per il corso di Storia dell'Arte Medievale...


Description

ICONE E POTERE – LA MADRE DI DIO A BISANZIO Icone del culto della Madre di Dio fondamentali per comprensione del culto mariano e della cultura visuale del Medioevo. La teoria bizantina dell’immagine si basa su dogma dell’ Incarnazione → quando il corpo di Maria ha ricevuto e incorporato la parola divina = sacralizzazione della materia = legittimazione della produzione e venerazione delle immagini. Queste icone danno alla forma pittorica il potere di mediare scambio tra sfera divina e umana. Bisanzio: civiltà delle icone, interrotta con l’Iconoclasmo (movimento vs uso e culto immagini sacre) dal 730 all’843, ristabilita dopo “vittoria dell’Ortodossia”. Bisanzio = capitale della metà orientale dell’Impero Romano → legge romana, lingua greca, religione cristiana. La Theotokos (madre di dio) veniva concepita come protettrice della capitale e dello stato. Questo libro si occupa: -

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Di come la devozione si è evoluta dal culto delle reliquie al culto delle icone nel periodo posticonoclasmo; si è sviluppato poi complesso di processioni pubbliche con immagini mariane che ha portato alla nascita di pratiche rituali simili nel resto del mondo ortodosso Come il culto mariano promuovesse l’ideale dell’impero < Maria = garante delle vittorie e della legittimità imperiale (funzioni della Vittoria romana) in base alla sua paradossale maternità verginale. Connotazione di potere in contrasto con sua percezione occidentale moderna. In che modo i nomi poetici definiscono la funzione delle icone.

Spesso le rappresentazioni mariane sono state esaminate in termini di tipi e dal pdv stilistico. Studio su tre monasteri più importanti di Bisanzio: Blacherne, Hodegon, Pantokrator = conflitto e sintesi di rituali. -

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Blacherne: concetto di Theotokos = garante delle vittorie e della sicurezza dell’Impero. Poteri < fonte sacra e < reliquia della veste di Maria. Cerimonie settimanali e festa annuale (Akathistos) in cui le icone vengono gradualmente introdotte. Hodegon: nuova icona, Hodegetria ( colei che guida) < diventa principale icona di processioni settimanali → integrata nella celebrazione annuale dell’Akathistos e prende il ruolo di protettrice di Costantinopoli. Pantokrator: immagini mariane sempre più usate per promozione della dinastia dei Comneni. Giovanni II Comneno crea nuovo mausoleo di Pantokrator ( che governa ogni cosa) e vi fa passare le processioni di Blacherne e Hodegon. → avvicinamento dei sudditi al culto imperiale.

LA THEOTOKOS E IL POTERE IMPERIALE 1. ORIGINI DEL CULTO Cristianesimo con unico dio creatore maschio entra in conflitto coi culti pagani politeisti e caratterizzati da presenza di dee madri = attenzione inizialmente distolta da Maria e insoddisfazione del bisogno umano di comprensione e protezione materna → Maria ha ruolo limitato nel Nuovo Testamento (più attenzione dagli apocrifi). Con controversie su Incarnazione la maternità virginale di Maria diventa prova della coesistenza di natura umana e divina in Cristo + ruolo politico essenziale = protezione e legittimazione del potere imperiale. 1

Il patrocinio imperiale di santuari mariani a Costantinopoli Seconda metà V secolo la famiglia imperiale inizia a promuovere devozione mariana. Uno dei primi santuari della vergine fu una chiesa ( edificata per prima) edificata nell’antico palazzo costantiniano di Dafne. Cappella vicino a sala del trono = associata al centro del potere imperiale. 474: imperatore Leone e Verina edificano la cappella (soros) di Blacherne (seguita da altre fondazioni mariane) = più importante, principale luogo pubblico per culto imperiale della Theotokos. Gli imperatori Leone e Verina ritratti insieme ai figli accanto a immagine della Madre col Bambino in trono. Giustino I intraprende costruzione di una basilica terminata da Giustiniano (527-565). Le principali feste mariane vengono fissate dagli imperatori: -

Giustiniano: 25 marzo = celebrazione pubblica dell’Annunciazione; 8 settembre = natività di Maria; 21 novembre = Entrata nel tempio Maurizio (582-602): 15 agosto: festa della Dormizione + istituzione processione del venerdì alla Blacherne

L’Akathistos come visione imperiale di Maria Inno Akathistos = immagine di Maria con esplicite funzioni statali (ancora oggi cantato nelle chiese ortodosse):   

storia dell’Incarnazione e della nascita di Cristo; poteri di Maria invocazione di aiuto e protezione a Maria

= concetti da Antico e Nuovo testamento + ideologia della vittoria imperiale. Immagini civico-imperiali dell’inno: -

charetismoi, saluti a Maria, presenti nei versi dispari = da tradizione delle acclamazioni rivolte all’imperatore in occasione dei trionfi Maria chiamata “diadema dei sovrani devoti – incrollabile torre della chiesa – inespugnabile muraglia del regno” // per suo tramite “si innalzano trofei – i nemici cadono” = metafore basate su attributi e simboli di potere. Corona, muraglia e trofeo rimandano a culti di Tyche e Vittoria (presenti fino a V e VI sec) garanti del governo imperiale → trasferimento di attributi = trasferimento di funzioni.

Questo inno crea immagine dei poteri di Maria senza precedenti e le assegna funzioni ufficiali. La data di creazione dell’inno è ancora incerta: -

Pre 530, anno dell’istituzione della festa della Natività (più attendibile per via della funzione civica, non presente fino agli ultimi anni del V secolo) 431-451 ≡ intensificazione del culto mariano dopo Concilio di Efeso del 431

Ruolo del Concilio di Efeso nella diffusione del culto mariano viene rivalutato = a Costantinopoli non si diffonde prima del 470, più probabile ruolo del Concilio di Caledonia.

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L’erede divina delle divinità civiche Immagini divinità civiche tradizionali continuano a essere usate nella sfera pubblica. Spariscono rappresentazioni di divinità pagane ma aumentano personificazioni di concetti civici (Roma, Virtus, Pax, Vittoria, Securitas) su monete, dittici e rilievi. Tyche e Vittoria = protettrici dello Stato e garanti del potere imperiale. Solidus (moneta d’oro) di Costantino I = recto: Costantino regge un globo con Vittoria alata // verso: Costantino seduto riceve doni del trionfo da Tyche che reca la statuetta della Vittoria alata e dalla stessa Vittoria che pone corona sulla testa dell’imperatore. • Tyche Anthousa (colei che fiorisce) di Costntinopoli ≡ Tyche. Inserita da Costantino nel culto imperiale. Durante festa della città da lui istituita sfilava statua di Costantino che portava la Tyche Anthousa nella mano dx. cerimonia fino a inizio VII sec. Medaglione di Costantino I = sul verso Anthousa con chitone e corona murale in testa su trono. In mano tiene cornucopia e poggia piede sulla prora di una nave (= accesso privilegiato della città alle principali rotte marittime). Cornice di iscrizioni coi titoli dell’imperatore = Anthousa ~ garante della legittimità imperiale. Costantinopoli: iconografia originaria con cornucopia e corona turrita cambia a fine IV sec → rappresentazione militare modellata su iconografia di Roma (v. solidus) = Costantinopoli con elmo piumato e scettro/globo con Vittoria = maggiore connessione della Tyche Anthousa con figura imperatore. Da anni ’30 del V secolo con associazione della croce come simbolo di vittoria acquista carattere cristiano più esplicito (monete di Teodosio II e Pulcheria) Il ruolo di Tyche come simbolo dello stato si indebolisce fino a distruzione della sua statua monumentale nel palazzo imperiale da parte dell’imperatore Maurizio. Scomparsa bilanciata da affermazione del ruolo civico di Maria (emerge anche nuovo mito di fondazione che sosteneva Costantino avesse dedicato la città alla Theotokos). • Vittoria: secondo teoria politica romana il diritto di un imperatore di governare derivava da vittorie in campo → immagine della Vittoria ruolo importante su monete imperiali. La sua iconografia si cristianizza...


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