9- L\' Ascesa DI Hitler AL Potere PDF

Title 9- L\' Ascesa DI Hitler AL Potere
Course Storia Contemporanea
Institution Università degli Studi di Parma
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L’ASCESA DI HITLER AL POTERE

All'inizio degli anni '20, la Repubblica di Weimar che era stata instaurata alla fine della prima guerra mondiale è in profonda crisi. Nel 1923 il crollo del marco porta ad una spirale inflazionistica; questa fase viene superata grazie ad un piano economico statunitense che aveva stabilito la dilazione del pagamento delle pesantissime riparazioni di guerra e la concessione di prestiti • tra il 1924 e il 1929 la Repubblica di Weimar visse un periodo di relativa stabilizzazione, ma • nel 1929 avvenne la crisi della borsa di Wall Street e gli effetti della crisi portarono nel marzo 1930 alla caduta del governo - sostenuto da socialdemocratici centro cattolici e liberali. • si formò il governo Bruning che appoggiato dal Presidente Hindenburg e dai militari scelse una linea di austerità ma nel 1930 aumentarono sulla spinta del malcontento i partiti estremi tra cui i nazionalsocialisti di Adolf Hitler che presto divennero il secondo partito dopo i socialdemocratici. • nel 1931 Bruning dichiarò l'insolvibilità della Germania per cui nel giugno del 1932 la Conferenza Internazionale di Losanna prese atto dell'insolvibilità della Germania e la questione dei debiti di guerra e delle riparazioni fu quindi cancellata. Nel frattempo, all'interno della Germania il clima divenne sempre più esasperato e la lotta tra i diversi schieramenti assunse un carattere di violenza e scontri armati tra le forze paramilitari che facevano capo ai diversi partiti; il partito di Hitler disponeva delle SA (Sturmabteilungen i “ reparti d'assalto” che erano state formate nel 1921) e delle SS (Schutzstaffel “squadre di difesa) che erano state formate nel 1923 come guardia del corpo di Hitler e capeggiate da Heinrich Himmler. Nelle ELEZIONI POLITICHE del luglio 1932 il partito nazista fu il più votato. Von papen d'accordo con il presidente Hindenburg, propose a Hitler la carica di vice-cancelliere, sperando così di riconoscere la forza acquisita dai nazisti ma allo stesso tempo di contenerli in una posizione secondaria, ma la proposta fu respinta da Hitler che rivendicò interamente per se il governo e il 30 gennaio 1933 HILTER fu NOMINATO CANCELLIERE. IL TOTALITARISMO NAZISTA Tra il 1933 e il 1939 Hitler procedette EDIFICAZIONE DELLA DITTATURA e alla REPRESSIONE DEGLI OPPOSITORI attraverso una serie di misure con le quali si assicurò il

controllo dell'intera società e della cultura. 1933 1. Ottenuta la nomina a cancelliere il 30 gennaio 1933, Hitler sciolse il Parlamento e indisse

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nuove elezioni cercando l'alleanza con i conservatori. Hitler fece leva sulla frustrazione e sulla disperazione nelle quali versava la società civile per raccogliere il desiderio diffuso di vendicare l'umiliazione subita con la pace di Versailles e attraverso un fanatico nazionalismo proclamò l'obiettivo di costruire una grande Germania che all'interno dei propri confini riunisse tutte le popolazioni tedesche. Durante la campagna elettorale si scatenò la violenza delle squadre naziste e venne varata LA LEGGE PER LA PROTEZIONE DEL POPOLO E DELLO STATO che sospese tutti i diritti politici costituzionali ( libertà di stampa, libertà di riunione libertà, di associazione). alle elezioni del marzo 1933 Hitler ottenne dal Parlamento I PIENI POTERI per cui Hitler era in grado di legiferare e modificare la Costituzione. Hitler arrestò tutti i capi sindacali e chiuse le sedi delle organizzazioni di sinistra, nel giugno venne sciolta la SPD ( il partito socialdemocratico tedesco) e in luglio furono messi fuori legge tutti i partiti, infine il primo dicembre 1933 venne sancita l'unità indissolubile tra lo stato è il partito nazionalsocialista. IL CONTROLLO SULLA SOCIETA’ Nel corso del 1933 Hitler adottò una serie di misure politiche attraverso le quali si assicura il controllo sulla società: La repressione di tutti i partiti di opposizione l'epurazione dalla pubblica amministrazione dei funzionari politicamente non graditi non ariani la soppressione delle autonomie locali fu creata la GESTAPO ( la polizia segreta di Stato) che nel luglio 1934 fu affidata a Heinrich Himmler; la Gestapo fu affiancata dalle SS e da una magistratura speciale ( Suprema Corte Popolare) per giudicare i reati politici e i delitti di alto tradimento. per gli oppositori furono istituiti i primi campi di concentramento, Hitler nel 1933 riuscì a ottenere il riconoscimento della Chiesa Cattolica che con il concordato regolava le relazioni tra la Santa Sede e lo stato tedesco, inoltre ottenne un grande consenso anche tra i protestanti. la legge sulla salvaguardia dell'Unità del partito dello stato del dicembre 1933 aveva stabilito il dominio nazista anche nel campo della religione e della cultura: l'istituto della cultura del Reich e il Ministero della propaganda e dell'Educazione Popolare guidati da Joseph Goebbels diventarono gli strumenti privilegiati per il controllo della cultura per la diffusione dell'ideologia nazista e per l'organizzazione del consenso. Un'intera generazione di intellettuali scienziati e artisti preferì emigrare piuttosto che sottostare al giogo nazista ( tra questi Albert Einstein, Bertolt Brecht, Thomas Mann, Karl Jaspers, Ernst 2

Cassirer e molti altri). L’EPURAZIONE INTERNA AL PARTITO E LA “NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI” Dopo aver liquidato gli oppositori esterni al partito, Hitler decise di epurare lo stesso partito nazista per porlo completamente sotto il proprio controllo; infatti all'interno del partito nazista erano presenti diverse correnti tra le quali le SA di Rohm che agitavano parole d'ordine anticapitaliste, ostili alla borghesia e al suo potere economico ed erano guardate con preoccupazione da quelli industriali che sostenevano proprio il nazismo, per cui Hitler il 30 giugno 1934 nella cosiddetta NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI ordinò alle SS si massacrare Rohm e i suoi fedelissimi, eliminando fisicamente i vertici delle SA. Nell’agosto 1934 morì il maresciallo Hindenburg e Hitler che era già cancelliere e capo dell'unico partito consentito si proclamò PRESIDENTE DEL REICH (cioè dello Stato) e CAPO DELLE FORZE ARMATE, affermandosi così come FUHRER: l'unico con il potere di emanare leggi e alla cui personale forze armate giuravano fedeltà. L’EDUCAZIONE NAZISTA, PROPAGANDA e INDOTTRINAMENTO Il regime nazista diede vita ad un apparato nel quale i cittadini erano inquadrati all'interno di strutture istituzionali fin da piccoli e indottrinati secondo il principio dell'OSSESSIONE DELLA RAZZA. L'EDUCAZIONE HITLERIANA PUNTAVA a forgiare INDIVIDUI PRONTI A MORIRE per Hitler e per la RAZZA ARIANA.

Per i nazisti, la razza ariana comprendeva i popoli nordici e in particolare il popolo tedesco, era superiore alle altre, chiamata a imporre la propria supremazia su tutte le altre. Il regime promosse una radicale opera di condizionamento delle coscienze: principale artefice di tale campagna fu Joseph Goebbels che fin dal 1929 fu a capo di tutto l'apparato propagandistico del partito e dal 1933 divenne ministro della propaganda e della cultura popolare del terzo Reich. Goebbels costruì un vero e proprio CULTO DI HITLER e in questo ricorse sia ai moderni mezzi di comunicazione di massa ( la radio, il teatro, il cinematografo) sia a riti collettivi arcaici che si rifacevano alle antiche tradizioni germaniche e paganeggianti, dando vita a parate e raduni di massa, a falò di libri e opere d'arte proibiti, tra i quali ricordiamo il grande rogo di Berlino ( 20 marzo 1939). GLI EBREI NEMICO ASSOLUTO e le LEGGI DI NORIMBERGA Al fine di ottenere il consenso del popolo tedesco e compattarlo contro un nemico sia interno che assoluto, Hitler utilizzò la carta dell'antisemitismo viscerale: per i cittadini della Germania nazista l'EBREO DIVENNE IL NEMICO ASSOLUTO, la causa di tutti i mali del paese, la causa 3

della sconfitta militare della Germania nella prima guerra mondiale, nonché la causa della disoccupazione seguita alla crisi di Wall Street. L'odio antisemita permise a Hitler di ottenere un duplice risultato: • da un lato, un capro espiatorio contro il quale indirizzare il rancore e le frustrazioni provocate dalla crisi economica, • dall'altro, come strumento di propaganda: per compattare il popolo tedesco all'interno del nazismo, presentato come una sistema alternativo alla democrazia, al capitalismo, al socialismo, al bolscevismo (tutti fenomeni internazionali indicati come prodotti di origine ebraica). L'inizio della persecuzione degli ebrei cominciò nell'aprile del 1933 con le prime epurazioni di ebrei della pubblica amministrazione, ma culminò con le LEGGI DI NORIMBERGA (15 settembre 1935) leggi per la protezione del sangue e dell'onore e dei tedeschi che toglieva la cittadinanza agli ebrei e proibiva i matrimoni misti. Il 10 novembre 1938 nell'episodio noto come LA NOTTE DEI CRISTALLI vennero distrutte sinagoghe e un centinaio di ebrei furono uccisi, nei giorni successivi 35.000 ebrei furono arrestati dalle SS e deportati e da quel momento gli ebrei furono esclusi da tutti gli aspetti della vita civile. LA POLITICA ECONOMICA DEL REICH e la PREPARAZIONE ALLA GUERRA Per fronteggiare la crisi economica, Hitler , appoggiato dagli industriali diede vita ad una politica economica nella quale lo Stato interveniva direttamente nell'organizzazione dell'economia: nel 1933 fu varato il PIANO SCHACHT che realizzava un grande programma di lavori pubblici e rilanciava l'industria automobilistica; vennero riorganizzate le campagne al fine di regolare la produzione. Contemporaneamente, mentre rafforzava la politica interna del Reich, Hitler adottò una politica

estera aggressiva preparando un futuro di guerra: nel 1933 ritirò i rappresentanti tedeschi dalla Società delle Nazioni. nel 1935 ripristinò il servizio militare obbligatorio violando così le clausole del Trattato di Versailles (che prevedevano che l'esercito tedesco rimanesse solo di 100 mila unità), nel 1936 reintrodusse le truppe nella Renania, violando nuovamente il Trattato di Versailles secondo il quale quell'area doveva rimanere smilitarizzata. Dal 1936 sotto la guida di Hermann Goring l'economia tedesca puntò alla preparazione bellica e sul riarmo dell'esercito e i grandi gruppi industriali privati legati alla produzione bellica incrementarono i loro profitti, nacquero nuove aziende di Stato e il Reich raggiunse la piena occupazione, i salari aumentarono e la Germania si preparava così alla Seconda Guerra mondiale.

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