IL Nuovo Millennium 1, capitolo 1-2-3 PDF

Title IL Nuovo Millennium 1, capitolo 1-2-3
Author Aurora Fazio
Course Storia
Institution Liceo (Italia)
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riassunto...


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CAPITOLO 1 MEDIOEVO È l’età di mezzo, situata tra un momento di grande gloria e un momento di splendore, quindi tra l’impero romano e l’età moderna. È un periodo un po’ buio, ma nascono la magia e la filosofia la letteratura europea e I concetti dell’umanesimo. Va dal 476 (caduta dell’impero romano d’Occidente) al 1492 (scoperta dell’America). La TARDA ANTICHITÀ invece risale al III-VIII secolo -età moderna: 1492-1789 (rivoluzione francese) -età contemporanea: 1789-oggi.

Si parla di epoca o età quando si tratta di periodizzare da parte degli storici; ma le date sono poste in maniera arbitraria poiché i fatti richiedono tempo e evoluzion i, e poiché gli storici sono numerosi e sostengono idee diverse. Nel medioevo I confini non erano entità stabili, dipendevano dai possedimenti territoriali di una determinata persona. Frontiere:

Nell’alto medioevo la Russia era considerata un’estensione della Germania, quindi le due popolazioni si consideravano alla pari. Questa frontiera viene chiusa con Gengis khan. Roma-Costantinopoli, si chiude quando arrivano I turchi. Da qui risalgono versione in greco della Bibbia, diverse da quella in latino. Europa-nord Africa, è una frontiera islamica.

Roma-Gerusalemme, Gerusalemme era meta di pellegrinaggio. Il regno dei franchi venne chiamato Sacro Romano Impero, Sacro poiché Carlo Magno cerca la benedizione del papato e romano poiché egli cerca di copiare il modello di gloria romano. Si diffondono I volgari e il potere spirituale inizia a contrastare il potere temporale, in quanto entrambi vogliono governare tutto.

Secondo le fonti il Papa Leone III dei pose sul capo di Carlo Magno, e quale era inginocchiato in preghiera, una corona d’oro. Eginardo, il biografo dell’imperatore, sostenne che Carlo Magno fu colto di sorpresa. Infatti dall’incoronazione il Papa trasse diversi vantaggi, in quanto questo gesto stava a indicare che il potere dell’imperatore proveniva da Dio tramite il suo legittimo rappresentante in terra: il potere spirituale del Papa era pertanto superiore a quello temporale dell’imperatore. Carlo Magno aveva organizzato il suo impero in corti, da cui dipendeva una rete di fedeli delegati scelti con funzioni civili e militari, I conti, che amministravano le contee. Oltretutto esistevano le marche, con carattere difensivo e militare, E I ducati, abitati da popoli che accettavano con difficoltà la sottomissione dell’impero. I conti marchesi duchi giuravano fedeltà e formavano l’aristocrazia laica. Nella corte si riuniva il placito, un’assemblea generale formata dai potenti del regno al fine di discutere I problemi maggiori. Successivamente, per evitare abusi, Carlo Magno si affidò a due missi Dominici, uno laico e uno religioso, poiché verificassero l’applicazione dei capitolari. Si creò quindi un sistema vassallatico poiché l’imperatore non era in grado di controllare tutto. Gli uomini liberi erano alla ricerca di protezione presso qualcuno più potente di loro, così dipendevano da un signore, al quale giuravano fedeltà obbedienza, diventando così suoi vassalli. Questo sistema era basato su:  Reciprocità In caso di un tradimento la persona si sarebbe macchiata di fellonia. In questo caso il signore e il suo sabato sono uguali in quanto il signore ha obbligo di proteggere il suo vassallo E il vassallo era obbligato a fornire prestazioni di lavoro e obblighi militari. Base del diritto  Ramificazione Ogni vassallo poteva eleggere dei valvassori che a loro volta potevano eleggere dei valvassini. Non sempre esisteva una piramide perfetta siccome era possibile essere vassalli di signori diversi ed erano molto frequenti le ribellioni dei feudatari ai loro signori. I signori Ricevevano dei premi, che consistevano in territori da governare, chiamate prima benefici e successivamente feudi. I vassalli ricevevano alcuni privilegi, chiamati immunità. All’inizio questi privilegi consistevano non solo nel non pagare le tasse, successivamente gli permettevano di riscuotere le tasse, amministrare la giustizia, battere moneta e dichiarare guerra.

Poteri di banno, prima riservati solo al re. Causano la fine dell’impero in quanto era dato più potere ai signori e meno potere a Carlo Magno. Feudalesimo: organizzazione economica sociale politica tipica dell’eta basso medievale, fondata sul legami privati di fedeltà e reciproco aiuto. Il feudo quindi concede un territorio e concede dei privilegi, tra cui dichiarare guerra e battere moneta. Morte di Carlo Magno: l’impero si divide in tre parti.

LA SOCIETÀ FEUDALE La società si divide in tre ordini gli oratores, cioè il clero, I bellatores, cioè la nobiltà e I laboratores, cioè il popolo dei serbi, coloro che devono garantire il sostentamento cioè I contadini artigiani. Si trattava di una organizzazione voluta da Dio e dunque immutabile. Questi tre elementi formano tre ordine non tra classi sociali in quanto le classi sociali sono formati da soggetti caratterizzati soprattutto da una medesima condizione economica della società feudale e l’appartenenza a un ordine era invece determinata da un atto giuridico, ad esempio I contadini erano giuridicamente legati al padrone alla terra. Quindi l’ordine è un insieme di individui che con uno degli stessi diritti. La classe dipende dalla ricchezza mentre il ceto non ha dimensione economica. Cadetti, cavaliere errante, erano I figli minori e delle famiglie nobili, cioè coloro che erano esclusi dall’eredità dei feudi. Si ponevano al servizio di qualche signore o si abbandonavano le rapine e al brigantaggio. Cadetti, cavaliere errante, erano I figli minori e delle famiglie nobili, cioè coloro che erano esclusi dall’eredità dei feudi. Si ponevano al servizio di qualche signore o si abbandonavano le rapine e al brigantaggio. INVASIONI - Saraceni Conquistano la Sicilia grazie alla debolezza dei bizantini, successivamente occupano parte della Puglia e giungono a minacciare Roma nell’846. Tutto ciò fu favorevole dal punto di vista culturale ed economico in quanto la Sicilia divenne il centro dei traffici commerciali e un ponte di cultura fra Occidente e oriente. - Normanni, uomini del Nord Si stanziano in Francia dove danno vita al ducato di Normandia. - Ungari Provengono dagli Urali, invadono la Germania la Francia e l’Italia settentrionale. Il loro obiettivo era solamente il possesso di un ricco bottino. Vennero sconfitti dall’imperatore tedesco Ottone I nella

battaglia di Lechfeld nel 955; Young Harry si ritirarono in paranoia che prese il nome di Ungheria. Nel 1001 il pontefice incoronò il primo re di Ungheria Stefano I.





Le invasioni non distrussero l’impero poiché le popolazioni si mescolarono con la società in quanto l’impero era razionato all’interno con nuclei feudali e non c’era interesse commerciale siccome feudi si autogestivano le invasioni. Non c’era un’autorità centrale. Attorno nascono nuovi insediamenti e centri abitati, fenomeno dell’Incastellamento.

OTTONE In Germania fu eletto Enrico I l’uccellatore che diede inizio alla dinastia di Sassonia. Marte Enrico suo figlio Ottone I nel 962 prese in mano l’impero. Affrontò il problema dell’ ereditarietà dei feudi. In teoria alla morte del vassallo il feudo dove a tornare al signore ma in pratica I feudatari cercavano di trasmettere loro feudi in eredità ai figli. Nell’877 il capitolare di Quierzy istituito da Carlo il calvo in Francia sancisce l’ereditarietà dei feudi maggiori. Avverrà nel 1037 il costitutio feudis, che sancirà anche l’ereditarietà dei feudi minori. Per limitare il potere dei feudatari, Ottone I affidò ai feudi ai vescovi che venivano definiti I vescovi-conti in quanto non potevano avere figli. Nel 962 Ottone I promulga il privilegio di Ottone che stabiliva che nessuno potesse essere consacrato Papa senza il consenso dell’imperatore e vietava il Papa di consacrare imperatori esponenti di famiglie reali non di stirpe germanica. Questo fu l’atto di nascita del cosiddetto sacro Romano impero germanico. Successivamente Ottone I vuole ampliare I confini e così sposa la principessa Teofane, figlia dell’imperatore bizantino. A egli successe ottone II e poi ottone III. Quest’ultimo fu incoronato imperatore nel 996 a soli 16 anni con un progetto di riforma imperiale. Nomina Papa il suo maestro con il nome di Silvestro II, ma suscita l’ostilità della nobiltà romana e così il trono passa a Enrico II di Baviera e successivamente a Corrado II il Salico con cui ebbe inizio la dinastia di Franconia.

Nel 1130 Ruggero d’Altavilla ottenne il titolo di re di Sicilia Calabria e Puglia, stabilì la capitale a Palermo e diede vita a una organizzazione dello Stato centralizzata in grado di opporsi all’autonomia dei feudatari. Lo scisma fu dato dalla rivalità tra le due chiese cioè quella di Costantinopoli e quella di Roma. Il vero problema fu che I patriarchi di Costantinopoli non intendevano più riconoscere il primato del Papa. nel 1054 si arrivò così alla rottura: gli ambasciatori del Papa a Costantinopoli ebbero un duro scontro con il patriarca Michele Cerulario e lo scomunicarono, così questi scomunicò il Papa.

La chiesa di Costantinopoli si proclamò ortodossa, cioè di giusta opinione, mentre la Chiesa di Roma si dichiarò cattolica. LA CHIESA Nel 1098 a Citeaux Venne fondata la prima abazia cistercense. Era basata sul silenzio e sulla povertà e riconosceva l’importanza del lavoro manuale. Simonia: consiste nel traffico di potere spirituale considerate al pari dei beni materiali. Nicolaismo: indica una condotta di vita indecente da parte del clero soprattutto sul piano dei costumi sessuali. Ildebrando di Soana, 1015-1085, riteneva intollerabile il privilegio di ottone. Concilio del Laterano, 1059, Roma, viene dichiarato decaduto il privilegio di ottone e si stabilisce che solo I cardinali avrebbero potuto eleggerò il papa, mentre in precedenza era il popolo che lo stabiliva per acclamazione. Questo concilio sottrae la nomina del Papa agli intrighi della nobiltà romana il controllo dell’imperatore. Nel 1073 Gregorio VII proibisce all’imperatore di nominare I vescovi e ai vescovi e di accettare la carica di conte, combatte contro ogni forma di simonia e richiama I sacerdoti al rispetto dell’obbligo del celibato. 1075, Dictatus Papae, il Papa si dichiarava superiore a qualsiasi altro autorità, quindi aveva il diritto di deporre l’imperatore. Infatti la scomunica non aveva soltanto implicazioni religiose ma anche politiche. 1076, concilio di Worms, Enrico IV, il papa Gregorio VII viene dichiarato deposto. Per impedire che il suo impero si sgretolasse Enrico si reca in Italia centrale a Canossa. Dopo tre giorni nella neve con il saio di penitente Gregorio acconsente a togliergli la scomunica. Quindi Enrico IV convoca un concilio a Bressanone nel 1080 dove proclama un antipapa, cioè Clemente III, da cui si fa nominare imperatore. Gregorio abbandona Roma mentre Enrico IV muore nel 1106, dopo che Enrico V, suo figlio, lo fece imprigionare e assunse il titolo imperiale nel 1104. Di fianco Enrico V ci fu papa Pasquale II. Essi prima trovarono un accordo con il concordato di Sutri del 1111, in base al quale Enrico avrebbe rinunciato all’investitore mentre il Papa avrebbe imposto ai vescovi di restituire all’imperatore tutti privilegi da lui ottenuti. Ma una volta reso pubblico, questo accordo sollevò diverse proteste. Così Enrico V strappa con forza al papa il diritto di nominare I vescovi. Concordato di Worms, stipulato da Enrico V e Callisto II, 1122.  la nomina dei vescovi spettava al Papa  Una volta eletti, solo l’ imperatore poteva decidere di investirli in incarichi politici  Distinzione tra Chiesa e Stato, cioè tra potere spirituale e temporale Visione dualistica: lotta tra bene e male, tra Dio e Satana. Miracoli E culto delle reliquie. Aldilà, peccato o salvezza. Il tempo storico non era percepito nella sua successione cronologica di eventi, ma era appiattito sul presente e privato di prospettiva. Veniva misurato con le meridiane solari o con le clessidre o candele. Le fasi della giornata erano scandite dalle funzioni liturgiche e al suono delle campanelle delle chiese e dei monasteri.

CAPITOLO 2 PRIMO MILLENNIO 1. I-III secolo, fase positiva  Pace e stabilità politica, consentono di utilizzare le risorse economiche per migliorare il sistema stradale e per costruire nuove infrastrutture (porti, canali, ponti)  Maggiore sicurezza  Reti di comunicazioni , vengono rese più efficaci e favoriscono gli scambi commerciali sia internamente all’Italia che esternamente  Si sviluppa un’economia monetaria stabile e il centro di questo sistema erano le città Si definisce naturale quell’ economia che non conosce l’uso del denaro, che caratterizza invece l’economia monetaria. Nell’economia naturale il produttore stesso consuma i frutti del proprio lavoro (autoconsumo) o li scambia con altre merci (baratto), mentre in quella monetaria la produzione è finalizzata al mercato, cioè alla vendita in cambio di denaro.  Varietà e unità territoriale, garantiscono il reperimento di una ricca gamma di prodotti



Si diffonde l’uso di una lingua comune e nascono le basi del diritto

2. IV-X secolo, fase negativa, si può dividere in: a) IV-V secolo:  Instabilità politica dovuta alle guerre  Necessità di difesa militare  Aumento delle tasse per sostenere le spese militari  Inflazione  Insicurezza  Rottura dell’antica unità mediterranea L’impero bizantino conosce il momento di maggiore splendore della sua storia con Giustiniano, mentre l’Occidente attraversa una profonda regressione demografica ed economica. b) VI-X secolo:  Crisi agricola, utilizzo di tecniche antiquate e attrezzi in legno Rimboschimento, I campi venivano abbandonati Raffreddamento del clima e poco raccolto  Invasioni barbariche, Spopolamento e calo demografico dovuti alle malattie, alle carestie, alla fame e alla guerra Abbandono delle città e insicurezza  Feudalesimo, Sistema essenzialmente agrario e poco differenziato, basato sull’economia curtense, cioè in cui tutto è incentrato sulla corte. Autoconsumo, porta alla riduzione dei commerci e alla regressione donne economia monetaria ad un’economia naturale, la moneta viene tesaurizzata. Regressione da un’economia monetaria a un’economia naturale, dovuta allo spopolamento delle città che comporta la crisi di tutte le attività economiche normale come l’artigianato e il commercio; il sale fu l’unico genere per cui continua un commercio di massa. Servaggio, I servi della gleba sono legati ad un feudo per sempre. Questo ostacola lo sviluppo di altri mestieri. Aree di stagno economico. Incastellamento. L’economia curtense era un sistema che si adattava alla frantumazione politica generata dal feudalesimo, in cui la corte diviene il centro produttivo. Era essenzialmente altra aria e poco differenziato poiché ogni comunità si basava sull'autosufficienza. La Curtis era divisa in due parti: La pars dominicia , da dominus, cioè la parte riservata al padrone è gestita direttamente da lui attraverso il lavoro dei suoi servi; e la Pars massiricia, da massarius, era la parte affidata in concessione a sardi o a contadini liberi che pagavano al signore un canone. Era suddivisa in Mansi che potevano essere mansi ingenuili se affidati a contadini liberi o Mansi servili si è affidati a servi che godevano di una certa autonomia. I contadini dovevano pagare al signore anche le bannalità, ossia dei tributi, in natura o in denaro, per usufruire di alcune risorse o per avere accesso ai servizi di pubblica utilità (sposarsi). Il termine serbo significava il latino schiavo. Con il tempo però la parola servo iniziò a indicare il contadino legato alla terra, gleba, cioè I contadini cui la legge vietava di abbandonare la terra che lavoravano; perciò questa categoria prese il nome di servitù della gleba. E attorno all’anno mille il termine Slavo diede vita alla parola schiavo. La signoria locale era il territorio si impala il signore, in quanto proprietario della corte, esercitava una serie di poteri pubblici come per esempio il potere militare e giudiziario e il potere di riscuotere le tasse. La signoria locale era anche un centro economico autosufficiente in cui si produceva Il necessario per la vita della comunità. Era però una società economicamente bloccata perché il surplus che si produceva, cioè il prodotto in eccesso rispetto ai bisogni della comunità, era minimo. Il centro della signoria locale era costituito dal castello, che si trovava nella pars Dominica, dove tutti si rifugiavano in caso di attacco. Dai castello il signore riscuoteva I tributi, regolava l’uso delle strutture di pubblica utilità, e amministrava la giustizia occupandosi di controversie locali.

3. XI-XIX secolo, fase positiva  Ripresa agricola, Clima meno freddo. Nuove tecniche agricole, come l’uso di attrezzi in metallo, la rotazione triennale e l’utilizzo nell’energia idraulica ed eolica al posto del lavoro umano o animale. La rotazione triennale consisteva nel fatto che un terzo dei campi veniva seminato in autunno, un terzo veniva seminato in primavera, e un terzo era lasciato a maggese; in questo modo le zone lasciate a maggese si riducevano e condizioni climatiche avverse non potevano rovinare l’intero raccolto. Bonifica delle paludi e disboscamento, diminuisce la parte di terreno che va lasciata incolta. Molti dei servi al servizio dei grandi proprietari vennero liberati e autorizzati a insediarsi su piccoli territori autonomi pagando un canone.  Crescita demografica, Cessarono le invasioni. Aumentarono le risorse. Furono creati nuovi insediamenti nelle zone conquistate all’agricoltura, dove si trasferirono I contadini. Tra il X e il XIII secolo la popolazione europea raddoppiò: si calcola che passo dai 40 milioni di abitanti del 1000 ai 80 milioni di abitanti nel 1300.  Ripresa dei commerci, Eccedenze, cioè la quantità di prodotto agricolo in eccesso rispetto al fabbisogno e al consumo locale e perciò disponibile per il mercato. Economia di mercato, indica un’economia in cui chiunque può presentarsi sul mercato come venditore e compratore, senza che ciò hai sempre detto da qualsiasi forma di obbligo come dalla legge. L’economia di mercato è fondata sulla libertà dell’iniziativa individuale e presuppone un’economia monetaria, un adeguato sistema di comunicazioni, l’ eliminazione del sistema feudale. Miglioramento delle vie di comunicazione, ma fu soprattutto la navigazione a conoscere maggiori progressi. Fu introdotta e perfezionata la bussola, sulle navi fu installato il timone, che permetteva una migliore manovrabilità, e si utilizzarono le prime carte nautiche. Maggiore sicurezza. Circolazione di monete che porta al concetto di banche, poiché un cambia valuta si posizionava dietro a un banchetto; gli veniva attribuita una brutta fama in quanto questa attività era condannata dalla Chiesa come usura.. Nascono nuovi mestieri illeciti che non sono legati alla terra, sono fonte di peccato, e venivano svolti dagli ebrei, Che il sabato non lavoravano e venivano esclusi dalla professione di campagnoli; si diffonde la nuova figura del cambia valute. Nei documenti i cambiavalute, perlopiù lombardi, sono definiti banchieri poiché lavorano dietro un banco, solitamente posto nella piazza del mercato. I mercanti erano oggetto dalla scolastica, una scuola filosofica e religiosa guidata da San Tommaso, che giustificava I mercanti in quanto faticavano e correvano dei rischi, e in quanto il loro lavoro aveva utilità comune. Con il passare del tempo questi mestieri divennero un prestigio, diventarono la nuova borghesia inviata dall’antica nobiltà. Innovazione della lettera di cambio, un documento sostitutivo del denaro liquidò: in cambio di una somma di denaro, se ricevo una lettera con la quale colui che aveva ricevuto il denaro si impegnava a pagare la somma in un altro luogo e con l’altra moneta (il giroconto). Dalla lettera di cambio ed è arrivata poi la cambiale, che rappresentava una promessa di pagamento a una scadenza e in un luogo determinati. Successivamente viene introdotta la girata: la lettera di cambio inizialmente destinato solo creditore poteva essere data per essere incassata a un’ altra persona che non aveva magari alcun rapporto con colui che l’aveva messa. Anche l’organizzazione delle aziende commerciali e artigiane inizio a te...


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