Innamorarsi E Disamorarsi Bauman in Amore Liquido PDF

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riassunto libro "innamorarsi e disamorarsi" per esame sociologia...

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INNAMORARSI E DISAMORARSI- BAUMAN in AMORE LIQUIDO

Prefazione L’eroe di questo libro è Der Mann, uomo senza legami fissi, abitante della società liquido-moderna. Gli abitanti vogliono creare dei legami che però non siano legami vincolanti in modo da poterli sciogliere nel momento in cui cambia lo scenario (cambiamento frequente nell’epoca della modernità liquida). Questo libro tende a rivelare e interpretare l’estrema fragilità dei legami umani, la sensazione di insicurezza. Si parla della relazione umana, c’è voglia di instaurarla ma c’è timore di restare impigliati in relazioni stabili o definitive, sono incarnazioni dell’ambivalenza. Oggigiorno l’argomento sulle relazioni è sulla bocca di tutti, alcuni sociologi arrivarono subito alla conclusione secondo cui tutti sono alla ricerca di amicizie, legami, comunità… in realtà l’uomo si concentra sulla soddisfazione che si spera arrechi. Molti uomini cercano aiuto da esperti, e vorrebbero sentirsi dire come poter avere tutto, come costruire una relazione senza sofferenze, vogliono sentire quello che vorrebbero sentirsi dire. Uomini e donne invece di parlare di ‘partner’ preferiscono parlare di ‘reti’, termine che indica un contesto in cui è possibile con pari facilità entrare e uscire, è impossibile immaginare una rete che non consenta entrambe le attività. Il termine suggerisce momenti in cui si è in contatto intervallati da periodi di libera navigazione, possono essere interrotte a proprio piacimento. Le connessioni sono relazioni virtuali, sembrano fatte a misura di uno scenario di vita liquido moderno in cui si presume e si spera che le possibilità romantiche si susseguano a ritmo crescente. A differenza delle relazioni vere, le relazioni virtuali sono facili da instaurare e facili da troncare, appaiono frizzanti, allegre e leggere. La facilità del disimpegno e l’interruzione su richiesta dei rapporti non riduce i rischi ma li distribuisce. Questo libro è dedicato ai rischi e alle angosce del vivere insieme nel mondo liquido moderno.

INNAMORARSI E DISAMORARSI Amore e morte Ivan klima sostiene che poche cose si avvicinano alla morte quanto l’amore corrisposto. Sono eventi unici e definitivi che non ammettono repliche, ciascuno di esse nasce per la prima volta, infatti nessuno può sperimentare due volte lo stesso amore o la stessa morte, sono quindi eventi definitivi e indifferenti a tutto il resto. Amore e morte hanno una storia propria, sono eventi che accadono nella storia dell’uomo, in modo autonomo e non connesso ad altri eventi simili. Non si può imparare ad amare e neanche a morire ma a tempo debito amore e morte colpiranno e ti coglieranno impreparato. Tutti noi siamo inclini a guardarci alle spalle e cercare di apprendere dal passato, per acquisire saggezza e rendere prevedibili gli eventi, viene prodotta un’illusione di saggezza e di apprendimento. Nel caso della morte l’apprendimento è confinato all’esperienza altrui e si tratta di un’illusione, l’esperienza degli altri non può essere realmente appresa come esperienza, ma può essere appresa solo nella veste di una storia elaborata, interpretata. La morte avviene una volta sola, non c’è modo di apprendere, prevedere un evento che non sarà mai più rivissuto.

L’amore sembra godere di uno status diverso rispetto agli altri eventi irripetibili È possibile innamorarsi più di una volta e c’è chi si innamora e disamora troppo spesso. Esistono dei motivi che permettono di considerare l’amore come una condizione ricorrente, soggetta al ripetersi o che sollecita ripetuti tentativi. Non sono aumentate le persone che raggiungono gli alti standard dell’amore ma sono gli standard che si sono abbassati, di conseguenza l’orizzonte delle esperienze a cui si attribuisce la parola amore si è ampliato. La grande disponibilità di esperienze amorose potrebbe alimentare la convinzione che l’amore sia un’arte da imparare e la sua padronanza aumenta di qualità se le esperienze sono molte. Si pensa che il prossimo amore sarà un’esperienza più entusiasmante di quella attualmente vissuta ma sempre meno di quella che verrà ancora dopo: si tratta di un’illusione. Si acquisisce la capacità di finire subito e cominciare daccapo (figura del Don Giovanni di Kierkegaard, uomo incapace di amare). Si può imparare a svolgere un’attività se si ha una serie di regole fisse riferite ad uno scenario stabile che favorisce l’apprendimento, in un ambiente instabile invece la capacità di ricordare è letale. Chi si ostina a decidere le proprie azioni sulla base dei precedenti corre rischi suicidi e va incontro ad un mare di guai. Amore significa consegnarsi in ostaggio al destino Amare significa desiderare di generare o procreare. L’amore è un altro nome per definire l’impulso creativo e in quanto tale è carico di rischi dal momento che nessuno può mai sapere dove andrà a finire tutta la creazione In ogni amore ci sono due esseri ciascuno dei quali è la grande incognita delle equazioni dell’altro. Amare significa offrirsi a quel destino, alla condizione di paura e gioia che si fondono in una miscela che non permette più ai suoi ingredienti di scindersi. Offrirsi a quel destino significa accettare la libertà nell’essere, libertà incarnata nell’altro, il compagno in amore. In una cultura consumistica come la nostra che predilige prodotti pronti per l’uso e soluzioni rapide, quella di imparare l’arte di amare è la promessa di rendere l’esperienza dell’amore simile ad altre merci che attira e seduce e promette soddisfazioni immediate e risultati senza sforzi. Senza umiltà e coraggio non c’è amore, sono qualità essenziali per ogni volta che ci si addentra in una terra inesplorata e non segnate sulle mappe. Quando tra due esseri nasce l’amore, essi vengono spinti in questo territorio. L’eros È una relazione con il mistero, il futuro, l’eros non sopravvive alla dualità e quando si parla di amore, il possesso, il potere, la fusione e il disincanto sono elementi che portano all’Apocalisse: in ciò risiede la meravigliosa fragilità dell’amore. L’amore si sforza costantemente di eliminare le proprie fonti di precarietà e apprensione e quando ci riesce inizia a svanire. Eros tende una mano verso l’altro ma la stessa mano che accarezza può anche stringere e stritolare. Desiderio e amore Il desiderio è la brama di consumare, non necessita di altro stimolo che la presenza dell’alterità. Dopo il desiderio viene lo smaltimento dei rifiuti, ovvero l’eliminazione di ogni traccia di diversità dall’alterità.

Nella sua essenza il desiderio è un impulso di distruzione e di auto distruzione. L’amore è il desiderio di prendersi cura di qualcuno e preservare l’oggetto, un impulso ad espandersi e a fuoriuscire. L’amore consiste nell’aggiungere qualcosa al mondo, e ciascuno aggiunta è la traccia vivente dell’io amante. Amore significa prepotente desiderio di proteggere, nutrire e riparare, significa essere al servizio, stare a disposizione. Se il desiderio vuole consumare, l’amore vuole possedere. Al pari del desiderio l’amore è una minaccia per il proprio oggetto, il desiderio distrugge l’oggetto e l’amore schiavizza l’oggetto. Desiderio e amore agiscono con finalità contrapposte. L’amore si sforza di perpetuare il desiderio mentre il desiderio sfugge alle manette dell’amore Catherine Jarvie- Scintilla dell’attrazione, nulla di serio per molto tempo Ogni volta che ci si impegna sentimentalmente bisogna ricordarsi che si sta chiudendo la porta ad altre opportunità romantiche. Bisogna scegliere, desiderio e amore si escludono. Come per lo shopping: si va per negozi e si acquista qualcosa non per il desiderio di averla ma per togliersi una voglia; togliersi una voglia è solo un atto estemporaneo, diversamente dal desiderio, che si spera non lasci delle conseguenze durevoli che potrebbero ostacolare ulteriori momenti di estasi. Nel caso delle relazioni, seguire le voglie anziché i desideri significa lasciare aperta la porta ad altre opportunità romantiche le quali potrebbero essere più soddisfacenti e appaganti. Togliersi le voglie è un’espressione che descrive la società consumistica di oggi. Società consumistica, il desiderio propende dalla parte dell’impegno amoroso Il desiderio va curato e coltivato, implica una cura prolungata, oggi è possibile però eliminare l’attesa del desiderio. Quando è pilotata dalla voglia, la relazione tra due persone segue il modello dello shopping e non chiede altro che le capacità del consumatore medio. Se ritenute scadenti e di poca soddisfazione possono essere sostituite con altri prodotti che si spera siano più soddisfacenti. Nessuno si aspetta durino a lungo, automobili, pc e telefoni vengono gettati via senza troppo rammarico nel momento in cui nascono le loro versioni aggiornate. Questo accade allo stesso modo per le relazioni. Promesse di impegno insignificanti nel lungo termine- Adrienne Burgess Il legame sentimentale distrae da altre cose, quanto siamo soddisfatti della nostra relazione o se intravediamo un’alternativa possibile. Una relazione è un investimento di tempo, denaro, fatica come quando compri dei titoli azionari, li mantieni nel portafoglio aspettando aumenti il valore per rivenderli e guadagnare. Se investi in una relazione il profitto che ti aspetti è sicurezza nei tuoi confronti come un aiuto, sostegno del dolore, compagnia. Le promesse di fedeltà però sono insignificanti a lungo termine: le relazioni sono investimenti e come ti verrebbe in mente di giurare fedeltà alle azioni che hai appena acquistato? La prima cosa che gli azionisti seri fanno ogni mattina è aprire il giornale e consultare il listino azionario per scoprire se è tempo o meno di venderle. E la stessa cosa accade con le relazioni sentimentali.

Avere una relazione crea incertezza e insicurezza perché se crei una relazione solo per sfuggire alla solitudine rischi di accentuare i sintomi. La decisione di finire la relazione o continuarla deve essere presa in base ad un calcolo. Solitudine crea insicurezza e la relazione sentimentale anche. Quando chi ama si sente insicuro attua degli atteggiamenti irrazionali, comportandosi in modo non costruttivo tentando o di compiacere o di controllare. Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione Esistono due perversioni contrapposte che attendono il comunicatore distratto. Una è il genere di rapporto che per pigrizia e paura consiste nel tentare di compiacersi l’un l’altro senza mai affrontare le questioni. L’altra perversione consiste nel voler cambiare gli altri, abbiamo opinioni su come fare le cose e come dovrebbero farle gli altri. Tali perversioni sono entrambe causate dall’amore. -

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La prima potrebbe essere il risultato del mio desiderio di pace e tranquillità ma potrebbe anche essere un prodotto del mio amorevole rispetto per l’altro. Questa è un tipo di possessività che cerca di realizzarsi attraverso l’auto restrizione. La seconda perversione nasce dalla sfrenatezza della possessività amorosa, chi ama desidera appianare o eliminare la irritante alterità che la separa dall’oggetto del proprio amore, la separazione è la peggior paura che affligge chi ama. Quindi si cerca di far diventare il soggetto amato un clone. Questa perversione ha anche un’altra radice: Norton e Kille nella loro introduzione a una raccolta di testi raccontano la storia di un uomo che invitò a cena i suoi amici per presentare loro la sua compagna, considerata da lui la più adorabile del mondo. Gli amici non nascosero lo stupore. A volte è difficile distinguere l’adorazione della persona amata dall’autoadorazione. La persona amata diventa una tela bianca sui cui ritrarre la propria perfezione, bisogna eliminare le imperfezioni presenti in passato, si da una prima mano di tinta per poi iniziare il lavoro. In tutto questo processo la persona amata è diventata una tela bianca che non deve contrastare le sembianze ritratte dal pittore.

Colpo di fulmine, amore a prima vista, trascorre tempo tra la domanda e la risposta, tra proposta e accettazione La risposta viene data da una persona diversa da quella che ha ricevuto la domanda che viene data a una persona che è cambiata rispetto a com’era quando l’ha posta. È impossibile sapere quanto profondo sia stato il cambiamento. Entrambi i partner sapevano che il cambiamento stava giungendo e per entrambi è giunto ben accetto. Si sono tuffati in acque sconosciute avendo la possibilità di aprirsi all’avventura dell’ignoto, questa è stata la maggior seduzione dell’amore. Quando si è in due non esiste certezza e quando l’altro è riconosciuto a tutti gli effetti come il secondo, l’incertezza viene riconosciuta e accettata. Amore significa lasciare la risposta in sospeso o astenersi dal porre la domanda. Relazione tascabile Una relazione tascabile di successo è dolce e di breve durata, possiamo presumere che sia dolce perché dura poco e che la sua dolcezza risieda precisamente nella consapevolezza del fatto che

non occorre farsi in quattro per prolungare la dolcezza. La relazione tascabile è l’incarnazione dell’istantaneità. - Prima condizione: la relazione deve essere intrapresa in piena coscienza e con giudizio, niente innamoramento e emozioni che tolgono il respiro. Mente lucida e non cuore caldo. - Seconda condizione: mantieni la relazione inalterata e fai si che la relazione non sfugga mai al controllo razionale e non permettere che acquisisca diritti di possesso, osserva anche i più piccoli cambiamenti per tenere sempre la tasca libera e pronta. La rubrica- Spirito delle relazioni Ogni settimana la rubrica dispensa consigli su come affrontare dei problemi, ogni settimana si tratta un problema differente ma se si leggono più settimane il lettore assiduo può acquisire ben più di certe specifiche doti, che potrebbero aiutare a creare il genere di situazione per trattare i problemi. Il lettore può trarre molti suggerimenti utili sui luoghi in cui è più facile trovare un partner e sulle situazioni che possono indurlo ad assumere il ruolo di partner. Questa persona sa che instaurare una relazione è un problema perché presenta difficoltà e genera confusione, tutto ciò lo si può imparare seguendo la rubrica settimana dopo settimana. Baxter direbbe che la relazione deve essere come una mantella poggiata sulle spalle che si può sfilare via in qualsiasi momento. Successo di EastEnders Soap opera, quasi tutte le relazioni instaurate tra i personaggi di EastEnders appaiono fragili, nessuno dei legami sopravvive più di pochi mesi. Non è facile instaurare rapporti, richiese sforzi e capacità notevoli. Quando la coppia decide di andare a convincere non pone fine ai problemi, anzi un appartamento comune può essere luogo di poca sicurezza e tranquillità. Cerimonie nuziali non servono, feste di addio al celibato o al nubilato non pongono fine ai rischi e pericoli. La partnership non è che una coalizione di interessi confluenti e nel mondo di EastEnders le persone vanno e vengono, le opportunità si presentano e svaniscono in un attimo. Le persone si lanciano alla ricerca di partner per sfuggire alla fragilità solo per poi ritrovarsene ancora preda. Antigone dice che perdere un marito è doloroso ma non è la fine del mondo, persino nell’Antica Grecia, nonostante questo non sia vero per i contemporanei di Little Mo, il dolore della perdita di un marito è curabile, mentre la perdita dei genitori è irrevocabile. Il dramma di LittleMo riecheggia la tragedia di Antigone per alcuni elementi: nella versione di Sofocle della storia di Antigone, il Messaggero entra sul palco per riepilogare il significato della storia ma anche per anticipare la nostra domanda e darle una risposta “cos’è la vita di un uomo?” non c’è stabilità, alcuni casi danno equilibrio, altri sbilanciano. Dunque, è il futuro, l’ignoto che si cela dietro il dilemma che affligge LittleMo e Antigone. Affinità e consanguineità L’affinità è consanguineità con riserva. L’elemento qualificante è la scelta la quale trasforma la consanguineità in affinità. Ci piacerebbe molto far precedere la consanguineità dalla scelta. L’atto fondante della scelta è il potere seduttivo dell’affinità e la sua dannazione, la scelta invece, diversamente dal destino della consanguineità è una strada a doppio senso: si può sempre far dietro front. L’affinità è figlia della scelta.

Lo stabilire un legame di affinità proclama l’intenzione di equiparare tale legame a quello della consanguineità. Si parla di convivenza: ha intenti modesti, non si fanno giuramenti e dichiarazioni. Convivere significa condividere la stessa barca, significa navigare insieme e condividere le gioie e le fatiche del viaggio ma non comporta un passaggio ad un’altra sponda. L’affinità è un ponte che porta al paradiso sicuro della consanguineità, la convivenza non è un ponte di questo tipo e ne un’opera di costruzione del ponte. L’aggregazione della convivenza e l’aggregazione del sangue sono due universi distinti con diverso spazio- tempo, ciascuno con le sue logiche e regole. Ideologia dell’intimità che trasmuta le categorie politiche in categorie psicologiche- Sennett Uno dei risultati di quella nuova ideologia fu la sostituzione della nozione di identità condivisa con quella di interessi comuni. Benedict Anderson coniò il termine di comunità immaginata per spiegare il mistero dell’autoidentificazione con un’ampia categoria di ignoti stranieri con i quali si ritiene di condividere qualcosa di abbastanza importante. Questa considerazione di Anderson era una conferma indiretta alle intuizioni di Sennett. Si iniziava a considerare il noi nel momento in cui le persone confessavano ciò che provavano. OM- rivista Ogni settimana circa la metà della rivista OM è composta da una rubrica intitolata “Life”, un manuale per la vita moderna, suddivisa in varie sezioni: moda, arredamenti, giardinaggio, alimentazione e modi di vita ovvero famiglia, amici, sesso. Una settimana la sezione modi di vita ha trattato argomenti dedicati alle coppie semi libere, coloro che vivono la loro relazione part time, si tengono ciascuno il proprio appartamento, la cerchia di amici e il conto in banca e si vedono esclusivamente quando ne hanno voglia. Pro e contro di questa relazione vengono elencati e analizzati. Poi ci sono altre sezioni come salute e benessere o l’oroscopo....