La differenza tra ascoltare e sentire PDF

Title La differenza tra ascoltare e sentire
Author Antonella Larizza
Course Psicologia sociale
Institution Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria
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Summary

La differenza tra il concetto di ascoltare e sentire nel processo di aiuto alla persona...


Description

1.1 La differenza tra ascoltare e sentire L’ascolto è uno degli elementi fondamentali della comunicazione. L’ascolto attivo può essere definito una tecnica di comunicazione utilizzata nel processo d'aiuto alla persona, quando ci si deve attivare per la risoluzione di conflitti. Si tratta di un approccio applicabile nelle relazioni, utile non solo per facilitare una chiara e corretta espressione delle proprie emozioni o argomentazioni, bensì anche nel saper ascoltare e percepire le ragioni e i sentimenti degli altri, stabilendo con l’interlocutore quel contatto autentico che può diventare base per relazioni efficaci 1. Il concetto di ascolto attivo è presente sia nell’ambito della letteratura professionale relativa alle professioni di aiuto, sia nella letteratura accademica inerente alla comunicazione interpersonale, inoltre risulta essere elemento fondamentale nei programmi di formazione alla comunicazione personale e interpersonale. Si ritiene essenziale a tal punto delineare la differenza tra il concetto di sentire e di ascoltare. Nel primo caso ci riferiremo ad una sensazione di percezione generica ed involontaria di una sensazione che sarà percepita da uno o più dei nostri sensi senza prestargli alcuna particolare attenzione; nel secondo caso, l’ascolto sarà definito invece come un atto prettamente dettato da una volontà di udire un determinato suono, rumore, caratterizzato da una particolare attenzione da parte del soggetto. Perciò ascoltare avrà un significato molto più profondo. L’ascolto nonostante rappresenti la prima abilità appresa durante lo sviluppo dall’individuo è un’operazione complessa e necessita di una fase di preparazione. Parlare e ascoltare sono due funzioni strettamente collegate, quando parliamo o ascoltiamo due sensi sono implicati e collaborano tra di loro: l’udito e la vista. Nel rapporto di comunicazione gli interventi verbali non direttivi sono indispensabili, bisogna perciò sospendere le valutazioni positive o negative, per cercare di comprendere la prospettiva dell’altro, il suo mondo e i suoi turbamenti2. Qui si realizza quella che può essere chiamata un’atmosfera empatica, caratterizzata dallo sforzo di sentire il mondo personale dell’altro come se fosse il nostro. L’empatia e* una delle competenze principali nelle relazioni intersoggettive e consiste nel percepire l’emozione dell’altro, riconoscerla e rispondere in modo appropriato. Ogni volta che entriamo in relazione con un’altra persona ci sintonizziamo con il suo stato emotivo perché attraverso le sue parole e il suo comportamento riusciamo a catturare ulteriori elementi che ci permettono di interpretare in maniera completa il messaggio che ci

1Daniele Trevisani., (2019)., Ascolto attivo ed empatia: I segreti di una comunicazione efficace., Franco Angeli Editore 2 Milena Santerini, Pierpaolo Triani., (2007)., Pedagogia sociale per Educatori., EDUCatt Università Cattolica

è stato inviato. L’empatia, perciò ha un ruolo particolarmente determinante in ogni piccola interazione, risulta indispensabile quando si tratta di relazioni durature con un importante investimento emotivo, come quello con il proprio partner o con i propri figli. L’empatia e* un’abilità che richiede di utilizzare noi stessi come uno strumento. Ciascuna persona per poter essere empatica con un’altra deve sintonizzarsi anche con il proprio stato emotivo e per questo l’indagine delle emozioni che viviamo in prima persona e l’introspezione sono dei validi metodi per comprendere i propri vissuti emotivi e per diventare delle persone che riescono a comprendere le emozioni degli altri 3. L’empatia si può coltivare ascoltando attentamente gli altri; cercando di assumere il punto di vista altrui senza giudicare; rispettando le altre persone e i vissuti emotivi che manifestano. Questa abilità permette a noi stessi di comprendere gli altri e di creare con loro delle relazioni soddisfacenti e durature che generano piacere e soddisfazione a noi e agli altri, migliorando notevolmente la qualità dei rapporti che istauriamo nella nostra vita. Quando un operatore esercita un atto d’ascolto è importante che si pratichi un ascolto attento, che significa comunicare all’interlocutore l’importanza che ha per quest’ultimo essere li in quel momento ad ascoltarlo, attraverso questo tipo di ascolto attento e partecipe si inviano messaggi di accettazione alla persona per quello che è, in riferimento al valore della dignità e dell’integrità della persona e al principio professionale di accettazione. L’ascolto non è soltanto una banale funzione fisiologica legata all’organo di senso, ma è parte fondamentale del processo di comunicazione, nonché elemento essenziale nella costruzione dell’identità dell’individuo e nella relazione con l’altro 4. Gli elementi che compongono l’ascolto sono: l’attenzione, la percezione, l’elaborazione e la restituzione. L’attenzione può essere intesa come la disponibilità dell’operatore di mettersi a completa disposizione dell’altro e offrire il suo ascolto. Attraverso questo metodo, l’assistente sociale può esprimere a pieno la sua intenzione di comprendere l’altro e i suoi messaggi sia a livello di comunicazione verbale che a livello di comunicazione non verbale, cercando di evitare ogni forma di giudizio e di coinvolgimento emotivo. La percezione può invece essere intesa come la capacità di percepire un messaggio, di riceverlo, riconoscerlo, comprenderlo e accettarlo. Spesso chi si trova in una situazione di disagio e decide di raccontarlo tendenzialmente non comprende se questo bisogno sia un fatto reale o una propria impressione, allo stesso tempo però anche l’operatore stesso potrebbe avere una diversa percezione del bisogno espresso dall’interlocutore. Quando il messaggio inviato è

3 Martin L. Hoffman., (2008)., Empatia e sviluppo morale., Il Mulino Editore 4 Luciana Brandi, Beatrice Salvadori., (2004)., Dal suono alla parola., Editore Firenze University Press

stato capito e verificato da entrambi i soggetti, verrà l’impegno di costruire insieme all’altro delle ipotesi di lavoro per affrontare il problema 5. L’elaborazione consiste nella rielaborazione di quanto l’operatore ha ascoltato con l’utilizzo di una propria punteggiatura attraverso la quale si restituisce all’utente una risposta alla sua richiesta. Con la restituzione si comunica all’utente che la sua domanda è stata accolta e la sua situazione compresa. Il concetto di ascolto risulta quindi essere una componente essenziale delle professioni d’aiuto, e dei loro approcci alle diverse situazioni, questo può essere constatato esaminando i diversi casi d’intervento degli operatori.

5 Gianpietro Mazzoleni., (2012)., La comunicazione politica., Editore Il Mulino...


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