La morte di Stalin e la destalinizzazione PDF

Title La morte di Stalin e la destalinizzazione
Course Diritto Dell'unione Europea
Institution Università degli Studi di Napoli Parthenope
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La morte di Stalin e la destalinizzazione Nel marzo del 1953 morì Stalin e gli succedette Nikita Cruscëv che, durante il Ventesimo Congresso del Partito Comunista Sovietico (PCUS), nel 1956, denunciò gli eccessi del regime staliniano, le condanne arbitrarie e gli orrori dei gulag, fino ad allora rimasti ufficialmente segreti. Fu quindi avviata una nuova fase politica, non solo all’interno del Paese, ma anche nei rapporti dell’URSS con il resto del Mondo, che prese il nome di destalinizzazione. Kruscev condannò tutta la gestione staliniana. Nel 1956, furono liberati gli oppositori politici nei gulag, i campi di concentramento furono aboliti e sciolse i Cominform. Michail Gorbacev fu l’ultimo segretario Generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, fu energico sostenitore dei processi di riforma legati alla Perestrojka e alla Glasnost: perestrojka, significa “ristrutturazione” e consisteva nel garantire condizioni di vita migliori ma soprattutto condurre il paese fuori dalla crisi. Glasnost, ossia “trasparenza” eliminando la censura. La ricostruzione del Sistema Socialista si scontrò con una realtà dominata da grandissimi problemi economici ma soprattutto politici, determinati dall’incerto consenso popolare. I paesi che componevano il Blocco Socialista (Polonia,DDR,Cecoslovacchia, Ungheria, Romania e la Bulgaria) assunsero posizioni differenti nei confronti delle riforme di Gorbasciov. Di conseguenza, alle elezioni sovietiche del 1989 esplosero rivolte in quasi tutti i paesi del Blocco Comunista. A partire dal “Crollo del muro di Berlino” nel 1989 diede il via alla dissoluzione dell’Unione Sovietica che avvenne tra il 1990 ed il 1991....


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