La passione di perpetua e felicita PDF

Title La passione di perpetua e felicita
Author Alessia Santarpia
Course Letteratura cristiana antica
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
Pages 12
File Size 237.1 KB
File Type PDF
Total Downloads 89
Total Views 134

Summary

riassunto capitolo per capitolo del libro, manca introduzione ...


Description

La passione di perpetuaPerpetua e felicita I libro Il titolo molte volte è accompagnato dalla data della passione dei martiri e il luogo. L'introduzione è curata da un anonimo redattore probabilmente poi soppressa nelle altre versioni poiché c'era il dubbio che il redattore seguisse l'eresia montanista, la sua compilazione definitiva fu opera dell'apologista Tertulliano.. 1. I fatti esemplari narrati nella bibbia, in particolare le varie visioni dei profeti furono riunite per testimoniare la grazia di dio ed edificare l'uomo, affinché attraverso la lettura data in presenza della comunità facessero rivivere i fatti stessi, perché allora non mettere per iscritto anche le testimonianze più recenti che si addicono anche essere ad entrambi i fini. 2. Anche questi fatti un giorno saranno antichi e necessari alle future generazioni (contrasto tra presente e passato) 3. Vi siano anche coloro che credono nello Spirito Santo il quale è uno solo che interviene in un modo unico e irripetibile nel corso del tempo, quando in realtà sono le testimonianze più recenti a dover essere considerate più importanti, al massimo di grazia decretato per la fine dei tempi essi risultano più prossime a questo fine. 4. Noi dunque che onoriamo allo stesso modo le profezie e le visioni (il redattore vuole metterle sullo stesso livello) e che consideriamo basilari per l'istruzione della chiesa, sentiamo la necessità di metterle per iscritto e celebrarle attraverso la lettura per la gloria di dio. 1. La parola lettura ci riconferma il fatto che il testo della passio veniva letto in pubblico. 5. Dio mantiene sempre le sue promesse per testimoniare la sua presenza a chi non crede e come grazia per i credenti. 6. Noi dunque che abbiamo udito e toccato con mano lo raccontiamo anche a voi, fratelli e figli (il redattore sottolinea la differenza poiché i primi sono coloro che hanno già aderito al cristianesimo, i figli sono i catecumeni in via di conversione), affinché voi che assisteste al martirio vi ricordiate della gloria del signore e voi che ascoltate adesso siate in comunione attraverso santi e martiri con il Signore Gesù che ha onore e gloria nei secoli. II libro Da qui abbiamo la narrazione vera e propria della storia. 1. Alcuni giovani catecumeni furono arrestati, nella versione greca viene anche specificato dove questi furono arrestati ossia Thuburbo minus, altri affermano di non essere convinti di questa ubicazione poiché la detenzione e il martirio si svolgono a Cartagine. I catecumeni erano: Revocato, la sua compagna di schiavitù Felicita, Saturnino e Secondolo. Tra di loro vi era anche Vibia PerpetuaPerpetua, nobile di cultura elevata, conosce infatti il greco, matrona e anche sposata, (del marito però non si sa nulla e non viene menzionato nel

testo), molto probabilmente quindi al momento dell'arresto perpetuaPerpetua era vedova 2. PerpetuaPerpetua aveva due fratelli di cui uno catecumeno, un padre, una madre e un figlio neonato. 3. Aveva circa 22 anni quando è stata arrestata. Da questo punto è lei a narrare la vicenda del suo martirio, proprio perché fu martire di sua volontà e compose un diario di prigionia, senza servirsi di un'altra persona per scriverlo. 4. Con questa breve introduzione ai fatti si interrompe l'intervento del redattore che ritornerà solo al paragrafo XI, cioè quando perpetuaPerpetua interrompe la stesura dell'opera perché condannata a morte. III libro Primo incontro tra PerpetuaPerpetua e suo padre 1. Inizia la narrazione di PerpetuaPerpetua e dice che mentre si trovavano sotto sorveglianza, suo padre cercava con i suoi discorsi di farla ragionare e farle cambiare idea, spinto dall’affetto che provava per lei. PerpetuaPerpetua rispose con degli esempi chiedendogli se vedesse il vaso di fiori che si trovava lì per terra e la brocca che si trovava lì e il padre rispose di sì. 2. Gli chiese poi se questi potessero essere chiamati con altri nomi e ovviamente il padre rispose di no, allo stesso modo dice PerpetuaPerpetua che lei non può essere definita se non cristiana e qui il padre capisce come con una simile affermazione diverrà fatale se sua figlia persiste. 3. Suo padre allora si avventò su di lei cercando di cavarle gli occhi ma riuscì solo a maltrattarla e poi sconfitto andò via. Finisce così il primo dei 4 incontri tra suo padre e perpetuaPerpetua. 4. Per alcuni giorni il padre non l’andò a trovare e lei rese grazie a Dio per la sua assenza. 5. Proprio in quei giorni i 6 catecumeni ricevettero il battesimo, la datazione fornita da PerpetuaPerpetua è imprecisa questo perché all’interno del carcere bisogna crearsi una propria scansione temporale che non corrisponde a quella di fuori. Dopo pochi giorni furono condotti in prigione ed era spaventata. 6. Sentiva un caldo terribile nella prigione dovuta all’affollamento e le guardie minacciavano di estorsione ed era tormentata dalle preoccupazioni per il suo bambino. 7. Terzio e Pomponio (forse il redattore della passio) i diaconi benedetti riuscirono dietro compenso a ottenere che potessero recarsi per qualche ora in una parte più confortevole del carcere dove potessero riprendersi. 8. Una volta usciti dalla segreta, PerpetuaPerpetua si occupò di allattare suo figlio indebolito dalla fame, poiché la sua famiglia non si occupò del piccolo forse per ricattarla e costringerla a cedere. Dava al contempo conforto a suo fratello e sua madre, era afflitta nel vederli afflitti per lei.

9. Dovette sopportare queste preoccupazioni per parecchi giorni, ma alla fine perpetuaPerpetua ottenne di poter tenere il bambino con sé in carcere e così si sentì immediatamente meglio e per lei la prigione divenne così palazzo. IV libro 1. Allora il fratello si rivolse a lei e le disse che era giunta ad un tale livello di grazia che poteva chiedere che le venisse mostrata una visione (questo sottolinea l'importanza che avevano le visioni per i primi cristiani) e che le venisse indicato se doveva attendere il martirio o la liberazione. 2. E PerpetuaPerpetua risponde che il giorno seguente gli avrebbe dato notizia della visione, ella infatti appare convinta del fatto che le saranno concesse delle visioni, ma si tratta più che altro non delle vere e proprie visioni del resoconto che essa fa ai suoi compagni. Infatti ebbe questa visione ed è la prima delle 4 visioni che lei avrà. 3. Inizia la narrazione della visione e PerpetuaPerpetua racconta di vedere una scala di bronzo, forse la scala di Giacobbe, che giunge fino al cielo attraverso la quale poteva salire solo una persona alla volta e ai lati c'erano delle armi come spade, lance, pugnali e spiedi di modo che chi saliva senza prestare attenzione moriva dilaniato. 4. Ai piedi della scala c'era un serpente (Satana)molto grande. 5. Saturno salì per primo, egli infatti era stato il primo a convertirsi ed era stato lui ad istruire i suoi compagni alla religione cristiana, ma non era stato presente quando gli altri furono portati in prigione. 6. Saturno giunse in cima e si volta per dire a PerpetuaPerpetua di non farsi mordere dal serpente e lei rispose che non le avrebbe fatto alcun male. 7. PerpetuaPerpetua compie la profezia schiacciando la testa del serpente e poi salì. 8. Salendo perpetuaPerpetua vide un giardino molto esteso e in mezzo stava un uomo dai capelli bianchissimi (canuto) vestito da pastore, di statura imponente che mungeva le pecore (riferimento al buon pastore) e attorno lui c'erano tantissime persone vestite di bianco. 9. Egli levò il capo e si rivolse a PerpetuaPerpetua dicendole di essere la benvenuta e la chiamò figlia, le offrì un boccone di formaggio. 10.E al suono delle campane PerpetuaPerpetua si svegliò e subito si mise a raccontare ciò che aveva visto al fratello e capirono che a loro spettava il martirio. Va sottolineato che perpetuaPerpetua stessa interpreta le sue visioni prima di scriverle sul suo diario. V libro 1. Qualche giorno dopo seppero che sarebbero stati interrogati e arrivò anche il padre di perpetuaPerpetua addolorato e cercò ancora una volta di farla desistere.

2. Inizia il secondo incontro e colloquioi tra i due, i toni del padre sono diversi rispetto a quelli del primo incontro. Le chiede di avere pietà per lui, le dice che lei è la sua figlia prediletta e proprio per questo motivo le chiede di non farlo vergognare di lei davanti alla gente. Questo perché per la società romana morire , morire perché cristiani era vergognoso. 3. Il padre fa un elenco di parenti che soffrirebbero per la sua morte e anche in questo caso non viene citato il marito. 4. Le chiede di non rovinare la loro famiglia con i suoi gesti. Termina così il discorso del padre. 5. InfattiE egli si gettò ai piedi della figlia piangendo e la chiamava signora. 6. PerpetuaPerpetua soffriva dell'infelicità del padre il quale esagerando lei lo definisce l'unico che non prova gioia per il suo martirio e cercò di consolarlo dicendogli che quello che sta per accadere e volontà di Dio. A quelle parole il padre andò via disperato. VI libro 1. Il giorno seguente furono portati improvvisamente in tribunale per l'interrogatorio, si sparse subito la voce nei quartieri vicini al foro e si formò una folla immensa. 2. Salirono sulla tribuna e gli altri una volta interrogati confessarono la loro fede e quando venne il turno di perpetuaPerpetua comparve anche il padre con il bambino tra le braccia, la tirò giù dai gradini e le chiese pietà per il bambino. 3. Il procuratore IlarioneIlariano che aveva preso il posto di Minucio Timiniano nell'amministrazione dei processi, prese le parti del padre di perpetuaPerpetua e le disse di risparmiare suo padre e suo figlio. 4. PerpetuaPerpetua però rifiutò e allora Ilarianoano le chiese se fosse cristiana e lei rispose: "Si, sono cristiana!". 5. Il padre poiché continuava a star lì tentando di farla desistere, IlarioneIlariano lo fece frustare. 6. Fu data poi la sentenza ovvero che dovessero tutti combattere con le bestie e furono contenti e scesero di nuovo in prigione, contentezza per la morte è tipico dei martiri. 7. PerpetuaPerpetua mandò Pomponio a prendere suo figlio dal padre poiché il bambino era abituato a prendere il latte materno. 8. Il padre però non consegnò il bambino, e come volle Ddio il bambino non volle più il latte e il suo seno non si infiammò. VII Libro 1. Pochi giorni dopo mentre stavano pregando a perpetuaPerpetua venne da gridare e fece il nome di DinocrateDinocrate, il fratello morto e si addolorò al ricordo della vicenda, comincia così il fenomeno dell'invasamento divino.

2. PerpetuaPerpetua si rese conto dei suoi meriti di cristiana e comprende di poter intercedere per suo fratello. Lei mai in quegli anni aveva pensato a lui se non in quel momento. Cominciò quindi a pregare in suo favore. 3. Durante la notte iniziò la sua seconda visione legata poi alla terza sul piano narrativo. 4. Racconta di vedere Didinocrate uscire da un luogo tenebroso forse l'inferno o il purgatorio, dove si trovavano molti altri egli provava un gran caldo, era assetato, sporco ed era pallido e in volto aveva la ferita che aveva al momento della morte. 5. DinocrateDinocrate era suo fratello e aveva 7 anni quando morì a causa di un tumore che gli aveva devastato il viso in modo orribile. 6. In suo favore pregò. 7. Nel luogo dove si trovava Ddinocrate c'era una grossa vasca piena d'acqua, la fonte battesimale, ma il bordo era troppo alto per Ddinocrate e non riusciva a bere. Egli era morto prima di ricevere il battesimo. 8. PerpetuaPerpetua si dispiaceva per lui perché vedeva che desiderava raggiungere l'acqua ma non ci riusciva. 9. Infine si risvegliò e iniziò a pregare per lui fin quando non vennero ricondotti nella prigione militare e avrebbero combattuto nei giochi dei gladiatori organizzati per il compleanno di Cesare Geta, figlio dell'imperatore Settimio Severo. 10. PerpetuaPerpetua iniziò a pregare affinché gli fosse fatta la grazia. VIII Libro 1. Il giorno in cui restarono in catene tutto il giorno perpetuaPerpetua rivide il luogo in cu si trovava suo fratello dinocrateDinocrate, il quale era pulito e ben vestito e al posto della ferita aveva una cicatrice. (forte contrapposizione tra la situazione di perpetuaPerpetua e quella di suo fratello, al peggiorare della situazione di perpetuaPerpetua c’è il miglioramento di quella di dinocrateDinocrate) 2. La vasca della fonte battesimale ora gli arrivava all’ombelico. 3. Sul bordo c’era una coppa d’oro piena d’acqua, dal quale cominciò a bere ma quella restava piena d’acqua. 4. Iniziò poi a giocare con l’acqua come qualsiasi bambino. IXI libro 1. Qualche giorno dopo il sottoufficiale Pudente cominciò a onorarli comprendendo che loro risiedeva un grande coraggio e permetteva che molti andassero a far loro visita. 2. Ma mentre si avvicinava il giorno dei giochi andò il padre di perpetuaPerpetua a farle visita per l’ultima volta, il quale cominciò a strapparsi la barba e si prostrava toccando il suolo con il volto abbattuto dal

dolore, malediva i suoi anni e pronunciava parole molto commoventi. (gesti molto teatrali). 3. Intanto perpetuaPerpetua soffriva per la sua vecchiaia infelice.

XII libro 1. Il giorno prima del loro combattimento nel circo, perpetuaPerpetua ebbe una visione, l’ultima, e vide il diacono Pomponio andare verso il carcere e bussare con forza. 2. PerpetuaPerpetua gli andò incontro e gli aprì, era vestito con una tunica bianca senza cinta (vestiario tipico degli angeli nell’iconografia), aveva poi dei sandali riccamente ornati. 3. Le parlò e le disse che la stavano tutti aspettando, si avviarono presso luoghi tortuosi. 4. Giunsero affannati all’anfiteatro dove si svolgevano i giochi e la condusse al centro dell’arena e il diacono le disse di non aver paura perché ci sarebbe stata lui con lei, e poi andò via 5. C’era una gran folle e poiché si aspettava di vedere le belve visto che era stata condannata al combattimento con esse, si meravigliò di non vederle. 6. Si fece avanti per combattere con lei un egiziano con i suoi aiutanti (egli rappresenta il diavolo, la carnagione scura è associata al male e poi anche la figura del faraone rappresenta simbolicamente il male, gli egiziani infatti erano colpevoli di aver perseguitato il popolo di dio, gli ebrei). 7. Venne fatta spogliare fino a rimanere nuda e venne cosparsa di olio (perpetuaPerpetua dice di diventare maschio una volta spogliata questo perché a combattere erano gli uomini) L'egiziano di fronte a lei si rotola nella polvere (simbolo di morte). 8. Si fece avanti un uomo dalla statura possente, tanto che sorpassava il tetto dell'anfiteatro, indossava una tunica senza cintura con due strisce porpora in mezzo al petto e aveva anche dei sandali d'oro, teneva un bastone in una mano e nell'altra un ramo verde sul quale spuntavano mele d'oro. (Il lanista era l'allenatore dei gladiatori ma poteva essere anche l'arbitro), perpetuaPerpetua descrive con queste parole Cristo con i sandali più ricchi di quelli di Pomponio, il bastone strumento della giustizia divina. 9. Chiese di fare silenzio e disse che se l'egiziano avesse vinto su di lei l'avrebbe dovuta uccidere con la spada, se accadeva il contrario invece le sarebbe statorà dato il ramo verde e poi si allontanò. 10.PerpetuaPerpetua e l'egiziano si avvicinarono e iniziarono a prendersi a pugni, lui cercava di afferrarla per i piedi, ma lei gli colpiva il volto a calci.

11.PerpetuaPerpetua ad un certo punto viene alzata in aria e gli colpisce il volto con i piedi così come nella visione (la prima) colpiva il serpente con i piedi nella prima visione. 12.La folla si mise ad acclamarla e i suoi sostenitori si misero a levare inni, si avvicinò al gladiatore e ricevette il ramo. 13.Lui le diede un bacio (simbolo di pace e ricorda anche un momento liturgico come il pezzo di formaggio della prima visione) la chiamò figlia e le auguròo che la pace fosse sempre con lei, in gloria perpetuaPerpetua avanzò verso la porta della Vita. 14.PerpetuaPerpetua allora si risvegliò e comprese che lei non avrebbe dovuto combattere con le belve bensì con il demonio e sapeva che avrebbe vinto. 15.Ecco cose le accadde sino al giorno dei giochi. Il racconto di PerpetuaPerpetua si interrompe poiché ella viene uccisa diventando così martire e ci lascia con alcune parole molto significative ovvero "chi ne avrà voglia potrà scriverne", lasciando così la storia nelle mani dell'agiografia. XI Libro Anche Saturo ci ha lasciato il suo resoconto, anche lui forse in latino. 1. Saturo scrive che il loro martirio era già avvenuto, erano usciti dal loro corpo e furono condotti verso oriente, dove secondo la Bibbia si trovava il Paradiso, da 4 angeli che non li tenevano per mano poiché immateriali. 2. Non si trovavano in posizione supina come appunto stanno i cadaveri, ma in piedi come quelli che scalano una collinetta. 3. Dopo aver oltrepassato il primo mondo, ovvero la zona atmosferica, videro una luce intensissima e Saturo si rivolse a PerpetuaPerpetua che si trovava al suo fianco e le disse che quello era ciò che il Signore prometteva ai cristiani e la sua promessa si stava compiendo. 4. Davanti a loro mentre i 4 angeli li guidavano si aprì una vasta distesa che aveva l'aspetto di un giardino ricco di fiori, anche perpetuaPerpetua paragona il paradiso ad un giardino riprendendo l'immagine dal repertorio biblico. 5. I cespugli erano alti quanto cipressi e le loro foglie già cadevano senza posa. 6. In questo giardino c'erano altri 4 angeli ancora più luminosi e questi appena li videro resero loro omaggio. 7. I 4 angeli che li avevano guidati erano molto commossi e li depoecisero a terra. 8. 9. Li Saturo e PerpetuaPerpetua trovarono Giocondo, Saturnino e Artassio che erano stati arsi vivi durante la persecuzione e anche Quinto morto in prigione da martire e chiesero lor0 dove si trovassero gli altri martiri. 10. XII Libro 1. Arrivarono in un luogo in cui le pareti sembravano essere fatte di luce, queste costruzione è probabilmente la casa di Dio, davanti alla porta di questa costruzione c'erano 4 angeli (funzione di guardia) che gli mettevano addosso delle tuniche bianche mentre entravano.

2. Udirono un coro infinito cantare all'unisono "santo, santo, santo". 3. In quello stesso luogo videro un uomo che sembrava vecchio, infatti aveva i capelli bianchi ma aveva un volto giovanile e non riuscivano a vedere i piedi, il fatto che non si vedano simbolizza il mistero dell'origine divina (descrizione simile a quella che fa perpetuaPerpetua nella sua prima visione). 4. A destra e a sinistra stavano in piedi 4 vegliardi e dietro molti altri vecchi. 5. Entrarono e si trovarono pieni d'ammirazione di fronte al trono, 4 angeli li sollevarono e lo baciarono ed egli toccò loro il volto con la mano. 6. Gli altri vegliardi dissero loro di alzarsi quando lo fecero si scambiarono il bacio della pace e questi disse loro di andare e di essere gioiosi. 7. 8. Saturo disse a perpetua di avere ciò che voleva, ed essa rispose poiché così come era piena di gioia nel corpo ancor di più poteva esserlo in quel momento. XIII Libro 1. Uscirono e videro davanti alla porta il vescovo di Cartagine Optato a destra Aspasio a sinistra, presbitero ed insegnante. Erano seduti in disparte tristi. 2. E questi si gettarono ai loro piedi dicendo di ristabilire la pace tra di loro e che se ne erano andati e li avevano lasciati così. 3. Loro allora chiesero perché loro si stessero gettando ai loro piedi e un’era il loro padre e uno il loro presbitero, e poi si abbracciarono. 4. PerpetuaPerpetua iniziò a parlare in greco e li trassero in disparte nel giardino all'ombra del roseto.saio. 5. E mentre conversavano gli angeli dissero loro di lasciarli riposare e se c'era un disaccordo tra loro dovevano perdonarsi. (Probabile riferimento alle eresie). 6. Li gettarono nel turbamento e si rivolsero ad Optato dicendo di tenere a freno la sua gente visto che si comportavanoandavano veduto di lui come se stessero tornando dal circo litigando sulle squadre, queste discordie erano dovute a disordini all'interno della comunità di Cartagine. 7. Ebbero l'impressione che volessero chiudere la porta. 8. Cominciarono a riconoscere molti altri martiri e queste anime si nutrivano di un profumo ineffabile, simbolo della presenza divina. Si ridestò felice come PerpetuaPerpetua e così si conclude la loro narrazione, il racconto passa poi nelle mani del redattore. A differenza di perpetuaPerpetua Saturo si limita a descrivere ...


Similar Free PDFs