Linguistica italiana pdf PDF

Title Linguistica italiana pdf
Author Tania Espinoza
Course Scienze della Mediazione Linguistica
Institution Università degli Studi di Torino
Pages 52
File Size 1.4 MB
File Type PDF
Total Downloads 54
Total Views 147

Summary

Download Linguistica italiana pdf PDF


Description

LINGUISTICA ITALIANA LINGUISTICA ! Scienza del suono prodotto dall’apparato fono-articolatorio. LINGUISTICA ITALIANA ! E’ la scienza del linguaggio umano e delle lingue, ma anche delle loro reciproche influenze dal punto di vista teorico, storico e descrittivo. Le lingue scaturiscono dal linguaggio. La linguistica si suddivide in più campi di ricerca : FONETICA/FONOLOGIA MORFOLOGIA ! Ramo della linguistica che si occupa della “forma” delle parole SINTASSI! Si occupa della struttura della/e frase/i SEMANTICA ! Si occupa del significato delle parole e delle loro combinazioni LESSICOLOGIA ! Si occupa del sistema lessicale e racchiude in parte le discipline precedenti. A seconda dei fini che si propone esistono diversi tipi di linguistica : 1. LINGUISTICA INTERNA ! Studio della lingua senza riflessi esterni, si mantiene sulla teoria (es. la grammatica) 2. LINGUISTICA ESTERNA ! studio della lingua ed i suoi rapporti con fattori esterni a essa collegati e probabilmente dipendenti (es. sociolinguistica) 3. LINGUISTICA SINCRONICA ! predilige l’analisi di uno specifico tempo storico 4. LINGUISTICA DIACRONICA ! studia l’evoluzione nel tempo di una lingua (es. linguistica storica) 5. LINGUISTICA COMPARATA ! studia la lingua in rapporto ad altre lingue 6. DIALETTOLOGIA ! Branca della linguistica che si occupa dei dialetti italico-romanzi 7. SOCIOLINGUISTICA ! studio di una lingua in relazione al contesto sociale 8. GEOGRAFIA LINGUISTICA ! Studio della distribuzione geografica di una lingua 9. PSICOLINGUISTICA ! Studia il rapporto tra la mente umana ed il linguaggio 10. NEUROLINGUISTICA ! Cerca di individuare la connessione tra alcune patologie del linguaggio 11. FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO 12. LINGUISTICA GENERALE ! disciplina caratterizzata da un approccio più teorico rispetto alla linguistica applicata 13. LINGUISTICA APPLICATA ! Prevede l’applicazione delle discipline linguistiche ad altre discipline 14. LINGUISTICA STORICA ! affronta la lingua dalla sua nascita fino ai giorni nostri La linguistica nasce nel momento in cui nasce l’alfabeto (con i fenici nel 1200 a.c ma si perfezionerà con i greci che vi aggiungeranno le vocali ). Quest’ultimo infatti costituisce una riflessione riguardante la lingua stessa. L’associazione arbitraria tra segno e suono costituisce una prima riflessione ufficiale a tutti gli effetti. Nel mondo classico la linguistica affonda le proprie radici in Aristotele (con le sue riflessioni sulla logica e sulla grammatica) e in Varrone e Quintiliano. 1

Nel Medioevo si intensifica la riflessione sulla lingua e si assiste alla nascita dei volgari, i quali si oppongono al latino. In questo periodo si dà una prima definizione di grammatica, analizzando il rapporto tra le lingue volgari ed il latino. Si assiste alla “questione della lingua”, nella quale protagonista è Dante (che potrebbe quasi essere definito come il primo dialettologo). Tramite le “Prose della volgar lingua” Pietro Bembo pose fine alla questione. LINGUISTICA MODERNA ! Figura di spicco all’interno di questa disciplina è Grazadio Isaia Ascoli, famoso per avere scoperto delle lingue ed averne inventate altrettante. Era originario di Gorizia e studiò anche il Friulano. La figura di Ascoli si contrappone a quella di Manzoni, secondo quest’ultimo infatti tutti dovevano imparare a parlare il toscano, mentre per Ascoli non era necessario. Ascoli rese la linguistica una disciplina universitaria a tutti gli effetti e coniò il termine “glottologia”. Fu anche inventore della dialettologia. Il franco-provenzale venne riconosciuto come lingua autonoma da Ascoli. Linguistica e grammatica sono diverse ! la linguistica è una scienza, una serie di conoscenze ordinate, che consente di giungere a verità obiettive e legate a determinati fenomeni culturali. La grammatica non è invece una scienza, ma un insieme di convenzioni e norme individuate e scelte da qualcuno, che fanno riferimento alle regole di sintassi e logica di una lingua. La grammatica sostanzialmente sancisce cosa sia corretto e cosa non lo è, mentre la linguistica studia il valore della frase e la funzione della parola all’interno di una frase. Ascoli mise a punto i concetti di : o

SOSTRATO ! Fenomeno in cui una lingua si sovrappone ad un’altra lingua parlata precedentemente. La lingua che è stata “sostituita” continua tuttavia ad influenzare quella “nuova”. Ad esempio il suffisso –asco è un residuo del celtico parlato prima del latino (nella toponomastica si possono individuare città come Grugliasco e Beinasco)

o

SUPERSTRATO ! Si fa riferimento alla lingua che si sovrappone e si immette nello strato stesso. La lingua che si parlava non viene cancellata ma solo influenzata.

o

ADSTRATO ! Consiste nel contatto non diretto tra due lingue che si influenzano reciprocamente per alcuni aspetti. Ad esempio il greco ed il latino o l’italiano e l’inglese di oggi.

LE LINGUE INDOEUROPEE OGGI

2

Le lingue indo-europee sono una famiglia di lingue che presumibilmente hanno avuto tutte un’origine comune. Con “lingua proto-indoeuropea” si fa riferimento ad un tipo di lingua ricostruita, che si suppone solamente sia esistita.

LE LINGUE ROMANZE

1.

Portoghese

7. Sardo

2.

Spagnolo

8. Italiano

3.

Catalano

9. Romancio, ladino friulano (da Ovest a Est)

4.

Francese

10. Zona dove si è parlato il dalmatico

5.

Franco-provenzale

6.

Provenzale

11. Romeno

Le lingue romanze sono lingue che derivano dal latino e lo continuano. Non vi è mai stata una fase netta di transizione dal latino all’italiano. É necessario specificare che il latino era diverso a seconda che fosse scritto o che fosse parlato, inoltre era caratterizzato da diverse variazioni anche dal punto di vista territoriale (veniva diffuso dai militari/ufficiali che avevano diversi livelli di conoscenza della lingua). Le lingue romanze sono parlate da circa un miliardo di persone come L1 (ovvero lingua madre), sono parlate da un miliardo e mezzo di persone se le si contano anche come seconda lingua. Queste lingue prendono il nome di romanze perché quest’ultimo è un termine che deriva dal latino romanice (loqui) ! letteralmente parlare alla romana. Si faceva riferimento quindi a quella forma di lingua parlata che si opponeva al latino (latine loqui).

3

Continuum romanzo ! Territori in cui sono parlate le lingue romanze, eventualmente anche simili tra loro (parte occidentale dell’Europa). Il latino doveva essere parlato anche nell’Africa settentrionale,ma a causa delle invasioni arabe e della diffusione delle lingue romanze non è così. Le lingue romanze infatti differiscono dal latino per: 1. Introduzione di nuovi tempi (passato prossimo) e modi verbali (condizionale) 2. Introduzione del sistema degli articoli ! Nascono gli aggettivi dimostrativi latini (illo/illa/illud) apparentemente non servivano poiché erano già presenti i casi latini, ma si assiste alla scomparsa di questi ultimi proprio per la difficoltà dei parlanti stessi ad utilizzarli 3. Perdita del genere neutro (per le stesse ragioni della scomparsa dei casi). Si passa da un sistema ternario ad un sistema binario. I casi si sono persi ovunque, tranne che nel Romeno. Il caso neutro diventa maschile in italiano, lingua principalmente androcentrica (es. mar ! mare) Il neutro plurale braccia è, tradotto in italiano, al femminile (da brachia). Ciò è un pronome italiano che ha mantenuto il genere neutro. In area centro-meridionale il neutro sopravvive e non incide sulla parola ma sul suo determinante ! fier (ferro) chist chiest Le lingue romanze si sono evolute e modificate a seconda del territorio. Alcune si sono differenziate maggiormente dal latino, altre meno ! ad esempio il romeno è la lingua maggiormente conservativa insieme al dialetto sardo (casa = domu). Il francese sviluppa un altro termine per indicare la casa,il termine maison deriva da mansionem, ovvero luogo in cui si può ottenere ospitalità e riposo. LE LINGUE ROMANZE NEL MONDO DISTRIBUZIONE GEOLINGUISTICA

GRUPPO ITALOROMANZO: Italiano ! Lingua indoeuropea oltre che latina. Parlato anche sulle coste della Slovenia e Croazia, alcuni territori della Provenza, nei dintorni di Mentone (per un periodo annesso al Regno di Sardegna dal 1848 al 1860) e nell’area di Tenda. Dialetto ligure ! Roiasco 4

Nel principato di Monaco si parla il dialetto Monegasco ! Varietà ligure parlata correntemente fino alla fine del ‘900. Insieme alla lingua francese, lingua nazionale ufficiale, vi è anche il Monegasco. Repertorio linguistico ! insieme delle risorse linguistiche che sono a disposizione: o Di un singolo parente ! in questo caso di parla di repertorio linguistico individuale o Di una comunità ! in questo caso si parla di repertorio linguistico comunitario Il repertorio può essere formato da più lingue e/o dialetti basati su un qualche tipo di regolamentazione. Le diverse lingue di un territorio non si trovano mai sullo stesso livello. Esiste una sorta di scala gerarchica che classifica le lingue: o ALTE (o ACROLETTO = “lingua più alta”)! racchiude quelle lingue utilizzate in contesti formali come nell’ambito dell’istruzione, nelle scritture, nella liturgia, ecc. (es. l’italiano) o BASSE (o BASILETTO = “lingua più bassa”) ! racchiude quelle lingue principalmente usate a livello quotidiano/familiare (es. dialetto) o Esistono tuttavia anche alcune varietà intermedie I repertori linguistici sono soggetti a variazione ! nel caso di quelli comunitari, la variazione potrebbe essere dovuta al sopraggiungere di nuove lingue Un errore comune è quello di considerare l’Italia come un paese esclusivamente monolingue. Un parlante nativo dell’italiano può essere sia chi parla solo l’italiano ma anche chi parla solo un dialetto. Basta quindi sapere una sola lingua per essere considerati tali. Dialetti italoromanzi Sardo ! lingua vera e propria, creatasi con il contatto con Roma (III secolo a.C). Il fatto di essere una lingua sviluppatasi in un’isola ha fatto in modo che la lingua non si perdesse. Il sardo è caratteristico per la presenza di tratti arcaici riconoscibili nel latino. Sulla lingua sarda ha agito il sostrato punico. È possibile individuare alcune affinità tra il sostrato sardo e quello iberico. Nella zona di Alghero si parla anche il catalano. Nelle isole in fondo alla Sardegna si parla il Tabarchino, lingua composita (da Tabarca, isola della Tunisia). Essa nasce dalla zona genovese ! alcuni pescatori di corallo si trasferirono a Tabarca (Carlo V l’aveva regalata ai signori di Genova). Nella metà del ‘700 la Francia comincia ad avere mire espansionistiche sulla Tunisia, la presenza degli italiani genovesi era mal vista, furono quindi trasferiti nell’arcipelago del Sulcis (zona 6 nella cartina). Elenco nella cartina della Sardegna: 1.

Sassarese

2.

Gallurese

3.

Algherese

4.

Logudorese

5.

Campidonese

6.

tabarchino

Retoromanzo (o ladino) ! Prende il nome dalla popolazione dei Reti, che vivevano in quei luoghi. Parlato nella regione alpina centrale ed orientale (antica Rezia). Si divide in tre: o Ladino occidentale o Romancio ! Cantone dei Grigioni o

Ladino centrale o ladino ! Dolomiti, anche a Cortina D’Ampezzo

o

Ladino orientale o Friulano 5

Assenza di qualsiasi varietà letteraria. Il termine ladino viene quindi utilizzato sia per indicare un gruppo di sistemi linguistici ma anche per indicare una lingua vera e propria. Dalmatico ! Lingua scomparsa della quale si hanno scarse conoscenze. Parlata nella costa Dalmata, da Fiume all’Albania e nell’Isola di Veglia. Una delle ragioni della sua estinzione sono le invasioni. Nell’isola di Krk (Croazia) muore l’ultimo parlante del dalmatico.

Corsica Dialetti corsi ! italoromanzi (dato che era proprietà italiana) GRUPPO BALCANOROMANZO: Romeno ! Parlato in Romania politica e Moldavia, ma anche: o

in Istria ! istroromeno

o

in alcune regioni della penisola balcanica ! macedoromeno

o

in alcune località dell’Asia Minore

o

nelle vicinanze di Salonicco ! megleromeno

Varietà letteraria ! Dacoromeno (antica Dacia) Alcuni parlanti definiscono se stessi rumeni per non rimandare alla città di Roma o alla popolazione Rom.

GRUPPO IBEROROMANZO: Spagnolo ! Parlato in Spagna politica, a eccezione di o

Parte nord- orientale (Catalogna, Valencia) 6

o

4 province nord-occidentali

o

Province basche (area pirenaica)

Parlato anche in : o

America latina

o

California, Arizona, Nuovo Messico, Texas, Florida

Varietà letteraria ! Castigliano Dialetti ! Asturiano-leonese, aragonese e andaluso. Le differenze di questi dialetti sono minime rispetto alla lingua nazionale.

Portoghese ! Parlato in: o

Portogallo politico

o

4 province nord – occidentali della Spagna

o

Arcipelaghi delle Azzorre e di Madera

o

Brasile

o

Angola, Mozambico

o

+ numerose varietà creole (Asia, Africa)

Varietà letteraria ! Gallego (Lusitania settentrionale) Catalano ! Considerato una sorta di “lingua ponte”. Parlato in: o Catalogna storica (Barcellona) o Regioni di Valencia e Alicante o Isole Baleari o Repubblica di Andorra o Rossiglione (Francia) o Alghero Varietà letteraria ! Barcellonese Il Franchismo ha agito sulla lingua in maniera radicale,fu imposto infatti il divieto di parlare il Basco e fu attuata una persecuzione nei confronti dei Baschi stessi. Nonostante ciò la lingua è riuscita a sopravvivere. GRUPPO GALLOROMANZO: Francese ! Parlato in: o

Francia politica

o

Vallonia (Belgio)

o

Svizzera francese, Lussemburgo

o

Canada

o

Marocco, Algeria, Haiti

Varietà letteraria ! Franciano Dialetti ! Pittavino, normanno, piccardo, vallone, lorenese, borgognone, champenois. 7

Provenzale (Occitano) ! Parlato in: o

Provenza storica : antica Gallia

o

Piemonte : Val Pellice, Chisone, Susa, Vermenagna, Stura, Maira, Gesso

o

Guardia Piemontese (Cosenza)

È una lingua parallela ma indipendente al francese. È parlato a livello dialettale in Piemonte. Varietà letteraria ! Limosino Guascone ! Parlato in: o

Guascogna, Béarn

Assenza di qualsiasi varietà letteraria.

Francoprovenzale ! lingua piuttosto conservativa. Parlata in: o

Francia sud-orientale (Lione, Delfinato, Savoia, Franche-Comtè)

o

Svizzera romanza (Ginevra, Neuchatel, Losanna)

o

Val D’Aosta

o

Valli di Lanzo

o

Media-bassa Val Susa

Varietà letteraria ! Lionese Ascoli individuò delle varietà gallo romanze non riconducibili né al francese né al provenzale. IL REPERTORIO LINGUISTICO ITALIANO! Non tutti gli italiani parlano solo ed esclusivamente l’italiano. È considerato un parlante nativo dell’italiano chi utilizza come lingua della socializzazione primaria l’italiano ma anche un dialetto del gruppo italo romanzo. Questo repertorio linguistico, essendo ricco di varietà, potrebbe risultare piuttosto complesso. Oltre all’italiano e ai dialetti sono riconosciute altre 12 lingue : 6 lingue romanze: o Provenzale o Franco-provenzale o Ladino-friulano o Sardo o Catalano o Francese 6 lingue o varietà non romanze: o Tedesco (+ dialetto Valser parlato da poche migliaia, se non centinaia, di persone tra Piemonte e Valle d’Aosta) o Sloveno o Croato (anche in Molise) o Albanese (dall’Abruzzo alla Sicilia esistono 38 comuni che riconoscono questa minoranza linguistica). Arberesche = “albanesi d’Italia” ! è una lingua albanese diversa da quella odierna, rimasta ferma ad una situazione cinquecentesca. È una lingua entrata a contatto con vari dialetti meridionali. o Greco o Romanì/Romanes ! è una lingua ufficialmente non riconosciuta poiché non è territorializzata, ovvero non possiede luoghi specifici e fissi in cui è utilizzata, questa caratteristica è coerente con 8

la natura nomade dei parlanti. Col passare degli anni la popolazione Romanì è diventata sedentaria in diversi luoghi, ma senza alcun criterio. È una delle lingue più antiche, le prime attestazioni risalgono infatti al XII/XIII secolo. Lingua romanì: o

Numerosi contatti con altre lingue (influenze turche, persiane,slave,ecc.)

o

Lingua molto complessa

o

Presente per alcuni termini anche nel dialetto piemontese

o

I parlanti della lingua romanì sono tra i 100 ed i 150 mila circa

o

Circa 5 milioni in tutta Europa

o

È una lingua caratterizzata da numerosissime varietà, per questo non si sa quanto sia evoluta

o

Gaggio (termine introdotto da Pasolini in Storie di vita) ! “spaccone, una persona che se la tira”, è un termine che deriva dal romanì gaggè il cui significato è stupido, sempliciotto. Indicava etimologicamente il contadino stanziale, ed era un’accezione negativa per i romani.

In 9 comuni del Salento ed in 6 comuni della Calabria si parla il Greco (detto anche Gricu o Grico) LE MINORANZE LINGUISTICHE IN ITALIA Costituisce una minoranza linguistica qualsiasi comunità che non utilizza la lingua ufficiale dello Stato di cui fa parte. Le minoranze linguistiche prendono anche il nome di lingue delle minoranze linguistiche, esse appartengono quindi a ceppi diversi e perciò non fanno parte del ceppo linguistico di maggioranza di riferimento. In Italia si dovrebbero quindi considerare minoranze linguistiche tutti quei gruppi che utilizzano il dialetto, oppure le comunità che parlano lingue straniere (da fenomeni migratori antichi o recenti). ALLOGLOSSIA ! “altra lingua”, situazione linguistica caratterizzata dal fatto che la lingua parlata dalla minoranza linguistica sia molto diversa da quella nazionale. I criteri con cui si classifica una minoranza linguistica sono: o STORICITÀ ! la comunità deve essere attestata storicamente nel territorio o TERRITORIALITÀ ! una minoranza linguistica per essere tale deve essere collocata in maniera cristallina in un determinato territorio Cinese e arabo ad esempio, NON sono considerate minoranze linguistiche. Nemmeno la lingua sinti, insieme all’ebraico e all’armeno. Quest’ultime due sono considerate lingue specializzate, nel loro caso specifico venivano utilizzate nelle funzioni liturgiche. È possibile classificare le 12 minoranze linguistiche in Italia tramite il: o Criterio geografico ! Individuazione delle macroaree delle minoranze a Nord e a Sud) o Criterio genealogico ! due o più lingue fanno parte dello stesso raggruppamento genealogico se derivano dalla stessa lingua madre o Criterio sociolinguistico ! comprende 4 tipi di idiomi/lingue : 1) MINORANZE NAZIONALI ! fa riferimento a quelle lingue che sono nazionali al di fuori dell’Italia (Francese,Tedesco,ecc.) 9

2) MINORANZE REGIONALI ! Non possiedono una lingua ufficiale diversa dall’italiano ma per ragioni storico/politiche/culturali beneficiano dello stato di minoranza (ad esempio il ladino,friulano,ecc.) 3) PENISOLE LINGUISTICHE/MINORANZE TRANS-FRONTALIERE ! fa riferimento a quelle lingue che si sono sviluppate in un territorio per contiguità geografica (es. francoprovenzale) 4) ISOLE LINGUISTICHE ! lingue che si trovano in un territorio che non è il loro, ma che si parlano in seguito a fenomeni migratori antichi. Cenni sulla tutela delle minoranze: o Legge n° 482 del 1999 norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche (specificando che la lingua n...


Similar Free PDFs