L\'inquadratura fissa - fotografia PDF

Title L\'inquadratura fissa - fotografia
Author ELISA PAVANELLO
Course Linguaggi di cinema e TV
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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Summary

appunti linguaggi del cinema...


Description

L’inquadratura Fissa che cos’è l’inquadratura? • è l’unità viva minima caratterizzata da unità di spazio e continuità di tempo, è l’elemento primario che poi ne conseguono gli altri • A livello di ripresa è la parte di pellicola impressionata tra un’accensione e uno spegnimento della macchina da presa o cinepresa (telecamera; utilizzata nella tv - fotocamera) • A livello di montaggio è la parte di pellicola delimitata da due ‘’tagli di forbice’’ ora digitalmente/virtualmente. Da cosa è composta un’inquadratura? Es. La finestra sul cortile (A.hitchcock) Ogni inquadratura è risultato di una scelta relativa a due livelli: • Livello profilmico: tutto ciò che sta davanti alla macchina da presa pronto per essere filmato  Livello filmico: tutto ciò che appartiene al linguaggio cinematografico (montaggio, sonoro extradiagetico, elementi paratestuali) Il risultato dell’atto di inquadrare è quello di realizzare un ritaglio del profilmico, un ritaglio nello spazio. Il risultato dell’atto di inquadrare è quello di operare un ritaglio nello spazio fare cinema vuol dire scegliere cosa guardare, come guardarlo il regista decide sia che cosa guardare/raccontare, sia come guardare/come riprendere, qual è il taglio di inquadratura + adatto per raccontare ciò che vuole raccontare. L’inquadratura è costituita dal quadro e dal campo • il quadro è il limite dell’immagine (la cornice che la delimita) • il campo è lo spazio ripreso all’interno del quadro (inquadratura) • il fuori campo è lo spazio immaginario che resta fuori dai bordi del quadro, il cinema ha una retorica che ciò che si trova fuori dall’inquadratura il quadro delimita il campo dal fuori campo La scala dei campi e dei piani sono le proporzioni apparenti dei soggetti e degli oggetti nell’inquadratura. I campi; designano le inquadrature che riservano all’ambiente un ruolo visivamente prevalente rispetto ai personaggi.

• Campo lunghissimo (CLL): non vi sono figure umane visibili, serve a dare un contesto, spazio abbracciato in tutta la sua estensione. • Campo lungo (CLl); lo spazio è rappresentato, nella sua estensione più ravvicinato dov’è possibile, le figure umane sono presenti. • Cambio medio; figura umana e ambiente si suddividono equamente lo spazio all’interno del quadro i personaggi occupano circa metà dell’altezza dell’inquadratura. • Totale o Master (TOT) ; inquadratura che abbraccia la totalità di un ambiente e dei personaggi che lo occupano. I Piani; designano le inquadrature che riservano alla figura umana un ruolo visivamente prevalente rispetto all’ambiente. • Figura intera (FI); la figura umana (dalla testa ai piedi) occupa quasi interamente l’altezza del quadro ‘aria sopra la testa’ non tocca mai la fine dell’inquadratura c’è sempre un po’ di spazio • Piano americano (PA); taglia la figura umana dalle ginocchia in su • Piano medio o mezza figura (MF); la figura umana è tagliata all’altezza della cintola • Primo piano; mostra la figura umana dalle spalle in su • Primissimo piano (PPP); circoscrive l’immagine al solo volto, con al limite il collo, del soggetto ripreso • Particolare (PART) ; il quadro è riempito da una parte del corpo umano • dettaglio (DETT); il quadro è riempito dal dettaglio di un animale o un oggetto inanimato ANGOLAZIONE è la posizione che la macchia da presa può assumere alla realtà inquadrata.  inquadratura frontale (angolazione normale) la macchina da presa è posta alla stessa altezza dell’oggetto filmato, con un asse parallelo al piano del suolo

 Inquadratura dall’alto La macchina da presa è posta a un’altezza superiore rispetto all’oggetto filmato, con l’asse ottico rivolto verso il basso (OPZIONE ESTREMA) inquadratura zenitale o plongèe o a piombo  la macchina da presa è perpendicolare alla scena, puntata verso il basso

 Inquadratura dal basso La macchina da presa è posta a un’altezza inferiore rispetto all’oggetto filmato, con l’asse ottico svolto verso l’alto (OPZIONE ESTRAMA) inquadratura supina o controplongee  la macchina da presa è perpendicolare e alla scena/ pavimento puntata verso l’alto

Le angolazioni diverse dal normale sono in genere giustificate da motivazioni drammatiche, psicologiche, autoriali o per esigenze spettacolari. INCLINAZIONI è il rapporto tra la base dell’inquadratura e la linea dell’orizzonte.  Inclinazione normale: la base dev’inquadratura è parallela alla linea dell’orizzonte (inquadratura in bolla).  Inclinazione obliqua: l’asse dell’inquadratura diverge dalla linea dell’orizzontale (inquadratura non in bolla)  Inclinazione verticale  Inversa

GLI OBIETTIVI (detti anche focali o ottiche) Sono costituiti da un sistema di lenti che convogliano la luce nella camera oscura. Il tipo di lente montato sulla macchina da presa influisce sull’ampiezza e sulla forma dello spazio ripreso. Obiettivo lunghezza focale. Il controllo delle relazioni prospettiche è molto importante per il cineasta, la lunghezza focale è la distanza dal centro dell' obiettivo in cui i raggi di luce convergono per creare la messa a fuoco sulla pellicola, può incidere sulle relazioni prospettiche in vari modi alterando la percezione dell' ingrandimento, la profondità e della scala degli oggetti nell'immagine. Gli obiettivi di ripresa vengono divisi in tre grandi a seconda della loro lunghezza focale, è la distanza tra il piano focale e il centro dell’obiettivo  Normali: lunghezza focale 50mm; angolo di campo tra 25° e 45°

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 Teleobiettivi o lungofocali: lunghezza focale >50mm; angolo di campo...


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